Slide illustrative del funzionamento della Legge 6 maggio 2015 n. 52, detta “Italicum“.
SLIDE nuovo sistema elettorale-3
Slide illustrative del funzionamento della Legge 6 maggio 2015 n. 52, detta “Italicum“.
SLIDE nuovo sistema elettorale-3
Coerenti soprattutto con l’obiettivo di presentare equamente in questo sito ambedue gli ordini di argomenti, a favore e contro l’approvazione del Testo della Riforma costituzionale – purché di contenuto non propagandistico, argomentato e con toni preferibilmente piani – presentiamo qui il punto di vista di Oriano Giovanelli, ex-parlamentare del PD e profondo conoscitore della realtà delle Autonomie locali, per essere stato Sindaco di Pesaro. Continua a leggere
Proseguiamo nella rassegna di opininoni varie sulla riforma costituzionale 2016, riportando l’intervento dell’onorevole Roberto Morassut, pubblicata su “L’Unità” del 14 agosto 2016. Continua a leggere
Riportiamo il testo dell’articolo di Alberto Stancanelli, pubblicato sul sito di ProDemos – clicca qui – sulla riforma costituzionale. L’autore milita fra i fautori del SI’. Continua a leggere
Proseguendo nella nostra opera di informazione sulle ragioni e gli argomenti di chi è favorevole o contrario alla Riforma costituzionale sottoposta a referendum confermativo, pubblichiamo il documento del 1° luglio 2016 del Centro Studi della Confindustria denominato “La risalita modesta e i rischi di instabilità“. Nelle ultime 10 pagine del documento si descrivono in termini numerici gli effetti da loro previsti in caso di vittoria del NO: lo scenario economico conseguente lì descritto è quello di una “nuova recessione“. D’accordo o no, questa presa di posizione, abbondantemente commentata dalla stampa negli ultimi giorni, merita comunque un’attenta lettura. Continua a leggere
Nell’acceso dibattito in corso sulla Riforma costituzionale, ci paiono degne di attenzione le riflessioni di Michele Salvati e di Valerio Onida – il secondo in risposta al primo – di diversa sensibilità e opinione. Riprendiamo i relativi “link” dal Corriere della Sera.it
Michele Salvati – Con la riforma entreremo nella “vera” Seconda Repubblica.
Valerio Onida – Il sistema parlamentare garanzia di democrazia.
Pubblichiamo in anteprima il pensiero di Giorgio La Malfa in ordine al dibattito in corso sulle riforme costituzionali. L’autore, rispondendo alle osservazioni di Guido Melis sulle tesi di Gustavo Zagrebelsky (vedi qui), sviluppa un ragionamento originale proprio su quelle ragioni “di contesto” – sistema elettorale e dinamiche politiche attuali – che inducono a propendere per il NO. Buona lettura.
Proseguendo nel nostro programma di dare spazio ad opinioni meditate, non urlate e non meramente propagandistiche intorno al testo della Riforma costituzionale (Vedi qui testo), diamo qui spazio alle opinioni per il NO del Senatore Walter Tocci. Con la sua consueta mitezza, che nulla toglie alla chiarezza tagliente dei contenuti, egli argomenta in ordine a: diminuzione del numero delle regioni rinviata, mancata diminuzione del numero dei deputati, conflittualità dei rapporti fra Stato e Regioni, procedimento legislativo farraginoso, premierato senza contrappesi. Buona lettura.
Walter Tocci: il mio NO alla legge costituzionale
Riprendiamo il fondo pubblicato sull’Unità di ieri 27 maggio del prof. Guido Melis, ordinario di storia dell’ amministrazione pubblica all’Università La Sapienza di Roma. C’è un attacco educato, ma pungente assai, all’approccio critico sulla riforma costituzionale contenuto nell’intervista di Gustavo Zagrebelsky a “La Repubblica” dell’altro ieri ( di cui abbiamo già dato conto – vedi qui)
Proseguiamo nell’osservazione delle migliori opinioni in campo sul tema della Riforma costituzionale pubblicando il link a due interviste realizzate da Ezio Mauro, apparse su “la Repubblica” di ieri e di oggi. L’ex Presidente della corte costituzionale Zagrebelsky e il filosofo Cacciari, ambedue uomini “a sinistra”, si ritrovano su versanti opposti quanto alla scelta sul SI o sul NO al prossimo referendum costituzionale. Zagrebelsky parla di “democrazia svuotata” dalla riforma istituzionale. Cacciari interpreta un’altra corrente di pensiero: “Riforma maldestra , ma è una svolta”. Buona lettura.
Gustavo Zagrebelsky: democrazia svuotata con la riforma costituzionale.
Massimo Cacciari: riforma maldestra, ma è una svolta dopo 40 anni di fallimenti .
La visione del video che proponiamo qui sotto richiede una ventina di minuti, tuttavia ci appare fortemente esplicativa dei contenuti delle diverse convinzioni dei due discussant (uno studente di giurisprudenza dell’Università di Catania e la Ministra per le Riforme costituzionali Elena Boschi): in particolare vengono approfonditi i diversi punti di vista in ordine a: legittimazione dell’attuale Parlamento a modificare il testo della Costituzione, legittimazione del Governo a proporre riforme costituzionali. Molto interessanti gli argomenti e il clima,
Studente dell’Università di Catania in polemica con Ministra Boschi- Video
La riforma più incisiva del testo della Carta costituzionale dei nostri Padri costituenti è ora alla prova del referendum confermativo del prossimo ottobre. Si è immediatamente aperto un dibattito che vede coinvolti illustri costituzionalisti, schierati su diverse posizioni. Alla discussione, tuttavia, vanno premessi i criteri di metodo e di civiltà esposti dal prof. Guido MELIS: 1. Non insultiamoci; 2. Partiamo dal presupposto che la materia è discutibile senza che chi la pensa diversamente sia un prezzolato; 3. Stiamo alla riforma senza tirare in ballo altre cose che le sono estranee; 4. Lasciamo da parte i morti, che hanno diritto di tacere: 5. Evitiamo i toni apocalittici: non siano alla fine della democrazia. Si può ?
I criteri sopra esposti sono anche i nostri. Ciò premesso diamo conto nel seguito delle antitetiche valutazioni rese pubbliche da due gruppi di autorevolissimi costituzionalisti: una per il SI’ e una per il NO:
Vedi il testo delle modifiche costituzionali – clicca qui.
Il bello della democrazia é anche questo: che su un tema di fondamentale importanza per il futuro della vita civile, sociale ed economica del nostro Paese si trovino su posizioni antitetiche due illustri maître à penser della nostra Repubblica, componente Sabino Cassese dell’attuale Corte costituzionale, già suo Presidente Gustavo Zagrebelsky. Iniziamo il nostro dibattito riportando la loro opinione sull’opportunità o meno di approvare il testo della Carta costituzionale – così come modificato il 15 aprile 2016 (vedi qui il vecchio e il nuovo testo) – con il referendum confermativo del prossimo autunno.
Le motivazioni del SI’ – Sabino Cassese
Le motivazioni del NO – Gustavo Zagrebelsky
Il nostro primo contributo al dibattito in corso sulla riforma costituzionale, di cui daremo conto su questo sito, é banale: pubblichiamo in maniera – speriamo – chiara il testo delle modifiche approvate dal Parlamento in seconda lettura lo scorso 15 aprile, evidenziando in rosso le modifiche intervenute sul testo esistente. Rinviando al testo pubblicato sulla Gazzetta ufficiale (clicca qui), ricordiamo che la gran parte dell’articolato entrerà in vigore con la prossima legislatura successiva allo scioglimento di entrambe le camere (art. 41), ove prevalgano i “sì” al referendum confermativo del prossimo autunno.
Nessun sito istituzionale, a nostra conoscenza, ha fatto un’operazione di trasparenza di estrema semplicità: mettere a fronte testo vecchio e testo nuovo, onde porre in condizione i cittadini di costruirsi direttamente e autonomamente una propria convinzione, senza orpelli della più varia natura. Era così difficile?
Testo a fronte riforma Costituzione