Sabino Cassese – GOVERNARE GLI ITALIANI: storia dello Stato.

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Pubblichiamo, a cura di Antonio Zucaro, la recensione del testo di Sabino Cassese, Governare gli Italiani – storia dello Stato, nel quale l’autore ripercorre tutte le fasi successive del dispiegarsi dell’azione dello Stato italiano  – come somma di istituzioni pubbliche di governo della comunità –  dall’Unità d’iItalia in poi. L’ attenzione è posta soprattutto su due temi: la forza (o la debolezza, a seconda dei casi) dell’istituzione “Stato” nel corso della storia nazionale e, oggi, nei confronti delle Istituzioni internazionali le quali, attraverso un complesso sistema di regole in qualche modo imbrigliano e orientano la sovranità degli Stati nazionali.

Particolarmente interessanti e azzeccati i riferimenti specifici alla “burocrazia ministeriale“, composta  “dalle burocrazie ministeriali in senso proprio….da sempre strutturalmente deboli ” e da un “nomenklatura” costituita ” dai capi di gabinetto, categoria quest’ultima che ai corpi burocratici è sostanzialmente esterna, tranne qualche eccezione” e che è “cresciuta di peso come tramite fra una politica debole e un’amministrazione sottomessa”.

 Recensione del libro di Sabino Cassese: Governare gli Italiani – anno 2014.

 

Nuova etica pubblica – numero 2 della rivisita dell’Associazione.

Pubblichiamo il numero 02 di “Nuova Etica Pubblica“, rivista dell’Associazione diretta da Daniela Carlà, che si occupa dei problemi attuali delle pubbliche amministrazioni. In stretta correlazione con il lancio della nuova riforma della Pa da parte del Governo Renzi il tema prescelto è quello della valutazione.

In evidenza l’intervista ad Angelo Rughetti, Sottosegretario di Stato per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione.

Buona lettura.

 Rivista Nuova Etica Pubblica – luglio 2014

Storia della PA italiana nel primo dopoguerra di Guido Melis

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Un fondamentale testo di storia della PA italiana di Guido Melis – scaricabile anche dal sito del Ministero dei Beni culturali. Sono minuziosamente ricostruite le vicende della pubblica Amministrazione italiana della fine della prima guerra mondiale alla fine degli anni ’30. E’ stupefacente addentrarsi nelle storie che ci racconta Melis perché si ritrovano in perfetto parallelo tutte le logiche che, allora come ora, impediscono di riformare la pa italiana nel senso di una maggiore efficienza: ci sono i riformatori, incerti e incongrui rispetto ad un quadro d’insieme, i conservatori, arroccati in difesa di sacri principi che hanno la sola funzione di tutelare la loro personale posizione, l’immobilismo come risorsa, la politica sempre estranea e/o infastidita, mai cosciente della necessità di guadagnare l’alleanza con chi dentro la pubblica amministrazione avrebbe desiderio di cambiarla veramente.

Due modelli di amministrazione tra liberalismo e fascismo – Guido Melis 1988 .

Il punto sulle riforme in corso promosse dal governo Renzi.

L’articolo di Enrico Marro pubblicato sul Corriere della Sera del 16 giugno 2014 ci pare riepiloghi bene la situazione delle riforma lanciate dal Governo in carica.

 Enrico Marro Corsera – La strada in salita delle riforme

Riforma del Fisco – Come ridurre la pressione fiscale di 43 miliardi in tre anni – le proposte di Vincenzo Visco

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Vincenzo Visco, già Ministro delle Finanze nei governi Prodi 1 e D’Alema e vice-Ministro dell’Economia del 2o Governo Prodi, non è solo uno che di fisco se ne intende, ma che le cose “le ha fatte”. Con buona pace di chi ama dipingerlo come un Dracula assetato di “sangue fiscale”, negli anni in cui operò politicamente, ci fu un significativo recupero di “compliance fiscale”, dovuto, come spiega lui stesso, non tanto alle sole attività di controllo e accertamento, quanto – anche e soprattutto – ad una strategia di contrasto più articolata. Continua a leggere

RELAZIONE DELLA BANCA D’ITALIA SUL 2013 – CONSIDERAZIONI FINALI DEL GOVERNATORE

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Pubblichiamo la relazione finale della Banca d’Italia per il 2013 e le considerazioni finali del Governatore Ignazio Visco.

VIDEO – Considerazioni finali del Governatore.

 Considerazioni finali della Relazione 2013.

Banca d’Italia – Relazione sul 2013.

Corriere della Sera 31 mag 2014 -VISCO: l’Italia torni ad investire.

Vedi anche in questo sito I mutamenti e le evoluzioni del ruolo della Banca d’Italia.

UNADIS – DIREL – DIRER – FEDERSANITA’: ASSEMBLEA AL FORUM PA

Il 29 maggio è stata promossa un’assemblea in occasione del Forum Pa 2014 da quattro sigle rappresentative della dirigenza pubblica: UNADIS (statali), DIREL (Enti locali Comuni), DIRER (REGIONI), FEDERSANITA’ (dirigenti e direttivi SSN).

Pubblichiamo le posizioni di queste Associazioni in ordine ai “44 punti” del Governo Renzi, al Ruolo unico e alla Valutazione.

Intersindacale – risposte ai 44 punti – maggio 2014

Prime riflessioni Unadis su Ruolo Unico

Proposta Unadis su Valutazione Dirigenza – aprile 2014

Le posizioni espresse dalle quattro Associazioni corrono parallele – ma non coincidenti – a quelle emanate dalla Confederazione CIDA – dirigenti pubblici e privati (vedi qui Risposta CIDA al documento del Governo ).

Poi c’è l’Associazione giovani dirigenti, l’Associazione allievi della SSPA, l’Associazione dei Prefetti, l’Associazione dei Diplomatici.……

………Una domanda sorge spontanea: conviene continuare a muoversi ciascuno per conto suo – con magnifico frazionismo e bella autoreferenzialità di sigla – nel mezzo di una partita così importante e delicata quale la riforma della pubblica amministrazione, ora in pieno corso?……

Associazione Etica PA – NUOVO REGIME DELLA DIRIGENZA PUBBLICA

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Pubblichiamo il punto di vista della nostra Associazione in ordine alla riforma della dirigenza pubblica nella nota del Presidente Antonio ZUCARO.  Nuovo regime della dirigenza pubblica – Dirigenza di ruolo, valutazione, Ruoli dirigenziali.

BANCA D’ITALIA

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Nell’imminenza della Relazione annuale del Governatore della Banca d’Italia, presentiamo due articoli di quotidiani che illustrano diffusamente i mutamenti e le evoluzioni del ruolo della nostra Banca centrale, ancora uno degli elementi di punta dell’Amministrazione pubblica italiana.

La Repubblica 26 mag 2014 – La metamorfosi della Banca d’Italia

Il Foglio 3 feb 2014 – La riforma della Banca d’Italia

 

 

IL MESSAGGERO – IL MINISTRO MADIA E LA RIFORMA DELLA DIRIGENZA PUBBLICA

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Sul Messaggero del 21 maggio 2014 il Ministro MADIA anticipa le linee direttrici della riforma della Dirigenza pubblica, prevista per il prossimo 13 giugno.

 Articolo Madia 21 maggio 2014 – Messaggero

GUIDO MELIS – SERVONO ANCORA I PREFETTI?

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Pubblichiamo un intervento sul “Sole 24 ore” del 6 maggio 2014 di Guido Melis, professore universitario alla Sapienza di Roma ed ex deputato del Partito democratico nella scorsa legislatura, sulla funzione delle Prefetture e sulla prevista diminuzione del loro numero a 40.

 PREFETTURE IMPORTANTE RUOLO DI RACCORDO

Alle considerazioni del prof. MELIS sulla necessaria funzione di raccordo svolta dalle Prefetture fra governo centrale e Autonomie locali, ne aggiungiamo una ulteriore di contesto: il “modello di riferimento teorico di lettura della pubblica amministrazione” che prevale ormai nelle fila del Governo Renzi (rappresentato in parte prevalente da ex amministratori locali, cominciando dallo stesso Presidente del Consiglio) è intriso da una forte insofferenza per “lo Stato centrale” – i “Ministeri”, i “Sovrintendenti alle belle arti”, le “Prefetture”, i “Segretari comunali”(che hanno la colpa storica di essere transitati dai ruoli del Ministero dell’Interno”). Con una visione fortemente partigiana, a loro si imputano tutti gli impacci che rallentano l’azione delle Autonomie locali e, alla fine, la riforma stessa della pubblica amministrazione. E’ una visione errata e fuorviante che, come al solito, tende a gettare il bambino insieme all’acqua sporca. Se una certa istituzione presenta dei problemi, l’impulso prevalente é sempre quello di “levarla di mezzo”, piuttosto che riformarla e renderla consona ai tempi. Grave errore. E mancanza di prospettiva ampia. Si ritiene che i problemi della pa siano annidati solo nell’Amministrazione centrale. Invece, le società partecipate, lo smantellamento dei controlli sugli atti di spesa avvenuto negli ultimi dieci anni, i mille piccoli e grandi rivoli di corruzione presenti in tutta la pubblica amministrazione, le lentezze e i ritardi anche negli atti di Regioni e Comuni consiglierebbero di non orientare l’opinione pubblica all’individuazione del solito colpevole, ma di procedere alla valutazione e risoluzione dei problemi lì dove si presentino.

Le unioni dei comuni – Realtà e legislazione dei piccoli comuni

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I piccoli Comuni nella realtà italiana costituiscono oasi di pace e di ricchezze nascoste, dove molti amano immergersi quando desiderano recuperare momenti di vera umanità e di serenità profonda. I Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti sono 5.683 sugli 8.000 circa totali; la loro popolazione è di più di 10 milioni di abitanti sui 60 milioni complessivi. Continua a leggere

CONSIGLIO DEI MINISTRI 30 APRILE 2014 SULLA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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Decreto legge o disegno di legge delega non sono usciti dalla riunione odierna del Consiglio dei Ministri. Sono state, invece, enunciate le LINEE GUIDA DELLA RIFORMA DELLA PA, rinviando la presentazione dell’atto del Governo di proposta al Parlamento (il disegno di legge sarà varato il 13 giugno prossimo).

Nel frattempo i cittadini sono stati invitati ad inviare le loro considerazioni, proposte e suggerimenti al seguente indirizzo di posta elettronica:  rivoluzione@governo.it

Vediamo il comunicato presente sul sito web del Governo (CLICCA QUI) e il video you tube della conferenza stampa conclusiva – CLICCA QUI CONFERENZA STAMPA RENZI MADIA del 30 aprile 2014

Il punto sulle misure di spending review sugli stipendi dei dirigenti pubblici previste dal “Piano Cottarelli”

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Ferve il dibattito sulle misure di risparmio sul pubblico impiego previste per il 2014. In particolare diamo qui conto dei riferimenti specifici alle retribuzioni dei dirigenti pubblici presenti nel  Piano Cottarelli del 23 marzo 2014 – vedi qui testo integrale recentemente emanati e/o diffusi dal Governo.

Dalle ipotesi di intervento di Spending review di Cottarellli  sugli stipendi pubblici – vedi qui le slide specifiche-  pubblico impiego retribuzioni cottarelli slide  – si evince  che le retribuzioni LORDE degli alti dirigenti della pa italiana risultano superiori a quelle dei loro colleghi tedeschi, inglesi e francesi. Sulla oggettività delle metodologie di comparazione dei livelli retributivi – così come effettuata da vari studi recenti (leggi qui la voce.info sugli stipendi dei dirigenti pubblici italiani) – sono state già espresse precise riserve: prima fra tutte la non comparabilità degli importi lordi in presenza di sistemi di prelievo contributivo e tributario completamente differenti fra i diversi Paesi osservati.

Inoltre, pur con i suddetti rilievi metodologici, la retribuzione lorda dei dirigenti di seconda fascia italiani (che sono la grande maggioranza) risulta di poco superiore alla media (ultima riga della slide di pagina 15). La questione è sempre la stessa: perché si prendono a modello le retribuzioni dei dirigenti apicali e di 1a fascia che sono circa il 4% dell’intera popolazione dei dirigenti pubblici amministrativi (vedi qui) ?

Le retribuzioni complessive, infine, del pubblico impiego risultano dalla pagina 16 delle slide di Cottarelli come in linea nel 2012-2013 con la media delle retribuzioni del settore privato.

Sulla questione vedi anche un nostro approfondimento specifico: Clicca qui 

POLITICA E DIRIGENZA PUBBLICA – PRINCIPI COSTITUZIONALI

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In un momento di forte turbolenza quale quello presente, in cui le esigenze “di comunicazione” inducono ad affermazioni incaute in ordine al regime della dirigenza pubblica, ci pare il caso di ripubblicare le Sentenze storiche n 103 e 104 del 2007 della Corte costituzionale in ordine al tema dirigenza/spoils system/politica. Una politica debole e incapace di gestire le proprie lentezze si illude che la risoluzione dei propri mali possa essere affidata alla precarizzazione del regime della dirigenza. Dimenticando così che la funzione della burocrazia consiste nella traduzione in atti gestionali delle direttive politiche dentro un quadro di riferimento di stabilità, ordine, garanzia di imparzialità e buon andamento.

Tutelare il regime pubblicistico della dirigenza non significa difendere ottusamente privilegi di casta, ma salvaguardare uno dei sistemi di regole posto a tutela della democrazia. Politici e grande stampa confondono, più o meno volutamente – ma sempre colpevolmente – l’altissima burocrazia ministeriale, composta in maggioranza non da dirigenti di carriera, ma da giudici amministrativi, con la gran massa della dirigenza pubblica, i cui margini di autonomia nell’esercizio delle funzioni sono da sempre scarsi e facilmente condizionabili a livello ora politico, ora sindacale. Tali margini di autonomia vanno semmai accresciuti, non certo depotenziati. Chi vuole destrutturare la natura pubblica delle funzioni dirigenziali non lavora per il bene del Paese.

SENTENZA N 103 DEL 23 MARZO 2007 – redattore QUARANTA

SENTENZA N 104 DEL 23 MARZO 2007 – redattore CASSESE

Pubblichiamo infine, un interessante riassunto della questione “politica e regime della dirigenza pubblica” a cura di M. A. NOCE aggiornato alle disposizioni del d lgs 150/09.

 NOCE – Gli incarichi dirigenziali e il principio di imparzialità

LA DIRIGENZA PUBBLICA E LA SFIDA DELLA RUSPA

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Pubblichiamo da Forum Pa un articolo di Stefano Sepe che pone in primo piano il problema del ruolo propositivo della dirigenza nell’ennesimo ciclo di riforme della pubblica amministrazione inaugurato dal Governo Renzi. Le riforme non devono essere pensate ed attuate “contro” qualcuno, ma “insieme” a qualcuno nell’interesse generale della collettività.

Stefano Sepe 23 aprile 2014 – LA DIRIGENZA ACCETTI LA SFIDA