A proposito di una proposta della Commissione Europea su un Regolamento dell’Unione sull’approccio all’intelligenza artificiale, qui di seguito un articolo di Alessandro Tombolini .
Alessandro Tombolini – La proposta di regolamento IA
A proposito di una proposta della Commissione Europea su un Regolamento dell’Unione sull’approccio all’intelligenza artificiale, qui di seguito un articolo di Alessandro Tombolini .
Alessandro Tombolini – La proposta di regolamento IA
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ANALISI E COMMENTI DEL CONTO PA 2010-2019, A CURA DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO
La Relazione annuale al Parlamento sul costo del lavoro pubblico, approvata dalla Corte dei Conti a Sezioni Riunite lo scorso luglio 2020, si basa essenzialmente su dati riferiti al 31 dicembre 2018, così come certificati dalla Ragioneria Generale dello Stato nel Conto annuale.
Salva la possibilità di leggere la versione integrale di tale documento – clicca qui per leggere, presentiamo qui di seguito una sintesi commentata dei risultati più significativi. Continua a leggere
Qui di seguito è allegato il testo delle dichiarazioni del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco di fronte alle Commissioni congiunte di Camera e Senato , ieri 8 marzo 2021 in ordine alle modalità di predisposizione, attuazione e monitoraggio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Continua a leggere
Dobbiamo alla sagacia dello storico Guido Melis la riscoperta di un pensiero persosi nel tempo a proposito del rapporto anomalo rispetto agli altri paesi occidentali fra industriali e Pubblica amministrazione. Guido Carli fu Governatore della Banca d’Italia dal 1960 al 1975 e Ministro del tesoro dal 1989 al 1992: Continua a leggere
La pandemia ha drammaticamente colpito il nostro paese portandolo in una profonda recessione e determinando un crollo dell’occupazione. I settori più colpiti sono risultati quelli del terziario privato, commercio, alberghi, turismo, servizi alla persona. Settori a prevalente occupazione femminile che infatti ha subito un declino imponente. E’ ora arrivato il momento di reagire alla crisi, utilizzare al meglio i fondi messi a disposizione dall’Europa per rilanciare lo sviluppo e avviare finalmente quelle riforme di cui si sente il bisogno da decenni. Continua a leggere
Riproponiamo qui di seguito un articolo di Maria Pia Giovannini, già dirigente presso l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), oggi vice-presidente del “Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione” e di Paolino Madotto, esperto d’informatica nelle pubbliche amministrazioni, sullo stato della digitalizzazione nel mondo pubblico e sulle linee strategiche sul buon esito delle quali si gioca la partita del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Continua a leggere
Come dichiarato in Parlamento dal Presidente del Consiglio, l’alta velocità ferroviaria rientrerà nei Piano di Resilienza e Ripresa. Di seguito un articolo di Enrico Morando per “il Riformista” del 16 febbraio 2021 (clicca qui sul link)
Federico Caffè: i giornali dei giorni scorsi erano pieni di ricordi di questo maestro dell’economia, che insegnava all’Università La Sapienza a Roma e che scomparve nel nulla nell’aprile 1987. Più che accostarlo a Mario Draghi (la qual cosa è pure ottima) a noi piace ricordarlo con una piccola rassegna degli articoli scritti sul suo conto, perché egli fu valoroso economista di suo. Qui due sue sole citazioni: “Al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l’assillo dei riequilibri contabili”. “Insistere sulla piena occupazione e la lotta alle sofferenze umane non contabilizzate su cui poggia il capitalismo maturo”. Continua a leggere
Riprendiamo da un articolo de Il Sole 24 Ore i nomi più significativi fra i collaboratori prescelti dal neo-presidente U.S.A. Jo Biden. Non senza ricordare che la Carta Costituzionale degli Stati Uniti (articolo II, sez. 2, seconda clausola) conferisce al Presidente il potere di nominare i propri collaboratori, ma tale nomina deve essere sempre asseverata da parere e consenso (advice and consent) del Senato. Continua a leggere
L’approccio alle questioni che riguardano le pubbliche amministrazioni italiane é sempre caratterizzato da fastidio e critica sferzante e non é mai ordinatamente rivolto ai suoi elementi significativi. Così, sono in pochi oggi a comprendere i motivi per i quali la politica si sia come risvegliata nell’attenzione (superficiale) posta all’efficienza e alla qualità dei servizi amministrativi.
Il motivo è presto detto: c’è la comprensibile e condivisibile preoccupazione che la macchina amministrativa della Repubblica non sia in condizione di gestire l’ingentissimo flusso di danaro in arrivo dall’Unione Europea con il piano di ripresa “New Generation EU”, altrimenti conosciuto come utilizzo del Recovery Fund.
Non sono in molti, al di fuori degli addetti ai lavori, a sapere che l’Italia ha goduto negli ultimi 20 anni di una somma di contributi finanziari europei superiore alle sovvenzioni a fondo perduto (81 mld di euro) poste a disposizione per l’attuazione del PNRR: sono esattamente 101 miliardi di euro, messi dalla UE a disposizione dell’Italia dall’anno 2000 all’anno 2020 (Fondi strutturali Europei 2000/2006 per € 28,484 mld, Fondi Strutturali Europei 2007/2013 per € 27,940 mld e Fondi Strutturali Europei 2014/2020 per € 44,656 mld). Un mare di danaro proveniente direttamente dal bilancio dell’Unione in una quantità in cui l’Italia é stata seconda solo alla Polonia.
COME SONO STATI SPESI QUESTI SOLDI? Continua a leggere
Riprendiamo l’articolo del prof. Stefano SEPE, tratto dall’Eco di Bergamo dello scorso 27 dicembre 2020, con un commento molto positivo in merito al ruolo che sta giocando l’Unione Europea nella lotta contro la pandemia in corso. Continua a leggere
Il 2020 è stato sicuramente un anno difficile, paragonato da molti a un anno post bellico. Il 31 dicembre nessun cittadino comune lo rimpiangerà e tutti faremo il tifo per tempi migliori anche perché l’inizio delle vaccinazioni per il Covid deve infondere una speranza in tutti noi.
L’articolo prosegue qui sotto
“L’opinione pubblica è pressoché unanime nel credere che gli impiegati, volendo, potrebbero fare una bisogna molto maggiore dell’odierna, solo che lavorassero di più, e non rivolgessero troppa parte della loro intelligenza a creare fittiziamente il lavoro Continua a leggere
Parlare di Cristianità e di Mondo di questi tempi significa esporsi, non solo alla muta e feroce ostilità dei fanatici, ma anche rischiare il fuoco dei cecchini “laici” o sedicenti tali. Benedetto Croce non fu certo un credente, né tantomeno un intellettuale “progressista” come oggi usa dire: Antonio Gramsci acutamente lo qualificava (insieme a Giustino Fortunato) come il “reazionario più operoso della penisola“, uomo “di grandissima cultura e intelligenza….legato alla cultura europea e quindi mondiale….ha distaccato gli intellettuali del mezzogiorno dalle masse contadine….e li ha fatti assorbire dalla borghesia nazionale“(cit. da “Alcuni temi della questione meridionale” – 1926). Continua a leggere
Riprendiamo un articolo di Stefano Sepe, pubblicato su “L’Eco di Bergamo”. La materia è incandescente purtroppo. Continua a leggere
Si contano sulle dita di una sola mano i giornalisti oggi all’altezza dei grandi del passato: una di questi è senz’altro Milena Gabanelli, che ogni settimana riesce a stupirci con le sue inchieste sempre supportate da dati.
Questa settimana l’attenzione si sofferma su un fenomeno già noto, ma che inizia ad assumere dimensioni insopportabili: pochissimi ricchi che da soli detengono più della metà di tutta la ricchezza mondiale. La pandemia in corso – questa è la notizia – sta favorendo un INCREMENTO di questo fenomeno. Legislazioni fiscali “distratte” e/o assolutamente clementi nei loro confronti. Vediamo il link all’articolo qui sotto.
MILIARDARI SEMPRE PIU’ RICCHI CON LA PANDEMIA. ECCO COME FANNO I SOLDI.
Con amaro compiacimento riportiamo qui sotto un articolo di Affari e Finanza de “La Repubblica” dell’altro ieri nel quale si inizia ad esaminare la capacità di spesa dei danari destinati all’Italia a titolo di Recovery Fund alla luce delle performance dimostrate dal nostro Paese nell’utilizzo dei 76 miliardi già messi a disposizione dell’Italia dalla UE nel periodo 2014 – 2020. Continua a leggere
Dopo circa un trentennio in cui sono state prevalenti e predominanti teorie economiche che predicavano la superiorità “a prescindere” della natura rigorosamente privata dei soggetti produttori di beni e servizi, sembra essere tornato “di moda” parlare di “Stato imprenditore“, “pubblicizzazione dei servizi”, “nuova IRI”. Continua a leggere
Di seguito presentiamo un’illustrazione critica del funzionamento del sistema fiscale tedesco: caratteristiche e perplessità. Continua a leggere