Alle origini del declino economico italiano – Forges Davanzati

Italia mela mangiata

Guglielmo Forges Davanzati è professore di analisi economica all’Università del Salento e può essere annoverato fra i sostenitori delle ricette keynesiane come direttrici maestre per affrontare la crisi economica in corso (Clicca qui per leggere i suoi articoli pubblicati su “Keynes blog”).

Pubblichiamo l’analisi del prof. Davanzati sulle cause del declino economico italiano, rispetto alla quale la crisi finanziaria innescatasi dell’anno 2008 ha agito solo da detonatore, ma i cui prodromi sono visibili dall’inizio degli anni ’80 durante i quali ” I governi che si sono succeduti….hanno rinunciato ad attuare politiche industriali, confidando nella presunta “vitalità” della nostra imprenditoria“. Una fuoriuscita dalla cabina di regia della politica industriale del nostro Paese che vede oggi la grande industria o in crisi oppure venduta/vendibile ai capitali stranieri.

Netta e condivisibile è poi la critica di Davanzati alla politica del precariato e della moderazione salariale, anche qui con un riferimento diretto al pensiero di John Maynard Keynes che nel saggio “La questione degli alti salari” del 1930, scriveva al riguardo: “se si paga meglio una persona si rende il suo datore di lavoro più efficiente, forzandolo a scartare metodi e impianti obsoleti, affrettando la fuoriuscita dall’industria degli imprenditori meno efficienti, elevando così lo standard generale”.

Il pensiero di Davanzati ci ricorda da vicino le teorie dell’economista Mariana Mazzucato a proposito del ruolo dello Stato nell’economia (vedi qui).

 Alle origini del declino economico italiano

Legge di Stabilità 2015 – Emendamenti Commissione bilancio della Camera

parlamento

VEDI MEGLIO IL TESTO APPROVATO DAL SENATO IL 20 DICEMBRE 2014

Pubblichiamo il testo degli emendamenti alla Legge di stabilità 2015 approvati dalla Commissione bilancio della Camera il 28 novembre 2014. Con ogni probabilità il Governo porrà la fiducia sull’approvazione in aula di tale testo emendato.

 Testo emendamenti approvati dalla commissione bilancio 28 nov 2014

VEDI IL TESTO DELLA LEGGE DI STABILITA’ PRESENTATO DAL GOVERNO.

Legge di stabilità 2015 – testo ddl n. 2679- bis e relazione illustrativa

parlamento

VEDI IL TESTO DEGLI EMENDAMENTI APPROVATI IN COMMISSIONE BILANCIO DELLA CAMERA IL 28 NOV 2014

 ddl stabilita 2015- atto Camera n. 2679-bis

Legge-stabilita-2015 Relazione illustrativa

Legge-Stabilità-2015 Relazione tecnica

Normativa sul “federalismo fiscale” .

ITALIA

Disposizioni in materia di FEDERALISMO FISCALE – d.lgs. n 56/2000.

La legge che soppresse i “trasferimenti erariali” alle Regioni e dispose la compartecipazione regionale all’IVA e all’accisa sulla benzina e, all’articolo 7, istituì il “Fondo perequativo” per la realizzazione di obiettivi di solidarietà interregionale è di rilievo storico e giuridico epocale perché dettò i principi generali dei attuazione del federalismo fiscale, specificati in seguito dai seguenti decreti legislativi di attuazione: Continua a leggere

Società partecipate – Il programma Cottarelli

cottarelli

Il 7 agosto 2014 il Commissario Straordinario per la revisione della spesa , Carlo Cottarelli, presentò al Governo il “PROGRAMMA DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE LOCALI”. Nella parte propositiva era ordinatamente delineato un percorso pluriennale per un risparmio annuo di “almeno 2-3 miliardi di euro” e la progressiva riduzione da 8000 a 1000 società partecipate. Che fine ha fatto quel programma?

 Programma partecipate locali – 7 agosto 2014

LA MANOVRA 2015 del Governo Renzi – presentazione

Dall’ormai familiare “metodo delle slide” poco si può capire in ordine ai concreti provvedimenti che saranno adottati, anche a valere sul mondo delle pubbliche amministrazioni. Clicca qui per consultare il testo del disegno di legge di stabilità 2015

 Linee guida del disegno di legge di stabilità 2015

 

Paolo De Ioanna – Democrazia cognitiva e governance della finanza pubblica

Pubblichiamo l’intervento del Consigliere Paolo De Ioanna al seminario sulla riforma del bilancio e della pubblica amministrazione (clicca qui) tenutosi alla Camera dei Deputati lo scorso 27 giugno 2014. Il suo intervento, denso di argomentazioni economiche, induce a seri dubbi in ordine alle modalità scientifico/metodologiche con le quali sono fissati i vincoli dei bilanci nazionali da parte di Ecofin e Commissione europea.

 “Democrazia cognitiva e governance della finanza pubblica” – Intervento DE IOANNA

 

Riforma del bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi.

bilancio copia

Pubblichiamo gli ultimi aggiornamenti normativi in tema di “Armonizzazione dei sitemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi“.

Decreto legislativo – ORIGINARIO POI MODIFICATO – n 118 del 23 giugno 2011- 

MODIFICHE INTRODOTTE dal d lgs 126 del 2014 – G. U.  n 199 del 28 ago 2014

TESTO COORDINATO d lgs 118/2011 con d lgs 126/2014, A SOLI FINI DI CONSULTAZIONE

 Il_bilancio_per_missioni_e_programmi dei Comuni

Riforma del bilancio e della Pubblica amministrazione – Atti del Seminario alla Camera dei deputati 27 giugno 2014

Seminario sulla riforma del bilancio dello Stato e dell’Amministrazione pubblica -27 giu 2014

Pubblichiamo la proposta di legge di riforma di alcune norme del bilancio dello Stato presentata dall’onorevole Marco Causi per la Camera e dal senatore Paolo Guerrieri, presentata in occasione del Seminario svoltosi alla Camera dei deputati il 27 giugno 2014.

Continua a leggere

Alberto de Stefani – una riforma lunga 90 anni

Alberto_de-stefani

Riportiamo il profilo biografico di Alberto De Stefani, Ministro del primo Governo Mussolini, autore della riforma della contabilità di Stato, con disposizioni, principi e assetti istituzionali (la Ragioneria generale dello Stato come baricentro della pubblica amministrazione) ancora oggi non scalfiti da alcuna “riforma” successiva all’anno 1923.

Biografia e opere di Alberto De Stefani

Regio Decreto 18 novembre 1923,  n 2440

Regio Decreto 23 maggio 1924 n 827

Banca d’Italia – L’archivio Alberto de Stefani

Il DEF 2014 e gli stipendi pubblici.


LOGO REPUBBLICA

Ferve il dibattito sulle misure di risparmio sul pubblico impiego previste dal DEF 2014. Diamo qui conto dei riferimenti specifici presenti sugli atti ufficiali (vedi qui il testo integrale del DEF 2014) recentemente emanati e/o diffusi dal Governo.

Per quanto riguarda invece i contenuti del DEF 2014 (sezione II, pagina 34), si riportano testualmente le previsioni di spesa nel quinquennio 2004-2018: “Nel quadro a legislazione vigente, la spesa per redditi da lavoro dipendente delle Amministrazioni Pubbliche è stimata diminuire dello 0,7 per cento circa per il 2014, per poi stabilizzarsi nel triennio successivo e crescere dello 0,3 per cento nel 2018, per effetto dell’attribuzione dell’indennità di vacanza contrattuale riferita al triennio contrattuale 2018-2020. La riduzione attesa nel 2014 è dovuta al consolidarsi delle misure di contenimento della spesa per redditi per il pubblico impiego disposte dalle recenti manovre di finanza pubblica. Il modesto incremento dello 0,1 per cento stimato per l’anno 2015 è determinato, principalmente, dal venir meno di alcune delle predette misure di contenimento della spesa in vigore nel periodo 2011-2014, in particolare il limite di spesa individuale riferito alla retribuzione percepita nell’anno 2010 ed il riconoscimento ai soli fini giuridici delle progressioni di carriera. Tali effetti di spesa sono stati in gran parte compensati dalla decurtazione permanente, introdotta a decorrere dal 1°gennaio 2015 dalla Legge di Stabilità 2014, delle risorse destinate al trattamento accessorio in relazione ai risparmi di spesa determinati ai sensi del D.L. 78/2010 ed inizialmente previsti per il solo triennio 2011-2013 (successivamente prorogati dal DPR 122/2013 sino al 31 dicembre 2014). Inoltre, la previsione per l’anno 2015 non sconta più l’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale relativa al triennio 2015-2017, a seguito della disposizione introdotta dalla Legge di Stabilità 2014 che ha individuato, quale indennità di vacanza contrattuale di riferimento per il predetto triennio, quella in godimento dall’anno 2010. Negli anni 2016 e 2017 la spesa per redditi si manterrebbe circa costante, per poi aumentare dello 0,3% nel 2018 in ragione della nuova indennità di vacanza contrattuale relativa al triennio 2018-2020.”

Dalle affermazioni evidenziate in corsivo, molti quotidiani e i Sindacati hanno dedotto la conferma del blocco della contrattazione del settore pubblico fino a tutto il 2020 (Il DEF blocca gli aumenti per gli statali  ). Il Ministro Padoan ha smentito ufficialmente tale interpretazione: la previsione, si afferma, risulta essere la mera registrazione di una linea di tendenza “a politiche invariate“: ciò, in coerenza con il “doppio binario” di esposizione di tutti documenti di programmazione economica – “previsioni tendenziali” a legislazione costante/politiche invariate e “previsioni programmatiche” comprensive di modifiche legislative previste.

Eppure, ciò che risulta chiaro dal vai e vieni di notizie e di smentite è che nulla di chiaro e di equilibrato è emerso finora nelle previsioni del Governo: non l’estensione del perimetro d’intervento (tutto il pubblico impiego? solo la dirigenza?), non una base logico-scientifica effettiva per “giustificare” la diminuzione delle retribuzioni dei dirigenti pubblici e degli impiegati in genere; non la previsione di una metodologia di “intervento” sulle retribuzioni; non l’importo medio individuale delle riduzioni previste. Risulta “certificata” sulle slide di Cottarelli “solo” la dimensione finanziaria dell’intervento previsto: 500 milioni di euro in ciascuno dei tre anni 2014-2015 e 2016, che sono un’enormità viste le dimensioni dell’universo di riferimento.

Controllo della Corte dei conti sugli enti locali

corte dei conti LOGO

La legge n 213/2012, di conversione del DL 174/2012, ha istituito un sistema di controlli a cura delle Sezioni regionali della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria degli Enti locali per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali del Patto di stabilità (Vedi articolo 148 bis della Legge 267/2000, così come introdotto).

Riprendiamo un saggio sulla tematica in questione pubblicato su LeggiOggi.it  dal Magistrato dr. Tiziano Tessaro – Il controllo della Corte dei conti sugli enti locali alla luce del federalismo fiscale.

Di preminente interesse anche la sentenza della Corte dei conti a sezioni riunite n. 6 del 4 novembre 2013 – Sentenza Corte dei conti n 6/2013 – che ha compiutamente delineato l’ambito e i limiti della giurisdizione contabile sulle delibere di controllo delle Sezioni regionali.

ADOZIONE DEL BILANCIO DI CASSA -PROPOSTA DI LEGGE CNEL

logo_cnel_ilo

Pubblichiamo  la proposta di legge di iniziativa del CNEL n 1999 (Camera dei deputati), che ha come obiettivo principale, oltre all’adozione del bilancio di cassa, l’integrazione delle disposizioni del d.lgs 150/09 con la programmazione economico finanziaria attraverso “il collegamento fra l’assegnazione e l’utilizzo delle risorse finanziarie e la previsione e il collegamento delle finalità e degli obiettivi assegnati alle varie funzioni” da realizzare attraverso “indicatori di prestazione, i livelli di servizio e gli esiti di ogni attività” e “strumenti e le modalità di verifica e di convalida dei valori così misurati, sulla base del Sistema statistico nazionale” (vedi articolo 4) – Clicca qui -proposta di legge atto Camera n 1999 del 24 gennaio 2014

Contabilità e bilanci degli Enti pubblici non economici – normativa

D.P.R.  27 febbraio 2003, n 97 – Regolamento concernente l’amministrazione e la contabilità degli enti pubblici non economici.

La normativa sui bilanci degli Enti pubblici non economici ha subìto una serie di modifiche legislative recate dal decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91 – vedi qui il link a “normattiva”. Pubblichiamo anche le slide del prof. Fabio Grandis dell’Università Roma Tre che illustrano gli impatti previsti sull’originaria normativa dell’anno 2003.

 Prof. Grandis – D. Lgs. n._91/2011 e D.P.R. n 97/2013

Nuova legge di contabilità e finanza pubblica – legge 31 dicembre 2009 n 196.

Testo di legge:

Normattiva – Legge 31 dic 2009 n 196

Un compendio sintetico dell’anno 2010 dei principi contenuti nella legge 196/2009

Seminario del 2010 – Pierpaolo Baretta: la legge 196 di riforma del bilancio e del ciclo di programmazione

 

Introduzione del principio del pareggio di Bilancio nella Carta costituzionale

LOGO REPUBBLICA

Vedi qui la Legge costituzionale n 1 del 20 aprile 2012 di modifica, fra l’altro, dell’articolo 81 della Carta costituzionale.

Nuovo testo «Art. 81. – Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le
spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle
fasi favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all’indebitamento e’ consentito solo al fine di
considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione
delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi
componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi
per farvi fronte.
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il
rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L’esercizio provvisorio del bilancio non puo’ essere concesso se
non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro
mesi.
Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i
criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese
dei bilanci e la sostenibilita’ del debito del complesso delle
pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a
maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto
dei principi definiti con legge costituzionale».