Corte di Cassazione: obbligo per l’immigrato di conformare i propri valori a quelli del mondo occidentale in cui ha liberamente scelto di inserirsi

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Pubblichiamo qui sotto il testo integrale della Sentenza n.  24084 della Corte di Cassazione, 1a sezione penale – pubblicata lo scorso 15 maggio 2017 – in ordine al diritto di un  indiano di religione sikh (vedi) – residente a Goito (MN) – di “portare fuori dalla propria abitazione un coltello della lunghezza complessiva di 18,5 centimetri“, Continua a leggere

Il T.A.R. Lazio dice di no ai direttori stranieri nei musei italiani – Il testo della sentenza

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Il T.A.R. del Lazio ha inferto un duro colpo alla riforma dei musei voluta dal Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Con due sentenze depositate ieri, i giudici hanno bocciato la nomina dei cinque direttori non italiani nominati nei super- musei nazionali”. Continua a leggere

Il processo civile telematico

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Non tutto è negativo, fortunatamente, nei processi evolutivi delle pubbliche amministrazioni. Fra i  “punti a favore” va senz’altro considerato il cosiddetto “processo civile telematico” che consiste essenzialmente nell’obbligo di fare ricorso unicamente al canale telematico per alcuni degli adempimenti fondamentali del processo civile: a) il deposito degli atti processuali e dei documenti; b) le comunicazioni e notifiche; c) i pagamenti telematici. Continua a leggere

Migranti e ong: parla il Procuratore Gratteri

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Fermi tutti! Sui sistemi di accoglienza, migranti, organizzazioni non governative ha parlato 3 giorni fa in una trasmissione televisiva il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, servitore dello Stato, magistrato sotto scorta dall’anno 1989 perché  obiettivo fisico agognato dalla ‘ndrangheta. Continua a leggere

Guido Melis – lo storico nella Rete

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La gestione delle fonti è la base stessa del lavoro di Guido Melis, professore al’Università “La Sapienza” e storico dell’Amministrazione pubblica italiana. Ma l’esplosione incontrollata della “Rete” propone scenari completamente inaspettati a chi da sempre basava il proprio lavoro d’indagine sulla consultazione metodica di supporti cartacei, Continua a leggere

I pareri del Consiglio di Stato sugli schemi di decreto legislativo sul pubblico impiego

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Era uno dei passaggi cardine dell’iter di approvazione degli schemi di decreto legislativo n. 391(vedi qui)  e n. 393 (vedi qui)      sottoposti dal Governo anche all’intesa della conferenza Stato Regioni e alla valutazione finale delle due Camere: con i pareri n. 916 (vedi qui testoe n. 917 (vedi qui testoresi pubblici lo scorso 21 aprile 2017, il Consiglio di Stato si è pronunciato sulle modifiche ai decreti legislativi, rispettivamente, n. 165 del 2001 e n. 150 del 2009. Si trovano sul sito del Consiglio di Stato le sintesi sommarie (vedi qui per n. 916 e vedi qui per n. 917) del contenuto di tali pareri. Continua a leggere

Le perplessità sul “sistema SPID”

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Con buona pace dei 1.030.294 concittadini che l’Agenzia per l’Italia digitale accredita come fruitori di questo servizio pubblico (vedi) dubitiamo che i restanti 59 milioni  conoscano i contenuti e le funzioni del “sistema SPID”, cui possono potenzialmente usufruire tutti i maggiorenni. Continua a leggere

Sentenza n. 251 della Corte costituzionale: illegittimità dell’articolo 11 della Legge 124/2015 sulla dirigenza pubblica.

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LEGGI ANCHE IL COMMENTO ALLA SENTENZA: “NON FU CAVILLO”

Pubblichiamo il testo della Sentenza n. 251 della Corte costituzionale (depositata in cancelleria il 25 novembre 2016, oggi), con la quale vengono dichiarati costituzionalmente illegittimi gli articoli 11, 17, 18 e 19 della Legge delega n. 124 del 2015 nelle parti in cui prevedono “che il governo adotti i relativi decreti legislativi attuativi previo parere anziché previa intesa in sede di conferenza unificata“. Continua a leggere

Carlo Deodato – Il ruolo dei ceti dirigenti.

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Riproponiamo un articolo comparso su Il Foglio del 14 maggio 2015 sull'”arte di governo” e su come tale “arte” consigli sempre i governanti di operare circondandosi di una forte élite amministrativa. Continua a leggere

Parere della Camera sullo schema di riforma della dirigenza.

VEDI QUI I PARERI DEFINITIVI DELLA CAMERA E DEL SENATO

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Pubblichiamo la proposta  provvisoria di parere della I Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati sullo schema di decreto legislativo di riforma della dirigenza pubblica. Continua a leggere

Il Consiglio di Stato fa a pezzi la riforma Madia sulla dirigenza pubblica.

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In anteprima il testo del Parere del Consiglio di Stato – vedi alla fine del presente articolo – sullo schema di decreto sulla dirigenza pubblica, che smonta pezzo per pezzo il contenuto del decreto Madia, con molteplici  rilievi di contrasto con i principi costituzionali e con i criteri della legge di delega. Continua a leggere

I Capi di Gabinetto ministeriale e la dirigenza assente.

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Le nostre osservazioni sull’argomento.

 I Capi di Gabinetto ministeriale e la dirigenza assente

Decreti attuativi della riforma Madia.

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Segnaliamo sul relativo sito i pareri resi dal Consiglio di Stato sugli schemi dei 12 decreti legislativi ( vedi testi) di attuazione delle deleghe presenti nella Legge n. 124/2015 (vedi legge) approvati dal Governo. Rimangono avvolti nell’oscurità degli uffici del Dipartimento funzione pubblica i contenuti del decreto atttuativo sulla riforma della dirigenza. Su tale atto governativo pende l’esito del giudizio di costituzionalità sul ricorso promosso dalla Regione Veneto in merito ai contenuti dell’articolo 11 della legge in questione (vedi approfondimento).

PARERI RESI DAL CONSIGLIO DI STATO SU SCHEMI DI 12 DECRETI LEGISLATIVI.

Guido Melis e Alessandro Natalini – Ricerca documentale audiovisiva sui Capi di Gabinetto


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Il prof. Guido Melis e il dr. Alessandro Natalini stanno predisponendo un data base generale di tutti i Capi di Gabinetto della Repubblica dall’Unità d’Italia al Governo Renzi  (vedi qui la presentazione del lavoro il 15 ottobre 2014 alla presenza del prof. Sabino Cassese clicca qui). Continua a leggere

Veronica De Romanis – Sull’applicazione dell’articolo 18 ai dipendenti pubblici.

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Riportiamo qui sotto –  dal sito web del “Il Foglio” –  l’articolo di Veronica De Romanis di ieri 16 giugno. L’economista e studiosa delle istituzioni tedesche é già intervenuta in passato sulla riforma delle pubbliche amministrazioni (vedi qui). Al di là del piglio secco del titolo, l’articolo contiene diversi utili spunti sul modo con cui il Governo potrebbe (e dovrebbe) presentare all’opinione pubblica i suoi orientamenti in materia: “con l’art 18 si evita di accollare ai contribuenti il costo degli errori altrui. Anche in questo caso, un’analisi numerica aiuterebbe“.

Qualche perplessità destano le conclusioni dell’articolo, allorquando De Romanis cita l’Inghilterra come esempio di politica dei tagli della spesa ottenuti sul numero e sul costo dei dipendenti pubblici. I dati del nostro Paese degli ultimi anni, in termini di numero e costo dei dipendenti, evidenziano una contrazione della forza lavoro pubblica negli ultimi anni (2007- 2014) pari a circa 175.000 unità di personale (Vedi RGS – Conto della PA 2015) e un risparmio di spesa dal 2010 al 2015 pari a circa 10 miliardi di euro vedi ISTAT conto consolidato PA 2015 e le statistiche accluse). L’importo dei risparmi qui in Italia é quindi pari al doppio di quello indicato per l’Inghilterra……Tutto bene allora? Assolutamente no! ….Perché l’Italia, differentemente dall’Inghilterra, non coordina le sue politiche pubbliche, per cui i danari risparmiati da una parte non si sa mai bene dove vadano a finire. Inoltre, la modalità prescelta dall’Italia per diminuire gli impiegati pubblici – blocco del turn over – é perniciosa: invecchia e indebolisce il corpo della PA e non offre possibilità di lavoro alle preziose energie dei nostri giovani. Complimenti!

LEGGI QUI L’ARTICOLO DI VERONICA DE ROMANIS

Al pubblico impiego continua ad applicarsi l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

Corte cassazione

Con andamento altalenante (vedi qui la sentenza precedente del novembre 2015), La Corte di Cassazione sembra avere definitivamente stabilito che “plurime ragioni inducono ad escludere che il nuovo regime delle tutele in caso di licenziamento illegittimo possa essere applicato anche ai rapporti di lavoro disciplinati dall’art. 2 del d.lgs n. 165 del 2001″. Pubblichiamo il testo della Sentenza n. 11868 del 9 giugno ultimo scorso della Sezione Lavoro, nel testo della quale (vedi in particolare alla pagina 6) sono illustrati i motivi del nuovo orientamento. Le conclusioni della Corte di Cassazione non hanno mancato di sollevare polemiche – vedi qui Sole 24 ore – e precisazioni – vedi qui precisazioni di Giovanni Canzio, Primo Presidente della CdC. La questione, in fondo a tutto, rimane sempre quella dibattuta nel corso degli ultimi 20 anni: gli impiegati pubblici devono avere eguale regime giuridico dei lavoratori privati?

Di seguito la Sentenza.

 

_Cassazione – Sezione Lavoro n. 11868 9 giugno 2016

Questione referendaria: confronto fra uno studente dell’Università di Catania e la Ministra Boschi.

Boschi

La visione del video che proponiamo qui sotto richiede una ventina di minuti, tuttavia ci appare fortemente esplicativa dei contenuti delle diverse convinzioni dei due discussant (uno studente di giurisprudenza dell’Università di Catania e la Ministra per le Riforme costituzionali Elena Boschi): in particolare vengono approfonditi i diversi punti di vista in ordine a: legittimazione dell’attuale Parlamento a modificare il testo della Costituzione, legittimazione del Governo a proporre riforme costituzionali. Molto interessanti gli argomenti e il clima,

Studente dell’Università di Catania in polemica con Ministra Boschi- Video

Referendum confermativo: opinioni dei costituzionalisti a confronto.

Padri costituenti

La riforma più incisiva del testo della Carta costituzionale dei nostri Padri costituenti è ora alla prova del referendum confermativo del prossimo ottobre. Si è immediatamente aperto un dibattito che vede coinvolti illustri costituzionalisti, schierati su diverse posizioni. Alla discussione, tuttavia, vanno premessi i criteri di metodo e di civiltà esposti dal prof. Guido MELIS: 1. Non insultiamoci; 2. Partiamo dal presupposto che la materia è discutibile senza che chi la pensa diversamente sia un prezzolato; 3. Stiamo alla riforma senza tirare in ballo altre cose che le sono estranee; 4. Lasciamo da parte i morti, che hanno diritto di tacere: 5. Evitiamo i toni apocalittici: non siano alla fine della democrazia. Si può ?

I criteri sopra esposti sono anche i nostri. Ciò premesso diamo conto nel seguito delle antitetiche valutazioni rese pubbliche da due gruppi di autorevolissimi costituzionalisti: una per il SI’ e una per il NO:

Costituzionalisti per il SI’

Costituzionalisti per il NO.

Vedi il testo delle modifiche costituzionali – clicca qui.