Il Distretto di Roma Capitale – Proposta di legge costituzionale

pro demos

In un Paese quale l’Italia che, con buona pace della retorica “Cavour-Garibaldi-Mazzini-Vittorio Emanuele” , non si è mai sentito unito nei cuori ed in cui, il giorno dopo l’Impresa dei Mille, il Sud Italia – che non aveva possibilità economica di inviare i suoi giovani figli agricoltori per quattro anni alla leva militare obbligatoria – fu stuprato dalle truppe piemontesi del generale Cialdini con 50.000 morti, sarà sempre difficile accreditare il problema della sua Capitale Roma come problema nazionale  di interesse comune. A dispetto, tuttavia, di questa “latitanza del noi“, la speranza e la logica applicata in altri Paesi quali U.S.A. e Germania conduce a un’idea istituzionale di Roma come “Distretto” equiparato al rango di Regione a statuto speciale, sull’esempio di Washington e Berlino.

Vediamo in tal senso, oltre alla proposta di legge costituzionale a ciò finalizzata, anche uno studio dal titolo “ROMA 2025: un patto tra l’Italia e la sua Capitale

 Pro Demos 2013 – Roma 2025: un patto fra l’Italia e la sua Capitale

Distretto  di Roma capitale – proposta di revisione costituzionale 

Massimo Cacciari – Tutto il potere in mano al Sovrano?

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A pensarci bene, ciò che colpisce di questo corsivo dell’Espresso (n. 36, 11 sett 2014 – vedi qui sotto) non è tanto che le affermazioni provengano da un filosofo, quanto soprattutto il fatto che siano pronunciate da uno che ha fatto il Sindaco di Venezia per 5 anni, e che, vivaddio, l’Amministrazione pubblica la conosce.

Massimo Cacciari, partendo dall’idea di “governo dello Stato” nel pensiero del Presidente Renzi – tutta incentrata quest’ultima sul “primato della politica”, analizza il rapporto fra politica e dirigenza pubblica italiana.

Cacciari afferma fra l’altro: “…..che la nostra pubblica amministrazione sia inefficiente risulta da dati di fatto incontestabili: giustizia, costi per fare impresa, addirittura per pagare le tasse, per ottenere ogni sorta di servizi. Ma ciò non dipende forse, oltre che dal coacervo e sovrapposizione di leggi illeggibili (perché non si è partiti dalla “semplificazione”?), proprio dal fatto che non si è mai voluto una burocrazia preparata, intelligente, responsabile, e se ne è sempre auspicata la “obbedienza”?..”. Con ciò egli pone il problema, mai risolto, del ruolo della dirigenza pubblica in Italia: mero strumento di attuazione della volontà del principe, oppure, come in Francia e in Inghilterra, compagine “forte-dotata di senso dello Stato e perciò di responsabilità nei confronti dell’autorità politica”? Sullo sfondo del ragionamento di Cacciari si intravede anche il pensiero di un altro grande maître a penser: Giuseppe De Rita, il quale, già 4 mesi fa aveva individuato nelle linee di riforma della Pa del governo Renzi il persistere della tendenza alla progressiva esautorazione dei corpi intermedi della società civile, che cominciò a manifestarsi negli anni ’80 nel corso dell'”era Craxi” (vedi qui dal Corsera del 6 maggio 2014).

 Massimo Cacciari – Se tutto il potere finisce in mano al sovrano – 5 sett 2014.

 

Per una buona scuola – il Programma del Governo Renzi sulla scuola.

Pubblichiamo qui di seguito il programma – elaborato in forma di slide e riquadri esplicativi – presentato dal Governo Renzi lo scorso 3 settembre 2014.

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Sabino Cassese – GOVERNARE GLI ITALIANI: storia dello Stato.

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Pubblichiamo, a cura di Antonio Zucaro, la recensione del testo di Sabino Cassese, Governare gli Italiani – storia dello Stato, nel quale l’autore ripercorre tutte le fasi successive del dispiegarsi dell’azione dello Stato italiano  – come somma di istituzioni pubbliche di governo della comunità –  dall’Unità d’iItalia in poi. L’ attenzione è posta soprattutto su due temi: la forza (o la debolezza, a seconda dei casi) dell’istituzione “Stato” nel corso della storia nazionale e, oggi, nei confronti delle Istituzioni internazionali le quali, attraverso un complesso sistema di regole in qualche modo imbrigliano e orientano la sovranità degli Stati nazionali.

Particolarmente interessanti e azzeccati i riferimenti specifici alla “burocrazia ministeriale“, composta  “dalle burocrazie ministeriali in senso proprio….da sempre strutturalmente deboli ” e da un “nomenklatura” costituita ” dai capi di gabinetto, categoria quest’ultima che ai corpi burocratici è sostanzialmente esterna, tranne qualche eccezione” e che è “cresciuta di peso come tramite fra una politica debole e un’amministrazione sottomessa”.

 Recensione del libro di Sabino Cassese: Governare gli Italiani – anno 2014.

 

Nuova etica pubblica – numero 2 della rivisita dell’Associazione.

Pubblichiamo il numero 02 di “Nuova Etica Pubblica“, rivista dell’Associazione diretta da Daniela Carlà, che si occupa dei problemi attuali delle pubbliche amministrazioni. In stretta correlazione con il lancio della nuova riforma della Pa da parte del Governo Renzi il tema prescelto è quello della valutazione.

In evidenza l’intervista ad Angelo Rughetti, Sottosegretario di Stato per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione.

Buona lettura.

 Rivista Nuova Etica Pubblica – luglio 2014

Storia della PA italiana nel primo dopoguerra di Guido Melis

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Un fondamentale testo di storia della PA italiana di Guido Melis – scaricabile anche dal sito del Ministero dei Beni culturali. Sono minuziosamente ricostruite le vicende della pubblica Amministrazione italiana della fine della prima guerra mondiale alla fine degli anni ’30. E’ stupefacente addentrarsi nelle storie che ci racconta Melis perché si ritrovano in perfetto parallelo tutte le logiche che, allora come ora, impediscono di riformare la pa italiana nel senso di una maggiore efficienza: ci sono i riformatori, incerti e incongrui rispetto ad un quadro d’insieme, i conservatori, arroccati in difesa di sacri principi che hanno la sola funzione di tutelare la loro personale posizione, l’immobilismo come risorsa, la politica sempre estranea e/o infastidita, mai cosciente della necessità di guadagnare l’alleanza con chi dentro la pubblica amministrazione avrebbe desiderio di cambiarla veramente.

Due modelli di amministrazione tra liberalismo e fascismo – Guido Melis 1988 .

Il punto sulle riforme in corso promosse dal governo Renzi.

L’articolo di Enrico Marro pubblicato sul Corriere della Sera del 16 giugno 2014 ci pare riepiloghi bene la situazione delle riforma lanciate dal Governo in carica.

 Enrico Marro Corsera – La strada in salita delle riforme

Riforma del Fisco – Come ridurre la pressione fiscale di 43 miliardi in tre anni – le proposte di Vincenzo Visco

 FESTIVAL MANIFUTURA 2009 NENS

Vincenzo Visco, già Ministro delle Finanze nei governi Prodi 1 e D’Alema e vice-Ministro dell’Economia del 2o Governo Prodi, non è solo uno che di fisco se ne intende, ma che le cose “le ha fatte”. Con buona pace di chi ama dipingerlo come un Dracula assetato di “sangue fiscale”, negli anni in cui operò politicamente, ci fu un significativo recupero di “compliance fiscale”, dovuto, come spiega lui stesso, non tanto alle sole attività di controllo e accertamento, quanto – anche e soprattutto – ad una strategia di contrasto più articolata. Continua a leggere

RELAZIONE DELLA BANCA D’ITALIA SUL 2013 – CONSIDERAZIONI FINALI DEL GOVERNATORE

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Pubblichiamo la relazione finale della Banca d’Italia per il 2013 e le considerazioni finali del Governatore Ignazio Visco.

VIDEO – Considerazioni finali del Governatore.

 Considerazioni finali della Relazione 2013.

Banca d’Italia – Relazione sul 2013.

Corriere della Sera 31 mag 2014 -VISCO: l’Italia torni ad investire.

Vedi anche in questo sito I mutamenti e le evoluzioni del ruolo della Banca d’Italia.

UNADIS – DIREL – DIRER – FEDERSANITA’: ASSEMBLEA AL FORUM PA

Il 29 maggio è stata promossa un’assemblea in occasione del Forum Pa 2014 da quattro sigle rappresentative della dirigenza pubblica: UNADIS (statali), DIREL (Enti locali Comuni), DIRER (REGIONI), FEDERSANITA’ (dirigenti e direttivi SSN).

Pubblichiamo le posizioni di queste Associazioni in ordine ai “44 punti” del Governo Renzi, al Ruolo unico e alla Valutazione.

Intersindacale – risposte ai 44 punti – maggio 2014

Prime riflessioni Unadis su Ruolo Unico

Proposta Unadis su Valutazione Dirigenza – aprile 2014

Le posizioni espresse dalle quattro Associazioni corrono parallele – ma non coincidenti – a quelle emanate dalla Confederazione CIDA – dirigenti pubblici e privati (vedi qui Risposta CIDA al documento del Governo ).

Poi c’è l’Associazione giovani dirigenti, l’Associazione allievi della SSPA, l’Associazione dei Prefetti, l’Associazione dei Diplomatici.……

………Una domanda sorge spontanea: conviene continuare a muoversi ciascuno per conto suo – con magnifico frazionismo e bella autoreferenzialità di sigla – nel mezzo di una partita così importante e delicata quale la riforma della pubblica amministrazione, ora in pieno corso?……

Associazione Etica PA – NUOVO REGIME DELLA DIRIGENZA PUBBLICA

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Pubblichiamo il punto di vista della nostra Associazione in ordine alla riforma della dirigenza pubblica nella nota del Presidente Antonio ZUCARO.  Nuovo regime della dirigenza pubblica – Dirigenza di ruolo, valutazione, Ruoli dirigenziali.

BANCA D’ITALIA

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Nell’imminenza della Relazione annuale del Governatore della Banca d’Italia, presentiamo due articoli di quotidiani che illustrano diffusamente i mutamenti e le evoluzioni del ruolo della nostra Banca centrale, ancora uno degli elementi di punta dell’Amministrazione pubblica italiana.

La Repubblica 26 mag 2014 – La metamorfosi della Banca d’Italia

Il Foglio 3 feb 2014 – La riforma della Banca d’Italia

 

 

IL MESSAGGERO – IL MINISTRO MADIA E LA RIFORMA DELLA DIRIGENZA PUBBLICA

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Sul Messaggero del 21 maggio 2014 il Ministro MADIA anticipa le linee direttrici della riforma della Dirigenza pubblica, prevista per il prossimo 13 giugno.

 Articolo Madia 21 maggio 2014 – Messaggero

GUIDO MELIS – SERVONO ANCORA I PREFETTI?

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Pubblichiamo un intervento sul “Sole 24 ore” del 6 maggio 2014 di Guido Melis, professore universitario alla Sapienza di Roma ed ex deputato del Partito democratico nella scorsa legislatura, sulla funzione delle Prefetture e sulla prevista diminuzione del loro numero a 40.

 PREFETTURE IMPORTANTE RUOLO DI RACCORDO

Alle considerazioni del prof. MELIS sulla necessaria funzione di raccordo svolta dalle Prefetture fra governo centrale e Autonomie locali, ne aggiungiamo una ulteriore di contesto: il “modello di riferimento teorico di lettura della pubblica amministrazione” che prevale ormai nelle fila del Governo Renzi (rappresentato in parte prevalente da ex amministratori locali, cominciando dallo stesso Presidente del Consiglio) è intriso da una forte insofferenza per “lo Stato centrale” – i “Ministeri”, i “Sovrintendenti alle belle arti”, le “Prefetture”, i “Segretari comunali”(che hanno la colpa storica di essere transitati dai ruoli del Ministero dell’Interno”). Con una visione fortemente partigiana, a loro si imputano tutti gli impacci che rallentano l’azione delle Autonomie locali e, alla fine, la riforma stessa della pubblica amministrazione. E’ una visione errata e fuorviante che, come al solito, tende a gettare il bambino insieme all’acqua sporca. Se una certa istituzione presenta dei problemi, l’impulso prevalente é sempre quello di “levarla di mezzo”, piuttosto che riformarla e renderla consona ai tempi. Grave errore. E mancanza di prospettiva ampia. Si ritiene che i problemi della pa siano annidati solo nell’Amministrazione centrale. Invece, le società partecipate, lo smantellamento dei controlli sugli atti di spesa avvenuto negli ultimi dieci anni, i mille piccoli e grandi rivoli di corruzione presenti in tutta la pubblica amministrazione, le lentezze e i ritardi anche negli atti di Regioni e Comuni consiglierebbero di non orientare l’opinione pubblica all’individuazione del solito colpevole, ma di procedere alla valutazione e risoluzione dei problemi lì dove si presentino.

Le unioni dei comuni – Realtà e legislazione dei piccoli comuni

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I piccoli Comuni nella realtà italiana costituiscono oasi di pace e di ricchezze nascoste, dove molti amano immergersi quando desiderano recuperare momenti di vera umanità e di serenità profonda. I Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti sono 5.683 sugli 8.000 circa totali; la loro popolazione è di più di 10 milioni di abitanti sui 60 milioni complessivi. Continua a leggere

CONSIGLIO DEI MINISTRI 30 APRILE 2014 SULLA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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Decreto legge o disegno di legge delega non sono usciti dalla riunione odierna del Consiglio dei Ministri. Sono state, invece, enunciate le LINEE GUIDA DELLA RIFORMA DELLA PA, rinviando la presentazione dell’atto del Governo di proposta al Parlamento (il disegno di legge sarà varato il 13 giugno prossimo).

Nel frattempo i cittadini sono stati invitati ad inviare le loro considerazioni, proposte e suggerimenti al seguente indirizzo di posta elettronica:  rivoluzione@governo.it

Vediamo il comunicato presente sul sito web del Governo (CLICCA QUI) e il video you tube della conferenza stampa conclusiva – CLICCA QUI CONFERENZA STAMPA RENZI MADIA del 30 aprile 2014