CONVEGNO ALLA UNIVERSITA’ BOCCONI – LA PA CHE VOGLIAMO

PUBBLICHIAMO LA LOCANDINA DEL CONVEGNO “La pa che vogliamo” , tenutosi il 20 febbraio 2014 a Milano presso l’Università Bocconi.

Su questo sito una Sintesi del Convegno – Clicca qui

LA PA CHE VOGLIAMO

Home > Perché SDA Bocconi > Eventi SDA Bocconi > La PA che vogliamo
20 Febbraio 2014, 09:45 – 17:30
Milano – Aula Magna – via Roentgen, 1

La PA che vogliamo

Modernizzare la pubblica amministrazione è una priorità assoluta per rilanciare lo sviluppo economico e sociale del Paese.
Il Convegno annuale di OCAP, Osservatorio sul Cambiamento delle PA di SDA Bocconi,  costituisce un’occasione per riflettere sulle sfide in atto e formulare indicazioni di policy orientate ad allineare il settore pubblico italiano alle migliori esperienze internazionali.

Nella mattinata, leader del mondo istituzionale, politico ed economico quali:

Raffaele Bonanni
, Segretario generale Cisl
Angelo Cardani, Presidente Agcom
Emilio Del Bono, Sindaco di Brescia
Graziano Delrio

Gaetano Maccaferri, Vice Presidente Confindustria
Roberto Maroni, Presidente Regione Lombardia
Giuliano Pisapia
, Sindaco di Milano
Guido Podestà, Presidente della Provincia di Milano
Livia Pomodoro, Presidente Tribunale di Milano(invitata)
Gaetano Quagliariello, Ministro per le riforme costituzionali
Giuseppe Sala, Commissario Expo2015

Modera: Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore

si confronteranno su un’agenda di proposte elaborate dai ricercatori OCAP sulla base degli studi condotti nell’ambito dell’Osservatorio.

Il pomeriggio sarà dedicato a sessioni di lavoro parallele sulle specifiche traiettorie di cambiamento. In ciascuna sessione, un team di ricercatori OCAP presenterà i risultati di una ricerca di frontiera e ne discuterà le implicazioni con un panel di esperti nazionali quali:

BILANCI E CONTROLLI

Enrico Guarini, Ileana Steccolini, ricercatori OCAP
Giancarlo Astegiano, Corte dei Conti, sezione Regionale Piemonte
Salvatore Bilardo, Ispettorato Generale per la finanza delle PA, Ragioneria Generale dello Stato

INNOVAZIONE E AGENDA DIGITALE
Greta Nasi, Maria Cucciniello, ricercatori OCAP
Claudio Forghieri, Comune di Modena
Barbara Ubaldi, Public sector innovation and e-government, OECD

GESTIONE DEI SERVIZI E PARTNERSHIP PUBBLICO-PRIVATO
Veronica VecchiMariafrancesca Sicilia, ricercatori OCAP
Massimiliano Bianco, Federutility
Paolo Signorini, Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali ed il personale, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

PERFORMANCE MANAGEMENT
Davide Galli, Alex Turrini, ricercatori OCAP
Giancarlo Del Bufalo, OIV del Ministero dell’Economia e delle Finanze
Monica Parrella, Dipartimento per le Pari Opportunità, Presidenza del Consiglio dei Ministri

HUMAN RESOURCE MANAGEMENT
Marta Barbieri, Nicola Bellé, ricercatori OCAP
Giovanni Faverin, CISL Funzione Pubblica
Sergio Gasparrini, Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN)

Il convegno è a titolo gratuito previa registrazione online.

 

E’ possibile seguire la diretta web sul nostro profilo twitter:

www.twitter.com/sdabocconi
#PAvogliamo

L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming. Per partecipare, a partire dalle ore 9.45, collegati all’indirizzo http://stream.sdabocconi.it/direttaweb/bocconi/pa.htm

LOTTA ALLA BUROCRAZIA – PRESUMIBILE AZIONE DEL PROSSIMO GOVERNO

pubblica-amministrazione-esubero-dipendenti

Uno dei cardini dell’azione di governo annunciata dal Segretario del PD Matteo Renzi -scriviamo quando ancora il Capo dello Stato è impegnato nelle consultazioni successive alle dimissioni del Governo Letta – sarà la “lotta alla burocrazia“. Lì dove con la parola “burocrazia”, in un’accezione tutta negativa del termine prevalente non a caso nel nostro Paese, deve intendersi tutto ciò che di deteriore manifesta l’azione delle Pubbliche amministrazioni italiane.

Visto il rilievo centrale  delle Pa nell’azione prevista del futuro Governo, pubblichiamo un estratto del programma di Renzi alle primarie del PD dello scorso dicembre 2012 (15 mesi fa) riguardante le politiche da mettere in campo per riformare la pubblica amministrazione. Non c’è motivo di ritenere che quelle posizioni di programma siano state modificate in questo lasso di tempo, per cui un’attenta lettura può dare l’idea di ciò che accadrà a breve.

 Programma Renzi per la PA – primarie 2012

Testo integrale del programma Renzi alle primarie 2012

Pubblichiamo, inoltre, il testo integrale aggiornato della legge USA “Freedom of information act”, emanata nel luglio 1966 (ebbene sì!)  dal Presidente Lyndon Johnson – citata nel documento quale cardine di riforma della PA italiana. Si veda anche il sito web a ciò specificamente dedicato – Iniziativa per l’adozione di un Freedom of information act in Italia.

GESTIONE DELLE CAMERE MORTUARIE NELLE ASL ROMANE

carri funebri

Riportiamo senza commenti l’articolo di Rory Cappelli comparso sul quotidiano “la Repubblica” lo scorso 6 febbraio 2014, dal titolo “Incastrati i boss delle camere mortuarie. Giro di tangenti per politici e funzionari ASL“.      CLICCA QUI

 

Una domanda: qual è l’organo pubblico che controlla gli atti di spesa delle ASL?

 

ENNO DI FRANCESCO – Un commissario scomodo

Un Commissario 

Chi volesse dedicare una parte del suo tempo libero a comprendere quanto sacrificio,  quanta passione, quanta tenacia si possa regalare allo Stato nell’esercizio di un incarico pubblico, legga questa autobiografia del Commissario a riposo Ennio Di Francesco, che si trovò ad operare, fra l’altro, nell’Italia del terrorismo (leggi qui una scheda sulla sua vita), in un tempo in cui essere giudice democratico e riformista poteva costare la vita. Come in effetti accadde a un vecchio compagno di scuola del Commissario Di Francesco: il giudice Emilio Alessandrini, assassinato il 29 gennaio 1979 dall’organizzazione terrorista comunista clandestina “Prima Linea”.

LA VOCE.INFO e gli stipendi dei dirigenti pubblici italiani.

lavoce.1184661635

Più che “passione civile” alcune recenti intemerate de Lavoce.info ci evocano un “livore civile”. Più che “liberale” qualificheremmo un certo metodo di indagine come “giacobino”.

Pubblichiamo tre studi della “Voce”  sulla comparazione delle retribuzioni dei dirigenti pubblici italiani con quelle dei loro colleghi inglesi.

http://www.lavoce.info/stipendi-pubblici-costi-politica/

http://www.lavoce.info/quei-dirigenti-ministeriali-cosi-numerosi-e-iperpagati/

http://www.lavoce.info/costi-della-politica-privilegi-diplomazia-ambasciatori/

Ci riserviamo di pubblicare presto un nostro studio sull’argomento. Da subito osserviamo: a) le retribuzione di cui parlano gli articoli sono al lordo delle ritenute contributive e fiscali: brutto, molto brutto e poco serio, “sparare” retribuzioni da 200.000 euro senza specificare chiaramente questo aspetto (il netto in busta a questi livelli sconta circa il 40% dell’importo lordo). Gli organi di stampa copiano senza specificare e Il lettore ignaro legge e grida allo scandalo . Dov’è il rigore intellettuale? Ma si dirà: anche le retribuzioni dei dirigenti inglesi sono al lordo di contributi e imposte…b) il paragone fra due sistemi fiscali e contributivi profondamente diversi genera un confronto, se effettuato al lordo, fra valori retributivi malamente paragonati. Il rispetto dal principio scientifico del coeteris paribus imponeva il raffronto fra le retribuzioni nette.

Perché queste “entrate a gamba tesa”? A nostro avviso, perché l’unica modalità per affrontare la problematica delle pubbliche amministrazioni in questa fase politica è quella propagandistica: dimostrare che i dirigenti pubblici italiani guadagnano troppo (sottotesto subliminale: “…e non fanno niente”); dimostrare che il “blocco burocratico-corporativo” è l’origine nascosta dell’immobilità del nostro Paese; tagliare posti e stipendi dei burocrati pubblici.

Eppoi?

Un corretto approccio intellettuale a un problema sociale e politico di rilevanza primaria  non deve essere pago della sola denuncia o dell’individuazione di un colpevole, ma deve indicare un obiettivo e un percorso di riforma, soprattutto quando l’autore, Roberto Perotti, é il coordinatore del gruppo di lavoro sulla spesa pubblica della Segreteria del Partito democratico. Qual é il percorso indicato per superare l’ingiustizia delle alte retribuzioni dei dirigenti pubblici? Tagliare gli stipendi ai dirigenti pubblici? Questa la soluzione del buon funzionamento della pubblica amministrazione italiana? La Voce.info ci è piaciuta molto di più nello scorso maggio 2013 quando, in un articolo sul sistema scolastico e universitario, il suo autore, Daniele Checchi, individuava nella valutazione dei risultati  (vedi qui) il caposaldo attorno al quale legittimare (o delegittimare) il sistema delle retribuzioni dei dirigenti pubblici. Noi di Etica pa proponiamo da sempre il tema della valutazione – esterna/legata agli obiettivi conseguiti da ciascuna pubblica amministrazione/base per l’erogazione delle retribuzioni-  come lo snodo principale per fuoriuscire da una dimensione che, così come stanno le cose, non può non essere valutata da tutti come di privilegi non suffragati da risultati   (vedi in questo sito). Ma questo tema va trattato, a livello intellettuale e politico, non attraverso il metodo dello “sbattere il mostro in prima pagina”, ma vincolando tutti e ciascuno alle proprie responsabilità.

Perotti_Teoldi_Tabella1

Guido Melis – La costruzione di una burocrazia unitaria nel XIX secolo.

unità d'Italia

Guido Melis, ordinario di Storia dell’amministrazione pubblica, ripercorre in questo saggio le fasi iniziali di formazione della burocrazia italiana, nella seconda metà del secolo decimo nono. Un slogan per le sue conclusioni può essere senz’altro il seguente: la creazione di un centralismo debole.

 Melis – La costruzione di una burocrazia unitaria

I TRE VIZI DELL’IMMOBILISMO ITALIANO

Riportiamo un articolo del Sole 24 ore del 25 gennaio 2014, a firma Sergio Fabbrini, che, prendendo spunto dalle vicende in pieno corso sulla nuova proposta di legge elettorale e dalle polemiche derivate in pieno corso, individua nel massimalismo, particolarismo  e consensualismo  i tre vizi che inchiodano l’Italia all’immobilismo.

Ci pare che l’analisi vada oltre la vicenda attuale della legge elettorale.

Sergio Fabbrini – I tre vizi dell’immobilismo italiano

JOBS ACT – Lettera aperta a Matteo Renzi

Matteo-Renzi-15-960x720

Jobs act  é un acronimo che sta per “jumpstart our business startups act – Atto sulla spinta iniziale agli affari”, legge federale adottata nel 2012 dagli Stati Uniti d’America. Il documento di programma sul lavoro in Italia, diffuso l’8 gennaio 2014 dal Segretario del Partito democratico Matteo Renzi, porta lo stesso nome.

Interessano le problematiche della pubblica amministrazione ben 3 degli otto punti della parte A – “Il sistema” – del programma in questione. Precisamente:

6. Eliminazione della figura del dirigente a tempo indeterminato nel settore pubblico. Un dipendente pubblico è a tempo indeterminato se vince concorso. Un dirigente no. Stop allo strapotere delle burocrazie ministeriali.

7. Burocrazia. Intervento di semplificazione amministrativa sulla procedura di spesa pubblica sia per i residui ancora aperti (al Ministero dell’Ambiente circa 1 miliardo di euro sarebbe a disposizione immediatamente) sia per le strutture demaniali sul modello che vale oggi per gli interventi militari. I Sindaci decidono destinazioni, parere in 60 giorni di tutti i soggetti interessati, e poi nessuno può interrompere il processo. Obbligo di certezza della tempistica nel procedimento amministrativo, sia in sede di Conferenza dei servizi che di valutazione di impatto ambientale. Eliminazione della sospensiva nel giudizio amministrativo. 

8. Adozione dell’obbligo di trasparenza: amministrazioni pubbliche, partiti, sindacati hanno il dovere di pubblicare online ogni entrata e ogni uscita, in modo chiaro, preciso e circostanziato. 

Pubblichiamo qui di seguito, sia il testo integrale del Jobs act, sia la lettera aperta del Presidente dell’associazione Etica pa, Antonio ZUCARO, di commento alle enunciazioni di cui ai tre punti qui sopra.

JOBS ACT RENZI testo integrale

Jobs act – Lettera aperta a Matteo Renzi

POSITIVI RISULTATI DELLA SANITA’ IN ITALIA – HEALTH AT A GLANCE 2013

Pagine 1 copia 2

I risultati d’insieme del monitoraggio effettuato dall’OCSE sulla salute nei Paesi aderenti – effettuato in Health-at-a-Glance-2013, ci raccontano qualcosa di molto diverso da ciò che emerge dalle consuete geremiadi sullo stato della sanità italiana. Invece, dato il presupposto che la validità di un sistema organizzato, pubblico  o privato che sia, si riscontra dai risultati riscontrati sull’utenza di riferimento (outcomes), allora sono gli indicatori sulla salute – così come presenti nel rapporto OCSE – che danno precisa testimonianza dell’impatto del nostro Sistema sanitario sulle salute degli Italiani. Ci siamo dati carico di passare in rassegna gli indicatori più classici della salute e, con compiaciuto stupore, vediamo che l’Italia si trova attestata molto spesso ai primi posti nelle graduatorie stilate sulla base delle rilevazioni statistiche. Continua a leggere

Paolo Sylos Labini – un Italiano.

sylos-labini

Pubblichiamo del materiale sulla biografia e su alcuni interventi di Paolo Sylos Labini a proposito dell’Italia e degli Italiani

Sylos-Labini – Una certa idea dell’economia -conversazione del 12 gen 1993

GLI ANTICORPI PERDUTI DELLA SOCIETA’ ITALIANA – 14 mag 2002

Messaggio inviato per la Manifestazione di San Giovanni del 14 settembre 2002

Gasdotto transiberiano e altri – La storia infinita.

I-progetti-di-gasdotti-dalla-Russia-verso-l-Europa_h_partb

Al centro dei frequenti scontri fra Russia e Ucraina c’è la gestione del Gasdotto Transiberiano che nasce a Urengoy nella penisola di Yamal in Siberia, passa per l’Ucraina e procede verso l’Europa.  All’inizio degli anni ’80 il progetto, voluto dall’Europa, fu fortemente osteggiato dagli Stati Uniti di Ronald Reagan, in piena guerra fredda. Ne ripercorre la storia Leonardo Bellodi per il Foglio del 28 nov 2013, ripreso da Dagospia – vedi qui l’articolo. Continua a leggere

Convegno Bocconi sugli STATI GENERALI delle PENSIONI: alcuni flash

uni_bocconi

Avevamo promesso di pubblicare sul nostro sito gli atti del Convegno organizzato da Università BOCCONI e DEUTSCHE BANK sugli STATI GENERALI DELLE PENSIONIvedi qui – lo scorso 28 novembre 2013. Siamo oggi in grado di fornire solo alcuni “spezzoni” delle dichiarazioni rilasciate dai partecipanti al Convegno, nonché le slide presentate da due di questi ultimi. In un momento, “momento” lungo vent’anni, in cui la chiarezza sull’universo pensioni è ben lungi dall’essere stata fatta, le semplici dichiarazioni di soggetti autorevoli può da sola dare il  senso dell’orientamento attuale in materia delle grandi forze politiche, sindacali ed economiche. Così, il Presidente INPS MASTRAPASQUA ha sottolineato che, pur valida la direzione delle ultime riforme, tuttavia la salute del sistema passa comunque dalla salute del mondo del lavoro che sostiene la previdenza pubblica con la contribuzione – vedi qui sintesi sommaria. Il Ministro del Lavoro GIOVANNINI ha parlato di “flessibilizzazione contributiva –vedi qui– intesa come supporto dello Stato a quelle posizioni contributive di giovani con carriere lavorative frammentate. Il Ministro si è anche interrogato sulla possibilità di rendere obbligatoria la “seconda gamba” della pensionistica complementare. Il Segretario della CISL BONANNI aderisce entusiasta a questa idea – si veda qui. Fra tutti i soggetti presenti agli “Stati generali”, la presenza “forte” è quella della Deutsche Bank che dichiara esplicitamente “la grande attenzione di D.B. verso il sistema previdenziale, per rispondere al meglio alle esistenze dei nostri clienti” – vedi qui. Alleghiamo infine le slide dei professori Sergio Paci e Vincenzo Galasso, ambedue dimostrative dell’importanza della previdenza complementare, pure con l’ammissione del prof Paci sulla “ridotta adesione delle fasce più deboli:giovani,donne,piccole e medie imprese,mezzogiorno“. Come dire che la maggioranza di chi potenzialmente costituirebbe il polmone e il maggiore beneficiario della previdenza complementare non riesce e non può sobbarcarsi un onere aggiuntivo in situazione di bassi salari ed alta contribuzione obbligatoria.

Noi continuiamo a credere che la cosiddeta “prima gamba” del sistema previdenziale in realtà…siano due: quella derivante dalla contribuzione obbligatoria a carico di datori di lavoro e dipendenti e quella finanziata dalla fiscalità generale, cioè dalle imposte. Fino a quando non si farà chiarezza sui confini fra “previdenza” (intesa come prestazioni basate sulla sola contribuzione) e “assistenza” (intesa come erogazione di prestazioni finanziarie periodiche a carico delle imposte) non si uscirà fuori dal ginepraio logico-concettuale – meglio forse dire “colpevole confusione” – che avvolge i criteri con quali viene oggi sostenuta la previdenza pubblica e domani si può concepire un diverso modo che coniughi “sostenibilità del sistema” e “pensioni di vecchiaia adeguate”. La previdenza complementare, cosa utile in sé, non può comunque surrogare i limiti di un sistema pubblico ad alta intensità di contribuzione, incapace nel futuro di garantire livelli prestazionali adeguati. La soluzione di questo problema epocale va ricercata, nel contesto di sistema pubblico, in un prudente mix fra fiscalità generale di base e contribuzione previdenziale individuale, come già realizzato in altri Paesi europei.

CNEL – Relazione 2013 sulla qualità dei servizi della PA

logo_cnel_ilo

Il 10 dicembre ultimo scorso il Presidente del CNEL Antonio MARZANO ha presentato alla Camera dei deputati la “Relazione annuale al Parlamento e al Governo sulla qualità dei servizi offerti dalla PA centrale e locale alle imprese e ai cittadini”. La relazione introduttiva del Consigliere Manin CARABBA è stata incentrata sull’esame del progetto, in fase di piena attuazione con l’ISTAT, di un sistema informativo integrato sulle performance delle pubbliche amministrazioni, centrali e territoriali. La filosofia di fondo del progetto, pienamente condivisa da questa associazione,  è quella di dare priorità a un sistema scientifico di indicatori dei risultati delle pubbliche amministrazioni che possa costituire presto il principale metro di riferimento per la valutazione da parte degli utenti e dell’opinione pubblica dell’operato del Settore pubblico del Paese.

CNEL – Relazione 2013 al Parlamento e al Governo sulla qualità dei servizi pubblici

 Manin CARABBA – Relazione introduttiva 2013

 

ATAC: GESTIONE FUORI BILANCIO DEGLI INCASSI

200px-Logo_ATAC

Pubblichiamo qui sotto i più significativi contributi dell’inchiesta condotta per il quotidiano “La Repubblica” dai giornalisti Carlo Bonini e Daniele Auteri. Sulla base di documenti di un’ inchiesta interna (clicca qui) i cui esiti finali di reintegrazione della legalità non si vedono ancora, Bonini e Auteri hanno ricostruito le linee operative di un malaffare, sicuramente presente fin dall’anno 2006, che consisteva  nell’emissione – da parte di una società concessionaria in odore di mafia ( vedi qui) – di biglietti “falsi”, cioè regolarmente stampati ed immessi nel circuito di vendita, ma non contabilizzati né al momento dell’emissione, né in quello dell’entrata, pur procurando ogni hanno circa 70 milioni di incasso. Ciò era possibile (è ancora possibile?) grazie sia all’ assoluta mancanza di un sistema di incrocio fra biglietti emessi e biglietti venduti (vedi qui), sia alla “possibilità” di immettere in circolazione i biglietti “fasulli” tramite rivenditori e/o macchine automatiche (clicca qui). Dove andavano le entrate fuori bilancio? Chi finanziavano? Probabilmente su questa domanda si incaglierà – come sempre – tutto il sistema di indagini che peraltro sono in corso da anni. Tutto il peggio del sistema di rapporti fra burocrazia e politica emerge in questa vicenda: amministratori di risorse pubbliche e dirigenti imposti dalla politica che, nel corso degli anni, diventano ad utilità “bipartisan”, per cui non vengono mai rimossi, nonostante le evidenze dello scandalo. Presenze politiche mai delineate con chiarezza. Giustizia lenta e palese timore di “scoprire troppo” rimestando nel torbido di più di 10 anni di illegalità.

Trasparenza, legalità , anticorruzione? Di cosa stiamo parlando in questa realtà essenziale per il traffico di Roma capitale? La strada di un saldo ancoraggio di etica e legalità nelle pubbliche amministrazioni italiane è ancora molto lunga.

ATAC – Il tesoro dei biglietti clonati – La Repubblica 15 nov 2013

foto

La Repubblica 6 gennaio 2014 – Fatture manipolate e creditori inesistenti

 

INVICTUS


dgbdgngngnga-287862

Questa associazione si unisce al cordoglio di tutto il mondo per la morte di Nelson Mandela – eroe del nostro tempo. Uomini come lui nascono ogni uno o due secoli. In lui tutte le donne e  gli uomini di buona volontà ritrovano i valori più profondi e amati che devono ispirare le azioni di chiunque. La sua azione politica da Presidente del Sudafrica  riuscì ad unire un popolo fino ad un attimo prima diviso dall’odio e dall’incomprensione e a regalare dignità umana e sociale a ciascuno di loro. Assommava in sé il carisma, il cuore e la generosità di un Garibaldi e l’acume politico di un Cavour, tanto per fare un riferimento alla nostra storia più nobile. Seppe unire, seppe essere “guida” di tutti. Lo ricordiamo con la poesia di William Ernest Henley, con le parole della quale usava alleviare i sacrifici della sua prigionia durante i suoi 27 anni di carcere.

INVICTUS

Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all’altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.

Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto le randellate della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.

Oltre questo luogo d’ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino;
Io sono il capitano della mia anima.

LE RIFORME ELETTORALI EUROPEA, NAZIONALE E REGIONALI.


logo-ue

Il 3 dicembre 2013 si terrà l’iniziativa pubblica su ‘SE NON E’ PARITARIA NON E’ DEMOCRAZIA.LE RIFORME DELLE LEGGI ELETTORALI EUROPEA, NAZIONALE E REGIONALI‘  presso la sede del Parlamento Europeo- Sala delle Bandiere in via IV Novembre n. 149 – Roma dalle 15.00 alle 18.00.
Interverrà la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli.Convegno organizzato da:

Marisa Rodano

Daniela Carlà

Documento dell’ACCORDO COMUNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA sul Convegno del 3 dicembre 2013

TESTO DEL DECRETO 101/2013 CONVERTITO IN LEGGE 125/2013

Pubblichiamo nella sua forma definitiva, così come elaborato dalla Gazzetta ufficiale del 30 ottobre ultimo scorso, il testo della manovra sulla Pubblica amministrazione varata dal Parlamento sulla base del decreto legge emanato dal Governo Letta e la guida per la sua applicazione predisposta dal dipartimento funzione pubblica.

Decreto legge 31 ago 2013 n 101 coordinato con legge di conversione 30 ott 2013 n 125.

Guida del Governo al decreto_legge n 101_2013

RIFIUTI TOSSICI E CLASSI DIRIGENTI MERIDIONALI

rifiuti-tossici

Pubblichiamo due articoli, di Ernesto Galli della Loggia e di Gian Antonio Stella, sulla tragedia dei rifiuti tossici in Campania e nelle Regioni meridionali. La descrizione sconsolata di Stella si traduce nell’editoriale di Galli della Loggia che chiosa  l’abbandono del Sud da parte delle classi dirigenti locali e di tutto il Paese, individuando fra le cause di questo abbandono anche il sistema elettorale attuale, il mai tanto vituperato  Porcellum.

Ernesto Galli della Loggia – Cronache dalla palude – Corsera 17 nov 2013

Gian Antonio Stella – Tra i bambini nella Terra dei rifiuti tossici  – Corsera 16 novembre 2013

Galli della Loggia – il fallimento di una classe dirigente.

gallidellaloggia-770x513

Seguiamo con interesse gli articoli di fondo  che Ernesto Galli della Loggia pubblica sul “giornale della borghesia”, sia per il loro valore intrinseco, sia perché un fondo del Corriere della Sera è sempre in qualche modo esemplificativo di un’ idea di sé che la classe dirigente di questo Paese sviluppa. Nel suo fondo del 20 ottobre 2013, il Nostro compie un’analisi della situazione del Paese – la definiremmo rassegnata – nella quale esprime il proprio giudizio, netto e negativo, sull’Amministrazione pubblica, sul capitalismo privato e sulle banche. Quindi “non” – o meglio – non solo la Pubblica amministrazione come palla al piede dello sviluppo del nostro Paese, ma, diremmo, tutto ciò che è “alta classe dirigente”, pubblica o privata che sia. Il pregio di accomunare i tre plessi di funzioni nella stessa valutazione negativa ci sembra risiedere tutto nell’idea che tutti e tre partecipano e contribuiscono a una crisi che, prima di essere economica, è di etica, di morale. In tutti e tre i “plessi” – complessivamente considerati – di cui parla Della Loggia sono prevalse, soprattutto negli ultimi due decenni, spinte corporative, egoistiche, personalistiche, infingarde, miopi: il nostro Paese non potrà salvarsi senza l’affermarsi di una prevalenza dei parametri di moralità nelle scelte piccole e grandi che compirà la sua classe dirigente.

GALLI DELLA LOGGIA – 20 ottobre 2013: IL POTERE VUOTO IN UN PAESE FERMO

CONCORSI PILOTATI ALLA SCUOLA DI CARDIOLOGIA DEL POLICLINICO DI ROMA

Nella rassegna sulla Mala pa , riportiamo gli articoli apparsi sulla Repubblica web del settembre 2013, in ordine a un concorso a sei posti per la scuola di specializzazione a cardiologia del Policlinico Umberto I di Roma. Insieme al racconto dei fatti – qualcuno aveva precisamente indicato un mese prima il nome, sia dei vincitori del concorso che degli esclusi – le reazioni e buone intenzioni del Ministro Carrozza e le “considerazioni” del professor Fedele coinvolto nei fatti. Tutti sanno da trent’anni che all’Università non si entra per meriti accademici, ma per “appoggi”, con una logica ferrea di esclusione di chi non è dentro certi circuiti. Eppure nulla si muove, nulla cambia, si continua a considerare questi fenomeni suicidi per il Paese e moralmente aberranti come una sorta di “calamità naturale”…..”tanto non ci si può far niente”. Un Paese è destinato ad affondare se non prevalgono ribellione morale e coerenza etica nei comportamenti quotidiani dei componenti della sua classe dirigente.

CONCORSI A VINCITORE GIA’ CONOSCIUTO – UNIVERSITA’ 2013