Come noto, e’ stato presentato in Parlamento un disegno di legge di riforma costituzionale riguardante le modalità di designazione e di permanenza in carica del Presidente del Consiglio dei Ministri ( si veda qui il testo e la relazione presentata dal governo al ddl 935/2023). La riforma costituzionale proposta – detta giornalisticamente “del premierato” – consta essenzialmente dei seguenti punti: Continua a leggere
Archivi categoria: Riforma costituzionale 2016
Cassese: la questione dell’immunità parlamentare
Nella prefazione a un libro Giuseppe Benedetto “L’eutanasia della democrazia” – Rubettino 2021 – Sabino Cassese affronta e valuta la questione dell’immunità parlamentare, espunta dal testo della Costituzione al tempo del processo “Mani pulite”. Registriamo una valutazione negativa di quella riforma Continua a leggere
L’evoluzione storica del ruolo del Presidente del Consiglio dei Ministri
La casa editrice Laterza ha pubblicato, a cura di Sabino Cassese, Alberto Melloni e Alessandro Pajno, un imponente affresco della figura istituzionale alla quale, nei regimi parlamentari, viene assegnata la funzione di dirigere la politica nazionale sulla base del mandato elettorale: Il Presidente del Consiglio dei Ministri (vedi qui una sintesi dei contenuti dei due tomi costituiva della ricerca.). Continua a leggere
La cosiddetta Autonomia differenziata – il punto
L’infelice riforma del titolo quinto della Carta Costituzionale dell’anno 2001 portò fra i suoi frutti (avvelenati dal punto di vista dell’unità del Paese) la disposizione di cui al comma 3 dell’articolo 116, che consente di attribuire alle Regioni – in aggiunta alle materie di legislazione concorrente e a quelle non espressamente riservate allo Stato – “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” Continua a leggere
Governo- Regioni: a ciascuno il suo
Un articolo del professor Stefano Sepe, apparso su L’Eco di Bergamo di ieri, sulla questione costituzionale irrisolta dei rapporti fra Stato-persona e Regioni. Continua a leggere
Breve storia del regionalismo e delle autonomie locali dal dopoguerra al 2001
Riprendiamo da un documento dell’Associazione Nazionale dei Quadri delle Amministrazioni pubbliche (ANQUAP)una parte di un recente documento – vedi qui- che traccia una storia sintetica, corredata dai riferimenti normativi, dell’evoluzione istituzionale delle Regioni italiane e dell’attribuzione di funzioni alle autonomie Locali.
STORIA DEL REGIONALISMO IN ITALIA
Radio radicale riparla di riforme costituzionali
Più per “curiosità” che per convinzione, evidenziamo un’iniziativa di alto valore civile di Radio Radicale (Marco Taradash, Benedetto Dalla Vedova e Simona Viola) che in occasione della Festa del 2 giugno hanno inteso riavviare un dibattito sulle riforme costituzionali. Lo sconcerto nell’ascoltare le voci degli illustri invitati – Massimo Cacciari, Piero Craveri e Angelo Panebianco Continua a leggere
Perché fallì la Costituzione di Weimar? Intervista a Sabino Cassese
Cosa dovrebbe interessare nel 2020 la Costituzione di Weimar, entrata in vigore in Germania centouno anni fa (1919) dopo la sconfitta del primo dopoguerra e squassata gli effetti rovinosi del trattato di Versailles? Fu, peraltro, proprio quel complesso di regole istituzionali a consentire, 14 anni dopo, l’elezione a larga maggioranza di Adolph Hitler a Cancelliere del Reich. Continua a leggere
I paradossi del diritto: saggi in omaggio a Eligio Resta
Per la collana “L’Unità del diritto” curata dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre, è stato prodotto nello scorso marzo 2019 una raccolta di saggi in omaggio a un illustre giurista italiano vivente, Continua a leggere
Riforma costituzionale 2016: Scalfari contro Zagrebelsky
NO al federalismo conflittuale
Pubblichiamo la dichiarazione del presidente della nostra associazione, dr. Antonio Zucaro, di netta critica al principio stesso di “autonomia differenziata” previsto dalla “riforma” del Titolo V della Carta Costituzionale dell’anno 2001. Esso rappresenta in realtà’ una forma di “federalismo conflittuale“, che non corrisponde affatto ai due modelli classici di Stato federale: quello degli Stati Uniti e quello della Repubblica Federale Tedesca. Continua a leggere
Documento SVIMEZ sul Regionalismo differenziato
Sono ormai quasi 20 anni che gli Italiani, senza nemmeno accorgersene, sono ostaggi delle disposizioni del Titolo V della Carta costituzionale, immesse nel nostro sistema dal Governo D’Alema nell’anno 2001. Oggi sono in molti a prendere le distanze da quel “combinato disposto”, ma nessuno ha il coraggio di ammettere che il disordine istituzionale, amministrativo e giurisdizionale Continua a leggere
Dossier Senato: illustrazione dei contenuti del regionalismo differenziato
Al fine di agevolare un’analisi e valutazione informata sulle vicende relative al cosiddetto “Federalismo differenziato” – che diverrà presto un tema Centrale per comprendere dove sta andando il nostro Paese – consigliamo la lettura dei due dossier del Servizio studi del Senato , uno del corrente mese di febbraio e un altro dello scorso anno 2018. Continua a leggere
Antiche risonanze: i Regi Decreti dell’epoca fascista.
L’articolo di dottrina che qui si allega risale agli anni ’20 e ne è autore un Presidente di sezione della Corte dei Conti, Enrico Mazzoccolo, che illustrava il senso e la portata di una legge fra le più famose del ventennio: la n. 100 del 31 gennaio 1926 (vedi qui), che riformò in profondità due istituti giuridici: i Regi decreti (oggi qualificati come Decreti legge) e i Regolamenti governativi. Continua a leggere
Democrazia e ragioni della maggioranza: l’opinione di Sabino Cassese
In una recente intervista dello scorso 19 giugno 2018, Sabino Cassese sintetizza una teoria intorno alla costruzione ed evoluzione giuridica degli Stati nella storia. E non manca occasione per raffrontare – nel contesto di uno stato democratico – il peso e ruolo della volontà della maggioranza degli elettori con altri punti di riferimento costituzionali egualmente rilevanti. Continua a leggere
Intervista a Rosa Russo Iervolino, una vita con le Istituzioni.
Estraiamo dall’ultimo numero della nostra rivista “Nuova Etica Pubblica”- vedi qui – l’intervista, a cura di Daniele Carlà e Guido Melis, a Rosa Russo Iervolino, già parlamentare, Ministro dell’Interno e prima donna con la responsabilità di Sindaco di Napoli. L’intervista spazia sull’esperienza di una vita ricca di donna nel vivo delle istituzioni repubblicane e ci restituisce la sua sensibilità e intelligenza nel rievocare molti momenti significativi degli ultimi settant’anni della nostra storia.
Alessandra De Santis: Referendum, una scelta in punta di piedi.
Lo scritto di una donna impegnata in politica, di rara sensibilità ed equilibrio nel pieno di un dibattito referendario caratterizzato da toni sovente apocalittici e definitivi. Continua a leggere
Pierre Carniti: i motivi del NO.
Il Referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, in tutta evidenza, divide in due le famiglie politiche, sindacali e dei giuristi. Nell’ambito della nostra rassegna sulle argomentazioni contrapposte in materia, presentiamo qui le ragioni del NO di Pierre Carniti, indimenticato Segretario Confederale della CISL. Continua a leggere
La riforma costituzionale del 2005, bocciata con referendum.
Per una migliore comprensione di ciò che accade oggi, riproponiamo il testo della Legge Costituzionale del 2005, approvato in seconda lettura e pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 269 del 18 nov 2005. Continua a leggere
Riforma costituzionale: la guerra dei due mondi.
Riportiamo il fondo di ieri 5 ottobre del Direttore de Il Foglio, Claudio Cerasa, che descrive – ci sembra molto bene – il fatto che la sfida referendaria del prossimo 4 dicembre coinvolge tematiche molto più profonde del “merito del quesito” e dei temi contenuti nella riforma approvata dal Parlamento Continua a leggere