“Nelle regioni si sono ripetute le divisioni e scollature della politica nazionale; i presidenti si sono distinti nel competere con lo Stato centrale, come tanti shogun in concorrenza con l’imperatore; le varie conferenze miste Stato-Regioni sono state deludenti (basta vedere i ricorsi alla Corte Costituzionale o l’odierno battibecco presidenti regionali-presidente del consiglio). Infine, le regioni hanno accentuato il divario Nord-Sud, diventando così un fattore di disunione…dimenticando che l’articolo 5 della Costituzione, prima di riconoscere e promuovere le autonomie, dispone che la Repubblica “è una e indivisibile“.
Queste le affermazioni chiare e nette del prof. Sabino Cassese sugli esiti di 50 anni di autonomia regionale. Replichiamo l’articolo de Il Sole 24 ore di domenica scorsa 10 maggio 2020.
Sabino Cassese – Regioni 50 anni dopo, bilancio magro