Government at a glance 2015 – le statistiche OCSE su assetti e azioni degli Stati.

 Government at a glance 2015

VEDI QUI L’INDICE INTERATTIVO DEL VOLUME

Molto in sordina rispetto alle edizioni precedenti, l’OCSE ha presentato ad inizio di luglio l’ormai consueto rapporto sul “Government” – inteso come attività complessiva – politica e amministrativa – assetti e risultati conseguiti dagli Stati membri nei grandi ambiti di intervento pubblico. Le statistiche OCSE sulla materia (prima edizione nel 2009, periodicità biennale) sono assurte a riferimento privilegiato per la valutazione e confronti delle azioni poste in essere dalle Amministrazioni pubbliche dei Paesi aderenti. I dati rilevati si riferiscono all’anno 2013.

Pur riconoscendo il pregio di queste indagini, solleviamo qui alcuni dubbi sulla metodologia di rilevazione di questi studi; primo fra tutti, il fatto che non esista ancora una sicura stabilizzazione degli argomenti di rilevazione ed analisi: l’inconveniente si manifesta attraverso le continue modifiche, ogni due anni, del “cruscotto” generale di rilevazione (basta vedere in proposito l’indice delle edizioni di Government at a glance 2013 e 2015) senza che si consegua un livello soddisfacente di assestamento degli argomenti trattati. Questo fenomeno impedisce di effettuare confronti storici con il biennio precedente; nei casi più controversi, rischia anche  di perpetuare malintesi basati su rilevazioni e analisi sulle quali sono state operate speculazioni di bassa lega intellettuale, quali quelle proposte al grande pubblico da molti quotidiani nazionale in occasione della rilevazione 2013 delle retribuzioni medie dei dirigenti pubblici italiani (Vedi qui per approfondire). Inopinatamente, su questo argomento così sensibile non c’è nulla nell’edizione del 2015.

Ci paiono degne di evidenziazione particolare le rilevazioni riguardanti i livelli di occupazione degli impiegati pubblici rispetto al totale (pag 85) e le statistiche riguardanti la distribuzione di genere nelle pubbliche amministrazioni (pag 87) e nelle cariche politiche (pag 89) dei Paesi OCSE.

Preoccupanti i dati sulla dimensione degli appalti pubblici che vede l’Italia fra i paesi fanalino di coda ( vedi a pag. 137 la spesa per appalti e investimenti in % del PIL).

Una proposta di solidarietà per la politica dell’Unione europea.

Le recenti vicende del debito greco vengono riassunte e commentate da Paolo De Ioanna, componente del nostro Comitato scientifico, in un articolo recentemente pubblicato da “La Repubblica – Affari e finanza”. Nella conclusione una proposta: “europeizzazione del debito greco e creazione di meccanismi di stabilizzazione e mutualizzazione della quota di debito pubblico sovrano che sta entro la soglia del 60%“.

 Democrazia europea alla prova della Grecia

Alle origini del declino economico italiano – Forges Davanzati

Italia mela mangiata

Guglielmo Forges Davanzati è professore di analisi economica all’Università del Salento e può essere annoverato fra i sostenitori delle ricette keynesiane come direttrici maestre per affrontare la crisi economica in corso (Clicca qui per leggere i suoi articoli pubblicati su “Keynes blog”).

Pubblichiamo l’analisi del prof. Davanzati sulle cause del declino economico italiano, rispetto alla quale la crisi finanziaria innescatasi dell’anno 2008 ha agito solo da detonatore, ma i cui prodromi sono visibili dall’inizio degli anni ’80 durante i quali ” I governi che si sono succeduti….hanno rinunciato ad attuare politiche industriali, confidando nella presunta “vitalità” della nostra imprenditoria“. Una fuoriuscita dalla cabina di regia della politica industriale del nostro Paese che vede oggi la grande industria o in crisi oppure venduta/vendibile ai capitali stranieri.

Netta e condivisibile è poi la critica di Davanzati alla politica del precariato e della moderazione salariale, anche qui con un riferimento diretto al pensiero di John Maynard Keynes che nel saggio “La questione degli alti salari” del 1930, scriveva al riguardo: “se si paga meglio una persona si rende il suo datore di lavoro più efficiente, forzandolo a scartare metodi e impianti obsoleti, affrettando la fuoriuscita dall’industria degli imprenditori meno efficienti, elevando così lo standard generale”.

Il pensiero di Davanzati ci ricorda da vicino le teorie dell’economista Mariana Mazzucato a proposito del ruolo dello Stato nell’economia (vedi qui).

 Alle origini del declino economico italiano

Mariana Mazzucato – Lo Stato innovatore

MARIANA-MAZZUCATO-large570

Clicca qui per ascoltare il dibattito fra Mariana Mazzucato e Francesco Giavazzi

Le tesi contenute nello “Stato innovatore”, successo editoriale dell’Economista italo-americana Mariana Mazzucato spiegate da lei stessa in una lettera al Premier italiano Matteo Renzi.

Ciò che piace delle teorie della Mazzucato è la sua visione del ruolo dello Stato, non  un’entità neutrale e amorfa, che svolge le sole funzioni regolatrici e di fornitore di servizi sociali, ma soggetto innovatore, leva vivace, finanziatore e volano della crescita e delle opportunità economiche del mercato. Per sostenere tale tesi la Mazzucato analizza nello specifico le esperienze dello Stato più liberista del mondo, gli U.S.A…..e dimostra che le più fantastiche evoluzioni nel mondo informatico non si sarebbero mai verificate se non ci fosse stato un “accredito” iniziale, un'”incentivo economico mirato” verso quei progetti che manifestavano prospettive e scenari nuovi e originali.

 Caro premier

Il petrolio, la guerra dell’ISIS e la caduta del suo prezzo.

Due approfondimenti curati da Antonella Crescenzi, rispettivamente, sul rapporto petrolio/guerra dell’ISIS e sugli effetti della caduta del suo prezzo.

 Il petrolio e la guerra dell’Isis

 Minore prezzo del petrolio

L’economia della nazione – Antonella Crescenzi

Antonella Crescenzi – indice ed estratto

E’ uscito nelle librerie un volumetto tascabile di 140 pagine scritto per la casa editrice della Luiss da Antonella Crescenzi, già dirigente del MEF alla Direzione generale del Tesoro.
Si tratta della nuova collana “Piccole Introduzioni Luiss”, dal formato ridotto e dal prezzo molto contenuto (8 euro) che si propone di affrontare temi complessi delle scienze sociali in modo accessibile ma rigoroso.
Il volumetto intitolato “L’economia della nazione” cerca di spiegare che cos’è l’economia, come funziona il sistema economico e sintetizza anche le principali questioni dell’economia italiana (tra cui ovviamente gli squilibri di genere). Il tutto è espresso il più possibile con parole semplici, con esempi pratici, schemi e grafici. Con intento didattico e divulgativo.

Dal Forum di Villa d’Este a Cernobbio – Situazione del mercato del lavoro e della produttività nei Paesi UE

european home cernobbio 2014

Temi cardine al Forum “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive” – organizzato dalla Fondazione Ambrosetti e attualmente in corso presso Villa d’Este a Cernobbio – sono quelli del mercato del lavoro e della produttività nei paesi UE: strettamente collegati, come evidente, i due temi vengono dibattuti sulla base dei documenti ufficiali che pubblichiamo qui sotto:

Priorità e linee di azione per la crescita dell’Europa: il circolo vizioso della produttività.

Lo scenario del mercato del lavoro in Europa: dati e prospettive (in lingua inglese).

RELAZIONE DELLA BANCA D’ITALIA SUL 2013 – CONSIDERAZIONI FINALI DEL GOVERNATORE

img_relann_14

Pubblichiamo la relazione finale della Banca d’Italia per il 2013 e le considerazioni finali del Governatore Ignazio Visco.

VIDEO – Considerazioni finali del Governatore.

 Considerazioni finali della Relazione 2013.

Banca d’Italia – Relazione sul 2013.

Corriere della Sera 31 mag 2014 -VISCO: l’Italia torni ad investire.

Vedi anche in questo sito I mutamenti e le evoluzioni del ruolo della Banca d’Italia.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE U.S.A. – UNA DONNA ALLA GUIDA DELLA FED

yellen

Il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama ha nominato alla guida della FED JANET YELLEN, economista di fama internazionale. Si riproduce al riguardo un articolo dell’economista Antonella Crescenzi, pubblicato sulla pagina facebook di SNOQ – LIBERE.

Antonella CRESCENZI – Una donna al governo della politica monetaria degli Stati Uniti

 

RAPPORTO PROMETEIA 2013 – UNA SINTESI

Pubblichaimo una sintesi del Rapporto prometei del 2013, che punta l’attenzione soprattuto sulla crescita dei Paesi emergenti, sulla diminuzione del gap di sviluppo fra Paesi ad economia avanzata e gli ex “Paesi in via di sviluppo”. Sono a rischio le diseguaglianze interne ai vari paesi.

 Rapporto Prometeia 2013 – Crescita mondiale e disuguaglianze (IV.5)

Economia e gioco d’azzardo

formiche

Le famiglie più povere spendono per il gioco una percentuale del loro reddito (3%) superiore a quella delle famiglie ricche (1%); ciò significa che la spesa per il gioco d’azzardo opera come una “tassazione volontaria” di tipo recessivo – Un’analisi sui volumi del gioco d’azzardo on line in Italia e sulle forme di ludopatia che esso induce.

  Il gioco e i pericoli sociali – maggio 2013

LA SOCIETA’ CHE INVECCHIA

formiche

Una rassegna dei problemi posti nell’Italia del secondo decennio del secolo dal progressivo invecchiamento della popolazione, fenomeno generatore di problemi non solo per gli anziani ma anche per i giovani, la cui situazione è peggiore di quella dei loro padri e nonni.

 Una società più anziana – febbraio 2012

La ricchezza delle famiglie nel mondo – classifica Allianz

formiche

La società assicurativa Allianz ha pubblicato nel 2012 il suo terzo “Rapporto sulla ricchezza globale” in cui sono analizzati la posizione patrimoniale e debitoria delle famiglie in oltre 50 Paesi del mondo. Sorpresa! Il patrimonio privato degli italiani sopravanza quello dei cittadini tedeschi. E’ proprio il caso di dire che, per comprendere le realtà delle economie, gli indicatori economici vanno sempre interpretati e comparati fra loro.

  Gli italiani sono più ricchi dei tedeschi – ottobre 2012

Il programma di austerità europeo provoca depressione

formiche

Un articolo dell’ottobre 2012 che tratta della questione sempre aperta sul ruolo attuale dell’Europa nella vita economica dei popoli ad essa associati. Un’impressione generale di insoddisfazione profonda.

  Europa madre o matrigna – ottobre 2012