Cassese e la privatizzazione nel pubblico impiego: bilancio della riforma.

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2013 Un bilancio del Prof. Cassese sulla privatizzazione del pubblico impiego

35 anni dopo la pubblicazione del manuale di Mario Rusciano “l’impiego pubbligo”, 30 anni dopo la “legge quadro sul pubblico impiego”, 20 anni dopo la promulgazione della legge 29 del 1993, il prof Sabino Cassese effettua una “due diligence” sui risultati ottenuti con tale riforma, sul modo cioè in cui il cambiamento provocato da tali leggi ha (o non ha) inciso sulla qualità dell’agire amministrativo nel nostro Paese.

Vedi anche una sintesi del convegno tenutosi sull’argomento – clicca qui

Lectio magistralis del prof. Sabino Cassese sulla gestione delle politiche pubbliche in Italia

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2013 Qualità politiche pubbliche Sabino_Cassese

Video della Lectio magistralis sulle politiche pubbliche Camera dei deputati febbraio 2013 Continua a leggere

I distruttori delle riforme – Francesco Giavazzi e Alberto Alesina

 

Finalmente individuati i colpevoli delle mancate riforme: i dirigenti pubblici

 Corriere della Sera_Giavazzi Alesina 

articolo Corriere della sera

Cassese – La qualità delle politiche pubbliche,ovvero del metodo di governare

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Lectio magistralis del prof. Sabino Cassese in occasione del Rapporto 2012-13 di “Italiadecide”, Camera dei Deputati – Sala della Regina- 11 febbraio 2013

 Qualità delle politiche pubbliche Sabino_Cassese – clicca qui

Sabino Cassese: Regole e amministrazione pubblica.

In primo piano

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Pubblichiamo l’intervento del prof. Sabino Cassese al Convegno “Regole e Pubblica Amministrazione”, tenutosi nel marzo 2013 al Dipartimento della Funzione Pubblica. L’argomento centrale dell’intervento trae spunto dall’analisi dei fenomeni di illegalità nelle amministrazioni pubbliche

clicca qui per vedere il video.

 

Lo scandalo dei finanziamenti ai consiglieri regionali.

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Lo scandalo dei rimborsi elettorali ai partiti erogati direttamente dalla Regione Lazio ai vari gruppi politici in Consiglio regionale – come nel resto di quasi tutte le altreAmministrazioni regionali – si sta diradando nella memoria collettiva. Invece, al di là del faccione di Franco Fiorito e delle feste scollacciate organizzate da questo o quel consigliere regionale, fissiamo i veri punti politico-amministrativi di quella vicenda:

  • sistema basato su un budget generale di spesa approvato in sede di deliberazione del bilancio della Regione, dettagliato nelle singole voci, ciascuna corrispondente all’importo del fondo destinato a ciascun gruppo consiliare,
  • importo annuo del “fondo”: circa 14 milioni di euro;
  • gestione di ciascun “fondo” a cura del capogruppo che teneva contabilità personale – non rimessa a qualsivoglia controllo pubblico – dei versamenti ai vari consiglieri a titolo di “rimborso elettorale”;
  • leggi regolatrici di una simile procedura “amministrativa”: nessuna.

Deposizione di Franco Fiorito ai pubblici ministeri: “Così funzionava il finanziamento ai consiglieri” -clicca qui

Ripetiamo ancora: il faccione e le arroganze  di Franco Fiorito in questa vicenda sono servite ad occultare agli occhi dei più una questione basilare:  come è possibile che un intero Consiglio regionale della Repubblica possa operare al di fuori di qualunque legge o criterio di legittimità?

Una risposta noi ce l’avremmo: l’abrogazione del 1o comma dell’articolo 125 della Carta costituzionale che prevedeva un sistema di “controllo di legittimità degli atti amministrativi della Regione…esercitato in forma decentrata….nei modi e nei limiti stabiliti da leggi della Repubblica”. Il sistema dei controlli di legittimità degli atti delle Province e dei Comuni, previsto dall’articolo 130 della Carta costituzionale del 1946, è stato parimenti abrogato.

Cioè a dire che la riforma del titolo V della CostituzioneLegge costituzionale n 3 del 18 ottobre 2001) si è avventurosamente impegnata ad affermare il principio della pari ordinazione degli Organi territoriali della Repubblica travolgendo, tuttavia, altri principi fondamentali, primo fra i quali quello della garanzia di legittimità degli atti della Pubblica amministrazione.

Il sistema dei controlli di legittimità degli atti delle Regioni (anche delle Province e dei Comuni) è stato letteralmente smantellato, senza che al suo posto fosse concepito alcunché.

…e questi sono i risultati…… qualcuno ha il coraggio di collegare l’assenza di controlli sugli atti di spesa in un numero enorme di amministrazioni pubbliche (o private di proprietà pubblica) con la possente scalata dell’Italia nella classifica dei paesi con il tasso di corruzione più alto? Con uno slogan potremmo dire: “Finalmente oggi rubare è facile!”.

Giuseppe Beato

NUMERO DIPENDENTI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

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VEDI L’AGGIORNAMENTO ALL’ANNO 2011 – clicca qui

Il dato statistico sui dipendenti del Servizio sanitario nazionale, sia complessivo che distribuito per regione, per sesso, per ruolo e per settore di servizio (ASL, aziende ospedaliere , etc) è stato rilevato dall’Ufficio di direzione statistica del Ministero della salute nel febbraio dello scorso anno 2013. I dipendenti nell’anno 2010 erano in tutto 646.236.

Personale SSN anno 2010

MINISTERO DELLA SALUTE -PERSONALE DELLE ASL E DEGLI ISTITUTI DI CURA PUBBLICI

Funzioni non svolte e attività reali dei gabinetti ministeriali – Antonio Zucaro

anto zucaro

“Un saggio di Antonio Zucaro sulle attività ed interessi reali gestiti nei Gabinetti ministeriali. La sconfortante disamina dell'”ora e adesso” lascia chiaramente trapelare tutto ciò che le cabine di regia dell’Amministrazione pubblica italiana non vogliono e non sono capaci di fare. La pur indispensabile strumentazione giuridica viene usata ed abusata per stravolgere quello che sarebbe il vero ruolo dei Gabinetti: non di semplici produttori di proposte di legge e di direttive, ma, da un canto, primi responsabili dell’analisi di fattibilità delle disposizioni di legge predisposte per i Ministri attraverso tecniche di AIR, d’altro canto, responsabili finali dell’applicazione di quelle politiche pubbliche che il Parlamento dispone per il Paese. Nulla di tutto questo, in una continua indigestione di trucchetti giuridici, codicilli e interpretazioni “ad usum delphini.

Antonio ZUCARO – Gabinetti ministeriali: il cambiamento necessario.

 

 

IL NUOVO INPS NEL SISTEMA DI SICUREZZA SOCIALE ITALIANO

logo inps

Un documento, curato da Giuseppe Beato, che passa in rassegna le vecchie e nuove funzioni di sicurezza sociale attribuite all’INPS in seguito all’accorpamento di INPDAP ed ENPALS e alla riforma del mercato del lavoro di cui alla Legge n 92 del giugno 2012. La sintesi delle grandezze finanziarie e gestionali INPS mostra con chiarezza il ruolo fondamentale dell’Istituto nella gestione del welfare del nostro Paese.

 Il nuovo INPS nel sistema di sicurezza italiano – gennaio 2013

 

Quale 2013 per le Pubbliche Amministrazioni

La sfida del fiscal compact inizia con l’anno ora in corso. Il ruolo e i compiti delle Pubbliche Amministrazioni.

QUESTO SITO, QUEST’ANNO

L’ anno appena iniziato sarà un anno di svolta, forse decisivo per le sorti del Paese. Ci sarà un nuovo Parlamento, una nuova maggioranza politica, un nuovo Governo. Quel che ci preme evidenziare è che sarà un anno di svolta anche per la riforma amministrativa. Necessariamente,  perché siamo obbligati a ciò dagli impegni assunti in Europa e dalla conseguente legge costituzionale n. 1 del 2012, sull’ equilibrio di Bilancio. A questa si è aggiunta la “ legge rinforzata “ di attuazione della medesima, approvata in via definitiva al Senato il 20 dicembre, senza particolari discussioni e nella totale indifferenza della stampa.

Secondo queste leggi, tutte le Amministrazioni, centrali e locali, devono assicurare l’ equilibrio di bilancio, ovvero che il saldo strutturale tra entrate e uscite, al netto di eventuali misure straordinarie necessarie a correggere gli effetti del ciclo, corrisponda ai criteri definiti in sede di Unione Europea. In sostanza, significa che dal 2013 i bilanci di tutte le PP.AA. dovranno essere, più o meno, in pareggio; inoltre, che dal 2015 dovremo cominciare a ridurre lo stock del nostro debito pubblico con l’ obiettivo di portarlo al 60 % del P.I.L., in venti anni. Il debito, oggi, è di circa 1982 mld di €, pari al 126 % del P.I.L. ( circa 1572 mld. ).

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Cisl: lavoro pubblico e lavoro sociale, servizi e bene comune

Il punto di vista della Cisl in ordine alla ricostruzione morale e politica del nostro Paese.

Da segnalare  la lectio magistralis di Giuliano Amato “Ripartire dal bene comune” sull’evoluzione/involuzione della cultura dei diritti dell’individuo verso un contesto etico in cui si è attenuato il senso del bene comune e un’illuminante esposizione di Luca Antonini sulle modalità reali attraverso le quali il federalismo si è sviluppato nel nostro Paese.

Locandina del convegno

Documento ufficiale del convegno

Lectio magistralis di Giuliano Amato sull’evoluzione del sentimento comune della solidarietà sociale

Interventi di Mauro Magatti e di Luca Antonini

Conclusioni del Segretario generale della CISL Raffaele Bonanni

 

SPESA PER ISTRUZIONE IN ITALIA -CONFRONTO CON L’EUROPA

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Il confronto statistico fra spese per l’istruzione in Italia ed analoghe spese nell’Unione europea manifesta chiaramente un un gap nei confronti dell’Europa a 27. La percentuale delle persone fra i 25 e i 64 anni in possesso della licenza di scuola media inferiore come titolo di studio più elevato è del 45%.

Istruzione in Italia – aprile 2013 

INPS: nuova pagina facebook e debutto su youtube

L‘Inps rafforza la sua presenza sui social network con l’apertura di una nuova pagina Facebook dedicata al sistema contributivo (dopo quelle su riscatto della laurea, buoni lavoro e lavoro domestico) e di un proprio canale tematico su YouTube. Lo scopo è rendere disponibili ad un numero sempre maggiore di utenti i contenuti informativi già presenti sul sito istituzionale, diversificando gli strumenti. Ad oggi sono circa 10.000 i lettori della pagine Inps su Facebook, ma attraverso la nuova pagina e Youtube si punta ad allargare ulteriormente la platea. In particolare, sostiene l’ente, Facebook e YouTube rappresentano i canali ideali per diffondere e sostenere una cultura della previdenza nei confronti dei cittadini più giovani, ancora impegnati negli studi o appena entrati nel mondo del lavoro. La nuova pagina Facebook “Pensioni: sistema contributivo” intende fornire informazioni sui contributi obbligatori, da riscatto o figurativi, su come viene calcolato il montante contributivo, su come consultare il proprio estratto contributivo ed altro ancora. È rivolta soprattutto ai lavoratori più giovani che percepiranno la futura pensione in base al cosiddetto “sistema contributivo puro”. Per accedere alla pagina tematica è necessario avere un profilo Facebook, dal quale digitare in ricerca “Pensioni: sistema contributivo” o andare direttamente su www.facebook.com/INPS.SistemaContributivo e cliccare su “Mi piace”. Il canale YouTube ospiterà inizialmente i materiali di attualità prodotti dall’Istituto, come il video di Bruno Bozzetto sulla riforma delle pensioni e i video del servizio informativo “Inps in onda”, ma saranno aggiunti contenuti nel prossimo futuro. Il canale è  visibile liberamente all’indirizzo www.youtube.com/user/INPS.Comunica. Iscrivendosi, gli utenti potranno essere costantemente aggiornati sui nuovi contenuti caricati e sulle novità. L’archivio di tutti i materiali multimediali dell’Istituto è comunque disponibile all’interno della sezione “Inps Comunica” del portale www.inps.it. I contenuti delle pagine Facebook e del canale YouTube, ovviamente, avranno solo una generale valenza informativa: per eventuali approfondimenti, come pure per le richieste di servizi o prestazioni, occorre far riferimento al portale www.inps.it.