John Phillips, ex-ambasciatore degli Stati Uniti a Roma prontamente sostituito dal nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si espose all’attenzione dell’opinione pubblica lo scorso anno con dichiarazioni incaute a proposito della consultazione referendaria del 4 dicembre 2016 – vedi qui.
Molto più interessanti risultano le rivelazioni recenti de “La Stampa” – vedi qui articolo – a proposito di un dispaccio segreto che egli inviò a Washington nell’ottobre scorso in occasione della visita dell’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ne riportiamo qui in basso le affermazioni “virgolettate” che è dato conoscere.
Il tono e il contenuto del dispaccio – nelle parti riferite dall’articolo in questione – sono preoccupati e pessimistici. Ciò che , a parere nostro, non è stato commentato di quel dispaccio sono i riferimenti allo stato delle Pubbliche amministrazioni nel nostro Paese. La svista, la disattenzione, la sottovalutazione della “macchina” quale punto dirimente e di eccezionale importanza per il rilancio dell’Italia corrispondono alla superficialità e al fastidio con il quale i più vivono il problema della “burocrazia”. Se vediamo i programmi elettorali di tutte le forze politiche, notiamo sempre che la riforma della pubblica amministrazione è relegata in un angoletto con dieci righe di illustrazione. Invece, gli osservatori esterni collocano le incongruenze della nostra macchina amministrativa come cause strutturali dell’inefficienza del nostro sistema economico.
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