Corte costituzionale – Sentenza n. 178 del 2015 sull’illegittimità del blocco dei contratti dei dipendenti pubblici.

corte costituzionale

E’ stato finalmente pubblicato il testo della Sentenza con la quale la Corte costituzionale ha giudicato come illegittimo il blocco dei contratti dei dipendenti pubblici.

 Sentenza n 178 del 2015 ccnl

Vedi qui anche i commenti sugli impatti sui conti della finanza pubblica della Sentenza in questione.

Emendamenti agli articoli 9 e13 – Regime della dirigenza pubblica – AC 3098

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VEDI ORA IL TESTO DEFINITIVAMENTE APPROVATO IN ASSEMBLEA IL 17 LUGLIO 2015 – clicca qui

Presentiamo il testo definitivo – approvato in Commissione affari costituzionali della Camera dei Deputati il giorno 9 luglio 2015 – degli articoli 9 (regime della dirigenza pubblica), 9-bis (disposizioni in materia di Avvocatura dello Stato), 13 (riordino della disciplina del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche) e 13 bis (delega per la definizione di un nuovo regolamento di procedura dei giudizi innanzi alla Corte dei Conti) del disegno di legge Madia – Atto Camera n 3098 – vedi qui – ricostruito con gli emendamenti approvati –  Confronta qui con il riepilogo dei lavori in Commissione.  Il testo è ora pronto per l’esame dell’Assemblea.

  artt 9 e 13 AC 3098 definitivo 1a Commisssione

Vedi anche la ricostruzione degli altri articoli del testo del ddl, con gli emendamenti approvati a tutto il 9 luglio 2015, a cura del sito http://www.serviziparlamentari.com –

AC 3098 Testo definitivo approvato dalla Commissione affari costituzionali 9 luglio 2015

Si noti che, nell’ultima seduta del 9 luglio della Commissione, è stato ritirato lo strampalato emendamento approvato all’articolo 13, comma 1, lettera b) bis , riguardante i diversi punteggi assegnati ai candidati all’assunzione nelle PP.AA. a seconda dell’Ateneo in cui essi si siano laureati. La diversificazione di valori fra un Ateneo e l’altro è principio giusto in sé, ma non si introduce nell’Ordinamento con un emendamento buttato lì all’ultimo momento! Operazioni giuste in sé, ma attuate con superficialità, aprono voragini inaspettate…in questo caso, per esempio, la Bocconi di Milano rideva a crepapelle, pronta com’é a introdurre nei gangli della pubblica amministrazione locale i propri laureati, forgiati sul modello del “dirigente privato” a tempo determinato, con tanti saluti ai principi costituzionali. Non potremo mai seguire gli “insegnamenti” di tale Università fino a quando i suoi Accademici non recuperino il filo di un principio di fondo presente, non solo agli artt. 97 e 98 della nostra Carta costituzionale, ma anche nelle altre Amministrazioni UE.

Forumpa – Riforma del pubblico impiego e ruolo della dirigenza.

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Riproponiamo la registrazione audio del Convegno coordinato dal Consigliere giuridico del Ministero della semplificazione e della Pubblica amministrazione, dr. Bernardo Mattarella, tenutosi il 27 maggio scorso al ForumPa 2015. Continua a leggere

GUIDO MELIS – PERCHE’ ABBIAMO IL PRIMATO DELLA CORRUZIONE

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Riproponiamo l’articolo nella sua intatta attualità.

Guido Melis, professore di Storia delle Istituzioni politiche all’Università la Sapienza, nonché storico della pubblica amministrazione italiana, ci invia un suo scritto, concepito di getto all’apparire degli orribili dati sulla corruzione in Italia – presentati ieri 3 febbraio dalla Commissione europea al Parlamento europeo sulla lotta alla corruzione. Leggi qui: allegato Italia 2014_

La sua sconsolata valutazione individua due fattori di garanzia della legalità che, nel tempo, sono venuti a mancare alle pubbliche amministrazioni: a) I controlli ispettivi; b) i tecnici e gli esperti.

Perchè abbiamo il primato nella corruzione pubblica

Dello stesso tenore – con un ulteriore riferimento allo spoils system – e su una linea di principi coerente nel tempo, il suo intervento alla Camera dei Deputati in occasione del voto di fiducia per la Legge 190/2012

Guido-Melis-Intervento sulla fiducia-Camera-30-ottobre-2012

La Repubblica – una burocrazia con troppi dirigenti pubblici, strapagati e inamovibili.

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La Repubblica – Affari e finanza dello scorso 11 maggio 2015 – entra con vigore nel novero dei grandi quotidiani d’informazione schierati contro la “Burocrazia dei mandarini: una riforma per rottamarli” (titolo dell’articolo). Le argomentazioni sono come sempre accompagnate dal supporto di accattivanti grafici che presentano dati la cui fonte viene citata genericamente (più circostanziati i riferimenti presenti sul sito del ForumPa 2015 – clicca qui). Tre sostanzialmente le affermazioni sulla dirigenza pubblica; a) numero eccessivo dei dirigenti pubblici; b) dirigenti pubblici strapagati; c) inamovibilità dei dirigenti pubblici.

La disinformazione in questi tre ambiti è enorme, anche fra gli studiosi.

Sui punti a) e b) rinviamo alle nostre elaborazioni su  “Retribuzioni medie e rapporto dirigenti/dipendenti nelle Amministrazioni pubbliche italiane” (clicca qui).

Sul punto c) rinviamo al pensiero esposto da Valerio Talamo nel corso del Forum della PA 2014, nel corso del quale dimostrò che lo status del dirigente pubblico, legibus sic stantibus, é quello della “precarietà” e non dell’inamovibilità (clicca qui)   e all’articolo di Antonio Zucaro sui Capi di Gabinetto ministeriali – prevalentemente non dirigenti pubblici, ma magistrati amministrativi – che sono i veri e unici mandarini dell’Amministrazione pubblica (clicca qui)

 Dirigenti pubblici mandarini-11-maggio-2015

Retribuzioni medie e rapporto dirigenti/dipendenti nelle Amministrazioni pubbliche italiane.

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Presentiamo la tabella di sintesi con il rapporto dirigenti amministrativi/dipendenti pubblici nei diversi comparti della Pubblica Amministrazione basata sulla Relazione 2013 sul costo del lavoro pubblico della Corte dei Conti a Sezioni riunite in sede di controllo (vedi qui). Il rapporto complessivo è uno a 54 dipendenti, Continua a leggere

ARCHEOPA – CONFERENZA DELL’ALTA DIRIGENZA STATALE 2003

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Nei giorni 3 – 4 e 5 febbraio 2003 – epoca del 2^ e 3^ Governo Berlusconi durati in carica dal giugno 2001 al maggio 2006 (Ministro degli esteri Franco Frattini, Ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, Ministro della Funzione pubblica Andrea Manzella) – si tenne la prima e finora unica “Conferenza nazionale dell’alta dirigenza statale“, inaugurata alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi.

VEDI QUI L’ELENCO DEGLI INTERVENUTI E LA RELAZIONE DI CIASCUNO

Pubblichiamo gli atti e i video presenti nell’archivio storico di Radio radicale degli interventi a quel convegno, con un senso di impotenza e umiliazione. I protagonisti della politica e dell’Alta Amministrazione sono pressappoco gli stessi, i contenuti gli stessi, stesso il principio-base esternato da tutti “L’Amministrazione pubblica al servizio del cittadino”….e altri 11 anni ad oggi passati invano: l’Amministrazione pubblica ancora un moloch incontrollato che il cittadino non valuta e non può modificare attraverso i propri rappresentanti politici. Dove abbiamo sbagliato?

Per sollevarci un po’ lo spirito segnaliamo fra gli altri l’intervento conclusivo del Premier Silvio Berlusconi il quale, nel contesto di un discorso assolutamente condivisibile (ma, come sempre, mai successivamente declinato nei comportamenti concreti) sul ruolo del dirigente pubblico, invitava la dirigenza presente al Convegno a tenere le riunioni di lavoro in piedi per “preservare i muscoli dei polpacci e mantenersi sani e vitali”. Imperdibile.

Giornata inaugurale – 3 febbraio 2003

Seconda giornata: 4 febbraio 2003 – clicca qui

Giornata conclusiva: 5 febbraio 2003, con intervento Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi – audio qui

Sintesi degli interventi di ERMOLLI, STANCA, D’ORTA, GRILLI, CASSESE, MARINI, MASSOLO, PIANTELLI, SIMI, SAPORITO

 

 

Status e nuovo ruolo del dirigente pubblico – risposta all’editoriale di Mochi Sismondi

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L’editoriale del 29 aprile 2015 di Carlo Mochi Sismondi  (vedi qui) sulla dirigenza pubblica  – tutto sale e pepe – non poteva non provocare in noi  il desiderio di una risposta. Eccola.

Giuseppe Beato

 Un nuovo ruolo per il dirigente pubblico

La riforma della dirigenza pubblica raccontata dal Sole 24 ore

sole 24 ore

Riproduciamo qui sotto l’articolo apparso sul Sole 24 ore lo scorso 27 aprile 2015, a firma di Gianni Trovati, di informativa sull’andamento della discussione in aula Senato del ddl 1577/2014 di riforma della pubblica Amministrazione. E’ ormai chiaro che il punto centrale del disegno di legge, il suo vero nodo, è la riforma del regime della dirigenza, incentrato sull’istituzione dei ruoli unici e sulla “libera” sostituibilità del dirigente pubblico allo scadere dei tre anni di incarico. Nel rinviare alle considerazioni espresse dalla nostra Associazione su queste linee di riforma  (clicca qui), annotiamo qui un approccio del Sole di tipo “neutrale” (né a favore né contro). La pubblica Amministrazione viene vissuta evidentemente come un laboratorio dove ci si può sbizzarrire con gli esperimenti più vari. Grande errore, conseguenze disastrose, invece: disarticolare l’assetto della dirigenza pubblica disegnato dalla Costituzione e inventare un “modello privato” che non esiste né in Francia, né in Germania, né in Gran Bretagna sarà un risultato utile solo per soddisfare provvisoriamente il malessere dell’opinione pubblica. Film già visto, peraltro.

 Il sole 24 ore – 27 aprile 2015

La dirigenza pubblica che vogliamo. Incontro di Nuova Etica Pubblica.

 Eticapa Incontro sula dirigenza e Newsletter n 2/2015

Basta con le valutazioni burla.

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Il servizio di Report del 19 aprile scorso (vedi qui sotto) sulle modalità di valutazione delle performance della dirigenza in alcune Amministrazioni statali, regionali e comunali non ci consente di fare “spallucce”, né di cavarcela con una recriminazione “contro politici, sindacati e media, prevenuti contro la dirigenza pubblica”. Va data un’altra risposta, all’altezza di un ceto che rivendica l’orgoglio di essere “dirigente”. Continua a leggere

Riforma del Titolo V della Costituzione – Stato dei lavori.

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Pubblichiamo il testo elaborato dal Servizio studi della Camera dei deputati in data 26 febbraio 2015, recante lo stato dei lavori parlamentari sul ddl costituzionale n. 2613/2014 di riforma del Titolo V della Carta costituzionale.

 Febbraio 2015 – riforma costituzionale.

Corruzione e dirigenza precaria

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Comincia a farsi strada – nelle pieghe degli articoli di qualche grande Organo di stampa – il concetto costituzionale secondo cui la precarizzazione della dirigenza pubblica attraverso l’esondazione di incarichi a tempo determinato senza concorso e un’applicazione futura dei ruoli unici della dirigenza come anticamera di licenziamenti sia un pericolosissimo “aiuto” all’aumento della corruzione negli appalti pubblici e al predominio della cattiva politica.

Pubblichiamo l’articolo del “Fatto quotidiano ” di ieri 7 aprile 2015 che riprende concetti ben noti a chi frequenta il nostro sito.

Amministrazione clientelare per legge

Comunicato stampa sul ddl Madia – Ass Allievi SSPA, AGDP, Nuova Etica Pubblica

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Giurisdizione della Corte dei Conti sulle Società partecipate.

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La giurisprudenza della Corte dei Conti ci evidenzia i contenuti del dibattito in corso su un tema decisivo di civiltà giuridica e di legalità generale: la responsabilità degli amministratori delle Società partecipate per i danni procurati al finanziatore pubblico nella propria attività. La Corte, con buona pace dei suoi detrattori, è un presidio sicuro di garanzia per la tenuta delle finanze pubbliche, anche nel contesto del patto di stabilità dell’Unione europea: l’intervento giurisdizionale pubblico è indispensabile per contrastare il pericolo che si producano sacche sempre più vaste di deroga alle norme di garanzia di buona amministrazione del danaro pubblico.

Sul tema è in pieno svolgimento un’approfondita interlocuzione con la Corte di Cassazione, nella sua qualità di giudice della giurisdizione, la quale invece ha più volte affermato il difetto di giurisdizione della Corte dei conti “in ordine all’azione di risarcimento danni subiti da una società a partecipazione pubblica…non essendo in tal caso configurabile, avuto riguardo a l’autonoma personalità giuridica della società, né un rapporto di servizio tra l’agente e l’ente pubblico titolare della partecipazione, quand’anche totalitaria, né un danno direttamente arrecato allo Stato o ad altro Ente pubblico” (si veda per tutte La Sentenza Cass n 7374 del 2013 civile a Sezioni unite difetto giurisdizione Corte dei Conti). In risposta a tale linea interpretativa, La prima sez giurisdizionale centrale della Corte dei Conti – con la sua Sentenza n. 178 del feb 2015  (vedi qui) – sviluppa condivisibili argomentazioni a contrario, tutte incentrate sulla titolarità sostanziale delle risorse finanziarie detenute dalle società partecipate, sugli obblighi nazionali scaturenti dall’articolo 126 del TFUE di Lisbona e, infine, richiamando le stesse linee interpretative adottate dalla Cassazione in ordine agli enti pubblici economici (Sez unite n 19663 del 2003 -vedi), alle società in house (Civile sez. unite n 26283 del 2013 – vedi), all’ANAS (Civile sez unite n 71 del 2014 – vedi): in tutte queste pronunce la Corte di Cassazione ha deciso per la giurisdizione in capo alla Corte dei Conti. Difficile sostenere che per le Società a prevalente partecipazione pubblica possa valere una regola diversa.

Il legame fra leggi sbagliate e corruzione

CORRUZIONE  a norma di legge

Una tematica chiaramente emersa dagli ultimi scandali (Expo2015, Roma Mafia e Infrastrutture): quella del collegamento – della consustanzialità per meglio dire – fra disposizioni di legge “eccezionale”, superfetazione normativa e sistemi corruttivi in Italia.

Sul punto segnaliamo tre contributi di approfondimento:

1.il libro di Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri “Corruzione a norma di legge” (Vedi qui la breve intervista agli autori);

2. L’intervento del magistrato Carlo Nordio sul Mattino del 16 marzo scorso, nel quale viene sottolineato lo stretto collegamento fra le leggi esistenti, numerose, ingarbugliate, contraddittorie,incomprensibili e la facilità con la quale queste caratteristiche consentono di vessare un cittadino e un’impresa e/o di chiedergli un compenso illecito (leggi qui l’articolo).

3. l’analisi specifica, effettuata della nostra Associazione, sulla “legislazione di supporto” che ha consentito a EXPO2015 di derogare da tutte le norme di legge sugli appalti. (Vedi qui: EXPO’2015: il sistema degli appalti in deroga).

Scalfari – lo spoils system non è il rimedio.

SCALFARI

Eugenio Scalfari contro lo spoils system e capace di delineare il profilo storico della storia della mancanza di autonomia della pubblica amministrazione in Italia. Per chi ha una certa età – come chi scrive – il fondo della domenica  su La Repubblica costituisce un appuntamento di “sacralità laica”, come l’omelia dei sacerdoti nelle Messe domenicali. Figuriamoci poi se il celebrante ci intrattiene sulla tematica dello spoils system nella dirigenza pubblica italiana, sostenendo come noi  da sempre che “far ruotare i burocrati…é una proposta molto discutibile“!

                              Eugenio Scalfari 22 mar 2015 – come battere la coruuzione e come costruire la nuova Europa   

Analisi d’impatto delle politiche pubbliche

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Pubblichiamo qui di seguito una serie di saggi prodotti dall’Osservatorio AIR sugli argomenti trattati nel convegno di domani 23 marzo 2015

 Osservatorio AIR_Annuario_2013 – Analisi d’impatto e altri strumenti per la qualità della regolazione.

Associazione allievi SSPA – analisi degli emendamenti DDL Madia

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Pubblichiamo un link al sito dell’associazione Allievi SSPA, con una franca e decisa analisi sugli emendamenti proposti dall’on. Pagliari al testo del disegno di legge n 1577/14 di riforma della pubblica amministrazione.