PUBBLICA AMMINISTRAZIONE U.S.A. – UNA DONNA ALLA GUIDA DELLA FED

yellen

Il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama ha nominato alla guida della FED JANET YELLEN, economista di fama internazionale. Si riproduce al riguardo un articolo dell’economista Antonella Crescenzi, pubblicato sulla pagina facebook di SNOQ – LIBERE.

Antonella CRESCENZI – Una donna al governo della politica monetaria degli Stati Uniti

 

La configurazione delle istituzioni e delle fonti del diritto comunitario – Angelo Giubileo

 

giubileo

In una esauriente sintesi, Angelo Giubileo, avvocato, funzionario INPS ed esperto nella materia delle pensioni complementari, delinea con chiarezza la configurazione e la dinamica concreta del sistema delle fonti giuridiche dell’Unione europea e il funzionamento dei suoi  Organi costituzionali.

2013 Angelo Giubileo – Il progetto dell’Unione europea: linee di sviluppo.

 

L’UTILIZZO IN ITALIA DEI FONDI STRUTTURALI UE

Esistono circa 30 miliardi di euro a disposizione della PA italiana come Fondi strutturali attribuiti dall’Unione europea. L’Italia deve spenderli per opere pubbliche entro il dicembre del 2015. Fra i 27 Paesi europei, ci collochiamo al terzo posto per l’entità dei fondi attribuiti e al terzultimo posto per la percentuale di fondi utilizzati. Si vedano meglio le tabelle qui sotto e l’articolo del Corriere della sera dello scorso luglio 2013.

Consistenza e percentuali di utilizzo dei fondi strutturali UE

Corsera luglio 2013 utilizzo dei fondi dell’Unione europea

Austerità e politica di risparmi negli uffici dell’Unione europea

Pubblichiamo il provvedimento adottato dalla Commissione europea  per risparmiare 2,7 mld di euro entro l’anno 2020. Il suo contenuto è rilevante e significativo in relazione all’entità delle misure di austerità adottate: congelamento dei salari per due anni, riduzione del personale,aumento dell’orario minimo di lavoro, innalzamento dell’età pensionabile.

Misure di austerità per i dipendenti degli Uffici dell’Unione europea.

 

 

Napolitano: messaggio sulla necessità dell’unione politica dell’Europa.

Il Presidente Napolitano ha inviato un messaggio alla Commisione UE che ha promosso un incontro di studi presso l’isola di Ventotene un messaggio in cui ha affermato ” la necessità di promuovere politiche coordinate per la crescita e di procedere verso l’unione politica”. Più che un augurio, la segnalazione di una necessità ormai stringente.

Messaggio 27 maggio 2013 del Presidente Napolitano sull’Europa.

Le proposte del Ministro degli Esteri Emma Bonino sull’Europa federale

BONINO Emma

Di lei Giuliano Amato dice che “è sempre troppo avanti nei tempi”. Ma Cavour, Garibaldi e Mazzini negli anni ’50 del XIX secolo non erano forse troppo avanti nei tempi nel concepire l’Italia unita? In tempi di crisi profonda l’audacia dei propositi può essere l’unica salvezza. Qui sotto l’intervista del nostro Ministro degli Esteri.

Ministro Bonino: Europa federale ora o mai più.

RAPPORTO PROMETEIA 2013 – UNA SINTESI

Pubblichaimo una sintesi del Rapporto prometei del 2013, che punta l’attenzione soprattuto sulla crescita dei Paesi emergenti, sulla diminuzione del gap di sviluppo fra Paesi ad economia avanzata e gli ex “Paesi in via di sviluppo”. Sono a rischio le diseguaglianze interne ai vari paesi.

 Rapporto Prometeia 2013 – Crescita mondiale e disuguaglianze (IV.5)

Economia e gioco d’azzardo

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Le famiglie più povere spendono per il gioco una percentuale del loro reddito (3%) superiore a quella delle famiglie ricche (1%); ciò significa che la spesa per il gioco d’azzardo opera come una “tassazione volontaria” di tipo recessivo – Un’analisi sui volumi del gioco d’azzardo on line in Italia e sulle forme di ludopatia che esso induce.

  Il gioco e i pericoli sociali – maggio 2013

Introduzione del principio del pareggio di Bilancio nella Carta costituzionale

LOGO REPUBBLICA

Vedi qui la Legge costituzionale n 1 del 20 aprile 2012 di modifica, fra l’altro, dell’articolo 81 della Carta costituzionale.

Nuovo testo «Art. 81. – Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le
spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle
fasi favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all’indebitamento e’ consentito solo al fine di
considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione
delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi
componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi
per farvi fronte.
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il
rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L’esercizio provvisorio del bilancio non puo’ essere concesso se
non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro
mesi.
Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i
criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese
dei bilanci e la sostenibilita’ del debito del complesso delle
pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a
maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto
dei principi definiti con legge costituzionale».

Government at a glance 2011 – sintesi in italiano e testo completo in originale

SINTESI IN ITALIANO DI GOVERNMENT AT A GLANCE 2011

OCSE Government at a glance 2011 English

La seconda edizione della pubblicazione OCSE dedicata al funzionamento delle pubbliche amministrazioni dei Paesi membri. Non è solo un aggiornamento dei dati del 2009. Vengono infatti introdotti una serie di indicatori di misurazione delle performance ”governative” , intendendodi con tale allocuzione le ”politiche pubbliche” considerate in quanto tali. Gli indicatori presentati costituiscono di per sè un elemento di riflessione per gli operatori di casa nostra a considerare innanzitutto la misurazione delle politiche pubbliche nella loro interezza (attraverso indicatori di impatto) per poi ”scendere per li rami” alle singole Amministrazioni, poi ai suoi uffici, infine a chi in tali uffici opera. Il percorso inverso, insomma, di quello prefigurato dalla legislazione italiana in un recentissimo passato per la misurazione delle performance.

Il rapporto dell’OCSE 2009 sul funzionamento delle PA dei paesi membri

OCSE

OCSE 2009 Government at a glance – Uno sguardo alla PA

Dall’anno 2009, l’OCSE pubblica con cadenza biennale un documento statistico sui fenomeni più significativi che caratterizzano l’attività e le funzioni delle PA degli Stati aderenti.Una pubblicazione essenziale per effettuare valutazioni e confronti fra la PA di diversi Paesi.

La pubblicazione del 2009, nella sua traduzione in lingua italiana, è una sorta di versione ”iniziale” che offre la rappresentazione di aspetti significativi del funzionamento delle PA, quali le entrate e le spese di bilancio, le procedure di deliberazione e approvazione del bilancio stesso e i requisiti di trasparenza attraverso i quali i cittadini vengono resi edotti dei suoi contenuti; particolarmente interessante la statistica relativa al ”sistema di programmazione del bilancio dello Stato orientato alla performance” (pagg 94-95), che vede l’Italia negli ultimi posti nell’utilizzo di questo metodo di programmazione di bilancio adottato dai Paesi più avanzati.

Più avanti, si fa il punto anche sulle analisi di impatto della regolamentazione, disciplina sconosciuta e soprattutto negletta nel nostro Paese, proprio dove più ce ne sarebbe bisogno, visto il continuo profluvio di leggi ed atti regolatori governativi. Vengono anche monitorati i sistemi utilizzati nei paesi OCSE per il contrasto alla corruzione.

LA SOCIETA’ CHE INVECCHIA

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Una rassegna dei problemi posti nell’Italia del secondo decennio del secolo dal progressivo invecchiamento della popolazione, fenomeno generatore di problemi non solo per gli anziani ma anche per i giovani, la cui situazione è peggiore di quella dei loro padri e nonni.

 Una società più anziana – febbraio 2012

La ricchezza delle famiglie nel mondo – classifica Allianz

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La società assicurativa Allianz ha pubblicato nel 2012 il suo terzo “Rapporto sulla ricchezza globale” in cui sono analizzati la posizione patrimoniale e debitoria delle famiglie in oltre 50 Paesi del mondo. Sorpresa! Il patrimonio privato degli italiani sopravanza quello dei cittadini tedeschi. E’ proprio il caso di dire che, per comprendere le realtà delle economie, gli indicatori economici vanno sempre interpretati e comparati fra loro.

  Gli italiani sono più ricchi dei tedeschi – ottobre 2012

Il programma di austerità europeo provoca depressione

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Un articolo dell’ottobre 2012 che tratta della questione sempre aperta sul ruolo attuale dell’Europa nella vita economica dei popoli ad essa associati. Un’impressione generale di insoddisfazione profonda.

  Europa madre o matrigna – ottobre 2012

Statuto funzionari CE

Commento allo Statuto dei Funzionari UE

Lo Statuto dei funzionari dell’ Unione Europea, che pubblichiamo in questo sito, è un Regolamento Comunitario del 1962, modificato da successivi Regolamenti fino ad una riforma organica, operata da un Regolamento del 2004. Si tratta, dunque, di un ordinamento pubblicistico, rientrante nel diritto amministrativo comunitario, prodotto da Atti normativi unilaterali del Consiglio, su proposta della Commissione e pareri dell’ Assemblea parlamentare nonché della Corte di Giustizia.

La normativa si svolge per Titoli, Capitoli, Sezioni ed articoli, che disciplinano gli istituti basilari del rapporto di lavoro: diritti, doveri, assunzione, assenze, dimissioni, pensionamento etc. Di particolare interesse appare l’ inquadramento, ovvero l’ ordinamento delle posizioni funzionali e retributive in cui sono collocati i funzionari.

L’ inquadramento si articola su ben 16 posizioni, denominate “ gradi “, a ciascuna delle quali corrisponde una retribuzione iniziale che procede in orizzontale con aumenti biennali per anzianità. Lungo i “ gradi “ scorrono in verticale le carriere di due “ gruppi di funzioni “: l’ AD ( gli Amministratori ), dal grado 5 fino al 16 ( il più elevato ), e l’ AST ( gli Assistenti ) dal grado 1 fino all’ 11. Gli AD corrispondono a funzioni direttive, di progettazione e di studio, nonché a funzioni linguistiche o scientifiche. Gli AST corrispondono a funzioni esecutive, tecniche o d’ufficio. Nei gradi, infatti, sono collocate le “ funzioni “, ovvero i profili professionali, che si sviluppano in verticale con diverse denominazioni. Ad esempio, l’ interprete, che rientra tra gli AD, assume all’ inizio la denominazione di interprete junior, poi diviene interprete tout court, poi diviene senior, poi ancora interprete principale e, alla fine, linguista esperto. Ciascuna di queste qualifiche è collocata su due gradi, dallo junior che sta nei gradi 5 e 6 fino al linguista esperto collocato nei gradi 13 e 14. ( vedi l’ art. 5 e l’ allegato I )

Nel gruppo AD si collocano sia i professionals ( come gli interpreti ) che i dirigenti, cui sono riservate le due posizioni più elevate. La funzione di capo unità  ( capo ufficio ) può collocarsi nelle posizioni da 9 a 14; v’è una funzione di consigliere collocata nelle posizioni 13 e 14; la funzione di direttore si ritrova nelle posizioni 14 e 15, mentre quella di direttore generale nelle posizioni 15 e 16. La possibilità di avere due o più posizioni retributive ( “ gradi “) per una stessa funzione si spiega con la necessità di poter adattare l’ applicazione del medesimo inquadramento alle diverse Istituzioni ( Amministrazioni ) dell’ Unione, con diverse dimensioni, organigrammi, tipologie di funzioni. Insomma, uno schema flessibile, a maglie larghe, in cui ogni Istituzione decide delle funzioni di cui ha bisogno, della loro collocazione nei gradi, del relativo organico.

Flessibilità che si ritrova anche nelle posizioni di accesso, che per gli AD vanno dalla 5 alla 8 compresa, ed eccezionalmente anche più oltre. Ovvero, una Istituzione può bandire un concorso per giurista junior ( nella 5 o nella 6 ) o anche per giurista ( nella 7 o nella 8 ), a seconda delle competenze richieste e della retribuzione da offrire per attrarle. La carriera si sviluppa nella funzione di appartenenza, con promozione al “ grado “ superiore per merito comparativo, sui posti vacanti, dopo almeno due anni di permanenza nel grado inferiore. Per la nomina su un posto, sia per assunzione, sia per promozione, si richiede un determinato livello di studi; in pratica, istruzione superiore per l’ accesso al gruppo AST, diploma universitario triennale per gli AD 5 e 6, laurea per gli altri AD. E’ possibile transitare dagli AST agli AD, anche senza il titolo di studio, previo superamento di una selezione, di un programma di formazione e di un esame finale, scritto ed orale. Ogni nomina è effettuata dall’ “ Autorità che ha il potere di nomina “, stabilita dall’ ordinamento di ciascuna Istituzione.

La rappresentanza del personale, in ciascuna Istituzione, è affidata ad un Comitato del personale eletto ogni tre anni, secondo modalità stabilite dall’ Assemblea del personale. Il Comitato ha funzioni consultive e di proposta, oltre che di partecipazione alla gestione degli organi di carattere sociale. Il rapporto con l’ Istituzione si realizza in una Commissione paritetica, composta da membri nominati in parti uguali dall’ Autorità che ha il potere di nomina e dalla Commissione del personale, e presieduta da un funzionario designato dall’ Autorità. La Commissione paritetica produce pareri  scritti, che vengono comunicati sia all’ Autorità che al Comitato. Vi sono, poi, altre Commissioni e Comitati, tutti paritetici, per determinate questioni. Il più importante è il Comitato dello Statuto, nominato in parti uguali dalle Istituzioni e dai Comitati del personale, che viene consultato dalla Commissione o formula proposte alla medesima in materia di revisione dello  Statuto. Le organizzazioni sindacali e professionali possono agire a tutela  del personale senza pregiudizio dei poteri statutari delle Commissioni del personale; possono essere consultate sulle modifiche allo Statuto proposte dal Comitato competente; possono stipulare accordi con le singole Istituzioni, accordi  che tuttavia non possono comportare né impegni di Bilancio, né modifiche allo Statuto ( vedi artt. da 9 a 10 quater, e l’Allegato II ).

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All’ epoca della riforma del 2004 ( il Presidente della Commissione era Romano Prodi ), che unificò le precedenti quattro carriere nei due gruppi di funzioni AD e AST, il nuovo ordinamento del personale venne proposto come modello alle Pubbliche amministrazioni dei Paesi membri. Ovviamente, ogni Paese s’è tenuto stretto l’ ordinamento proprio; l’ Italia, in particolare, si trova su un altro pianeta, sia per la connotazione privatistica del rapporto, sia per il sistema di relazioni sindacali fondato sulla contrattazione con le organizzazioni sindacali.

In ogni caso, il sistema di inquadramento presenta aspetti da considerare con attenzione. Il numero di “gradi “ è certamente eccessivo, ma è stato determinato dalla necessità di assorbire tutte le posizioni delle precedenti quattro carriere. Ciò che appare interessante è il raggruppamento delle funzioni in  sole due aree: quella degli Amministratori, ovvero dirigenti, quadri e professionals, e quella degli assistenti, ovvero tutti gli altri; inoltre, è rilevante l’ esistenza di una vera e propria carriera, che si svolge nel profilo professionale ( la “ funzione “ ) di appartenenza. Questi due elementi – due sole aree e carriera nel profilo –sembrano garantire al sistema  sia flessibilità nell’ organizzazione del personale  che rigore nella gestione del medesimo. Perciò, ci è sembrato opportuno pubblicare lo Statuto su questo sito e di illustrarlo con queste note, anche per la discussione che si sta riaprendo sulla riforma del rapporto di impiego nel nostro Paese.

 

Lo Statuto dei funzionari dell’Unione europea, entrato in vigore nel lontanissimo 1962, tuttora vigente con le opportune modifiche, merita una particolare attenzione per via del regime giuridico della “dirigenza” UE: quest’ultima non è separata dai cosiddetti “quadri”, e l’accesso alle posizioni è il frutto di un’evoluzione di carriera dal gradino iniziale del funzionario junior. Addentrandosi nella lettura del Regolamento, si può, fra l’altro, facilmente verificare alle pagine 53 e seguenti, come la carriera dei “funzionari UE” parte da “Junior” (AD 5) e termina, dopo 12 gradi di avanzamento, a “direttore generale” (AD 16). Un modello da imitare anche in Italia?

Statuto funzionari CE

SPESA PER ISTRUZIONE IN ITALIA -CONFRONTO CON L’EUROPA

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Il confronto statistico fra spese per l’istruzione in Italia ed analoghe spese nell’Unione europea manifesta chiaramente un un gap nei confronti dell’Europa a 27. La percentuale delle persone fra i 25 e i 64 anni in possesso della licenza di scuola media inferiore come titolo di studio più elevato è del 45%.

Istruzione in Italia – aprile 2013