Giurisdizione della Corte dei Conti sulle Società partecipate.

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La giurisprudenza della Corte dei Conti ci evidenzia i contenuti del dibattito in corso su un tema decisivo di civiltà giuridica e di legalità generale: la responsabilità degli amministratori delle Società partecipate per i danni procurati al finanziatore pubblico nella propria attività. La Corte, con buona pace dei suoi detrattori, è un presidio sicuro di garanzia per la tenuta delle finanze pubbliche, anche nel contesto del patto di stabilità dell’Unione europea: l’intervento giurisdizionale pubblico è indispensabile per contrastare il pericolo che si producano sacche sempre più vaste di deroga alle norme di garanzia di buona amministrazione del danaro pubblico.

Sul tema è in pieno svolgimento un’approfondita interlocuzione con la Corte di Cassazione, nella sua qualità di giudice della giurisdizione, la quale invece ha più volte affermato il difetto di giurisdizione della Corte dei conti “in ordine all’azione di risarcimento danni subiti da una società a partecipazione pubblica…non essendo in tal caso configurabile, avuto riguardo a l’autonoma personalità giuridica della società, né un rapporto di servizio tra l’agente e l’ente pubblico titolare della partecipazione, quand’anche totalitaria, né un danno direttamente arrecato allo Stato o ad altro Ente pubblico” (si veda per tutte La Sentenza Cass n 7374 del 2013 civile a Sezioni unite difetto giurisdizione Corte dei Conti). In risposta a tale linea interpretativa, La prima sez giurisdizionale centrale della Corte dei Conti – con la sua Sentenza n. 178 del feb 2015  (vedi qui) – sviluppa condivisibili argomentazioni a contrario, tutte incentrate sulla titolarità sostanziale delle risorse finanziarie detenute dalle società partecipate, sugli obblighi nazionali scaturenti dall’articolo 126 del TFUE di Lisbona e, infine, richiamando le stesse linee interpretative adottate dalla Cassazione in ordine agli enti pubblici economici (Sez unite n 19663 del 2003 -vedi), alle società in house (Civile sez. unite n 26283 del 2013 – vedi), all’ANAS (Civile sez unite n 71 del 2014 – vedi): in tutte queste pronunce la Corte di Cassazione ha deciso per la giurisdizione in capo alla Corte dei Conti. Difficile sostenere che per le Società a prevalente partecipazione pubblica possa valere una regola diversa.

Roma Mafia – Tre questioni di natura amministrativa.

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Dallo scandalo Roma mafia, a proposito del quale l’evento futuro da temere su tutti è che venga progressivamente dimenticato e derubricato, emergono tre temi specifici riguardanti il funzionamento della pubblica amministrazione. Tali temi sono: 1) il controllo sugli atti degli Enti locali; 2) la confusione, elusione delle norme che regolano il lavoro pubblico (concorsi, assunzioni, rapporti di lavoro, controlli, bilanci, procedure d’appalto, spese in genere)  attraverso l‘esternalizazione di compiti istituzionali a società partecipate operanti in regime di diritto privato; 3) lo status giuridico dei dirigenti coinvolti nello scandalo. Continua a leggere

Rimossi tre funzionari della Sovrintendenza di Siracusa.

 

Porto di Siracusa

Riportiamo l’articolo di Gian Antonio Stella, pubblicato sul corriere della Sera dell’8 novembre 2014, che riferisce la vicenda di tre funzionari della Sovrintendenza di Siracusa  rimossi dall’incarico dopo aver negato l’autorizzazione alla costruzione di un secondo porto a Siracusa e di 71 villini in zona archeologica di inedificabilità assoluta.

Tralasciando altre considerazioni sull’evidente ingiustizia e sullo scempio che impunemente può essere fatto delle parti più belle del nostro Paese, ci limitiamo a due osservazioni  più strettamente legate alle attuali logiche prevalenti di gestione della cosa pubblica: 1. lo status della dirigenza pubblica, che dovrebbe essere il baluardo della legalità nella gestione degli interessi pubblici, è debolissimo nella legislazione attuale e consente ai vertici delle Amministrazioni di rimuovere a piacimento qualunque dirigente sia d’impaccio a piani e progetti di dubbia natura (vedi il contesto legislativo nell’articolo presente in questo  sito sui rapporti fra politica e dirigenza – clicca qui);  2. il contesto dei “poteri locali” disseminato sul territorio della Repubblica si mostra estremamente permeabile alle infiltrazioni di “gruppi di interesse economico organizzato”: questi ultimi dispongono di potere finanziario, di armi “legali” e di capacità d’infiltrazione nei vertici politici delle Amministrazioni pubbliche, tali da travolgere qualunque tentativo di resistenza opposto alle loro trame.

Gian Antonio Stella – Via da Siracusa i sovrintendenti che non volevano il mega porto.

 

Mala pa – 1,10, 1000 Batman.

Riprendiamo dal sito di Gad Lener (vedi qui) un articolo pubblicato da Andrea Mollica su una vicenda di tangenti alla Regione Lazio (Giunta Marrazzo) su cui starebbe indagando la Procura di Roma. Protagonista l’attuale deputato PD Marco Di Stefano che avrebbe incassato una tangente da 1,8 milioni di euro. Da vero uomo di Stato anche le argomentazioni riportate nella telefonata intercettata del Di Stefano.

In questa sede non intendiamo discutere sulla corruzione della politica, anche se è un tema che pesa come un macigno sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni. Qui ci interessa solo insistere su un punto fondamentale: se un ingente massa di attività e di comportamenti illegali emergono oggi nelle carte dei magistrati e negli articoli di stampa (molto maggiori sono le ruberie che non vengono scoperte) ciò è dovuto allo smantellamento del sistema dei controlli di regolarità e legittimità degli atti amministrativi avvenuto in sede di riforma del titolo V della Costituzione. Vedi su questo sito : Lo scandalo dei finanziamenti ai consiglieri regionali  e   Il sistema dei controlli di regolarità amministrativo-contabile su Regioni e Comuni.

 

 Andrea Mollica – Parlamentare PD accusato di corruzione

 

Gianfranco Rebora – Performance management

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Il prof. Gianfranco Rebora é ordinario di Organizzazione e gestione delle risorse umane al Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo di Castellanza (VA), nonché Presidente dell’Organismo interno di valutazione del MIUR. La sua doppia veste di studioso e di “operatore” nel campo della valutazione delle performance di uffici pubblici lo ha indotto a fare il punto sulla materia in questione, partendo dall’innesco impresso dal decreto legislativo n 150 del 2009. Con uno sguardo attento alle elaborazioni internazionali, Rebora   non solo riafferma – semmai ce ne fosse bisogno – il persistente “stand by” del performance management in Italia, ma ne cerca le cause e ne propone i rimedi. il termine inglese da lui usato, molto signorile, per qualificare le distorsioni esistenti nei metodi di misurazione delle performance é “gaming“. Noi, più prosaicamente, preferiremmo tradurre in “autoreferenzialità” nella scelta degli indicatori e nelle modalità di misurazione. Rebora, invece, in modo più sistematico, offre argomenti epistemologici relativi a “colui che osserva” e all'”oggetto dell’osservazione”, tali per cui il “misurare”, lungi dall’essere un’azione oggettiva in sé , permea e, quasi sempre, influisce sull’oggetto osservato, soprattutto quando tale “oggetto” è costituito dai comportamenti umani all’interno di un’organizzazione aziendale. La proposta per ridimensionare il “gaming” ci riporta su un concetto assai sviluppato in altri Ordinamenti amministrativi (su tutti la LOLF francese): l’utilizzo di indicatori di outcome, rilevati da istituti indipendenti rispetto alle amministrazioni oggetto di osservazione. Ricordiamo che su questa linea era ed è anche attestato il CNEL, con il programma, attivato in sinergia con l’ISTAT, di realizzazione di un portale della pubblica amministrazione contenente una estesissima messe di dati relativi alla qualità dei servizi resi dalle varie branche dalla PA (clicca qui per approfondire).

 La nuova riforma della Pa e il fascino discreto del performance management – Gianfranco Rebora 2104

CNEL – Livelli e qualità dei servizi della pubblica amministrazione

Il CNEL è un’istituzione in via di scioglimento. Tuttavia, in ogni caso, lascerà alla Pubblica amministrazione e agli studiosi il frutto dell’impegno del suo ultimo quinquennio nella predisposizione, in partnership con l’ISTAT, del portale statistico della PA, sistema delle performance. Quanto a dire il primo progetto generale – cioè non “autoctono” da parte di questa o di quella amministrazione – per generare un sistema di indicatori di performance delle Amministrazioni pubbliche in grado di realizzare quel sistema della Valutazione, di cui si parla soltanto. Per gli approfondimenti sull’attività posta in essere dal CNEL clicca qui

Il giorno 23 luglio 2014 la Presentazione della Relazione annuale 2014 

 Presentazione della Relazione annuale 2014 sui livelli e la qualità dei servizi offerti

 Relazione CNEL sulla qualità dei servizi della PA 2014

Il sistema dei controlli di regolarità amministrativo contabile degli atti di Regioni e Comuni.

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Il mondo amministrativo dei Comuni ha acquisito un forte potere e rilevanza nel nostro sistema istituzionale, tanto da “mandare” il Sindaco di Firenze e un ex Presidente dell’ANCI ai vertici delle Istituzioni. La ventata di novità per la pubblica amministrazione  non deve, tuttavia, far dimenticare che, anche e soprattutto nelle autonomie locali, nella legislazione amministrativa attuale si annidano dei “bachi” legislativi di pericolosità non ancora sufficientemente evidenziata. Continua a leggere

EXPO e M.O.S.E.: i controlli moltiplicano la corruzione.

Risultati immagini per m.o.s.e. veneziaPubblichiamo il link di un articolo apparso sul  blog “Le Formiche” , scritto da Riccardo Ruggeri, ex top manager della FIAT, sulla problematica dei controlli sulla corruzione, vista dal versante delle aziende private.

Riccardo Ruggeri: perché i controlli moltiplicano la corruzione. 

 

CNEL 19 MARZO 2014 -CONFERENZA ANNUALE SUI SERVIZI OFFERTI DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

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Il CNEL – Consiglio nazionale sull’economia e il lavoro di cui il Governo propone l’abolizione – si occupa da anni con risultati concreti della costituzione di un portale presso l’ISTAT contenente gli indicatori di performance e di impatto dei vari rami dell’Amministrazione (VEDI QUI)

Su  questo tema è indetta per il prossimo 19 marzo la Conferenza annuale sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalla PA.

  Invito 19 marzo 2014 – Conferenza annuale sui servizi PA 

CNEL – RELAZIONE 2013 SULLA QUALITA’ DEI SERVIZI DELLA PA

 

Controllo della Corte dei conti sugli enti locali

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La legge n 213/2012, di conversione del DL 174/2012, ha istituito un sistema di controlli a cura delle Sezioni regionali della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria degli Enti locali per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali del Patto di stabilità (Vedi articolo 148 bis della Legge 267/2000, così come introdotto).

Riprendiamo un saggio sulla tematica in questione pubblicato su LeggiOggi.it  dal Magistrato dr. Tiziano Tessaro – Il controllo della Corte dei conti sugli enti locali alla luce del federalismo fiscale.

Di preminente interesse anche la sentenza della Corte dei conti a sezioni riunite n. 6 del 4 novembre 2013 – Sentenza Corte dei conti n 6/2013 – che ha compiutamente delineato l’ambito e i limiti della giurisdizione contabile sulle delibere di controllo delle Sezioni regionali.

LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI E DELLE TECNOLOGIE DI UN’AZIENDA PUBBLICA

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Nicoletta Stame insegna Politica sociale nell’Università di Roma “La Sapienza” ed é una delle maggiori esperte di valutazione nel panorama accademico-amministrativo italiano. Pubblichiamo  un suo report – presente sul sito Effedì –  sull’esperienza di valutazione delle tecnologie mediche attivate negli ospedali in Canada, Ontario, dal “Comitato pubblico per le nuove tecnologie mediche”. Il rapporto illustra chiaramente come lì il metodo della valutazione sia utilizzato per migliorare le tecnologie in uso nella prospettiva congiunta di una migliore qualità dei servizi pubblilici erogati e di una minore e migliore spesa.

Doveroso anche specificare che il termine valutazione acquista significati e scopi diversi a seconda se si riferisca a processi di lavoro in essere (in questa accezione l’articolo che pubblichiamo), oppure ai risultati conseguiti da un’amministrazione/azienda in relazione ad obiettivi prefissati, quando abbia per oggetto vere e proprie politiche pubbliche introdotte con legge, oppure ancora quando  si qualifichi come valutazione di dirigenti e dipendenti di un’azienda. La precisazione è necessaria per non equivocare quando si parla genericamente di “valutazione”.

Efficacia e sostenibilità delle analisi mediche: quando una tecnologia non serve – Nicoletta Stame

Presentazione al CNEL dell’ultimo numero di “NUOVA ETICA PUBBLICA”.

20130703_172019Il 27 gennaio 2014 L’Associazione Etica Pubblica ha presentato al CNEL l’ultimo numero della Rivista on line “Nuova Etica Pubblica”, pubblicata sul sito dell’Associazione. Promotori dell’incontro Antonio Zucaro, presidente di Etica pa, Daniela Carlà, direttore della Rivista e Giuseppe Beato, direttore del sito. Ospiti di riguardo erano  Manin CARABBA, Paolo DE IOANNA, Guido MELIS e Nicoletta STAME, i cui interventi  hanno caratterizzato l’incontro che riguardava i controlli, argomento clou del numero di dicembre 2013 della Rivista. Tutti i relatori hanno puntato l’attenzione sull’esigenza dei controlli sulle politiche pubbliche e sui controlli di gestione delle attività e dei risultati conseguiti dalle Amministrazioni pubbliche. La tematica, che stenta ancora a trovare nella vita delle pubbliche amministrazioni una collocazione all’altezza della sua importanza, si confronta dialetticamente con un’altra, egualmente importante, la materia dei controlli sulla regolarità degli atti: qui, i contorni di una nuova “cultura e prassi del controllo” che sia autonoma, efficace e al passo con i tempi stenta ad emergere. Ne è prova anche il franco dibattito  seguito agli interventi dei relatori e alimentato dal pubblico qualificato presente in sala.

Rivista on line “Nuova Etica Pubblica” – dicembre 2013

INIZIATIVE DEL CNEL SUI LIVELLI E LA QUALITA’ DEI SERVIZI DELLE PPAA

 

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La V Commissione del CNEL, presieduta dal Consigliere Manin CARABBA, ha promosso lo scorso 22 gennaio un incontro con le Confederazioni sindacali , fra le quali la CIDA – che rappresenta circa 120.000 dirigenti pubblici e privati – per discutere sugli indicatori di qualità dei servizi resi dalle pubbliche amministrazioni.

 La CIDA al CNEL per la relazione sui livelli di qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese

 

 

Numero 1 della Rivista “Nuova Etica Pubblica” – dic 2013

Pubblichiamo il numero 1 – ma c’è stato un numero “0” nel giugno scorso – della rivista della nostra Associazione “Nuova Etica Pubblica“. La tematica prevalente di questo numero è quella dei controlli nelle pubbliche amministrazioni. Il nuovo numero della rivista sarà presentato al CNEL il 27 gennaio prossimo, alla presenza di Manin CARABBA, Paolo DE IOANNA, Guido MELIS e Nicoletta STAME.

 Clicca qui per ingrandire la rivista “Nuova etica pubblica” n. 1 – dicembre 2013

CNEL – Relazione 2013 sulla qualità dei servizi della PA

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Il 10 dicembre ultimo scorso il Presidente del CNEL Antonio MARZANO ha presentato alla Camera dei deputati la “Relazione annuale al Parlamento e al Governo sulla qualità dei servizi offerti dalla PA centrale e locale alle imprese e ai cittadini”. La relazione introduttiva del Consigliere Manin CARABBA è stata incentrata sull’esame del progetto, in fase di piena attuazione con l’ISTAT, di un sistema informativo integrato sulle performance delle pubbliche amministrazioni, centrali e territoriali. La filosofia di fondo del progetto, pienamente condivisa da questa associazione,  è quella di dare priorità a un sistema scientifico di indicatori dei risultati delle pubbliche amministrazioni che possa costituire presto il principale metro di riferimento per la valutazione da parte degli utenti e dell’opinione pubblica dell’operato del Settore pubblico del Paese.

CNEL – Relazione 2013 al Parlamento e al Governo sulla qualità dei servizi pubblici

 Manin CARABBA – Relazione introduttiva 2013

 

Il portale della Pubblica Amministrazione realizzato dall’ISTAT in sinergia con il CNEL

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L’ISTAT ha ricevuto con la Legge finanziaria per il 2008 ( L 244/07, articolo 3, comma 72) il compito comprendere nel Piano statistico nazionale “..un’apposita sezione concernete le statistiche  sulle pubbliche amministrazioni, sulle società pubbliche o controllate dai soggetti pubblici, nonché sui servizi pubblici”.  Tali sezione è finalizzata alla raccolta di dati sulle “raccolta e organizzazione di dati inerenti alle ……..dotazioni di risorse umane…..nonchè ai beni e servizi prodotti e ai relativi costi e risultati, anche alla luce della comparazione …….. a livello nazionale e internazionale ” (Benchmark). ….”Il programma statistico nazionale comprende i dati utili per la rilevazione del grado di soddisfazione e della qualità percepita dai cittadini e dalle imprese” (Customer satisfaction).

Come si vede, la legge ha previsto in capo all’Istat tutto quanto necessario per promuovere la valutazione delle pubbliche amministrazioni, partendo da dati e informazioni oggettive, raccolte ed elaborate da un soggetto “terzo”. E’ in atto anche una convenzione con il CNEL in relazione alla nuova attribuzione affidata al Consiglio di relazionare annualmente al Parlamento in ordine ailivelli e alla qualità dei servizi pubblici erogati dalle pubbliche amministrazioni

Si presentano qui di seguito alcuni documenti che illustrano la struttura del Portale della pubblica Amministrazione, presente all’indirizzo web  http://dati.statistiche-pa.it , i risultati fin qui ottenuti e la prospettiva evolutiva immaginata da chi è all’opera per la sua realizzazione.

Il portale statistico della PA

Nuove attribuzioni del CNEL e dell’ ISTAT in ordine alla gestione delle politiche pubbliche

Luglio 2013 al CNEL; stato di evoluzione del portale statistico della Pubblica amministrazione.

Scandalo FONSAI: il controllo pubblico delle imprese assicuratrici.

Uno dei fatti emersi con evidenza in occasione del cosiddetto “scandalo Fonsai” – che ha visto coinvolta la nota famiglia LIGRESTI – è la questione dei controlli sulla regolarità e sull’osservanza delle leggi e dei regolamenti da parte degli Organi pubblici a ciò demandati. Nel caso delle imprese assicuratrici, il controllo in questione è compito istituzionale di un Istituto dotato di personalità giuridica pubblica, il già ISVAP, ora denominato IVASS -Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni – (clicca qui per vedere la norma istitutiva). L’ISVAP, in vita fino al 1° gennaio 2013 – art. 13 del DL n 95/2012 convertito in Legge n 135/2012 –  aveva fra i suoi compiti “la vigilanza sull’osservanza delle leggi e dei regolamenti vigenti da parte degli operatori del mercato assicurativo, compresi gli agenti e i mediatori di assicurazione e riassicurazione”. Fra le garanzie per il corretto assolvimento di questa funzione c’era la figura del Presidente che, a termini dell’articolo 10 della Legge n 576/82, era scelto “tra persone di indiscussa moralità e indipendenza”. Con l’Istituzione dell’IVASS, il suo Presidente é ora, di diritto, il Diretore generale della Banca d’Italia: forse i motivi di questa decisione risulteranno chiari dalla lettura degli articoli del Corriere della Sera qui sotto.

L’intervento della Magistratura, anche in questo caso eclatante e nell’ esercizio ex post – “a babbo morto” viene da dire – di una funzione in qualche modo “surrogatoria”, segnala una grave deficienza del funzionamento di alcune pubbliche amministrazioni con riguardo ai fenomeni corruttivi: la scarsa o inesistente capacità di “autocorrezione” delle patologie esistenti, legata anche a  un esercizio “rilassato” della funzione di controllo della legittimità degli atti, che, invece, costituisce la prima garanzia fisiologica di livelli minimi di compliance.

Corsera luglio 2013 caso FONSAI – i controllori che non controllano

Corsera luglio 2013 Accusato l’ex Presidente dell’ISVAP

 

il MO.S.E (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico)

L’entrata in funzione del MO.S.E. è prevista per l’anno 2015. L’intera opera è oggetto di polemiche ventennali riguardo alla sua effettiva efficacia ed utilità. I lavori dell’importo di 6 miliardi di euro sono stati affidati, nella parte principale, ad una sola azienda appaltatrice, il Consorzio Venezia Nuova. Sulle gare d’appalto per lavori collegati indaga la Magistratura.

MOSE

La Repubblica del 13 lug 2013: Venezia affonda nei sospetti.

LAVORI PUBBLICI – cos’è il MO.S.E. – wikipedia.

Articolo de “la voce info” – Parola d’ordine: VALUTAZIONE.

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Riportiamo senza commenti il punto di vista di Daniele CHECCHI per Lavoce.info del maggio 2013 ultimo scorso. L’articolo, sotto la forma di “agenda dei lavori” per il neo Ministro del MIUR, Maria Chiara CARROZZA, affronta i due nodi dirompenti per l’ordinato corso del sistema scolastico: il tema del reclutamento e quello della valutazione (e della conseguente premialità).

CHECCHI La voce.info: Scuola, parola d’ordine: valutazione- maggio 2013