Riforma della PA: il tentativo di Fanfani nel 1961.

il mondo

Il prof. Guido Melis ci ha inviato il testo di un articolo del Mondo, glorioso settimanale di attualità politica pubblicato a Roma fra il 1949 e il 1966: l’articolo in questione tratta di una circolare inviata da Amintore Fanfani a tutte le amministrazioni pubbliche per la ricognizione di tutti i “cumuli di incarichi” e delle “società in cui lo Stato ha partecipazione economica“, allo scopo di favorire la moralizzazione e l’eliminazione del favoritismo e della discriminazione nei pubblici uffici.

Melis ci presenta così l’articolo: “C’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, anzi di antico. Rileggendo “Il Mondo” diretto da Mario Pannunzio, nella rubrica “La Porta stretta”, giugno 1961, una sorprendente “finestra storica” su temi non proprio ancora superati. Vale la pena di rileggere.”.

Il redattore capo del Mondo era Ennio Flaiano, autore del celebre aforisma: “La situazione politica in Italia è grave, ma non è seria“….un gufo ante litteram…..

 Luca su “Il mondo” del 13 giugno 1961- Incarichi ministeriali

Giorgio Macciotta – Il coinvolgimento delle Autonomie locali nelle sessioni di bilancio: la governance multilivello.

Pubblichiamo l’intervento del Consigliere del CNEL dr. Giorgio Macciotta al seminario sulla riforma del bilancio e della pubblica amministrazione (clicca qui) tenutosi alla Camera dei Deputati lo scorso 27 giugno 2014.

 Giorgio Macciotta – la governance multilivello nelle sessioni dei bilanci pubblici

L’INPS al suo interno.

Sergio Rizzo e gli equilibri di potere in INPS: come sempre ben informato sulle dinamiche delle pubbliche amministrazioni, Rizzo traccia nell’articolo pubblicato dal Corriere della Sera del 3 febbraio 2014 un quadro circostanziato e corrispondente alla realtà dei fatti, degli equilibri di potere che “muovono” l’Istituto generale del welfare italiano dai tempi di Gianni Billia ad oggi.

 Equilibri di potere in INPS – Sergio Rizzo, Corriere della Sera feb. 2014

Nuova Etica pubblica – Il nostro pensiero sulla Riforma dl Senato.

anto zucaro

Pubblichiamo un articolo del Presidente dell’Associazione Nuova Etica Pubblica sulla riforma del Senato. Le preoccupazioni che la riforma non possa funzionare per sue contraddizioni interne è forte.

 Riforma del Senato: una questione di buon andamento.

Francesco Caio – Lo Stato nel digitale

pa digitale - Francesco Caio

Francesco Caio è un notissimo manager italiano. Nato nel 1957, ha percorso sin qui una brillante e veloce carriera in Italia all’estero. Dal 18 maggio 1914 è ad delle Poste Italiane; dal giugno 2013 al marzo 2014 era stato consulente del presidente del Consiglio Letta per la realizzazione dell’Agenda digitale. Di quell’esperienza, delle sue enormi potenzialità, del progetto che, se non verrà lasciato cadere, potrà letteralmente cambiare l’Italia, scrive ora in un agile librino (96 rapide pagine) appena uscito perMarsilio nella collana “I grilli”: Lo Stato nel digitale. Come l’Italia può recuperare la leadership in Europa. Continua a leggere

Pensioni – prelievo straordinario in arrivo?

Giampaolo galli

Indiscrezioni pubblicate sul sito “Le formiche.net” (clicca qui) raccontano di calcoli riservati e segreti che avrebbero come obiettivo quello di rilanciare l’idea di un prelievo straordinario sulle “pensioni d’oro”. Continua a leggere

CNEL – Livelli e qualità dei servizi della pubblica amministrazione

Il CNEL è un’istituzione in via di scioglimento. Tuttavia, in ogni caso, lascerà alla Pubblica amministrazione e agli studiosi il frutto dell’impegno del suo ultimo quinquennio nella predisposizione, in partnership con l’ISTAT, del portale statistico della PA, sistema delle performance. Quanto a dire il primo progetto generale – cioè non “autoctono” da parte di questa o di quella amministrazione – per generare un sistema di indicatori di performance delle Amministrazioni pubbliche in grado di realizzare quel sistema della Valutazione, di cui si parla soltanto. Per gli approfondimenti sull’attività posta in essere dal CNEL clicca qui

Il giorno 23 luglio 2014 la Presentazione della Relazione annuale 2014 

 Presentazione della Relazione annuale 2014 sui livelli e la qualità dei servizi offerti

 Relazione CNEL sulla qualità dei servizi della PA 2014

Riorganizzazione del Ministero dei Beni culturali e del Turismo

Franceschini

 

Pubblichiamo le linee generali per la riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, presentate dal ministro Dario Franceschini e una petizione rivolta allo stesso Ministro a proposito del riordinamento del settore degli Archivi di Stato.

Verso un nuovo MIBACT – La riorganizzazione del Ministero

La tutela del patrimonio archivistico nazionale

Lo scandalo delle società partecipate

societa-partecipate

VEDI ANCHE: SOCIETA’ PARTECIPATE, LA BATTAGLIA PERSA DI COTTARELLI

Attraverso il meccanismo – formalmente legittimo anche questo come tanti altri “orrori” introdotti da una legislazione impazzita – dell’istituzione delle Società partecipate si è creata negli ultimi 10 anni una gravissima anomalia istituzionale nelle pubbliche amministrazioni italiane: sono operative circa 7.500 società private a partecipazione pubblica con più di 90.000 dipendenti assunti senza concorso, ma che svolgono dentro le amministrazioni (le famigerate società in house) i compiti istituzionalmente demandati al soggetto pubblico.

Pubblichiamo la requisitoria finale del Procuratore generale della Corte dei Conti nel giudizio di parificazione sul Rendiconto generale dello Stato 2013 dello scorso 26 giugno 2014 (clicca qui), nel contesto della quale viene denunciato in modo chiaro e circostanziato il fenomeno, così come si manifesta sia nell’amministrazione statale e nelle autonomie locali: alla pag. 10 c’è il dato dei 25,93 miliardi di euro erogati dai Ministeri nel 2012.

Pubblichiamo anche la Relazione della sezione autonomie della Corte dei conti del 6 giugno 2014 dove è presente una disanima analitica sulla legislazione di supporto e sulla consistenza economico-finanziaria del fenomeno “partecipate nelle autonomie locali”. Ne abbiamo estrapolate le tabelle più significative.

Delibera n 15 del 2014 Corte dei conti -Gli Organismi partecipati dagli Enti territoriali

Vedi anche il giudizio di parificazione del precedente rendiconto dello Stato anno 2013.

Sull’argomento, una guida preziosa è anche il documento prodotto dall’ Ufficio studi della Camera – XVI legislatura, documento n 337/2012 – Le società a partecipazione pubblica

 Personale delle società partecipate

 Forme societarie e proprietà delle partecipate

 Settori di attività delle partecipate

Chiara Carrozza – Il sistema della ricerca pubblica in Italia: proposte di riforma.

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Pubblichiamo le slide relative all’intervento della Prof. Chiara Carrozza, ex Ministro della pubblica Istruzione nel governo Letta e Rettore presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pavia, sul sistema di ricerca pubblica in Italia. Al margine dei riferimenti statistici internazionali che collocano l’Italia in una posizione tutto sommato non negativa, la relatrice lancia la proposta di unificare gli attuali 18 centri di ricerca esistenti (pag 43 delle slide) in una sola agenzia dipendente dal Ministero della Ricerca e dell’Innovazione. Ciò sulla falsariga degli altri Paesi avanzati.

 Pavia 26 giugno 2014 – Maria Chiara Carrozza: il sistema di ricerca pubblica in Italia

Previdenza pubblica – diritto delle lavoratrici all’ accesso alla pensione con il sistema contributivo

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Pubblichiamo un circostanziato e illuminante rapporto di Daniella Maroni sulle vicende conseguenti al diritto di accesso alla pensione contributiva sancito per le lavoratrici dalla legge 243 del 2004. Un’interpretazione restrittiva della legge, fornita dall’INPS con semplice circolare (Clicca qui), restringe il campo della sua applicazione e preclude l’esercizio di un diritto a migliaia, se non decine di migliaia, di donne. A nulla sono valse per ora le azioni, promosse anche a livello politico, per rimuovere l’en passez istituzionale.

Lasciamo al testo il compito di descrivere nei particolari questa vicenda. Tuttavia, noi che conosciamo bene le dinamiche della Pa dall’interno, aggiungiamo solo che  si sta dispiegando uno “schema di gioco” ben conosciuto agli addetti ai lavori: a) c’é una legge che lascia spazi a interpretazioni difformi sulla sua applicazione; b) l’amministrazione che deve applicare la legge, impaurita delle conseguenze eventuali di un’interpretazione “estensiva”, adotta senz’altro la soluzione restrittiva a danno degli interessati; c) a poco valgono le rimostranze verso questa presa di posizione, se non a provocare una “disponibilità” a modificare l’orientamento, ove ci sia l’avviso concorde di altri soggetti pubblici, in questo caso i Ministeri vigilanti; d) le burocrazie degli “altri soggetti pubblici” si guardano bene dal risolvere il problema sul tappeto temendo a loro volta di essere passibili di orientamenti qualificabili come “danno all’erario”; e) tutto viene rimandato alle calende greche, spesso mai risolto.

Così va l’Italia nei tempi attuali.

 Daniella Maroni – 10 buone ragioni per prorogare l’opzione donna

Lasciamo al testo

Il sistema dei controlli di regolarità amministrativo contabile degli atti di Regioni e Comuni.

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Il mondo amministrativo dei Comuni ha acquisito un forte potere e rilevanza nel nostro sistema istituzionale, tanto da “mandare” il Sindaco di Firenze e un ex Presidente dell’ANCI ai vertici delle Istituzioni. La ventata di novità per la pubblica amministrazione  non deve, tuttavia, far dimenticare che, anche e soprattutto nelle autonomie locali, nella legislazione amministrativa attuale si annidano dei “bachi” legislativi di pericolosità non ancora sufficientemente evidenziata. Continua a leggere

EXPO e M.O.S.E.: i controlli moltiplicano la corruzione.

Risultati immagini per m.o.s.e. veneziaPubblichiamo il link di un articolo apparso sul  blog “Le Formiche” , scritto da Riccardo Ruggeri, ex top manager della FIAT, sulla problematica dei controlli sulla corruzione, vista dal versante delle aziende private.

Riccardo Ruggeri: perché i controlli moltiplicano la corruzione. 

 

Riforma del Fisco – Come ridurre la pressione fiscale di 43 miliardi in tre anni – le proposte di Vincenzo Visco

 FESTIVAL MANIFUTURA 2009 NENS

Vincenzo Visco, già Ministro delle Finanze nei governi Prodi 1 e D’Alema e vice-Ministro dell’Economia del 2o Governo Prodi, non è solo uno che di fisco se ne intende, ma che le cose “le ha fatte”. Con buona pace di chi ama dipingerlo come un Dracula assetato di “sangue fiscale”, negli anni in cui operò politicamente, ci fu un significativo recupero di “compliance fiscale”, dovuto, come spiega lui stesso, non tanto alle sole attività di controllo e accertamento, quanto – anche e soprattutto – ad una strategia di contrasto più articolata. Continua a leggere

Conferenza unificata Stato Regioni – Alleanza istituzionale per rilanciare la funzione pubblica nel Paese

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Pubblichiamo il documento “Italia semplice”, firmato dal Ministro per la semplificazione Marianna MADIA, dal Ministro per gli affari regionali Carmela LANZETTA, dal Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Vasco ERRANI e dal Presidente dell’ANCI , Piero FASSINO, denominato “Alleanza istituzionale per rilanciare la funzione pubblica nel Paese” – peraltro non presente oggi sul sito della Conferenza unificata Stato Regioni (vedi qui) – che costituisce una piattaforma comune concordata prima del Consiglio dei ministri del prossimo 13 giugno 2014 in ordine ai principi condivisi ai quali si dovrà ispirare le prevista riforma della pubblica amministrazione.

Scopo del documento era quello di fissare un complesso di principi comuni  PRIMA CHE IL GOVERNO proceda all’emanazione di un decreto legge e/o un disegno di legge sull’intera materia. E’ chiara la volontà del Governo di non rinviare il momento del confronto con le Regioni e le Autonomie locali a una fase successiva a quella dell’avvenuta azione di adozione/proposta di disposizioni legislative. Sullo sfondo  c’è la volontà comune di evitare che le disposizioni di legge immediatamente esecutive per Amministrazione centrale ed Enti pubblici non economiche siano poi rinviate sine die sul resto del mondo delle Amministrazioni pubbliche – Regioni, Comuni, Province e ASL – come nei fatti è sempre avvenuto.

Il documento di intenti comuni si articola in 5 interventi strategici: 1) ripensare l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni (territoriale e nazionale) sul territorio; 2) Valorizzazione del capitale umano quale elemento vitale delle capacità della PA di dare risposte certe in tempi rapidi; 3) semplificare per crescere: ridefinire e rendere semplici le procedure; 4) puntare alla digitalizzazione come unica forma di dialogo fra PA cittadini e imprese; 5) open data e trasparenza come elementi ordinari dell’agire pubblico.

Sui principi generali esposti nel documento non si può non essere d’accordo, tuttavia alcune clamorose “assenze” concettuali preoccupano non poco. Una su tutte: la creazione del “mercato organico (sic) della dirigenza articolato territorialmente” è uno strumento a doppia possibile trazione: se istituito tout court, diventerà lo strumento per depotenziare ulteriormente l’autonomia della dirigenza, che non è privilegio di casta, ma garanzia costituzionale di legittimità e buon andamento. E’ invece indispensabile legare il regime della dirigenza pubblica – mobilità, incarichi, revoche e retribuzioni – con un solido,oggettivo e trasparente sistema di valutazione delle performance e delle competenze.

C’è poco o niente nei documenti ufficiali in ordine al punto della valutazione. Ciò rende l’impianto della riforma debole e pericoloso. Come base di qualunque ragionamento possibile, é necessario affermare – chiaro e forte – che la valutazione nella pubblica amministrazione non c’è o, meglio, è una foglia di fico che da vent’anni giustifica il pagamento a pioggia delle retribuzioni di risultato. Neanche la riforma Brunetta ha realizzato alcunché. Gli OIV sono organi solo formalmente indipendenti dalle amministrazioni valutate e ne subiscono quindi ogni tipo di condizionamento. La CIVIT, che era sta istituita come vertice di raccordo governativo di tutti gli Organismi di valutazione non c’è più, nel senso che le sue competenze sono state assunte dall’Autorità anticorruzione (ANAC) le cui pur fondamentali attribuzioni nulla hanno a che fare con la valutazione delle performance di Amministrazioni pubbliche e dirigenza. In questo panorama istituzionale da “anno zero”, perché nessuno dei protagonisti della riforma si preoccupa di legare il nuovo regime della dirigenza con la creazione/rifondazione di un serio sistema di valutazione? Questa tendenza, se confermata dalle disposizioni che adotterà il Governo, ci indurrà a  valutazioni negative sul senso della riforma della dirigenza pubblica annunciata.

 Conferenza unificata Stato Regioni – Italia semplice  giu 2014

 

NORMATIVA E ATTI DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI

conferenza stato regioni

D. Lgs. 28 AGOSTO 1997, n 281 – Attribuzioni della Conferenza permanente Stato regioni.

Normativa di riferimento e atti della Conferenza Stato regioni.

Dottrina – La Conferenza Stato regioni fra teoria e prassi alla luce della giurisprudenza costituzionale – 2011  Raffaele Morelli

Dottrina – L’evoluzione del sistema delle Conferenza – 2012 Matilde Castiello, Gianliborio Mazzola