L’intendimento più volte manifestato dal ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo di accelerare le procedure d’avvio delle trattative fra ARAN e sindacati per la definizione dei contratti collettivi di lavoro nei quattro comparti previsti appare cosciente del fatto che gestire tali procedure a triennio di contrattazione scaduto – come già accaduto per la tornata 2019-2021 – depotenzia e impoverisce il senso stesso delle relazioni sindacali.
Ne discendono iniziative concrete che hanno prodotto per ora un atto d’indirizzo generale, firmato dallo stesso ministro, nonchè la decisione di iniziare il ciclo di contrattazione dal comparto “regioni ed enti locali”, con un atto d’indirizzo specifico che sembra essere quello rinvenibile in questi giorni sul web (clicca qui). “Ufficiale”, invece, (sebbene, in teoria, “direttiva interna” riservata per l’ARAN) l’atto d’indirizzo generale per tutti i comparti e le aree che qui sotto si riprende.
Da segnalare anche, a valere sui due atti d’indirizzo, le note esplicative prodotte da Arturo Bianco per il sito web “le Autonomie” (clicca qui per approfondire).
ATTO DI INDIRIZZO QUADRO FIRMATO