Forum del G7 per il dialogo con le donne – iniziativa di Angela Merkel

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 Riprendiamo un articolo di Antonella Crescenzi, pubblicato sul sito www.cheliberta.it  su un’iniziativa scarsamente valorizzata dalla stampa italiana: lo scorso 16 e 17 settembre 2015  la Cancelliera Angela Merkel, nella sua qualità di Presidente di turno del G7, ha promosso il “G7 Forum for dialoge with Women” – vedi qui il link all’articolo – che ha posto sul tavolo dei leader mondiali l’impegno a supportare tutte quelle iniziative che possono ridurre le barriere per la partecipazione economica delle donne e sospingere così la crescita. Un eco significativo delle iniziative in corso é ravvisabile anche nelle dichiarazioni della stessa Merkel che non manca di collegare in uno il problema dell’accoglienza ai profughi comunitari con la condizione delle donne arrivate in Europa: “Non isolatevi e imparate il tedesco” è la raccomandazione di una donna affinché altre donne non vivano l’esperienza dell’emarginazione e dell’irrilevanza – vedi qui.

Per parte nostra, insistiamo su un concetto già espresso: il percorso di crescita della condizione delle donne non passa solo attraverso l’evoluzione dei costumi e dei valori, ma anche attraverso concreti e visibili interventi dello Stato in favore della condizione della donna lavoratrice e madre. Tutto questo implica, dopo e insieme alle dichiarazioni di principio, l’attivazione di concrete politiche pubbliche da affidare alle pubbliche amministrazioni, visibili, comprensibili e verificabili dai cittadini tutti. Sennò tutto il resto rimane fuffa o materiale buono solo per discussioni conviviali.

Guido Melis e “La burocrazia”: Nuova Etica Pubblica incontra l’autore.

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Un convegno e le riflessioni che ne scaturiscono non possono  certo mutare da soli le sorti della pubblica amministrazione italiana. Tuttavia, quando gli ospiti sono acuti pensatori, è garantito un risultato di crescita delle buone idee e un chiarimento comune per chi ragiona sui nodi di un problema irrisolto: potrebbe essere questa la sintesi dell’incontro organizzato dalla nostra Associazione “Nuova Etica Pubblica” con Guido Melis, uno dei massimi storici della pubblica amministrazione del nostro Paese, nella  splendida sala parrocchiale di S. Maria degli Angeli a Roma lo scorso 16 settembre 2015.

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Vedi qui gli interventi al convegno.

 INTERVENTI AL CONVEGNO PER LA PRESENTAZIONE DEL TESTO DI GUIDO MELIS

Che libertà – Il coraggio di essere donne.

Che libertà

Alla presenza delle Ministre Marianna Madia e Beatrice Lorenzin é stato inaugurato ufficialmente ieri 19 settembre 2015 il nuovo sito web dell’Associazione “Se non ora quando – Libere”  – http://www.cheliberta.it – che presenta una serie di “firme al femminile” (vedi qui le firme) e si occupa della realtà dei nostri tempi dal punto di vista “donna”. Insieme al prestigio goduto da molte sue componenti, colpisce in particolare l’iniziativa  che l’Associazione ha collegato all’inaugurazione del sito, riguardante la questione della maternità nel nostro tempo e denominata “La libertà di essere madri” (vedi sulla questione il fondo di Cristina Comencini pubblicato su La Repubblica dello scorso 8 settembre – clicca qui ). Il “coraggio di essere donna” implica anche la libertà di lavorare di procreare: invece, nella società (italiana in particolare, aggiungiamo noi) attuale, la stragrande maggioranza delle donne che sceglie di percorrere una piena vita professionale “è amputata di una parte fondamentale della libertà, quella di lavorare e procreare“.

Accettando l’invito che fa a tutti l’Associazione di essere solidali e partecipativi nell’ascolto, nella discussione  e nelle proposte, noi di Nuova Etica Pubblica non possiamo che rivolgere la nostra attenzione al collegamento che c’è fra la condizione civile e sociale della donna e le azioni che pone in campo lo Stato e la pubblica amministrazione per tutelare tale condizione. La valutazione immediata su questo tema è quella dell’assoluta deficienza dell’intervento pubblico. Deficienza che colpisce aspetti sia concreti che normativi della maternità (e della paternità): la fruibilità di asili nido e di dopo scuola vicini ai luoghi di lavoro, il sistema dei trasporti nelle grandi metropoli,  la precarietà dei contratti di lavoro che penalizza le donne che desiderano essere madri, la carenza di una normativa di supporto alla condizione genitoriale negli uffici pubblici e privati. Segnaliamo, in tal senso, una battaglia che può essere intrapresa da subito per migliorare la situazione esistente: la recentissima Legge n. 124 dell’agosto 2015 di “Riforma delle pubbliche amministrazioni” reca all’articolo 14 una serie di misure di “promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche” che prevedono di “stipulare convenzioni con asili nido e scuole d’infanzia e a organizzare….servizi di supporto alla genitorialità, aperti furente i periodi di chiusura scolastica ” nonché “regole inerenti l’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti“. Queste previsioni di legge provocano due riflessioni immediate: la prima è quella che tali disposizioni dovrebbero essere estese a tutto il mondo del lavoro  – non solo quello pubblico – a motivo degli evidenti benefici di carattere generale che il sistema Paese riceverebbe dalla tutela della maternità delle donne lavoratrici; la seconda questione è quella dell’effettiva attuazione della previsione di legge, visti i frequenti, ripetuti e mortificanti precedenti di norme che si sono limitate alla pura declamazione di princìpi e non hanno mai ricevuto attuazione concreta. Invece, l’effettiva attuazione dei “bei principi” della Legge 124 costituirebbe un grandissimo passo avanti sulla strada della libertà di essere madri (e padri) della quale molti nostri figli sono oggi privati. Chissà se la Ministra Madia, madrina di questa legge, potrà tentare di smentire questi dubbi…..

Pessima gestione della burocrazia pubblica – Jean-Claude Trichet

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E’ una valutazione che pesa, quella di Jean-Claude Trichet, ex Presidente della BCE, presente al convegno di Cernobbio in questi giorni. Riportiamo la sua intervista a “La Repubblica” di ieri 6 settembre 2015, nel corso della quale egli  individua nella “pessima gestione dell’amministrazione pubblica” la causa prima del gap esistente con gli altri Paesi industriali avanzati. Dati gli ambienti da cui proviene, questo giudizio – si sia d’accordo o meno – va tenuto nella massima considerazione.

 Intervista a Jean-Claude Trichet

Giulio Napolitano – Quale formazione per i manager pubblici

Giulio Napolitano

Diamo conto del contributo di Giulio Napolitano – in un suo articolo pubblicato sul Sole 24 ore del 27 agosto 2015 – al dibattito in corso sulla riforma della Scuola nazione dell’Amministrazione, rivista fra l’altro dall’articolo 11 della Legge 124/2015 che prevede “l’eventuale trasformazione della natura giuridica, con coinvolgimento di istituzioni nazionali ed internazionali di riconosciuto prestigio“. Non sembra prendere una posizione critica Napolitano in ordine alla possibile privatizzazione di una fondamentale funzione pubblica, anzi. Citando il caso dell’Amministrazione inglese (che tuttavia si appoggia a qualcosa che si chiama Oxford University), delinea una situazione di crisi dell’attuale gestione della nostra SNA da cui si uscirebbe con “un comitato scientifico di indirizzo strategico, possibilmente di respiro internazionale” e di “un gruppo di funzionari in grado di gestire gare e contrattazioni con le università e gli altri centri di formazione”. Stai a vedere che la prima gara la vince l’Università Bocconi di Milano!!….Noi non siamo d’accordo con l’apertura – che poi diventerebbe subito colonizzazione culturale e ideologica – al privato. Preferiremmo un corpo fisso di Professori di prim’ordine, di qualunque provenienza, anche straniera,  ma dipendenti solo della Scuola, dedicato full time all’attività di formazione della dirigenza italiana…… Chi vede un plesso amministrativo che non funziona, dovrebbe attrezzarsi per riformarlo radicalmente, non per dismetterlo!! Stravagante Paese é questo.

 Giulio Napolitano –  formazione della dirigenza pubblica  sole 24 ore 27 ago 2015

Roma capitale e non capitale

roma capitale

Roma e i romani non sono simpatici a molti, questo va detto per capire molte cose. Tuttavia, gli scandali, i disservizi, gli episodi a metà fra la farsa e il codice penale, fino alla tragedia del pedone ucciso a Piazza del Popolo – cioè in una zona che in qualunque metropoli europea sarebbe stata liberata dal traffico – tutti questi episodi hanno indotto il quotidiano della borghesia meneghina a “certificare”, attraverso la penna di Sergio Rizzo, il fatto che la questione romana non riguarda solo i romani, ma tutta l’Italia come Stato nazionale. Chissà, forse era necessaria la continua umiliazione della gente comune e normale di questa città perché un concetto così semplice fosse recepito nelle coscienze degli Italiani….

 LA CAPITALE QUESTIONE NAZIONALE

L’agenda digitale del Governo Renzi

agid

Il Governo Renzi si sta dimostrando particolarmente attivo nel campo dell’informatica digitale. Ne sono prova, non solo le previsioni presenti all’articolo 1 della legge delega del pubblico impiego (che tuttavia appartengono sempre alla categoria della “legge come annuncio” della  “legge- buone intenzioni” di cui notoriamente è lastricata la via dell’inferno) Continua a leggere

Statistiche dell’Italia digitale

fibra ottica

Un settore in cui il Governo si mostra particolarmente attivo è quello dell'”Italia digitale” – vedi qui sito AgidPrima dei programmi in cantiere e in esecuzione, forniamo qui alcuni riferimenti statistici che descrivono alcuni grandi fenomeni attuali dell’Italia digitale.

 Utilizzo di internet in Italia distinto per genere , classi di età e ripartizione geografica – fonte Agid Strategia crescita Italia digitale 2015

 Utilizzo con regolarità di internet – confronto con Europa- fonte Agida, Strategia di crescita Italia digitale 2015

Banda-larga-fissa NGA in Europa

Utilizzo – in % della popolazione – della tecnologia NGA per la rete fissa, che garantisce collegamenti a minimo 30 Mbps  – clicca qui

La guerra delle slide come strumento di propaganda politica.

Renzi madia

Le slide nascono come utile strumento di sintesi di concetti e pensieri, presentato soprattutto nei corsi di formazione e nei convegni per chiarire e registrare al meglio il pensiero del suo autore. Con il governo Renzi, le slide hanno modificato la loro funzione originaria diventando la traduzione “in termini semplici” delle incomprensibili enunciazioni legislative, con un occhietto d’intesa alle persone, del tipo: “adesso ti spiego io semplicemente il vero significato delle leggi che i burocrati mi hanno scritto”. All’inizio magari funzionava, invece adesso risulta sempre più chiara la limitatezza di questo strumento che non va – né può andare – al di là delle semplici enunciazioni di principio e di buone intenzioni ….Peggio poi se chi critica i programmi governativi (nel caso che segnaliamo è la CGIL), crede di operare efficacemente opponendo altre slide sull’argomento con affermazioni altrettanto apodittiche e prive di argomentazione.

Riformapa – slide Presidenza del Consiglio

CGIL – Cos’è davvero la riforma MADIA

Invece, quando viene approvata una legge che avvia una grande politica pubblica, la collettività nazionale meriterebbe un approccio maggiormente rispettoso, garantito attraverso una procedura molto semplice:  l’elaborazione di testi chiari e circostanziati – piani industriali o come meglio si vogliano definire – nei quali fossero evidenziati situazioni di partenza, gli obiettivi concreti perseguiti, il tempo previsto di realizzazione, le risorse finanziarie poste a disposizione e gli Organi dello Stato cui si demanda la regia dell’intero progetto.  Ciò a beneficio, non solo dell’opinione pubblica, ma anche e soprattutto del Parlamento il quale, a sua volta, dovrebbe e potrebbe utilmente valorizzare le proprie funzioni di vigilanza politica sul Governo e sull’attuazione delle politiche pubbliche, che sono uno dei due cardini della propria attività (insieme a quello di produzione normativa).

Invece, il contenuto e l’applicazione futura delle leggi fondamentali, da una parte, vengono ridotti a dichiarazioni da bar dello Sport (con il massimo rispetto per i bar dello sport dove si conoscono e si discutono assai meglio le materie trattate), dall’altra parte vengono rinviati all’emanazione futura di mitici “decreti delegati” che, regolando giuridicamente tutta la materia, saranno la grande levatrice delle riforme attese.

Il fenomeno delle mancate riforme é soprattutto il frutto, più che di debolezze dei contenuti, di un infelicissimo approccio a un qualsivoglia metodo di organizzazione ed applicazione delle politiche pubbliche previste nelle leggi di riforma approvate in Parlamento.

Evviva! Roma capitale é prima in qualcosa. Spesa per i rifiuti.

AMA

Secondo un’indagine effettuata dall’Associazione Openpolis – vedi qui l’articolo completo – fra le 15 città più grandi d’Italia, Roma ha la spesa pro capite per i rifiuti (€ 303 a cittadino) più alta d’Italia, pari a quasi il doppio della media delle 15 città monitorate (€ 164 a cittadino). L’articolo precisa anche, a scanso di equivoci, che i dati di Openbilanci riguardano solamente i bilanci dei Comuni, non includendo quindi eventuali budget di partecipate a cui l’amministrazione affida la gestione dei rifiuti. Sarebbe interessante sapere a questo punto se nella spesa pro capite da loro calcolata per la città di Roma siano incluse o meno le bollette pagate dai cittadini romani direttamente all’AMA…….

In ogni caso per cittadini della Capitale un altro motivo d’orgoglio e di soddisfazione……

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APPROVATO il disegno di legge n 1577 – Madia Renzi – di “riforma” delle pubbliche amministrazioni.

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Iscrivendoci senz’altro al partito degli “amici gufi” (sic) cui fa riferimento un tweet del Presidente del Consiglio di questa mattina, rimaniamo in attesa della promulgazione della legge recante “Deleghe al governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche“, fino ad oggi conosciuto come ddl 1577 Madia Renzi. E’ stato approvato senza ulteriori emendamenti dall’Assemblea del Senato in seconda lettura rispetto al testo licenziato dalla Camera dei deputati lo scorso 17 luglio 2015 – Vedi qui resoconto parlamentare della seduta conclusiva del 3 agosto 2015.

Il testo della legge, in mancanza di qualsivoglia emendamento rispetto al testo approvato dalla Camera, rimane quello ufficialmente trasmesso al Senato lo scorso 17 luglio –  vedasi qui sotto.

 Testo definitivo della legge delega per la riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni

Facendo riferimento alle osservazioni e riserve più volte espresse in questo sito sulla legge in questione ( Vedi comunicato stampa 2 aprile 2015 – Basta con le valutazioni burla – la dirigenza pubblica che vogliamo – la valutazione della performance – la riforma della dirigenza pubblica e il ruolo della donna – Audizione della Corte dei Conti in ordine al ddl Madia – Riflessioni di Guido Melis sul testo della riforma Madia – Come saranno congegnati i decreti legislativi delegati secondo Antonio Zucaro) diamo qui conto delle osservazioni del Sole 24 ore di oggi  – clicca qui – e delle due note di lettura della legge predisposte dai Servizi amministrativi del Senato: 1) Nota di lettura ; 2) Nota breve.

Cosa fa un ufficio pubblico del Territorio – Gli uffici INPS della Puglia.

logo inps

Fra gli interventi al Convegno INPS -Un occhio al futuro   dello scorso 10 giugno 2015 c’è ne è stato uno, che a prima vista poteva sembrare forse un po’  “tangenziale” rispetto ai temi generali proposti dal Convegno. A ben vedere, invece, la descrizione minuziosa e puntuale delle attività e delle iniziative adottate in Direzione regionale INPS della Puglia negli ultimi 4 anni, presentata nella relazione del dr. Giovanni DI MONDE, costituisce una radiografia interessantissima per comprendere il ruolo di un ufficio pubblico nella realtà sociale ed economica del territorio nazionale. Chi cerca di raffigurare gli uffici pubblici come entità pesanti e farraginose, pronte a rendere difficile la vita dei cittadini e delle imprese, legga questa relazione, così comprenderà che la realtà è diversa da quella che la stampa nazionale generalmente racconta. Capirà anche che la gestione manageriale pubblica è molto più complessa di quella svolta nelle imprese private, perché ha compiti e funzioni di garanzia per l’intera collettività amministrata del giusto contemperamento degli interessi in gioco, ottenuta attraverso l’intelligente applicazione delle disposizioni di legge e la capacità di rapporto e relazione con il mondo circostante.

 Funzionamento di una Sede regionale dell’INPS

Rapporto SVIMEZ sul Mezzogiorno d’Italia.

ITALIA

I dati del Rapporto SVIMEZ sull’Italia meridionale – vedi qui il sito web –  non sono solo sconfortanti nella loro cruda evidenza, ma ci raccontano di un fallimento storico che dura da 154 anni, dal momento in cui i confini del Regno sabaudo furono estesi a tutto il territorio nazionale. La crisi del nostro Paese, oggi più che mai dopo il 2008, è la crisi nelle nostre Regioni meridionali: la caduta dell’occupazione è concentrata lì:  – 9% contro l’1,4% del Centro nord, i 576mila lavoratori in meno – sul totale degli 811mila – sono residenti nel Mezzogiorno. Il tasso  di occupazione tra i giovani diplomati e laureati  è oltre trenta punti più basso rispetto alla media europea, al 45%. Vedi qui sotto le Anticipazioni sui principali andamenti economici.

Tutto questo ci racconta del fallimento di tutte le politiche – non escluse quelle contro la criminalità organizzata – intraprese nel tempo. Vedi qui sotto le slide di sintesi con la relativa illustrazione e le anticipazioni del Rapporto.

 SLIDE con spiegazioni

Rapporto SVIMEZ 2015 _anticipazioni

Agenzia delle Entrate – l’ufficio di Catania è il migliore secondo la Confercontribuenti.

agenzia delle entrate

Chi l’ha detto che la Pubblica amministrazione del Meridione d’Italia è il fanalino di coda?? Lasciamo questi preconcetti alle considerazioni dei superficiali e leggiamo il link di quest’articolo di stampa. Clicca qui

Antonio Zucaro – Come saranno congegnati i decreti legislativi delegati della riforma Renzi Madia?

Il tessuto delle leggi delega, sempre di più negli ultimi anni, sembra sfuggire ai chiari principi posti dall’articolo 76 della Carta costituzionale che richiede esplicitamente “tempo limitato” e “oggetti definiti” come requisiti necessari per la delega al Governo di funzioni legislative. Quando poi sono previsti, a valle di un’unica legge delega (vedi qui il testo praticamente definitivo), ben 15 decreti delegati, le zone dell’incertezza fioriscono rigogliose!! Il Presidente della nostra associazione Nuova Etica Pubblica, Antonio Zucaro, ben consapevole che la vera partita della riforma delle pubbliche amministrazioni si giocherà con la stesura dei decreti legislativi delegati, traccia una serie di temi sui quali l’attenzione di tutti va mantenuta molto viva.

 Delega MADIA – di Antonio Zucaro

INPS- Convegno organizzato dalla CISL funzione pubblica “INPS 2.0”.

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Quasi a reciproco pendant rispetto all’altro quasi contemporaneo convegno organizzato dalla CGIL sullo stesso tema – vedi qui – La CISL funzione pubblica ha tenuto un convegno dal titolo “INPS 2.0 – La nuova frontiera dell’azienda pubblica” lo scorso 30 giugno 2015, presso la Direzione generale dell’Istituto. Di seguito una sintesi degli interventi dei diversi relatori. Si può dire che, integrando i contenuti dei due convegni, emerge con sufficiente chiarezza il punto di vista sulla situazione attuale dell’Istituto, così come esposto dagli Organi di vertice, dalla sua Dirigenza di vertice e dai due Sindacati promotori.

 Sintesi del Convegno – INPS 2.0

Presentazione della relazione annuale INPS alla Camera.

logo inps

Il Presidente dell’INPS Tito Boeri ha presentato l’8 luglio 2015 la relazione annuale sulle attività dell’Istituto nella Sala della Regina della Camera dei deputati, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. E’ intervenuto il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

Si veda di seguito la registrazione dell’intervento del Presidente INPS e del Ministro del Lavoro – clicca qui.

Vedi anche su La Repubblica.it – clicca qui  la sintesi dei contenuti della relazione.

Pubblichiamo anche il testo integrale del Rapporto annuale 2014 dell’INPS

 INPS-Rapporto-Annuale-2014

Convegno lunedì 6 luglio 2015 su Roma Capitale come città Regione.

6luglio MORASSUT

Roberto Morassut da anni denunciava la condizione del suo partito a Roma, ridotto in alcuni suoi ambiti a pura gestione del potere e delle tessere e in ostaggio di correnti politiche trasformatesi in “tribù”. Lo scandalo di Mafia Capitale ha portato sulle prime pagine dei giornali le prove di ciò che pochi coraggiosi dicevano e scrivevano da anni. In questo senso, la riproposizione di un progetto su Roma, così come emerge dal suo libro “La nuova questione romana“, acquista un interesse affatto particolare. Solo un riformismo civico per la capitale può salvare Roma e la proposta di legge costituzionale  per la riforma sulla riduzione del numero delle Regioni e l’istituzione della Città Regione di Roma Capitale – vedi qui il Morassut – Proposta di legge costituzionale n 3090 – è un ottimo punto di partenza.

Sui contenuti della proposta di legge di Roberto Morassut il convegno di lunedì 6 luglio acquista un interesse particolare anche per la partecipazione del prof.  Sabino CASSESE (Costituzionalista ) e di Luigi ZANDA ( capogruppo Pd al Senato ). Sarà una occasione per affrontare un dibattito sul ruolo di Capitale e sulle possibili vie di uscita dalla attuale crisi politica e morale.

Ascolta la video registrazione della presentazione del libro con intervento di Sabino Cassese

Studio SNA – IRPA: lo stato dei controlli delle pubbliche amministrazioni.

SNA logo        irpa logo   Riproponiamo uno studio organico dell’anno 2013 sul sistema dei controlli nella pubblica amministrazione italiana, curato da SNA e IRPA, coordinato dalla prof.ssa Elisa D’Alterio. Lo studio propone e approfondisce il quadro normativo di riferimento. Di particolare e recente interesse le funzioni di controllo attribuite alla Corte dei Conti (Pagg. 178 e segg.)

 Stato dei controlli_SNA_IRPA