Carlo D’Orta – La privatizzazione della PA, fallimento di una riforma.

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Carlo D’Orta, già Capo dipartimento alla Funzione pubblica, entra a buon diritto nel ristretto novero di persone che nel corso degli anni ’90 pensarono e aiutarono Ministri e Parlamento a realizzare l’epocale riforma della privatizzazione del rapporto di pubblico impiego. Continua a leggere

Carlo Dell’Aringa: Le aspettative mancate della contrattualizzazione delle retribuzioni dei pubblici dipendenti

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il professor Carlo Dell’Aringa non ha avuto rapporti con il tema della “contrattualizzazione” delle retribuzioni dei pubblici dipendenti che si possano definire “accademici” o “esterni”, per il motivo semplice che egli fu il primo Presidente dell’ARAN, negli anni 1995-2000: Continua a leggere

Stefano Battini: verso un nuovo modello di disciplina della dirigenza e del personale pubblico.

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il professor Stefano Battini, classe 1966, é il nuovo Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri nel febbraio ultimo scorso. Continua a leggere

Valerio Talamo: privatizzazione, dirigenza e datore di lavoro pubblico

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Valerio Talamo, autore di antica scuola cassesiana, é presente da buoni vent’anni nel dibattito sulla cosiddetta “privatizzazione” del lavoro pubblico. Egli ha sempre centrato la propria analisi sulle aporie delle varie opzioni legislative e giurisprudenziali in campo Continua a leggere

Carlo Deodato: le prospettive di riforma della dirigenza pubblica e la contrattualizzazione del rapporto di lavoro

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Carlo Deodato, Consigliere di Stato, nonché Responsabile del Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi (DAGLE) durante il Governo di Enrico Letta, è uno studioso del regime della dirigenza pubblica che più volte si è pronunciato sulla necessità di una elite forte e qualificata per il buon governo del Paese Continua a leggere

Il testo del decreto legislativo n. 75 del 25 maggio 2017 decrittato e aggiornato

Qual e’ l’obiettivo di un codice segreto? Quello di consentire la conoscenza di qualcosa solo a una ristretta schiera di iniziati, per assicurare un potere su un qualche oggetto d’interesse e sulle scelte che lo riguardano. Continua a leggere

Il testo dell’accordo lavoro pubblico fra Governo e CGIL-CISL-UIL . L’articolo di legge di bilancio 2017 che stanzia i fondi.

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Questo il testo dell’accordo. Continua a leggere

Testo del decreto legislativo sulla dirigenza pubblica ENTRATO in CdM.

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Pubblichiamo il testo del decreto legislativo ( e l’allegata Relazione illustrativa) sulla dirigenza della Repubblica, di attuazione della delega contenuta all’articolo 11 della Legge n 124/2015. Continua a leggere

La dirigenza pubblica al tempo della riforma – Convegno, mercoledì 23 novembre 2016.

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Il giorno 23 novembre 2016, alle ore 9,30 si svolgerà nella sede del CNEL (Viale David Lubin n. 2)  un convegno promosso da quattro Confederazioni sindacali rappresentative della dirigenza e delle alte professionalità – CIDA, CONFEDIR, CONFSAL E COSMED  sul tema: “La dirigenza pubblica al tempo della riforma“. Continua a leggere

MalaPA – come arginare la disonestà.

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Le notizie che provengono dalla Magistratura sui casi dei dipendenti del Comune di Sanremo (vedi qui), sull’ANAS (vedi qui) e sull’INPS (pagamento incentivi – vedi qui) si prestano poco ai distinguo: forse, ci si può chiedere quanto fosse esteso il malaffare nella dirigenza ANAS, tutte da vedere e da inquadrare le notizie riguardanti gli ispettori INPS. Ma, indubbiamente, nel polverone che ormai non risparmia nessuno, la vergogna è tanta per i tanti onesti che pure pervicacemente continuano ad esserci e ad operare.

Sono notizie dirompenti non solo in sé, ma anche per il modo protervo in cui le persone indagate sembrano aver operato per anni.

Fatti di questo genere tolgono argomenti a chi come noi  crede ancora nel valore e nella necessità di una differenziazione nella gestione dei servizi pubblici rispetto alle imprese private, giustificata dalla diversità della natura delle attività svolte. Bisogna essere “all’altezza” dei privilegi che la società concede: uno su tutti per gli impiegati pubblici: la maggiore sicurezza della conservazione del posto di lavoro e l’essere fuori da logiche di riassestamento del personale in termini di migliaia di esuberi, ai quali tutto il mondo del lavoro privato è periodicamente soggetto.

I dirigenti e gli impiegati pubblici dovrebbero essere il riferimento etico/civile privilegiato, l’esempio da seguire. Non è uno scenario impossibile o  precluso al nostro popolo: basta guardare ai Carabinieri (o alla gran maggioranza delle Forze dell’Ordine). Invece, siamo ai primi posti nella classifica OCSE della corruzione pubblica ( vedi qui) e la sequela degli scandali che vede protagoniste Amministrazioni pubbliche sembra essere un fiume in piena.

C’è un problema di “rilassamento etico” – ottimamente descritto da Michele Serra ne La Repubblica di ieri riportato qui sotto- che riguarda tutti, non solo i pubblici dipendenti. Ma c’è anche la necessità stringente di una maggiore severità e rigore nella gestione delle Pubbliche amministrazioni (centrali e territoriali, statali e delle autonomie): va attuato un vero sistema di valutazione di Amministrazioni, dirigenti e personale (non la burla in vigore da più di venti anni – vedi qui), vanno ripristinati i controlli successivi esterni sugli atti che in una parte preponderante delle amministrazioni pubbliche sono stati letteralmente smantellati (vedi qui), va introdotta e protetta – al posto delle tante inutili “carte” di piani anticorruzione e per la trasparenza –  la figura del Whistleblower (funzionante in USA e in Gran Bretagna – vedi qui) e vanno pubblicati sui siti internet di ciascuna delle 10.000 amministrazioni pubbliche gli atti di assegnazione degli appalti – tutti gli atti finali ( vedi qui)– perché questo consente di innescare un sistema di controllo sociale che sarebbe un potentissimo disincentivo per gli innumerevoli furbetti che oggi agiscono nell’ombra e al riparo di un sistema inesistente di controlli. Basterebbe poco, ma non si fa.

Analfabetismo etico

Le 4 Leggi Bassanini degli anni ’90.

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Doveva essere “la spallata” al lungo sonno delle pubbliche amministrazioni italiane: in effetti “spallata” fu, tuttavia il saldo finale, a circa vent’anni da quelle 4 leggi non sembra confortante. Presentiamo una sintesi delle 4 leggi Bassanini, il loro testo originario (in seguito più volte rimaneggiato), l’elenco delle deleghe e dei decreti legislativi emanati e il riferimento al testo vigente tramite link a “Normattiva”.

 Sintesi LEGGI BASSANINI

Testo originario LEGGI BASSANINI

Legge n. 59 del 15 marzo 1997.

Elenco delle deleghe contenute nella Legge 15 marzo 1997 e dei decreti legislativi emanati

Legge n 127 del 15 maggio 1997. Bassanini bis.

Legge n 191 del 16 giugno 1998. Bassanini ter.

Legge n 50 dell’8 marzo 1999.  Bassanini quater.

Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Emanato il decreto del Presidente della Repubblica.

DPR n 62 del 16 aprile 2013 Codice di comportamento dei dipendenti pubblici