Monitoraggio MEF sui debiti pagati alle imprese

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Link al sito del Ministero dell’Economia e finanze che ha pubblicato i dati del monitoraggio sui debiti delle pubbliche amministrazioni pagati alle imprese in applicazione del Decreto legge n 35 dell’ 8 aprile 2013  (convertito in Legge n 64 del giugno successivo). Risultano pagati 21,6 miliardi di euro sui 24,5 disponibili per il 2013. Vedi in proposito anche l’intervista di Alan Friedman a Franco Bassanini sulla possibilità di sbloccare ulteriori 60-70 miliardi di crediti delle imprese  (clicca qui)

MEF – MONITORAGGIO AL 22 GENNAIO 2014 DEI PAGAMENTI DEI DEBITI ALLE IMPRESE – link al sito 

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BUROCRAZIA E ARTICOLO 18 – come la pensa FRANCO DEBENEDETTI

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In un momento in cui voci insistenti e consistenti collocano Carlo De Benedetti, magnate proprietario dell’Espresso e de La Repubblica, come personalmente impegnato nel tentativo di Governo di Matteo Renzi, è passata inosservata un’intervista rilasciata dal fratello Rodolfo Debenedetti sulle tematiche “sfiducia a Letta” ed “Emergenze del prossimo governo”. Non è certo detto che in famiglia si debba pensare tutti alla stessa maniera! Tuttavia sono illuminanti le prese di posizione verso burocrazia e sindacato di Franco Debenedetti.

 Franco Debenedetti Governo Renzi – IL MATTINO del 16 febbraio 2014

Poteri forti – Il blocco burocratico-corporativo

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Ernesto Galli della Loggia, nel fondo sul Corriere della Sera del 24 gennaio 2014, individua il blocco burocratico-corporativo – composto da Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Authorithy, alta burocrazia (direttori generali, capigabinetto, capi degli uffici legislativi) altissimi funzionari degli Organi costituzionali, vertici delle fondazioni bancarie, membri dei cda delle società a partecipazione pubblica – come il vero potere forte che vanifica qualunque riforma disposta dal Parlamento. Il principale obiettivo del Blocco burocratico-corporativo è “quello di autoalimentarsi frenando qualunque cambiamento”. E’ talmente forte questo blocco burocratico-corporativo che è capace di rendere “il comando politico e suoi rappresentanti….subalterni alla sfera amministrativa(vedi qui l’articolo). Continua a leggere

SPENDING REVIEW ED ASSETTI ORGANIZZATIVI DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA – Fabrizio Manca

Riportiamo qui sotto il “contributo qualificato”, pubblicato sulla Rivista dell’Istruzione del marzo 2013, del dr. Fabrizio MANCA, dirigente del MIUR, in ordine ai problemi sull’autonomia scolastica che l’attuazione della Legge  135 dello scorso 2012 ha riproposto con forza: quali i rapporti fra Stato, Regioni, Comuni e Istituzioni scolastiche? Vecchia questione, dalla quale forse si emergerà con efficacia solo quando i protagonisti in campo e le fonti del diritto sapranno ben delineare il “cosa” e il “come”: cosa si affida in concreto alle autonomie scolastiche? Come cooperano i vari soggetti istituzionali? Qual è il ruolo dello Stato? E’ quest’ultimo il tema che esplicitamente pone MANCA.

2013 Fabrizio MANCA- SPENDING REVIEW ed assetto organizzativo dell’istruzione pubblica

 

 

 

NORMATIVA STATALE SULL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA.

DPR 20 gennaio 2009, n. 17Regolamento recante disposizioni di riorganizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca.

DPR 3 giugno 2011, n 132.  Regolamento recante: «Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica del 20 gennaio 2009, n. 17, concernente la riorganizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca.

ORGANIGRAMMA DEL MIUR AD AGOSTO 2013 http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/operazione-trasparenza/organizzazione

Articolo 21 Legge 15 marzo 1997 n 59. Istituzione dell’Autonomia scolastica.

DPR 8 marzo 1999, n 275Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche.

DPR 20 marzo 2009, n 81. Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola.

 

 

Politica, Governo, Amministrazione: il manifesto di Eticapa sulle politiche pubbliche.

L’ incapacità strutturale del Sistema Italia di promuovere riforme amministrative si manifesta anche come mancato approccio sistemico alla metodologia di gestione delle politiche pubbliche, ordinariamente praticata in U.S.A., Inghilterra, Francia e Germania. L’intervento del Presidente di Etica pubblica, Antonio Zucaro, mette a fuoco i termini specifici della situazione esistente e delinea un percorso obbligato. Il cambiamento passa attraverso un radicale ripensamento dei ruoli e delle attività da porre in campo a cura dei Gabinetti ministeriali, degli uffici della Presidenza del Consiglio, delle Commissioni parlamentari e delle strutture amministrative cui è demandata l’applicazione effettiva delle riforme.

 Gli snodi della riforma della Pubblica Amministrazione

 

Spoils system 2013 nei Ministeri

Spoils system 2013 Ministeri 100 poltrone a rischio

Non solo le previsioni di turnazione degli incarichi di diretta collaborazione, ma anche il commiato di uno degli interessati: Mario Canzio Ragioniere generale dello Stato.

 Commiato di Mario Canzio dalla Ragioneria generale dello Stato

Corriere della Sera maggio 2013 – Burocrazia inossidabile

Corsera 9 maggio 2013 Giavazzi Burocrazia inossidabile

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Rizzo 11 mag 2013 Burocrati inamovibili

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L’attacco all’alta burocrazia ministeriale da parte del Corriere, seguito da una difesa del ruolo da parte di chi non ti aspetteresti….

Tremonti la burocrazia inossidabile schermo Parlamento

Lectio magistralis del prof. Sabino Cassese sulla gestione delle politiche pubbliche in Italia

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2013 Qualità politiche pubbliche Sabino_Cassese

Video della Lectio magistralis sulle politiche pubbliche Camera dei deputati febbraio 2013 Continua a leggere

Funzioni non svolte e attività reali dei gabinetti ministeriali – Antonio Zucaro

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“Un saggio di Antonio Zucaro sulle attività ed interessi reali gestiti nei Gabinetti ministeriali. La sconfortante disamina dell'”ora e adesso” lascia chiaramente trapelare tutto ciò che le cabine di regia dell’Amministrazione pubblica italiana non vogliono e non sono capaci di fare. La pur indispensabile strumentazione giuridica viene usata ed abusata per stravolgere quello che sarebbe il vero ruolo dei Gabinetti: non di semplici produttori di proposte di legge e di direttive, ma, da un canto, primi responsabili dell’analisi di fattibilità delle disposizioni di legge predisposte per i Ministri attraverso tecniche di AIR, d’altro canto, responsabili finali dell’applicazione di quelle politiche pubbliche che il Parlamento dispone per il Paese. Nulla di tutto questo, in una continua indigestione di trucchetti giuridici, codicilli e interpretazioni “ad usum delphini.

Antonio ZUCARO – Gabinetti ministeriali: il cambiamento necessario.