Il fallimento di Roma Capitale d’Italia.

ROMA LUPA

A certificare il fallimento – è già da tempo sotto occhi di tutti – della Capitale d’Italia e città più bella del mondo ci ha pensato la Ragioneria dello Stato con il referto finale dei Servizi ispettivi di finanza pubblica, dei primi mesi dell’anno 2014. Riproduciamo l’articolo di Fedrico Fubini per “La Repubblica” del 28 nov 2014 sulla situazione drammatica che pone   con la forza di un movimento sismico il problema della gestione sconsiderata della Capitale del Paese. Non la meritano così i romani e non la merita l’Italia.

 Roma Capitale in default – bruciati 4 miliardi in 5 anni – La Repubblica 28 nov 2014

Il talento femminile nella Pubblica Amministrazione.

orlandi.jpg_415368877

In fatto di eccellenze “donna” nel mondo del lavoro, i quotidiani e i siti web prediligono storie di successo femminile nel mondo del lavoro d’impresa privata – vedi da ultimo l’ ANSA – Donne supertecno, gli 11 talenti italiani. Tutto bene, salvo ricordare anche che la presenza femminile nella Pubblica Amministrazione è maggioritaria e, comunque, rilevante anche nelle qualifiche di alta responsabilità (qui sopra in foto, ad esempio, la Direttrice dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi).  Si vedano le statistiche qui appresso.

Valotti Bellè 2014 – I manager pubblici che vogliamo_% DIRIGENTI donne nei Ministeri

 Distribuzione di genere SCUOLA STATALE nel 2011

 Distribuzione di GENERE Servizio Sanitario Nazionale  2011

 RGS Conto annuale 2012 distribuzione di genere dei LAVORATORI PUBBLICI

Sabino Cassese – Troppe leggi che restano annunci.

cropped-sabino-cassese1-e1402136636194.jpg

Una sintesi lucida di Sabino Cassese di un pensiero ormai prevalente, pubblicata sul Corriere della Sera dello scorso 21 novembre 2014.

Su questo tema il nostro sito è intervenuto a più riprese: vedi L’ingorgo legislativo” di Antonio Zucaro   e   “L’ingorgo normativo nell’autonomia scolastica”.

 Troppe leggi che restano solo annunci

Marianna Madia – I quattro obiettivi per riformare la Pa

madia conferenza stampa

Attiviamo un link con il numero 6/2014 della rivista Italianieuropei, che contiene un intervento del Ministro della Semplificazione Marianna Madia (clicca qui). I quattro grandi obiettivi prefigurati : 1) la cittadinanza digitale; 2) la riorganizzazione dello Stato sul territori; 3) la sfida della semplificazione; 4) la sfida dell’attuazione.

Società partecipate – La battaglia persa di Cottarelli.

COTTARELLI

Il Corriere della Sera segue da vicino le vicende delle Società partecipate (vedi su questo sito la loro dimensione e consistenza). L’ultimo articolo al riguardo è di Sergio Rizzo ed è stato pubblicato lo scorso 13 novembre 2014 (vedi qui: “gli incarichi dei riciclati che Cottarelli voleva chiudere). Noi, a contrappunto , riportiamo anche i precedenti sullo stesso tema, che mostrano plasticamente la “cavalcata verso la sconfitta” dell’onesto Cottarelli.

Corsera 17 lug 2014 -Risparmi si parte dalla giungla delle municipalizzate

Corsera 7 ago 2014 – Cottarelli “taglio a cda e stipendi nelle partecipate”

Corsera 7 agosto 2014 – Cottarelli “1213 società partecipate sono scatole vuote “

Corsera 2 sett 2014 – Cottarelli, “nel 2015 mezzo miliardo di risparmi dalle partecipate”.

Atto del Commissario straordinario per la Revisione della spesa: “Programma di razionalizzazione delle partecipate locali” -7 ago 2014.

Sabino Cassese – La grigia miopia della giustizia.

cropped-sabino-cassese1-e1402136636194.jpg

A pensarci, le parole di Sabino Cassese sullo stato della giustizia in Italia, pubblicate Corriere della Sera.it dello scorso 10 novembre (clicca qui) , potrebbero sembrare superflue e già conosciute dagli utenti quotidiani, abituati a vedere Corti in cui  si lavora ancora coi faldoni e in cui i tre quarti del tempo di un’udienza sono occupati dalla verbalizzazione effettuata con penna biro. Per chi lavora in quel mondo, invece, queste valutazioni, se non fossero di Cassese, sarebbero state sicuramente qualificate come un “proditorio attacco alla giustizia e ai suoi operatori”.

Invece, le affermazioni provengono proprio dal prof. Sabino Cassese….e allora tutto assume, non tanto il carattere delle “parole scolpite nella pietra”, quanto di una serena ma inevitabile valutazione di realtà, dalla quale partire per ricostruire.

Rimossi tre funzionari della Sovrintendenza di Siracusa.

 

Porto di Siracusa

Riportiamo l’articolo di Gian Antonio Stella, pubblicato sul corriere della Sera dell’8 novembre 2014, che riferisce la vicenda di tre funzionari della Sovrintendenza di Siracusa  rimossi dall’incarico dopo aver negato l’autorizzazione alla costruzione di un secondo porto a Siracusa e di 71 villini in zona archeologica di inedificabilità assoluta.

Tralasciando altre considerazioni sull’evidente ingiustizia e sullo scempio che impunemente può essere fatto delle parti più belle del nostro Paese, ci limitiamo a due osservazioni  più strettamente legate alle attuali logiche prevalenti di gestione della cosa pubblica: 1. lo status della dirigenza pubblica, che dovrebbe essere il baluardo della legalità nella gestione degli interessi pubblici, è debolissimo nella legislazione attuale e consente ai vertici delle Amministrazioni di rimuovere a piacimento qualunque dirigente sia d’impaccio a piani e progetti di dubbia natura (vedi il contesto legislativo nell’articolo presente in questo  sito sui rapporti fra politica e dirigenza – clicca qui);  2. il contesto dei “poteri locali” disseminato sul territorio della Repubblica si mostra estremamente permeabile alle infiltrazioni di “gruppi di interesse economico organizzato”: questi ultimi dispongono di potere finanziario, di armi “legali” e di capacità d’infiltrazione nei vertici politici delle Amministrazioni pubbliche, tali da travolgere qualunque tentativo di resistenza opposto alle loro trame.

Gian Antonio Stella – Via da Siracusa i sovrintendenti che non volevano il mega porto.

 

Mala pa – 1,10, 1000 Batman.

Riprendiamo dal sito di Gad Lener (vedi qui) un articolo pubblicato da Andrea Mollica su una vicenda di tangenti alla Regione Lazio (Giunta Marrazzo) su cui starebbe indagando la Procura di Roma. Protagonista l’attuale deputato PD Marco Di Stefano che avrebbe incassato una tangente da 1,8 milioni di euro. Da vero uomo di Stato anche le argomentazioni riportate nella telefonata intercettata del Di Stefano.

In questa sede non intendiamo discutere sulla corruzione della politica, anche se è un tema che pesa come un macigno sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni. Qui ci interessa solo insistere su un punto fondamentale: se un ingente massa di attività e di comportamenti illegali emergono oggi nelle carte dei magistrati e negli articoli di stampa (molto maggiori sono le ruberie che non vengono scoperte) ciò è dovuto allo smantellamento del sistema dei controlli di regolarità e legittimità degli atti amministrativi avvenuto in sede di riforma del titolo V della Costituzione. Vedi su questo sito : Lo scandalo dei finanziamenti ai consiglieri regionali  e   Il sistema dei controlli di regolarità amministrativo-contabile su Regioni e Comuni.

 

 Andrea Mollica – Parlamentare PD accusato di corruzione

 

Il personale del Sistema sanitario in Italia

logo_ministero_della_salute

Il Ministero della Salute ha pubblicato lo scorso luglio 2014 – sul sito istituzionale – un ottimo studio statistico sul personale del sistema pubblico italiano (vedi qui),  frutto di un’elaborazione effettuata dagli uffici del Ministero sul Conto annuale della pubblica amministrazione più altre fonti di dati citate nel rapporto. Sembra opportuno farne oggetto di studio e riflessione. Sono 715.992 le unità lavorative pubbliche facenti capo alle ASL, alle Aziende ospedaliere e universitarie e agli Istituti di ricovero e cura (665.031 a tempo determinato, 34.125 con rapporto di lavoro flessibile e 16.836 personale universitario). I medici, in particolare, considerando nel loro caso anche le categorie dei non dipendenti dal SSN, sono 243.855, suddivisi come presente nel  sintetico del rapporto, qui sotto.

Da evidenziare la classificazione di genere che dimostra che il SSN italiano é prevalentemente donna (431.524 dipendenti su 665.031 a tempo indeterminato, pari al 64%). I medici donna sono ancora minoranza (39%), ma la consistenza si capovolge nella professione di farmacista (77%), biologa (77%),psicologa (75%) e dirigente del ruolo amministrativo (72%). Vedi i dati assoluti alla prima pagina del “sintetico” qui sotto.

 SINTETICO

 MINISTERO SALUTE – Il personale del Sistema sanitario italiano, anno 2011 – rapporto completo.

Ssn- Pubbliche amministrazioni che “volano” – la stroke unit dell’Ospedale maggiore di Parma

ospedale maggiore Parma

Una tecnica giornalistica sperimentata per ridicolizzare la pubblica amministrazione italiana è quella che emerge spessissimo negli ultimi tempi dalle cronache dei quotidiani: pubblicare la notizia su un singolo episodio occorso in un ambito specifico, evidenziandone il lato ridicolo, oscuro, inaccettabile e provocare così, per induzione, un giudizio negativo  del lettore nei confronti degli uffici pubblici in generale. Ma l’espediente retorico – sempre valido ed efficace quando è consono al vero – può essere  utilizzato anche su una notizia di contenuto esattamente opposto.

E’ il caso di eccellenza – raccontato dal giornalista Stefano Aurighi sulla Repubblica.it- del1° novembre 2014 – della “stroke unit” dell’Ospedale maggiore di Parma.

“Vi racconto l’ictus di mia moglie e i medici che l’hanno salvata in cambio di una stretta di mano” – La Repubblica.it del 1° nov 2014.

Il singolo episodio qui raccontato scorre in coerenza con le valutazioni obiettive sul Servizio sanitario nazionale italiano, così come più volte è stato certificato da Organismi internazionali e autonomi di monitoraggio della qualità dei servizi pubblici.

Rapporto Bloomberg 2013 sul sistema sanitario italiano

Health at a glance 2013 – Rapporto OCSE

Rapporto SVIMEZ 2014

SVIMEZ

E’ stato presentato a Roma in data odierna, con la partecipazione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio, il “Rapporto SVIMEZ 2014 sull’economia del Mezzogiorno”.

Programma

Pubblichiamo la sintesi del Rapporto in questione, la quale, oltre alla notevole messe di dati e informazioni, punta il suo sforzo propositivo – si veda il paragrafo 8 (i motori dello sviluppo – una rete logistica a supporto dei porti di Taranto, Catania e Gioia Tauro) – su una caratteristica che fa (dovrebbe fare, potrebbe fare se prevarranno gli “uomini di buona volontà”) del Sud Italia il posto privilegiato per uno sviluppo strategico futuro: un terzo del transito mondiale delle merci passa per il Mediterraneo, attraverso la rotta Canale di Suez-Stretto di Gibilterra: una straordinaria occasione di rilancio economico. Sapremo coglierla?

 28 ottobre 2014: Rapporto SVIMEZ 2014 – Introduzione e sintesi

 

Società partecipate – Il programma Cottarelli

cottarelli

Il 7 agosto 2014 il Commissario Straordinario per la revisione della spesa , Carlo Cottarelli, presentò al Governo il “PROGRAMMA DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE LOCALI”. Nella parte propositiva era ordinatamente delineato un percorso pluriennale per un risparmio annuo di “almeno 2-3 miliardi di euro” e la progressiva riduzione da 8000 a 1000 società partecipate. Che fine ha fatto quel programma?

 Programma partecipate locali – 7 agosto 2014

INPS – Le idee del nuovo Commissario Tiziano Treu

Treu

Tiziano Treu, ex Ministro del Lavoro dei governi Dini e Prodi, è stato designato dal Governo Renzi come nuovo Commissario straordinario dell’INPS, in attesa della mai completata riforma della Governance degli Enti previdenziali pubblici (vedi qui sul tema: La ventennale discussione sulla governance degli Enti previdenziali).

Risulta pertanto interessante ascoltare il suo punto di vista sulla realtà e le funzioni delll’Istituto, così come emerso in una tavola rotonda dal marzo 2013 organizzata da “Nuovi lavori”. Di rilievo le sue osservazioni sulla banca dati dell’INPS, sulla trasparenza, sui controlli, sulle funzioni del CIV, dell’Organo di gestione e del Direttore generale.

Tiziano Treu – L’INPS e la sua riforma.

La voce.info – Come dare un taglio ai comuni

ITALIA

L’Italia dovrebbe arrivare ad avere non più di 2.500 comuni. La proposta è del presidente dell’Anci. Ma si tratta di un obiettivo credibile? Finora, i tentativi di favorire le aggregazioni, storici o recenti, sono falliti. Coinvolgere gli enti più grandi, con tempi certi e sanzioni efficaci.

Richiamiamo l’articolo di Matteo Barbero, apparso su la Voce.info, che fa il punto sull’effettiva situazione attuale dell’auspicata razionalizzazione della gestione dei piccoli Comuni italiani. Come sempre si va avanti a passi incerti e, per ora, inconcludenti.

Come dare un taglio ai Comuni – Barbero 2014 su la voce.info

Vedi anche su questo sito dati statistici e legislazione dei piccoli Comuni

 

Angelo Giubileo – TFR in busta paga

TFR

Il dr. Angelo Giubileo, esperto di previdenza complementare, fornisce un contributo di conoscenza tecnica al dibattito in corso sulla possibilità dei lavoratori privati di richiedere in busta paga le quote di accantonamento del Trattamento di Fine Servizio, fino ad oggi obbligatoriamente trattenute sulla loro retribuzione. Per parte nostra osserviamo che l’architrave della previdenza pubblica è stato sempre ed è l’obbligatorietà delle ritenute contributive: finite quelle, finita la previdenza pubblica.

 Angelo Giubileo 2014 – Le insidie del TFR in busta paga

Gianfranco Rebora – Performance management

Rebora

Il prof. Gianfranco Rebora é ordinario di Organizzazione e gestione delle risorse umane al Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo di Castellanza (VA), nonché Presidente dell’Organismo interno di valutazione del MIUR. La sua doppia veste di studioso e di “operatore” nel campo della valutazione delle performance di uffici pubblici lo ha indotto a fare il punto sulla materia in questione, partendo dall’innesco impresso dal decreto legislativo n 150 del 2009. Con uno sguardo attento alle elaborazioni internazionali, Rebora   non solo riafferma – semmai ce ne fosse bisogno – il persistente “stand by” del performance management in Italia, ma ne cerca le cause e ne propone i rimedi. il termine inglese da lui usato, molto signorile, per qualificare le distorsioni esistenti nei metodi di misurazione delle performance é “gaming“. Noi, più prosaicamente, preferiremmo tradurre in “autoreferenzialità” nella scelta degli indicatori e nelle modalità di misurazione. Rebora, invece, in modo più sistematico, offre argomenti epistemologici relativi a “colui che osserva” e all'”oggetto dell’osservazione”, tali per cui il “misurare”, lungi dall’essere un’azione oggettiva in sé , permea e, quasi sempre, influisce sull’oggetto osservato, soprattutto quando tale “oggetto” è costituito dai comportamenti umani all’interno di un’organizzazione aziendale. La proposta per ridimensionare il “gaming” ci riporta su un concetto assai sviluppato in altri Ordinamenti amministrativi (su tutti la LOLF francese): l’utilizzo di indicatori di outcome, rilevati da istituti indipendenti rispetto alle amministrazioni oggetto di osservazione. Ricordiamo che su questa linea era ed è anche attestato il CNEL, con il programma, attivato in sinergia con l’ISTAT, di realizzazione di un portale della pubblica amministrazione contenente una estesissima messe di dati relativi alla qualità dei servizi resi dalle varie branche dalla PA (clicca qui per approfondire).

 La nuova riforma della Pa e il fascino discreto del performance management – Gianfranco Rebora 2104

La nuova questione romana.

Roberto_Morassut_daticamera

L’amministrazione della città di Roma costituisce ormai un problema per la città stessa e per il Paese nel suo complesso. Quali i nodi da sciogliere e quali le iniziative da realizzare al più presto? Ne tratta l’on. Roberto Morassut, già assessore all’urbanistica nella Giunta del sindaco Veltroni, in occasione della presentazione del suo libro “Roma Capitale 2.0.“, il prossimo lunedì 29 settembre.

Morassut convegno 29 sett 2014