Decreto legge n 65/2015 – rivalutazione automatica delle pensioni.

Pubblichiamo il Decreto legge n 65 del 21 maggio ultimo scorso recante disposizioni urgenti in materia di pensioni, ammortizzatori sociali e granfie TFR. rinviamo anche al link del Sole 24 ore di esposizione sintetica dei contenuti del decreto (clicca qui).

 Gazz uff DL 65 2015

Oneri per la finanza pubblica in caso di restituzione totale della rivalutazione.

restituzione totale

Rimborsi effettivi decisi dal Governo

Rimborsi decisi

Boeri e Cioffi – Le criticità della gestione INPS

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Il neo Presidente dell’INPS Tito Boeri, a circa tre mesi dal suo insediamento, ha svolto, insieme al Direttore generale Massimo Cioffi, una relazione sulle criticità rilevate in INPS, in occasione dell’audizione dell’ 20 maggio 2015 alla Commissione bicamerale di controllo sulle attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. Tali criticità sono state individuate e sintetizzate in un elenco di 11 punti ed esposte da Boeri nei primi dieci minuti dell’audizione il cui video riproponiamo integralmente qui sotto.

1. Apparato centrale autoreferenziale con presenza di alcune strutture di progetto con attribuzioni di dubbia rilevanza;

2. progressiva perdita di rapporti diretti con la clientela e affidamento di servizi di assistenza a intermediari esterni Patronati, CAF e Consulenti del lavoro, con funzioni demandate non in termini di complementarietà ma di sostituzione;

3. struttura retributiva dell’alta dirigenza dell’Istituto fortemente allineata, a dispetto delle differenze esistenti fra i diversi carichi di lavoro;

4. struttura anagrafica dei dipendenti  in media molto avanzata;

5. gestione in gran parte internalizzata del patrimonio immobiliare di proprietà, con forti margini di inefficienza rispetto ad una gestione esternalizzata e non rientrante nel core business dell’Istituto;

6. rilevanti difficoltà nel rapportarsi con le aziende fornitrici di servizi informatici e controlli insufficienti sulle gestioni esterne;

7. procedure poco trasparenti nell’acquisizione dei servizi di consulenza, ottenuti sempre all’interno di contratti di informatica e, peraltro, non evidenziati in bilancio;

8. una serie di indagine aperte dall’ANAC in ordine a ripetute irregolarità attinenti ad appalti assegnati senza preventiva gara e gestione del personale in violazione delle regole del pubblico impiego;

9. scarsa trasparenza dei bilanci, non leggibili neanche da tecnici della materia, con frequenti disallineamenti fra bilanci preventivi e consuntivi;

10. gestione poco attenta dei crediti, saliti a 94 miliardi di euro e la cui esigibilità non viene adeguatamente verificata;

11. scarsa attenzione alle entrate contributive, non in grado di raccogliere i frutti di una buona qualità del lavoro dei servizi ispettivi.

 Video integrale dell’audizione del 20 mag 2015 – clicca qui poi digita “bicamerale Boeri”.

 

 

La Repubblica – una burocrazia con troppi dirigenti pubblici, strapagati e inamovibili.

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La Repubblica – Affari e finanza dello scorso 11 maggio 2015 – entra con vigore nel novero dei grandi quotidiani d’informazione schierati contro la “Burocrazia dei mandarini: una riforma per rottamarli” (titolo dell’articolo). Le argomentazioni sono come sempre accompagnate dal supporto di accattivanti grafici che presentano dati la cui fonte viene citata genericamente (più circostanziati i riferimenti presenti sul sito del ForumPa 2015 – clicca qui). Tre sostanzialmente le affermazioni sulla dirigenza pubblica; a) numero eccessivo dei dirigenti pubblici; b) dirigenti pubblici strapagati; c) inamovibilità dei dirigenti pubblici.

La disinformazione in questi tre ambiti è enorme, anche fra gli studiosi.

Sui punti a) e b) rinviamo alle nostre elaborazioni su  “Retribuzioni medie e rapporto dirigenti/dipendenti nelle Amministrazioni pubbliche italiane” (clicca qui).

Sul punto c) rinviamo al pensiero esposto da Valerio Talamo nel corso del Forum della PA 2014, nel corso del quale dimostrò che lo status del dirigente pubblico, legibus sic stantibus, é quello della “precarietà” e non dell’inamovibilità (clicca qui)   e all’articolo di Antonio Zucaro sui Capi di Gabinetto ministeriali – prevalentemente non dirigenti pubblici, ma magistrati amministrativi – che sono i veri e unici mandarini dell’Amministrazione pubblica (clicca qui)

 Dirigenti pubblici mandarini-11-maggio-2015

Retribuzioni medie e rapporto dirigenti/dipendenti nelle Amministrazioni pubbliche italiane.

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Presentiamo la tabella di sintesi con il rapporto dirigenti amministrativi/dipendenti pubblici nei diversi comparti della Pubblica Amministrazione basata sulla Relazione 2013 sul costo del lavoro pubblico della Corte dei Conti a Sezioni riunite in sede di controllo (vedi qui). Il rapporto complessivo è uno a 54 dipendenti, Continua a leggere

ARCHEOPA – CONFERENZA DELL’ALTA DIRIGENZA STATALE 2003

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Nei giorni 3 – 4 e 5 febbraio 2003 – epoca del 2^ e 3^ Governo Berlusconi durati in carica dal giugno 2001 al maggio 2006 (Ministro degli esteri Franco Frattini, Ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, Ministro della Funzione pubblica Andrea Manzella) – si tenne la prima e finora unica “Conferenza nazionale dell’alta dirigenza statale“, inaugurata alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi.

VEDI QUI L’ELENCO DEGLI INTERVENUTI E LA RELAZIONE DI CIASCUNO

Pubblichiamo gli atti e i video presenti nell’archivio storico di Radio radicale degli interventi a quel convegno, con un senso di impotenza e umiliazione. I protagonisti della politica e dell’Alta Amministrazione sono pressappoco gli stessi, i contenuti gli stessi, stesso il principio-base esternato da tutti “L’Amministrazione pubblica al servizio del cittadino”….e altri 11 anni ad oggi passati invano: l’Amministrazione pubblica ancora un moloch incontrollato che il cittadino non valuta e non può modificare attraverso i propri rappresentanti politici. Dove abbiamo sbagliato?

Per sollevarci un po’ lo spirito segnaliamo fra gli altri l’intervento conclusivo del Premier Silvio Berlusconi il quale, nel contesto di un discorso assolutamente condivisibile (ma, come sempre, mai successivamente declinato nei comportamenti concreti) sul ruolo del dirigente pubblico, invitava la dirigenza presente al Convegno a tenere le riunioni di lavoro in piedi per “preservare i muscoli dei polpacci e mantenersi sani e vitali”. Imperdibile.

Giornata inaugurale – 3 febbraio 2003

Seconda giornata: 4 febbraio 2003 – clicca qui

Giornata conclusiva: 5 febbraio 2003, con intervento Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi – audio qui

Sintesi degli interventi di ERMOLLI, STANCA, D’ORTA, GRILLI, CASSESE, MARINI, MASSOLO, PIANTELLI, SIMI, SAPORITO

 

 

I costi della Sentenza n 70 del 2015 sul ripristino della rivalutazione monetaria

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Riproduciamo l’articolo di Antonio Misiani, apparso sul sito dell’Associazione NENS – clicca qui – sul riflesso finanziario provato sui conti pubblici dalla Sentenza n 70 del 30 aprile 2015 sull’inammissibilità del blocco della rivalutazione delle pensioni –  vedi qui.

L’articolo quantifica in 16,6 miliardi l’importo da rimborsare dall’INPS ai pensionati interessati. Nel calcolo non sono computati gli interessi maturati, né – aggiungiamo noi – l’importo delle imposte da detrarre al conto effettuato sulle pensioni al lordo.

Antonio Misiani per NENS 4 maggio 2015

foto

ddl 1577 di riforma delle pa approvato in aula Senato il 30 aprile 2015.

Senato logo

VEDI TESTO DEFINITIVO DELLA LEGGE DI RIFORMA APPROVATO DAL SENATO IL 3 AGOSTO 2015 – clicca qui

Pubblichiamo il testo ufficiale del ddl 1577/2014 approvato definitivamente dal Senato ieri 30 aprile 2015, nonché due articoli di stampa ad esso riferiti. Le modifiche all’articolo 9, rispetto al testo entrato in Aula, sono di scarsa entità a livello generale di sistema; introdotto il nuovo articolo 10 sul regime degli Enti pubblici di ricerca.

Testo ufficiale approvato dal Senato il 30 aprile 2015

Il Sole 24 ore  30 apr 2015 – Colombo e Rogari: incarichi per i dirigenti 4 + 2;

Italia oggi 30 apr 2015 – Staffetta generazionale a costo zero.

Status e nuovo ruolo del dirigente pubblico – risposta all’editoriale di Mochi Sismondi

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L’editoriale del 29 aprile 2015 di Carlo Mochi Sismondi  (vedi qui) sulla dirigenza pubblica  – tutto sale e pepe – non poteva non provocare in noi  il desiderio di una risposta. Eccola.

Giuseppe Beato

 Un nuovo ruolo per il dirigente pubblico

Sentenza n 70/2015 della Corte costituzionale. Inammissibilità del blocco della rivalutazione delle pensioni.

corte costituzionale

Pubblichiamo il testo integrale della sentenza n 70 del 30 aprile 2015 della Corte costituzionale con la quale è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 24, comma 25, del decreto legge “Fornero” n 201/2011vedi qui – nella parte in cui prevedeva che «In considerazione della contingente situazione finanziaria, la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’art. 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, è riconosciuta, per gli anni 2012 e 2013, esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100 per cento».

Corte Costituzionale Sentenza n 70 del 2015 

Vedi anche il testo del decreto legge n 65 del 21 maggio 2015 coordinato con la legge di conversione n 109 del 17 luglio 2015-  CLICCA QUI-

Vedi anche un approfondimento sui costi finanziari dell’applicazione di questa sentenza – clicca qui

Vedi anche la nota breve del Servizio studi del Senato sulla configurazione giuridica dell’intera questione – clicca qui

Editoriale di Carlo Mochi Sismondi sulla dirigenza pubblica

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Diamo conto dell’editoriale del Presidente del Forum p.a., Carlo Mochi Sismondi, pubblicato sul sito corrispondente – clicca qui – a proposito della riforma del regime della dirigenza pubblica in pieno corso in Aula Senato. Il pensiero dell’autore  fornisce una serie di spunti ai quali, a seguire, intendiamo rispondere (vedi qui)

Editoriale 29 APRILE 2015

Normativa su Roma Capitale

ROMA LUPA

d lgs n 156 del 17 sett 2010 -Ordinamento provvisorio di Roma Capitale;

d lgs n 61 del 18 apr 2012 – Ordinamento di Roma Capitale;

d lgs n 51 del 26 apr 2013 – ulteriori disposizioni su Roma Capitale; vedi anche, a cura del Servizio studi della Camera dei deputati, le schede di lettura dei vari articoli del decreto – Clicca qui

Statuto di Roma capitale – delibera n 8 del 2013.

Vedi anche la normativa sul federalismo fiscale – clicca qui.

Convegno di Nuova Etica Pubblica sulla dirigenza.

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Pienone in Sala delle Bandiere del Parlamento europeo a Roma per il convegno del 24 aprile scorso, organizzato da Nuova Etica Pubblica “La dirigenza pubblica che vogliamo“. Erano presenti dirigenti pubblici e personalità accademiche. Si è notata l’assenza dell’on.Rughetti per l’importanza del ruolo da quest’ultimo svolto, ma non per l’interesse e la qualità dei contenuti del Convegno. Tutti gli interventi, di cui dà conto il numero 3/2015 della rivista diretta da Daniela CARLA’, sono st ati sostanzialmente incentrati sul profilo auspicato e atteso del “nuovo dirigente pubblico”. Le idee non coincidono nel merito, perché rimane divaricante per ora la diversa convinzione di chi punta ad uno skill di dirigente pubblico fortemente ispirato al modello del manager privato e chi, invece, sottolinea la profonda diversità di tale ruolo, così come configurato dalla Carta costituzionale. Forse il vero successo del convegno è consistito in uno schietto e non paludato confronto fra queste due opposte tesi – preziose nella loro concretezza e vivacità le provocazioni lanciate dal Presidente di Forum PA Carlo MOCHI SISMONDI – che sono emerse con utile chiarezza all’attenzione dei convenuti.

Relazione sul convegno “La dirigenza che vogliamo

Alessandro Bellavista “Un’amministrazione libera dalla politica”

Mochi Sismondi “Una dirigenza a rischio?”

Giuseppe Beato: risposta a Mochi Sismondi “Un nuovo ruolo per il dirigente pubblico

Nicoletta Stame “La dirigenza che vogliamo

TAVOLO

MOCHI  CARLA' CORVO

BELLAVISTA  FERRANTE BEATO copia

PUBBLICO

 

La dirigenza pubblica che vogliamo. Incontro di Nuova Etica Pubblica.

 Eticapa Incontro sula dirigenza e Newsletter n 2/2015

Basta con le valutazioni burla.

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Il servizio di Report del 19 aprile scorso (vedi qui sotto) sulle modalità di valutazione delle performance della dirigenza in alcune Amministrazioni statali, regionali e comunali non ci consente di fare “spallucce”, né di cavarcela con una recriminazione “contro politici, sindacati e media, prevenuti contro la dirigenza pubblica”. Va data un’altra risposta, all’altezza di un ceto che rivendica l’orgoglio di essere “dirigente”. Continua a leggere

Sindacato dei dirigenti pubblici CIDA e ddl 1577.

Pubblichiamo qui il comunicato inviato a tutte le forze politiche dalla Federazione dei dirigenti e delle alte professionalità della funzione pubblica (vedi sul sito della CIDA funzione pubblica) in ordine al disegno di legge n 1577 dello scorso 2014. Le critiche sono forti e circostanziate.

 Documento CIDA funzione pubblica su ddl 1577

 

Scuola – il ddl di riforma

Pubblichiamo il ddl AC n. 2994 con il quale il Governo propone al Parlamento le linee generali per una “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione”, corredandolo con la memoria presentata dall’Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola (ANP CIDA) in occasione dell’audizione presso la Commissione VII Camera + Senato dello scorso 8 aprile 2015.

 ddl Atto Camera n. 2994

 Audizione ANP CIDA 8 aprile 2015

Per una riforma della Pubblica Amministrazione

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Il documento di Nuova Etica Pubblica con la nostra proposta di riforma della Pubblica Amministrazione italiana.

 Per una riforma della Pubblica Amministrazione – Nuova Etica pubblica

Concorso pubblico per lavorare nelle istituzioni UE con retribuzione 4300 euro.

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Questo annunzio di concorso – pubblicato sul sito www.la legge per tutti.it (clicca qui) – è dedicato ai nostri giovani in gamba che cercano un posto di lavoro adeguato al loro impegno e merito, ma non hanno le conoscenze utili per essere assunti in qualche società partecipata.

Giurisdizione della Corte dei Conti sulle Società partecipate.

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La giurisprudenza della Corte dei Conti ci evidenzia i contenuti del dibattito in corso su un tema decisivo di civiltà giuridica e di legalità generale: la responsabilità degli amministratori delle Società partecipate per i danni procurati al finanziatore pubblico nella propria attività. La Corte, con buona pace dei suoi detrattori, è un presidio sicuro di garanzia per la tenuta delle finanze pubbliche, anche nel contesto del patto di stabilità dell’Unione europea: l’intervento giurisdizionale pubblico è indispensabile per contrastare il pericolo che si producano sacche sempre più vaste di deroga alle norme di garanzia di buona amministrazione del danaro pubblico.

Sul tema è in pieno svolgimento un’approfondita interlocuzione con la Corte di Cassazione, nella sua qualità di giudice della giurisdizione, la quale invece ha più volte affermato il difetto di giurisdizione della Corte dei conti “in ordine all’azione di risarcimento danni subiti da una società a partecipazione pubblica…non essendo in tal caso configurabile, avuto riguardo a l’autonoma personalità giuridica della società, né un rapporto di servizio tra l’agente e l’ente pubblico titolare della partecipazione, quand’anche totalitaria, né un danno direttamente arrecato allo Stato o ad altro Ente pubblico” (si veda per tutte La Sentenza Cass n 7374 del 2013 civile a Sezioni unite difetto giurisdizione Corte dei Conti). In risposta a tale linea interpretativa, La prima sez giurisdizionale centrale della Corte dei Conti – con la sua Sentenza n. 178 del feb 2015  (vedi qui) – sviluppa condivisibili argomentazioni a contrario, tutte incentrate sulla titolarità sostanziale delle risorse finanziarie detenute dalle società partecipate, sugli obblighi nazionali scaturenti dall’articolo 126 del TFUE di Lisbona e, infine, richiamando le stesse linee interpretative adottate dalla Cassazione in ordine agli enti pubblici economici (Sez unite n 19663 del 2003 -vedi), alle società in house (Civile sez. unite n 26283 del 2013 – vedi), all’ANAS (Civile sez unite n 71 del 2014 – vedi): in tutte queste pronunce la Corte di Cassazione ha deciso per la giurisdizione in capo alla Corte dei Conti. Difficile sostenere che per le Società a prevalente partecipazione pubblica possa valere una regola diversa.