Documento Barca dell’aprile 2013 sulla Riforma dei partiti politici (e della PA)

documento Barca per la riforma dei partiti politici

Il documento dell’ex Ministro per la coesione sociale nel Governo Monti non è solo un programma rivolto alla politica, perchè si muove da un’analisi del connubio malato fra politica e pubblica amministrazione. Sotto questo aspetto assume un carattere affatto particolare per chi si occupa di questo ordine di problemi ed ha a cuore la riforma della PA.

La legge rinforzata di attuazione della Legge costituzionale sul Fiscal compact

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Legge “rinforzata” n. 243 del dicembre 2012 sul pareggio del bilancio dello Stato

Vedi anche la riforma dell’articolo 81 della Carta costituzionale: Clicca qui

Legge 2012 spending review

Decreto Legge 95 del 6 lug 2012 convertito in Legge n 135 del 7 ago 2012   Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini  

 Testo aggiornato della Legge sulla spending review

 

Lectio magistralis del prof. Sabino Cassese sulla gestione delle politiche pubbliche in Italia

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2013 Qualità politiche pubbliche Sabino_Cassese

Video della Lectio magistralis sulle politiche pubbliche Camera dei deputati febbraio 2013 Continua a leggere

Analisi delle retribuzioni dei dipendenti pubblici 2012

ARAN RETRIBUZIONI DIPENDENTI PUBBLICI 2012 Slide di presentazione rapporto

Slide espositive del più aggiornato Rapporto sul livello e l’evoluzione delle retribuzioni dei dipendenti pubblici, prodotto dall’ARAN nel dicembre 2012

Distribuzione dei dipendenti pubblici italiani per comparto e per regione geografica – anni 2010 e 2011

ITALIA

AGGIORNAMENTO DEI DATI AL 2015 – CLICCA QUI.

I dati qui presentati in un ”trittico” di fogli excel traggono spunto e sintetizzano una ricerca effettuata dal Servizio bilanci del Senato sulla consistenza dei dipendenti pubblici articolata nella doppia griglia dei comparti e della collocazione territoriale. I dati, che sono presentati anche sulla cartina geografica di cui al file pdf dal nome ”Mappa geografica e numero dei dipendenti pubblici in Italia”, mostrano alcune significative evidenze: 1) innanzittutto il rapporto dipendenti pubblici /popolazione in piena media OCSE; 2) inoltre la tabella sfata il mito di un’Amministrazione pubblica in mano alle ”mezze maniche ministeriali”: in effetti sui circa 3,2 milioni di addetti, il grosso è inserito nella Scuola (1 ml di addetti circa), nella Sanità (650.000 addetti circa), nelle Autonomie locali (600.000 addetti circa), nei Corpi di Polizia e Forze armate (500.000 addetti). Rimangono circa 300.000 addetti ”burocrati” di Amministrazioni statali e di enti pubblici non economici nazionali, i quali spesso e in modo sommario vengono identificati con un ”tutto” che è molto più consistente e variegato. Le leggi che regolano il pubblico impiego tengono conto di questa realtà?

ITALIA dipendenti pubblici distribuzione per comparto e per regione – anno 2010

Dipendenti del Servizio sanitario nazionale – anno 2011

Numero e distribuzione dei dipendenti pubblici – anno 2011

Spesa PA per abitante nella UE

Confronti con spese delle PA su PIL dei Paesi OCSE

Distribuzione di GENERE dei dipendenti pubblici

Relazione 2012 della Corte dei Conti sul costo del lavoro pubblico

La Corte dei Conti relaziona annualmente, con atto di grande rilevanza previsto dal decreto legislativo n 165/2001 deliberato a Sezioni riunite, sul mondo della Pubblica Amministrazione. Sono presenti dati analitici sulla consistenza numerica dei vari comparti pubblici e sull’incidenza del costo del lavoro dei dipendenti pubblici sugli equilibri finanziari generali. Da segnalare nella relazione del 2012 significativi riferimenti agli andamenti retributivi del lavoro dipendente privato e a quelli dei paesi OCSE.

Corte dei Conti Relazione su costo del lavoro pubblico Delibera n 13 del 14 maggio 2012_

I distruttori delle riforme – Francesco Giavazzi e Alberto Alesina

 

Finalmente individuati i colpevoli delle mancate riforme: i dirigenti pubblici

 Corriere della Sera_Giavazzi Alesina 

articolo Corriere della sera

Cassese – La qualità delle politiche pubbliche,ovvero del metodo di governare

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Lectio magistralis del prof. Sabino Cassese in occasione del Rapporto 2012-13 di “Italiadecide”, Camera dei Deputati – Sala della Regina- 11 febbraio 2013

 Qualità delle politiche pubbliche Sabino_Cassese – clicca qui

Sabino Cassese: Regole e amministrazione pubblica.

In primo piano

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Pubblichiamo l’intervento del prof. Sabino Cassese al Convegno “Regole e Pubblica Amministrazione”, tenutosi nel marzo 2013 al Dipartimento della Funzione Pubblica. L’argomento centrale dell’intervento trae spunto dall’analisi dei fenomeni di illegalità nelle amministrazioni pubbliche

clicca qui per vedere il video.

 

Il pensiero politico e civile di Francesco Guicciardini.

Riproponiamo il pensiero politico e civile di uno dei più grandi esegeti dell'”agire civile” degli Italiani. Francesco Guicciardini scrisse 221 aforismi – dati alle stampe definitivamente nell’anno 1530 – nei quali sintetizzò in forma “icastica” il suo pensiero in ordine alle vicende che portarono l’Italia alla perdita della propria indipendenza e, più in generale, espose una “filosofia dell’agire civile” che – al di là del giudizio che di essa si può dare – riceve da allora molti “muti” consensi da parte dei più. Intrise di pessimismo etico e morale, soprattuto sui “moventi” che inducono l’agire civile degli uomini, le teorie del Guicciardini non furono amate da Francesco De Sanctis il quale ultimo le descrisse da par suo, nel contesto della sua Storia della Letteratura Italiana.

 Presentiamo, sia la sintesi del De Sanctis (vedi qui sotto), che il testo integrale dei “Ricordi politici e civili” del Guicciardini ( clicca qui).

 dalla Storia della letteratura italiana di F. De Sanctis: Francesco Guicciardini.

Lo scandalo dei finanziamenti ai consiglieri regionali.

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Lo scandalo dei rimborsi elettorali ai partiti erogati direttamente dalla Regione Lazio ai vari gruppi politici in Consiglio regionale – come nel resto di quasi tutte le altreAmministrazioni regionali – si sta diradando nella memoria collettiva. Invece, al di là del faccione di Franco Fiorito e delle feste scollacciate organizzate da questo o quel consigliere regionale, fissiamo i veri punti politico-amministrativi di quella vicenda:

  • sistema basato su un budget generale di spesa approvato in sede di deliberazione del bilancio della Regione, dettagliato nelle singole voci, ciascuna corrispondente all’importo del fondo destinato a ciascun gruppo consiliare,
  • importo annuo del “fondo”: circa 14 milioni di euro;
  • gestione di ciascun “fondo” a cura del capogruppo che teneva contabilità personale – non rimessa a qualsivoglia controllo pubblico – dei versamenti ai vari consiglieri a titolo di “rimborso elettorale”;
  • leggi regolatrici di una simile procedura “amministrativa”: nessuna.

Deposizione di Franco Fiorito ai pubblici ministeri: “Così funzionava il finanziamento ai consiglieri” -clicca qui

Ripetiamo ancora: il faccione e le arroganze  di Franco Fiorito in questa vicenda sono servite ad occultare agli occhi dei più una questione basilare:  come è possibile che un intero Consiglio regionale della Repubblica possa operare al di fuori di qualunque legge o criterio di legittimità?

Una risposta noi ce l’avremmo: l’abrogazione del 1o comma dell’articolo 125 della Carta costituzionale che prevedeva un sistema di “controllo di legittimità degli atti amministrativi della Regione…esercitato in forma decentrata….nei modi e nei limiti stabiliti da leggi della Repubblica”. Il sistema dei controlli di legittimità degli atti delle Province e dei Comuni, previsto dall’articolo 130 della Carta costituzionale del 1946, è stato parimenti abrogato.

Cioè a dire che la riforma del titolo V della CostituzioneLegge costituzionale n 3 del 18 ottobre 2001) si è avventurosamente impegnata ad affermare il principio della pari ordinazione degli Organi territoriali della Repubblica travolgendo, tuttavia, altri principi fondamentali, primo fra i quali quello della garanzia di legittimità degli atti della Pubblica amministrazione.

Il sistema dei controlli di legittimità degli atti delle Regioni (anche delle Province e dei Comuni) è stato letteralmente smantellato, senza che al suo posto fosse concepito alcunché.

…e questi sono i risultati…… qualcuno ha il coraggio di collegare l’assenza di controlli sugli atti di spesa in un numero enorme di amministrazioni pubbliche (o private di proprietà pubblica) con la possente scalata dell’Italia nella classifica dei paesi con il tasso di corruzione più alto? Con uno slogan potremmo dire: “Finalmente oggi rubare è facile!”.

Giuseppe Beato

Funzioni non svolte e attività reali dei gabinetti ministeriali – Antonio Zucaro

anto zucaro

“Un saggio di Antonio Zucaro sulle attività ed interessi reali gestiti nei Gabinetti ministeriali. La sconfortante disamina dell'”ora e adesso” lascia chiaramente trapelare tutto ciò che le cabine di regia dell’Amministrazione pubblica italiana non vogliono e non sono capaci di fare. La pur indispensabile strumentazione giuridica viene usata ed abusata per stravolgere quello che sarebbe il vero ruolo dei Gabinetti: non di semplici produttori di proposte di legge e di direttive, ma, da un canto, primi responsabili dell’analisi di fattibilità delle disposizioni di legge predisposte per i Ministri attraverso tecniche di AIR, d’altro canto, responsabili finali dell’applicazione di quelle politiche pubbliche che il Parlamento dispone per il Paese. Nulla di tutto questo, in una continua indigestione di trucchetti giuridici, codicilli e interpretazioni “ad usum delphini.

Antonio ZUCARO – Gabinetti ministeriali: il cambiamento necessario.

 

 

Quale 2013 per le Pubbliche Amministrazioni

La sfida del fiscal compact inizia con l’anno ora in corso. Il ruolo e i compiti delle Pubbliche Amministrazioni.

QUESTO SITO, QUEST’ANNO

L’ anno appena iniziato sarà un anno di svolta, forse decisivo per le sorti del Paese. Ci sarà un nuovo Parlamento, una nuova maggioranza politica, un nuovo Governo. Quel che ci preme evidenziare è che sarà un anno di svolta anche per la riforma amministrativa. Necessariamente,  perché siamo obbligati a ciò dagli impegni assunti in Europa e dalla conseguente legge costituzionale n. 1 del 2012, sull’ equilibrio di Bilancio. A questa si è aggiunta la “ legge rinforzata “ di attuazione della medesima, approvata in via definitiva al Senato il 20 dicembre, senza particolari discussioni e nella totale indifferenza della stampa.

Secondo queste leggi, tutte le Amministrazioni, centrali e locali, devono assicurare l’ equilibrio di bilancio, ovvero che il saldo strutturale tra entrate e uscite, al netto di eventuali misure straordinarie necessarie a correggere gli effetti del ciclo, corrisponda ai criteri definiti in sede di Unione Europea. In sostanza, significa che dal 2013 i bilanci di tutte le PP.AA. dovranno essere, più o meno, in pareggio; inoltre, che dal 2015 dovremo cominciare a ridurre lo stock del nostro debito pubblico con l’ obiettivo di portarlo al 60 % del P.I.L., in venti anni. Il debito, oggi, è di circa 1982 mld di €, pari al 126 % del P.I.L. ( circa 1572 mld. ).

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Stati Generali della CIDA manager e alte professionalità per l’Italia

 

logoCIDA

Nella giornata del 26 novembre 2012 a Milano, si sono tenuti, alla presenza del Presidente del Consiglio prof. Mario Monti, gli Stati generali della CIDA nel corso dei quali la Confederazione dei dirigenti pubblici e privati -che raggruppa 120.000 manager privati e pubblici, ha proposto al livello politico la propria visione della realtà del nostro Paese, manifestando il suo autonomo programma e la volontà di dialogare con la politica come ceto dirigente del Paese. Clicca qui per ascoltare l’intervento del Presidente del Consiglio.