Siti web relativi alle donne nella PA

http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/normativa-comunitaria/231-parita-di-trattamento-in-materia-di-occupazione-impiego-formazione-e-accesso-a-beni-e-servizi

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità

http://www.rete-armida.it/

La rete delle alte professionalità femminili nella pubblica amministrazione

http://www.noidonne.org/

Il sito edito dalla Cooperativa Libera stampa fondato da Marina Sereni nell’anno  1937

http://www.senonoraquando.eu/

Movimento femminile nato nel  2011, attraversato  da fermenti di entusiasmo, creatività  e progettualità.

http://www.ingenere.it/perche

Rivista di informazione on line, dossier  e saggi sulle tematiche femminili.

http://www.andeonline.org/chisiamo.htm

Associazione nazionale delle Donne elettrici, movimento di opinione e di pressione per la presenza femminile nella politica e nella società.

http://www.udinazionale.org/donne-in-italia/storia-delludi/sono-nata-nel-1945.html

Unione donne italiane, associazione nata nel 1945.

http://www.noidonne.org/links.php

Indicazione di ulteriori link di Associazioni femminili.

http://www.consiglieraparitaroma.it/it/pages/associazioni-femminili.php

Indicazione di link di associazioni femminili dal sito delle Consigliere di parità della Provincia di Roma.

 

 

Risoluzione Parlamento Europeo: eliminazione degli steriotipi di genere

Nella Risolauzione sono presenti indicazioni diffuse affinchè le legislazioni nazionaliprocedano a produrre normative finalizzate all’eleiminazione degli steriotipi di genere nella vita familiare e lavorativa,per la violenza alle donne e per discriminazioni nel contesto lavorativo.

Risoluzione Parlamento europeo:

eliminazione degli stereotipi di genere.

                                                         Testi approvati    

                                        Martedì 12 marzo 2013 – Strasburgo

                                      Eliminare gli stereotipi di genere nell’UE

Risoluzione del Parlamento europeo del 12 marzo 2013 sull’eliminazione degli stereotipi di genere nell’Unione europea (2012/2116(INI)) Continua a leggere

Decreto legislativo n. 150 del 27 ottobre 2009

Consultazioni del presidente incaricato di formare il governo - Dichiarazioni del PDL

Il “famigerato” decreto Brunetta, che porta il nome dell’allora Ministro per la funzione pubblica, a metà fra le volenterose impostazioni e le stravaganti conclusioni contenute nel suo articolo 19 –Clicca qui

Funzioni non svolte e attività reali dei gabinetti ministeriali – Antonio Zucaro

anto zucaro

“Un saggio di Antonio Zucaro sulle attività ed interessi reali gestiti nei Gabinetti ministeriali. La sconfortante disamina dell'”ora e adesso” lascia chiaramente trapelare tutto ciò che le cabine di regia dell’Amministrazione pubblica italiana non vogliono e non sono capaci di fare. La pur indispensabile strumentazione giuridica viene usata ed abusata per stravolgere quello che sarebbe il vero ruolo dei Gabinetti: non di semplici produttori di proposte di legge e di direttive, ma, da un canto, primi responsabili dell’analisi di fattibilità delle disposizioni di legge predisposte per i Ministri attraverso tecniche di AIR, d’altro canto, responsabili finali dell’applicazione di quelle politiche pubbliche che il Parlamento dispone per il Paese. Nulla di tutto questo, in una continua indigestione di trucchetti giuridici, codicilli e interpretazioni “ad usum delphini.

Antonio ZUCARO – Gabinetti ministeriali: il cambiamento necessario.

 

 

I nostri link preferiti

SITI SPECIFICI SU PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
http://www.oecd.org/governance/
SEZIONE SULLE POLITICHE PUBBLICHE NEL SITO UFFICIALE DELL’OCSE
http://portal.forumpa.it/
FORUM PA
http://www.astrid-online.it/Riforma-de1/
ASTRID – AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E SEMPLIFICAZIONE
http://www.clubdirigentipa.it/
CLUB DIRIGENTI PA
http://www.piscino.it/
SITO SU TEMATICHE DEGLI ENTI LOCALI
http://www.agdp.it/
ASSOCIAZIONE GIOVANI CLASSI DIRIGENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

http://www.irpa.eu

IRPA – ISTITUTO DI RICERCA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

MATERIE ECONOMICHE, ISTITUZIONALI E FINANZIARIE
http://www.ambrosetti.eu/it
FONDAZIONE AMBROSETTI
http://archivio.lavoce.info/lavocepuntoinfo/
LA VOCE.INFO
http://www.nens.it/zone/index.php
NUOVA ECONOMIA E SOCIETA’
http://www.fondazionebrodolini.it/
FONDAZIONE GIACOMO BRODOLINI
http://keynesblog.com/
KEYNES BLOG
http://www.bancaditalia.it/
BANCA D’ITALIA

SITI ISTITUZIONALI PA PIU’ IMPORTANTI
http://governo.it/
GOVERNO ITALIANO
http://www.innovazionepa.gov.it/i-dipartimenti/funzione-pubblica.aspx
MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L’INNOVAZIONE.
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MINISTERO ECONOMIA E FINANZA
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ARAN
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CORTE DEI CONTI
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CNEL
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BANCA D’ITALIA
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RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO

SITI POLITICI E DI CATEGORIA
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LEGA AUTONOMIE
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ANCI
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PARTITO DEMOCRATICO – FORUM DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
http://www.italiafutura.it/
ITALIA FUTURA
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FERMARE IL DECLINO di OSCAR GIANNINO

SITI DEI CONSUMATORI
http://www.italia.ms/consumatori.html
LINK ALLE ASSOCIAZIONI CONSUMATORI

http://www.codacons.it/

CODACONS

http://www.adiconsum.it/
ADICONSUM
http://www.consumatori.it/
UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
http://www.altroconsumo.it/
ALTROCONSUMO

LINK A ORGANIZZAZIONI SINDACALI

SINDACATI DELLA DIRIGENZA E DEI LAVORATORI PUBBLICI
http://www.agdp.it/
ASSOCIAZIONE GIOVANI CLASSI DIRIGENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
http://www.cida.it/
CIDA MANAGER E ALTE PROFESSIONALITA’ PER L’ITALIA
http://www.fp.cisl.it/
CISL FEDERAZIONE FUNZIONE PUBBLICA
http://www.fpcgil.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1
CGIL FUNZIONE PUBBLICA
http://www.uilpa.it/
UIL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

UNADIS

http://www.unadis.it

Statuto funzionari CE

Commento allo Statuto dei Funzionari UE

Lo Statuto dei funzionari dell’ Unione Europea, che pubblichiamo in questo sito, è un Regolamento Comunitario del 1962, modificato da successivi Regolamenti fino ad una riforma organica, operata da un Regolamento del 2004. Si tratta, dunque, di un ordinamento pubblicistico, rientrante nel diritto amministrativo comunitario, prodotto da Atti normativi unilaterali del Consiglio, su proposta della Commissione e pareri dell’ Assemblea parlamentare nonché della Corte di Giustizia.

La normativa si svolge per Titoli, Capitoli, Sezioni ed articoli, che disciplinano gli istituti basilari del rapporto di lavoro: diritti, doveri, assunzione, assenze, dimissioni, pensionamento etc. Di particolare interesse appare l’ inquadramento, ovvero l’ ordinamento delle posizioni funzionali e retributive in cui sono collocati i funzionari.

L’ inquadramento si articola su ben 16 posizioni, denominate “ gradi “, a ciascuna delle quali corrisponde una retribuzione iniziale che procede in orizzontale con aumenti biennali per anzianità. Lungo i “ gradi “ scorrono in verticale le carriere di due “ gruppi di funzioni “: l’ AD ( gli Amministratori ), dal grado 5 fino al 16 ( il più elevato ), e l’ AST ( gli Assistenti ) dal grado 1 fino all’ 11. Gli AD corrispondono a funzioni direttive, di progettazione e di studio, nonché a funzioni linguistiche o scientifiche. Gli AST corrispondono a funzioni esecutive, tecniche o d’ufficio. Nei gradi, infatti, sono collocate le “ funzioni “, ovvero i profili professionali, che si sviluppano in verticale con diverse denominazioni. Ad esempio, l’ interprete, che rientra tra gli AD, assume all’ inizio la denominazione di interprete junior, poi diviene interprete tout court, poi diviene senior, poi ancora interprete principale e, alla fine, linguista esperto. Ciascuna di queste qualifiche è collocata su due gradi, dallo junior che sta nei gradi 5 e 6 fino al linguista esperto collocato nei gradi 13 e 14. ( vedi l’ art. 5 e l’ allegato I )

Nel gruppo AD si collocano sia i professionals ( come gli interpreti ) che i dirigenti, cui sono riservate le due posizioni più elevate. La funzione di capo unità  ( capo ufficio ) può collocarsi nelle posizioni da 9 a 14; v’è una funzione di consigliere collocata nelle posizioni 13 e 14; la funzione di direttore si ritrova nelle posizioni 14 e 15, mentre quella di direttore generale nelle posizioni 15 e 16. La possibilità di avere due o più posizioni retributive ( “ gradi “) per una stessa funzione si spiega con la necessità di poter adattare l’ applicazione del medesimo inquadramento alle diverse Istituzioni ( Amministrazioni ) dell’ Unione, con diverse dimensioni, organigrammi, tipologie di funzioni. Insomma, uno schema flessibile, a maglie larghe, in cui ogni Istituzione decide delle funzioni di cui ha bisogno, della loro collocazione nei gradi, del relativo organico.

Flessibilità che si ritrova anche nelle posizioni di accesso, che per gli AD vanno dalla 5 alla 8 compresa, ed eccezionalmente anche più oltre. Ovvero, una Istituzione può bandire un concorso per giurista junior ( nella 5 o nella 6 ) o anche per giurista ( nella 7 o nella 8 ), a seconda delle competenze richieste e della retribuzione da offrire per attrarle. La carriera si sviluppa nella funzione di appartenenza, con promozione al “ grado “ superiore per merito comparativo, sui posti vacanti, dopo almeno due anni di permanenza nel grado inferiore. Per la nomina su un posto, sia per assunzione, sia per promozione, si richiede un determinato livello di studi; in pratica, istruzione superiore per l’ accesso al gruppo AST, diploma universitario triennale per gli AD 5 e 6, laurea per gli altri AD. E’ possibile transitare dagli AST agli AD, anche senza il titolo di studio, previo superamento di una selezione, di un programma di formazione e di un esame finale, scritto ed orale. Ogni nomina è effettuata dall’ “ Autorità che ha il potere di nomina “, stabilita dall’ ordinamento di ciascuna Istituzione.

La rappresentanza del personale, in ciascuna Istituzione, è affidata ad un Comitato del personale eletto ogni tre anni, secondo modalità stabilite dall’ Assemblea del personale. Il Comitato ha funzioni consultive e di proposta, oltre che di partecipazione alla gestione degli organi di carattere sociale. Il rapporto con l’ Istituzione si realizza in una Commissione paritetica, composta da membri nominati in parti uguali dall’ Autorità che ha il potere di nomina e dalla Commissione del personale, e presieduta da un funzionario designato dall’ Autorità. La Commissione paritetica produce pareri  scritti, che vengono comunicati sia all’ Autorità che al Comitato. Vi sono, poi, altre Commissioni e Comitati, tutti paritetici, per determinate questioni. Il più importante è il Comitato dello Statuto, nominato in parti uguali dalle Istituzioni e dai Comitati del personale, che viene consultato dalla Commissione o formula proposte alla medesima in materia di revisione dello  Statuto. Le organizzazioni sindacali e professionali possono agire a tutela  del personale senza pregiudizio dei poteri statutari delle Commissioni del personale; possono essere consultate sulle modifiche allo Statuto proposte dal Comitato competente; possono stipulare accordi con le singole Istituzioni, accordi  che tuttavia non possono comportare né impegni di Bilancio, né modifiche allo Statuto ( vedi artt. da 9 a 10 quater, e l’Allegato II ).

**************

All’ epoca della riforma del 2004 ( il Presidente della Commissione era Romano Prodi ), che unificò le precedenti quattro carriere nei due gruppi di funzioni AD e AST, il nuovo ordinamento del personale venne proposto come modello alle Pubbliche amministrazioni dei Paesi membri. Ovviamente, ogni Paese s’è tenuto stretto l’ ordinamento proprio; l’ Italia, in particolare, si trova su un altro pianeta, sia per la connotazione privatistica del rapporto, sia per il sistema di relazioni sindacali fondato sulla contrattazione con le organizzazioni sindacali.

In ogni caso, il sistema di inquadramento presenta aspetti da considerare con attenzione. Il numero di “gradi “ è certamente eccessivo, ma è stato determinato dalla necessità di assorbire tutte le posizioni delle precedenti quattro carriere. Ciò che appare interessante è il raggruppamento delle funzioni in  sole due aree: quella degli Amministratori, ovvero dirigenti, quadri e professionals, e quella degli assistenti, ovvero tutti gli altri; inoltre, è rilevante l’ esistenza di una vera e propria carriera, che si svolge nel profilo professionale ( la “ funzione “ ) di appartenenza. Questi due elementi – due sole aree e carriera nel profilo –sembrano garantire al sistema  sia flessibilità nell’ organizzazione del personale  che rigore nella gestione del medesimo. Perciò, ci è sembrato opportuno pubblicare lo Statuto su questo sito e di illustrarlo con queste note, anche per la discussione che si sta riaprendo sulla riforma del rapporto di impiego nel nostro Paese.

 

Lo Statuto dei funzionari dell’Unione europea, entrato in vigore nel lontanissimo 1962, tuttora vigente con le opportune modifiche, merita una particolare attenzione per via del regime giuridico della “dirigenza” UE: quest’ultima non è separata dai cosiddetti “quadri”, e l’accesso alle posizioni è il frutto di un’evoluzione di carriera dal gradino iniziale del funzionario junior. Addentrandosi nella lettura del Regolamento, si può, fra l’altro, facilmente verificare alle pagine 53 e seguenti, come la carriera dei “funzionari UE” parte da “Junior” (AD 5) e termina, dopo 12 gradi di avanzamento, a “direttore generale” (AD 16). Un modello da imitare anche in Italia?

Statuto funzionari CE

Cisl: lavoro pubblico e lavoro sociale, servizi e bene comune

Il punto di vista della Cisl in ordine alla ricostruzione morale e politica del nostro Paese.

Da segnalare  la lectio magistralis di Giuliano Amato “Ripartire dal bene comune” sull’evoluzione/involuzione della cultura dei diritti dell’individuo verso un contesto etico in cui si è attenuato il senso del bene comune e un’illuminante esposizione di Luca Antonini sulle modalità reali attraverso le quali il federalismo si è sviluppato nel nostro Paese.

Locandina del convegno

Documento ufficiale del convegno

Lectio magistralis di Giuliano Amato sull’evoluzione del sentimento comune della solidarietà sociale

Interventi di Mauro Magatti e di Luca Antonini

Conclusioni del Segretario generale della CISL Raffaele Bonanni

 

Audizione del Ministro Filippo Patroni Griffi alla Commissione lavoro

In allegato potete leggere il testo integrale dell’audizione del 5 dicembre 2012 del Ministro Patroni Griffi alla Commissione lavoro della Camera  su: procedure di gestione degli esuberi nella PA, partecipazione sindacale, situazione dei precari nella PA. Clicca sul’allegato.