Dallo scandalo Roma mafia, a proposito del quale l’evento futuro da temere su tutti è che venga progressivamente dimenticato e derubricato, emergono tre temi specifici riguardanti il funzionamento della pubblica amministrazione. Tali temi sono: 1) il controllo sugli atti degli Enti locali; 2) la confusione, elusione delle norme che regolano il lavoro pubblico (concorsi, assunzioni, rapporti di lavoro, controlli, bilanci, procedure d’appalto, spese in genere) attraverso l‘esternalizazione di compiti istituzionali a società partecipate operanti in regime di diritto privato; 3) lo status giuridico dei dirigenti coinvolti nello scandalo. Continua a leggere
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Corte dei Conti – Audizione al Senato sul ddl di riforma della Pa
Pubblichiamo il testo della relazione presentata dalla Corte dei Conti alla Commissione Affari costituzionali del Senato con le osservazioni relative al testo del ddl AS 1577 di riforma della Pubblica Amministrazione presentato dal Governo Renzi. Di grande interesse le riflessioni condotte in ordine alle società partecipate, alla riorganizzazione dell’Amministrazione statale, della disciplina del lavoro e , soprattutto, della dirigenza pubblica. Alle pag 10 e seguenti sono presenti chiare riserve sul “nuovo regime” immaginato nel disegno di legge, in relazione soprattutto ai sistemi di valutazione, alla selezione e al ricambio della classe dirigenziale pubblica. Fra l’altro la Corte testualmente afferma (pag 10) che “L’abolizione della distinzione in fasce, l’ampliamento della platea degli interessati, la breve durata degli incarichi attribuiti, il rischio che il mancato conferimento di una funzione possa provocare la decadenza dal rapporto di lavoro, costituiscono un insieme di elementi che potrebbero sacrificare l’autonomia dei dirigenti”.
Il concetto di autonomia della dirigenza, più volte richiamato in questo sito (vedi) rimane purtroppo relegato a livello di dibattito fra iniziati, condizionato tuttavia dall’attacco ai “privilegi” della dirigenza pubblica condotto dagli organi d’informazione. Solo l’introduzione di una vera prassi della valutazione seria della dirigenza potrà spostare l’attenzione dei più dall’idea del “privilegio” a quella di risorsa fondamentale di interesse pubblico e collettivo rappresentata dall’autonomia dei dirigenti pubblici (vedi qui sui rapporti fra produttività delle pubbliche amministrazioni e il giudizio dei cittadini).
Le sentenze civili della Corte di Cassazione on line.
Un bel segnale di Amministrazione vicina al cittadino viene dato dalla Corte di Cassazione con un nuovo sistema on line di ricerca e consultazione on line delle sentenze civili. Il sistema Italgiure find fu introdotto più di 20 anni fa fra i primi di questo genere. Tuttavia era erogato a pagamento. Oggi lo troviamo all’indirizzo web riportato qui sotto.
http://www.italgiure.giustizia.it/sncass/
Principi costituzionali e pubblica amministrazione.
Dal sito telematico “Consulta on line“ evidenziamo l’articolo del corrente anno 2014 di Rossana Caridà, sui principi costituzionali che regolano l’attività della Pubblica Amministrazione.
Rossana Caridà – Principi costituzionali e pubblica amministrazione
POLITICA E DIRIGENZA PUBBLICA – PRINCIPI COSTITUZIONALI
In un momento di forte turbolenza quale quello presente, in cui le esigenze “di comunicazione” inducono ad affermazioni incaute in ordine al regime della dirigenza pubblica, ci pare il caso di ripubblicare le Sentenze storiche n 103 e 104 del 2007 della Corte costituzionale in ordine al tema dirigenza/spoils system/politica. Una politica debole e incapace di gestire le proprie lentezze si illude che la risoluzione dei propri mali possa essere affidata alla precarizzazione del regime della dirigenza. Dimenticando così che la funzione della burocrazia consiste nella traduzione in atti gestionali delle direttive politiche dentro un quadro di riferimento di stabilità, ordine, garanzia di imparzialità e buon andamento.
Tutelare il regime pubblicistico della dirigenza non significa difendere ottusamente privilegi di casta, ma salvaguardare uno dei sistemi di regole posto a tutela della democrazia. Politici e grande stampa confondono, più o meno volutamente – ma sempre colpevolmente – l’altissima burocrazia ministeriale, composta in maggioranza non da dirigenti di carriera, ma da giudici amministrativi, con la gran massa della dirigenza pubblica, i cui margini di autonomia nell’esercizio delle funzioni sono da sempre scarsi e facilmente condizionabili a livello ora politico, ora sindacale. Tali margini di autonomia vanno semmai accresciuti, non certo depotenziati. Chi vuole destrutturare la natura pubblica delle funzioni dirigenziali non lavora per il bene del Paese.
SENTENZA N 103 DEL 23 MARZO 2007 – redattore QUARANTA
SENTENZA N 104 DEL 23 MARZO 2007 – redattore CASSESE
Pubblichiamo infine, un interessante riassunto della questione “politica e regime della dirigenza pubblica” a cura di M. A. NOCE aggiornato alle disposizioni del d lgs 150/09.
NOCE – Gli incarichi dirigenziali e il principio di imparzialità
Consiglio di Stato e Capi di gabinetto
Pubblichiamo un link a un articolo di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera del 23 febbraio 2014 a proposito delle distorsioni generate dalla confusione di ruoli fra funzioni giurisdizionali e funzioni amministrative negli alti incarichi presso i Ministeri.
Capi di gabinetto e dirigenti inamovibili – Il potere ombra cresciuto nei Ministeri.
Vedi su questo tema il pensiero della nostra Associazione: Funzioni non svolte e attività reali dei gabinetti ministeriali – Antonio Zucaro
Controllo della Corte dei conti sugli enti locali
La legge n 213/2012, di conversione del DL 174/2012, ha istituito un sistema di controlli a cura delle Sezioni regionali della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria degli Enti locali per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali del Patto di stabilità (Vedi articolo 148 bis della Legge 267/2000, così come introdotto).
Riprendiamo un saggio sulla tematica in questione pubblicato su LeggiOggi.it dal Magistrato dr. Tiziano Tessaro – Il controllo della Corte dei conti sugli enti locali alla luce del federalismo fiscale.
Di preminente interesse anche la sentenza della Corte dei conti a sezioni riunite n. 6 del 4 novembre 2013 – Sentenza Corte dei conti n 6/2013 – che ha compiutamente delineato l’ambito e i limiti della giurisdizione contabile sulle delibere di controllo delle Sezioni regionali.
NUOVA LEGGE ELETTORALE – testo in discussione e sentenza della Corte costituzionale.
Come informazione essenziale sul tema, pubblichiamo di seguito il testo base della proposta di riforma elettorale, depositato ieri dal Presidente della commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati e relatore del testo unificato, on. Francesco Paolo Sisto.
Proposta di legge legge elettorale in discussione alla Camera
Di seguito, il testo della sentenza n 1 del 2014 della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittime parti fondamentali della legge elettorale attualmente in vigore, la famigerata n 270 del 21 dicembre 2005.
Sentenza n 1/2014 della Corte costituzionale
Relazione della Corte dei Conti al Parlamento sulla gestione INPS dell’anno 2012
Si presenta qui di seguito la Relazione al Parlamento, così come predisposta dal Magistrato addetto al controllo della Gestione INPS e deliberata dalla Sezione controllo Enti della Corte dei Conti. Con riserva di ritornare come Associazione Etica pubblica sulla problematica dei conti previdenziali e sugli apporti della fiscalità generale al finanziamento della spesa previdenziale pubblica, può essere illuminante, per chi sia un po’ addentro nell’intricata materia dei bilanci pubblici, osservare attentamente il contenuto della pagina 128 della relazione in questione.
CORTE dei CONTI – RELAZIONE 2013 SUL COSTO DEL LAVORO PUBBLICO
Un pò in sordina rispetto all’anno precedente, le Sezioni riunite della Corte dei Conti hanno deliberato il 24 giugno di quest’anno la relazione annuale sul costo del lavoro pubblico, prevista dall’articolo 60 del decreto legislativo 165/01. Un vero peccato, perché la relazione abbonda di informazioni utili sui costi della PA: serie storiche, confronti internazionali, analisi del numero dei dipendenti e dei relativi costi, effettuati comparto per comparto. Una lettura, anche superficiale, consente di vedere confermati gli andamenti relativi alla contrazioni del numero degli occupati, delle retribuzioni medie e del PIL reale procapite, della spesa per redditi da lavoro sul totale della spesa corrente (pag 43-56). Ciò smentisce chi parla di una pubblica amministrazione che “spende troppo”: non è l’entità della spesa il difetto della Pa italiana, ma la qualità dei servizi offerti in relazione ai costi sostenuti.
Corte dei conti, sezioni riunite – delibera n_9_del 24 giugno 2013
Sentenza n.7859 dell’11 giugno 2001
Giurisdizione in materia di conferimento degli incarichi dirigenziali nel pubblico impiego.
http://www.infoius.it/sentenze/cass_2001/7859.asp
Sentenza n. 9814 del 25 febbraio 2008
Principio di autosufficienza del ricorso in Cassazione e necessità di allegare elementi di prova dell’avvenuto danno biologico ed esistenziale derivante da atto ingiusto commesso dall’Amministrazione Pubblica datrice di lavoro.
http://www.dirpuglia.it/Giurisprudenza/leggi2.htm
Sentenza n.6572 del 6 marzo 2006
Accertamento dell’esistenza e dell’entità del danno esistenziale al lavoratore da parte di Amministrazione pubblica datrice di lavoro. pdf
Sentenza n.3419 del 5 marzo 2012 sugli atti di conferimento degli incarichi
sentenza della C. di Cassazione n.2233 del 1 febbraio 2007
Risoluzione del rapporto di lavoro dirigenziale, limiti e applicabilità dell’art.18 della L.300/70 distizione di ambito con la disciplina del conferimento degli incarichi.
http://www.altalex.com/index.php?idnot=36859
Sentenza della Corte di Cassazione n. 5659/2004 – Natura dell’atto di conferimento dell’incarico dirigenziale.
Regime della dirigenza pubblica – Sentenze della Corte Costituzionale
http://www.giurcost.org/decisioni/2001/0275s-01.html
Consulta Sent 275 del 2001 Conferimento e revoca incarichi dirigenziali
http://www.giurcost.org/decisioni/2004/0034s-04.html
Consulta Sent n 34 del 2004 enunciazione del principio generale del concorso pubblico come forma principale di assunzione nei pubblici uffici e e deroghe limitate dai principi di su cui all’art 97 Cost
http://www.giurcost.org/decisioni/2007/0104s-07.html
Consulta Sent 104 del 2007 spoils system
http://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2010&numero=225