L’ineffabile legislatore della seconda repubblica ha inteso regolare, copiando come sempre male la legislazione dei paesi anglosassoni , l’istituto dell’accesso civico agli atti della pubblica amministrazione: ma si è perso qualche pezzo per strada!! Ne risulta un impianto regolativo debole, incapace di comporre in un quadro armonico il principio della trasparenza con quello della privacy. In quest’articolo di Carlo Deodato -pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Nuova Etica Pubblica” -vedi qui copia integrale – l’autore delinea con precisione i termini di quest’ennesima aporia.
Carlo Deodato: la difficile convivenza fra accesso civico e privacy