Carlo Deodato – profili di possibile incostituzionalità del ddl 1577/2014

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Carlo Deodato è Consigliere di Stato, già Capo dipartimento affari legislativi sotto il Governo Letta. E’ stato apprezzato un suo intervento al ForumPA 2015, nel corso del quale ha illustrato i profili di possibile incostituzionalità che recano con sé le disposizioni presenti all’articolo 9 del dl 1577 sulla dirigenza pubblica, ora in discussione alla Camera.Pubblichiamo un suo recente articolo in cui sono sviluppate tali tesi.

 Carlo Deodato – Costituzionalità e ragionevolezza di alcuni aspetti della riforma della dirigenza

 

Sostenibilità della previdenza obbligatoria in Italia – problema ancora da risolvere.

Pubblichiamo un contributo del dr Angelo Giubileo, esperto di previdenza, sul tema della sostenibilità finanziaria della previdenza obbligatoria nel nostro Paese.

 Giubileo – Perché si riapre il capitolo pensioni

Decreto legge n 65/2015 – rivalutazione automatica delle pensioni.

Pubblichiamo il Decreto legge n 65 del 21 maggio ultimo scorso recante disposizioni urgenti in materia di pensioni, ammortizzatori sociali e granfie TFR. rinviamo anche al link del Sole 24 ore di esposizione sintetica dei contenuti del decreto (clicca qui).

 Gazz uff DL 65 2015

Oneri per la finanza pubblica in caso di restituzione totale della rivalutazione.

restituzione totale

Rimborsi effettivi decisi dal Governo

Rimborsi decisi

Retribuzioni medie e rapporto dirigenti/dipendenti nelle Amministrazioni pubbliche italiane.

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Presentiamo la tabella di sintesi con il rapporto dirigenti amministrativi/dipendenti pubblici nei diversi comparti della Pubblica Amministrazione basata sulla Relazione 2013 sul costo del lavoro pubblico della Corte dei Conti a Sezioni riunite in sede di controllo (vedi qui). Il rapporto complessivo è uno a 54 dipendenti, Continua a leggere

I costi della Sentenza n 70 del 2015 sul ripristino della rivalutazione monetaria

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Riproduciamo l’articolo di Antonio Misiani, apparso sul sito dell’Associazione NENS – clicca qui – sul riflesso finanziario provato sui conti pubblici dalla Sentenza n 70 del 30 aprile 2015 sull’inammissibilità del blocco della rivalutazione delle pensioni –  vedi qui.

L’articolo quantifica in 16,6 miliardi l’importo da rimborsare dall’INPS ai pensionati interessati. Nel calcolo non sono computati gli interessi maturati, né – aggiungiamo noi – l’importo delle imposte da detrarre al conto effettuato sulle pensioni al lordo.

Antonio Misiani per NENS 4 maggio 2015

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La riforma della dirigenza pubblica raccontata dal Sole 24 ore

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Riproduciamo qui sotto l’articolo apparso sul Sole 24 ore lo scorso 27 aprile 2015, a firma di Gianni Trovati, di informativa sull’andamento della discussione in aula Senato del ddl 1577/2014 di riforma della pubblica Amministrazione. E’ ormai chiaro che il punto centrale del disegno di legge, il suo vero nodo, è la riforma del regime della dirigenza, incentrato sull’istituzione dei ruoli unici e sulla “libera” sostituibilità del dirigente pubblico allo scadere dei tre anni di incarico. Nel rinviare alle considerazioni espresse dalla nostra Associazione su queste linee di riforma  (clicca qui), annotiamo qui un approccio del Sole di tipo “neutrale” (né a favore né contro). La pubblica Amministrazione viene vissuta evidentemente come un laboratorio dove ci si può sbizzarrire con gli esperimenti più vari. Grande errore, conseguenze disastrose, invece: disarticolare l’assetto della dirigenza pubblica disegnato dalla Costituzione e inventare un “modello privato” che non esiste né in Francia, né in Germania, né in Gran Bretagna sarà un risultato utile solo per soddisfare provvisoriamente il malessere dell’opinione pubblica. Film già visto, peraltro.

 Il sole 24 ore – 27 aprile 2015

Normativa su Roma Capitale

ROMA LUPA

d lgs n 156 del 17 sett 2010 -Ordinamento provvisorio di Roma Capitale;

d lgs n 61 del 18 apr 2012 – Ordinamento di Roma Capitale;

d lgs n 51 del 26 apr 2013 – ulteriori disposizioni su Roma Capitale; vedi anche, a cura del Servizio studi della Camera dei deputati, le schede di lettura dei vari articoli del decreto – Clicca qui

Statuto di Roma capitale – delibera n 8 del 2013.

Vedi anche la normativa sul federalismo fiscale – clicca qui.

Basta con le valutazioni burla.

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Il servizio di Report del 19 aprile scorso (vedi qui sotto) sulle modalità di valutazione delle performance della dirigenza in alcune Amministrazioni statali, regionali e comunali non ci consente di fare “spallucce”, né di cavarcela con una recriminazione “contro politici, sindacati e media, prevenuti contro la dirigenza pubblica”. Va data un’altra risposta, all’altezza di un ceto che rivendica l’orgoglio di essere “dirigente”. Continua a leggere

Alle origini del declino economico italiano – Forges Davanzati

Italia mela mangiata

Guglielmo Forges Davanzati è professore di analisi economica all’Università del Salento e può essere annoverato fra i sostenitori delle ricette keynesiane come direttrici maestre per affrontare la crisi economica in corso (Clicca qui per leggere i suoi articoli pubblicati su “Keynes blog”).

Pubblichiamo l’analisi del prof. Davanzati sulle cause del declino economico italiano, rispetto alla quale la crisi finanziaria innescatasi dell’anno 2008 ha agito solo da detonatore, ma i cui prodromi sono visibili dall’inizio degli anni ’80 durante i quali ” I governi che si sono succeduti….hanno rinunciato ad attuare politiche industriali, confidando nella presunta “vitalità” della nostra imprenditoria“. Una fuoriuscita dalla cabina di regia della politica industriale del nostro Paese che vede oggi la grande industria o in crisi oppure venduta/vendibile ai capitali stranieri.

Netta e condivisibile è poi la critica di Davanzati alla politica del precariato e della moderazione salariale, anche qui con un riferimento diretto al pensiero di John Maynard Keynes che nel saggio “La questione degli alti salari” del 1930, scriveva al riguardo: “se si paga meglio una persona si rende il suo datore di lavoro più efficiente, forzandolo a scartare metodi e impianti obsoleti, affrettando la fuoriuscita dall’industria degli imprenditori meno efficienti, elevando così lo standard generale”.

Il pensiero di Davanzati ci ricorda da vicino le teorie dell’economista Mariana Mazzucato a proposito del ruolo dello Stato nell’economia (vedi qui).

 Alle origini del declino economico italiano

Sindacato dei dirigenti pubblici CIDA e ddl 1577.

Pubblichiamo qui il comunicato inviato a tutte le forze politiche dalla Federazione dei dirigenti e delle alte professionalità della funzione pubblica (vedi sul sito della CIDA funzione pubblica) in ordine al disegno di legge n 1577 dello scorso 2014. Le critiche sono forti e circostanziate.

 Documento CIDA funzione pubblica su ddl 1577

 

Scuola – il ddl di riforma

Pubblichiamo il ddl AC n. 2994 con il quale il Governo propone al Parlamento le linee generali per una “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione”, corredandolo con la memoria presentata dall’Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola (ANP CIDA) in occasione dell’audizione presso la Commissione VII Camera + Senato dello scorso 8 aprile 2015.

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 Audizione ANP CIDA 8 aprile 2015

Corruzione e dirigenza precaria

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Comincia a farsi strada – nelle pieghe degli articoli di qualche grande Organo di stampa – il concetto costituzionale secondo cui la precarizzazione della dirigenza pubblica attraverso l’esondazione di incarichi a tempo determinato senza concorso e un’applicazione futura dei ruoli unici della dirigenza come anticamera di licenziamenti sia un pericolosissimo “aiuto” all’aumento della corruzione negli appalti pubblici e al predominio della cattiva politica.

Pubblichiamo l’articolo del “Fatto quotidiano ” di ieri 7 aprile 2015 che riprende concetti ben noti a chi frequenta il nostro sito.

Amministrazione clientelare per legge

ddl 1577/2014 – il testo proposto dalla 1a Commissione permanente il 2 aprile 2015

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Pubblichiamo il testo integrale del ddl 1577/2014 proposto per la discussione in aula dalla 1a Commissione Affari costituzionali del Senato.

ATTENZIONE: l’articolo sulla dirigenza pubblica è ora il 9.

 ddl 1577 del 2014 presentato in aula Senato 2 aprile 2015

Pareri delle Commissioni del Senato

Il legame fra leggi sbagliate e corruzione

CORRUZIONE  a norma di legge

Una tematica chiaramente emersa dagli ultimi scandali (Expo2015, Roma Mafia e Infrastrutture): quella del collegamento – della consustanzialità per meglio dire – fra disposizioni di legge “eccezionale”, superfetazione normativa e sistemi corruttivi in Italia.

Sul punto segnaliamo tre contributi di approfondimento:

1.il libro di Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri “Corruzione a norma di legge” (Vedi qui la breve intervista agli autori);

2. L’intervento del magistrato Carlo Nordio sul Mattino del 16 marzo scorso, nel quale viene sottolineato lo stretto collegamento fra le leggi esistenti, numerose, ingarbugliate, contraddittorie,incomprensibili e la facilità con la quale queste caratteristiche consentono di vessare un cittadino e un’impresa e/o di chiedergli un compenso illecito (leggi qui l’articolo).

3. l’analisi specifica, effettuata della nostra Associazione, sulla “legislazione di supporto” che ha consentito a EXPO2015 di derogare da tutte le norme di legge sugli appalti. (Vedi qui: EXPO’2015: il sistema degli appalti in deroga).

Le proposte del Presidente dell’INPS per nuovi interventi sul Welfare italiano

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Riproponiamo l’intervista integrale al Presidente INPS Tito Boeri, ieri ospite di Otto e mezzo. Egli ha tracciato un quadro d’insieme delle proposte in materia di previdenza e di protezione sociale che l’Istituto metterà in campo nei prossimi mesi.

Su tutte prevale in Boeri l’idea di tutelare la categoria in maggiore difficoltà in questo frangente storico : la classe dei lavoratori in età fra i 55 e i 65 anni, che ha maggiore difficoltà a trovare un nuovo lavoro quando lo perde, ma è ancora lontanissima dalla pensione. L’onere quantificato per tale operazione ammonta a circa 1,5 miliardi di euro, da reperire all’interno dello stesso sistema di protezione sociale amministrato dall’Istituto. Sotto attenzione le pensioni elevate liquidate in modo più favorevole rispetto al sistema di calcolo contributivo.

Tito Boeri otto e mezzo 20 marzo 2015 – Video integrale

Associazione allievi SSPA – analisi degli emendamenti DDL Madia

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Pubblichiamo un link al sito dell’associazione Allievi SSPA, con una franca e decisa analisi sugli emendamenti proposti dall’on. Pagliari al testo del disegno di legge n 1577/14 di riforma della pubblica amministrazione.

Servizio studi Senato – Ultimi emendamenti al ddl 1577/2014

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VEDI QUI IL TESTO DEL DDL 1577 RICOSTRUITO A SEGUITO DEGLI EMENDAMENTI IN COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI A TUTTO IL 18 MARZO 2015.

Pubblichiamo la sintesi dei recenti lavori in Commissione Affari costituzionali sul ddl 1577/2014, curata dal Servizio studi del Senato.

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Dirigenza pubblica e grandi Organi di informazione.

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Siamo ormai abituati a trovare sulle prime pagine dei grandi quotidiani (vedi ieri Corriere della Sera) titoli cubitali in cui la dirigenza pubblica viene chiamata responsabile delle mancate riforme della pubblica amministrazione. Ricordando il nostro professor Melis (vedi qui sotto il suo intervento al riguardo) che afferma “manca da tanti anni, in Italia, un giornalismo che sappia cosa succede davvero nella Pa e ne conosca i veri problemi”, non abbiamo altra possibilità che ribattere punto su punto più che gli articoli, i titoli ad effetto degli articoli stessi.

C’è una tripla equazione errata nei sillogismi demagogici proposti.

1a equazione: i dirigenti pubblici = “burocrati e insabbiatori”: quali dirigenti pubblici? Si porta maliziosamente i lettori a confondere la burocrazia “classica”, quella dei Ministeri, ormai minoritaria nelle pubbliche amministrazioni, con le molteplici burocrazie delle Regioni, dei Comuni e del Servizio sanitario nazionale. Chi sono quindi gli insabbiatori? I dirigenti dei Ministeri oppure tutti i dirigenti pubblici? Se sono i dirigenti dei Ministeri si attribuisce loro un potere preponderante che non hanno perché sono circa 3.300 di numero e soprattutto perchè il “potere” di cui parlano i giornali é detenuto in maggioranza da giudici del Consiglio di Stato o della Corte dei Conti che non fanno parte della dirigenza amministrativa e che amministrano il loro potere per conto e fiducia diretta dei Ministri e politici di riferimento (vedi in tal senso del nostro Antonio Zucaro Funzioni non svolte e attività reali dei Gabinetti ministeriali). Se sono,invece, tutti i dirigenti pubblici si sta parlando di qualcosa come circa 250.000 dipendenti pubblici sparsi in tutta Italia (vedi qui): si crede veramente che sia in atto una sovversione di massa alla volontà del Governo? Semplicemente ridicolo.

2a equazione: ridimensionamento del “potere” della dirigenza “di carriera” = riforma della PA: é falso e illusorio credere e scrivere che “cambiando il regime della dirigenza” si riforma la Pa (non ci resta che riproporre in tal senso il documento di proposta della nostra associazione – clicca qui), essenzialmente perché il potere della dirigenza è già oggi ridimensionato da varie leggi dell’ultimo decennio e ridotto ai minimi termini (vedi qui).

3a equazione: dirigenza pubblica efficiente = modello del manager privato. Alfiere di questa linea di pensiero l’Università Bocconi di Milano (vedi qui). Piace a molti questo modello perché consente di creare un circuito nuovo di assunzioni negli Enti locali e nelle Regioni, elusivo dei dettami costituzionali (vedi qui), credendo e sperando che un giovane laureato che entri nella PA attraverso questo circuito troverà problemi diversi e minori di quelli che trova un dirigente entrato per concorso. Invece ne troverà di maggiori perché sarà un soggetto a tempo determinato alla completa mercè del politico di turno, precario come un dirigente privato ma sprovvisto di quelle possibilità di mobilità interaziendale che ha il manager privato e delle laute buonuscite corrisposte a chi lascia un’azienda.

Giuseppe Beato

 Corsera 8 marzo 2015 -Il caso dei dirigenti pubblici

 

Sabino Cassese su Corsera 8 marzo 2015- Il percorso a ostacoli di una riforma necessaria

 MELIS Perché ristagna la riforma amministrativa

 

Alessandro Bellavista: considerazioni sulla riforma del Governo Renzi sulla Pa.

Alessandro Bellavista é professore ordinario di diritto del lavoro all’Università di Palermo, nonché esperto di problematiche attinenti al rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici.

Pubblichiamo qui un suo  studio – a beneficio della nostra associazione – intorno ad alcuni aspetti della cosiddetta riforma Renzi-Madia – D.L. n. 90/2014, convertito, con modificazioni nella legge n 114/2014 (clicca qui) e ddl n 1577/2014 (clicca qui).

L’analisi del professor Bellavista si concentra in particolare sulle misure riguardanti il mondo universitario e ne evidenzia le non poche aporie e incoerenze.

 Bellavista – Alcune considerazioni su riforma Pa