Il portale della Pubblica Amministrazione realizzato dall’ISTAT in sinergia con il CNEL

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L’ISTAT ha ricevuto con la Legge finanziaria per il 2008 ( L 244/07, articolo 3, comma 72) il compito comprendere nel Piano statistico nazionale “..un’apposita sezione concernete le statistiche  sulle pubbliche amministrazioni, sulle società pubbliche o controllate dai soggetti pubblici, nonché sui servizi pubblici”.  Tali sezione è finalizzata alla raccolta di dati sulle “raccolta e organizzazione di dati inerenti alle ……..dotazioni di risorse umane…..nonchè ai beni e servizi prodotti e ai relativi costi e risultati, anche alla luce della comparazione …….. a livello nazionale e internazionale ” (Benchmark). ….”Il programma statistico nazionale comprende i dati utili per la rilevazione del grado di soddisfazione e della qualità percepita dai cittadini e dalle imprese” (Customer satisfaction).

Come si vede, la legge ha previsto in capo all’Istat tutto quanto necessario per promuovere la valutazione delle pubbliche amministrazioni, partendo da dati e informazioni oggettive, raccolte ed elaborate da un soggetto “terzo”. E’ in atto anche una convenzione con il CNEL in relazione alla nuova attribuzione affidata al Consiglio di relazionare annualmente al Parlamento in ordine ailivelli e alla qualità dei servizi pubblici erogati dalle pubbliche amministrazioni

Si presentano qui di seguito alcuni documenti che illustrano la struttura del Portale della pubblica Amministrazione, presente all’indirizzo web  http://dati.statistiche-pa.it , i risultati fin qui ottenuti e la prospettiva evolutiva immaginata da chi è all’opera per la sua realizzazione.

Il portale statistico della PA

Nuove attribuzioni del CNEL e dell’ ISTAT in ordine alla gestione delle politiche pubbliche

Luglio 2013 al CNEL; stato di evoluzione del portale statistico della Pubblica amministrazione.

Max Weber: i principi di buon funzionamento della burocrazia pubblica

L’insegnamento sulla burocrazia moderna del grande sociologo tedesco Max Weber (1864 -1920) è stato tempo fa illustrato su questo sito (vedi). Quella raffigurazione riguardava soprattutto il peso e l’importanza della burocrazia nello stato contemporaneo, nonché il ruolo ineludibile del controllo esterno da parte delle commissioni parlamentari (il modello di Max Weber – non si dimentichi – era lo Stato inglese, con riferimento specifico alla gestione del tempo del primo ministro William Gladstone). Continua a leggere

Concorsi all’Agenzia delle Dogane – l’irregolarità come regola

La vicenda del reclutamento dei dirigenti all’Agenzia delle Dogane e Monopoli opera come un fiume carsico (ma verrebbe da dire come una cloaca) che riemerge ogni due anni rivelando il suo carico ormai decennale di irregolarità. Vale la pena di farne un sintetico riepilogo. Continua a leggere

L’odissea del Fascicolo Sanitario Elettronico

Come al solito, i più dimenticano che il Fascicolo Sanitario Elettronico – previsto 10 anni fa dal decreto legge legge 179/2012  e mai diventato negli anni successivi patrimonio comune degli operatori sanitari e degli assistiti del nostro Paese – costituisce uno degli obiettivi del PNRR alla missione Salute Continua a leggere

Le novità legislative sul pubblico impiego – Il DL n. 36/2022 convertito in Legge n. 79/2022

E’ molto difficile raggiungere un livello soddisfacente di comprensione e di valutazione di un provvedimento legislativo, quando la sua lettura si presenta difficoltosa anche per gli esperti della materia. Nel caso delle disposizioni sul pubblico impiego – che vanno per l’ennesima volta a modificare il corpo gia’ di per se’ confuso dell’originario d. lgs. 165 del 2001 – gli unici elementi certi sono che il decreto legge  n. 36 del 30 aprile ultimo scorso (convertito in legge n. 79 del 29 giugno 2022) costituiva uno dei “milestone” richiesti dal Commissione Europea per procedere al pagamento della tranche di giugno dei Fondo di Ripresa e Resilienza (RRF – importo 24,1 miliardi) e che il ministro Brunetta, nel corso dell’audizione al Senato per illustrare il provvedimento (vedi qui il video), l’ha definita una “rivoluzione”. Continua a leggere

Pubblica amministrazione e imprese: qualche miglioramento sul fronte del pagamento dei debiti commerciali

Gli eventi cattivi fanno più notizia di quelli buoni, si sa. Tuttavia per la nostra Pubblica Amministrazione vale la regola inversa, proprio per la rarità degli accadimenti del secondo tipo! Comunque, non pare sia stata ben compresa la portata fortemente positiva di una notizia rilanciata fra gli altri dall’ANSA, a proposito dei tempi di pagamento dei debiti commerciali alle imprese da parte delle pubbliche amministrazioni nel loro complesso – vedi qui il lancio ANSA. Continua a leggere

I Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria: piccola sintesi.

Qui di seguito alcuni riferimenti utili per saperne di più a proposito dei LEA, Livelli essenziali e uniformi di Assistenza sanitaria. Il post fa parte di una serie sulla Sanità Italiana (vedi qui prima Elementi di storia del Servizio Sanitario Nazionale). Continua a leggere

Il ruolo del sindacato nella pubblica amministrazione

Diffidiamo – fermo restando naturalmente l’articolo 21 della Costituzione che garantisce la libertà di stampa e di critica – dalle descrizioni di realtà collettive con le modalità utilizzate dal servizio sulla CISL presentato dalla puntata di Report dello scorso 14 dicembre 2020 (vedi dal minuto 11 al minuto 62). Sono manifestazioni di moralismo di stampo populista. Qualunque grande istituzione o associazione come la CISL (circa 4 milioni di iscritti) reca con sé una serie di problematiche, fra le quali anche la possibilità che alcuni o parte dei suoi membri si abbandonino a piccoli o grandi atti corruttivi. Ristretto in tale contesto il diritto di critica cade nel qualunquismo e non pare appropriato per affrontare la questione dello stato attuale del sindacato nel nostro Paese. Continua a leggere

Le belle fiabe sull’informatica pubblica

Fra le recenti proposte di innovazione della pubblica amministrazione, in vista dell’emanazione di un prossimo decreto legislativo, figurano in prima linea – oltre alle ben note misure di “semplificazione” quali gli ennesimi ritocchi alla regolazione dell’autocertificazione e delle conferenze dei servizi- la digitalizzazione come misura principe per il rilancio e l’efficienza delle amministrazioni pubbliche.  Continua a leggere

L’INPS al di là dei suoi vertici.

Al di là del vertice coi suoi intrecci tutti da scoprire, c’è un’altra realtà viva e preponderante in INPS, che opera per il benessere della collettività nazionale: è quella del popolo dei suoi 30.000 lavoratori dipendenti i quali, come la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani, stanno facendo il proprio dovere di cittadini. Continua a leggere

Max Weber e la burocrazia moderna

La conoscenza del pensiero di Max Weber (1864-1920) sulla “burocrazia” e’ spesso relegata  ai “sentito dire” e alle citazioni di prammatica. Come sempre, le generalizzazioni “rubano” molto al pensiero originale di un autore, specialmente li’ dove questo pensiero e’ complesso e ricco di sfaccettature. Crediamo di rendere un servizio alla conoscenza della pubblica amministrazione – del concetto stesso di pubblica amministrazione – pubblicando due fra gli scritti più’ significativi a proposito di quello che Weber riteneva essere lo strumento principe per la gestione e l’esistenza di un sistema economico capitalista. Continua a leggere

La gestione dei fondi strutturali europei: paralisi delle amministrazioni pubbliche italiane

Abbiamo pubblicato mesi fa uno studio mirato a chiarire cosa e quali siano i Fondi Strutturali  Europei di Investimento (ESI FUNDS) e come siano stati spesi quei fondi in Italia Continua a leggere

La giungla delle partecipate e il balletto dei numeri

La tematica della corruzione e della cattiva amministrazione del danaro pubblico  rivolge quasi sempre  la sua attenzione al comportamento dei singoli  (il malaffare del tale o dl tal altro, illuminato da uno scandalo o da un’indagine della magistratura), ma raramente incide sulle tematiche di contesto, che quei comportamenti sovente favoriscono. Eppure è proprio nel sottobosco delle regole confuse/contraddittorie/scivolose e della scarsa trasparenza che le tendenze più deleterie della natura umana trovano il loro terreno fertile. Continua a leggere

Quanti sono i dirigenti pubblici e come sono distribuiti

Sono 238.945 i dirigenti e i professionisti dipendenti dalle amministrazioni pubbliche della Repubblica italiana. I dati che presentiamo qui sotto, pur non aggiornati all’oggi, sono estratti dalla “Relazione annuale sul costo del lavoro pubblico” dell’anno 2016 prodotta dalla Corte dei Conti (vedi qui) . Continua a leggere

La qualità dei servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni: relazione del CNEL

Il CNEL (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro) è una delle tante entità che in molti vorrebbero rottamare senza nemmeno sapere quali siano le sue funzioni e quali attività svolga. Senza entrare in vane diatribe politiche ( ma ricordando che tutti gli Stati occidentali avanzati hanno nel proprio ordinamento un organo consimile), noi registriamo per parte nostra che il Consiglio ha sempre svolto una funzione d’avanguardia e di prezioso player sulla misurazione dei risultati e dell’impatto (cosiddetto “outcome”) delle attività delle pubbliche amministrazioni, Continua a leggere

Le opere pubbliche bloccate

Gli investimenti in opere pubbliche (ed in infrastrutture in genere) costituiscono in tutti gli Ordinamenti statuali uno dei segnali più evidenti e concreti della presenza dello Stato nel sistema economico: senza buoni investimenti il sistema economico langue e deperisce. In questi giorni si sono susseguiti molti articoli di stampa – vedi una rassegna sul sito http://www.sbloccacantieri.it –   Continua a leggere

Global service ed esternalizzazione della gestione del patrimonio immobiliare: la relazione della Corte dei Conti

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La Corte dei conti, con la deliberazione del 25 maggio 2017 ha passato in rassegna, con riguardo alle Amministrazioni statali, le modalità di affidamento all’esterno e di gestione in “global service” della gestione del patrimonio immobiliare Continua a leggere

Quante sono le Amministrazioni pubbliche italiane?

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I dati che presentiamo di seguito non hanno lo scopo di costituire precisi riferimenti statistici, vista la latitanza di riferimenti istituzionali di sintesi: le fonti pubbliche di questo tipo di dati sono l’ISTAT (clicca qui),  il conto annuale della PA (clicca qui)  curato dalla Ragioneria generale dello Stato  e le statistiche ARAN sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti (clicca qui); fonti  complete quanto alla specificazione di  aspetti diversi  della realtà delle pubbliche amministrazioni italiane, ma che non danno conto della loro “consistenza complessiva” .

Astraendoci dalla collocazione temporale dei dati qui riportati, possiamo dire con buona approssimazione che le pubbliche amministrazioni italiane sono circa 10.000 (9.867 nell’anno 2010 secondo la sintesi curata all’epoca da ForumPavedi qui meglio): la quantificazione comprende presumibilmente, per quanto riguarda le AP regionali e locali,  anche gli Enti pubblici regionali.

Il conto in questione, tuttavia, non tiene  conto di un migliaio fra ASL e Strutture di ricovero pubblico  (Vedi i dati del Ministero della saluteclicca qui) e delle Scuole pubbliche (in numero di 44.704 fra Scuole d’infanzia, scuole primarie e secondarie – Vedi qui statistiche ISTAT sulla scuola) che costituiscono “plessi” funzionali autonomamente organizzati: pertanto non sembra errato parlare di circa  55.000 fra amministrazioni e uffici pubblici con autonomia funzionale e finanziaria nel nostro Paese.

Vedi anche:

Numero e distribuzione dei Comuni italiani.

Numero dei dipendenti pubblici in Italia.

Distribuzione dei dipendenti pubblici per comparto e per Regione.

Elenco completo delle Amministrazioni pubbliche italiane.

ARAN: rapporto 2014 sulle retribuzioni medie dei pubblici dipendenti.

Distribuzione di genere dei dipendenti pubblici.

Renzo Piano: e se ricominciassimo dalle periferie?

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Nemo propheta in patria. Sperando che l’adagio non valga per la genialità di Renzo Piano, riproponiamo le sue idee e il suo lavoro di Senatore per riqualificare l’ambiente delle grandi città italiane, iniziando da Roma. Sono in “cantiere” anche proposte concrete di avvio di politiche pubbliche finanziate.

“E ora salviamo le nostre periferie” – Intervisa a “il Foglio” del marzo 2014

25 settembre 2015 -Piano nazionale da 200 milioni di euro per la riqualificazione delle aree urbane degradate

La rigenerazione delle periferie per un nuovo Rinascimento italiano