Il personale del Sistema sanitario in Italia

logo_ministero_della_salute

Il Ministero della Salute ha pubblicato lo scorso luglio 2014 – sul sito istituzionale – un ottimo studio statistico sul personale del sistema pubblico italiano (vedi qui),  frutto di un’elaborazione effettuata dagli uffici del Ministero sul Conto annuale della pubblica amministrazione più altre fonti di dati citate nel rapporto. Sembra opportuno farne oggetto di studio e riflessione. Sono 715.992 le unità lavorative pubbliche facenti capo alle ASL, alle Aziende ospedaliere e universitarie e agli Istituti di ricovero e cura (665.031 a tempo determinato, 34.125 con rapporto di lavoro flessibile e 16.836 personale universitario). I medici, in particolare, considerando nel loro caso anche le categorie dei non dipendenti dal SSN, sono 243.855, suddivisi come presente nel  sintetico del rapporto, qui sotto.

Da evidenziare la classificazione di genere che dimostra che il SSN italiano é prevalentemente donna (431.524 dipendenti su 665.031 a tempo indeterminato, pari al 64%). I medici donna sono ancora minoranza (39%), ma la consistenza si capovolge nella professione di farmacista (77%), biologa (77%),psicologa (75%) e dirigente del ruolo amministrativo (72%). Vedi i dati assoluti alla prima pagina del “sintetico” qui sotto.

 SINTETICO

 MINISTERO SALUTE – Il personale del Sistema sanitario italiano, anno 2011 – rapporto completo.

Rapporto SVIMEZ 2014

SVIMEZ

E’ stato presentato a Roma in data odierna, con la partecipazione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio, il “Rapporto SVIMEZ 2014 sull’economia del Mezzogiorno”.

Programma

Pubblichiamo la sintesi del Rapporto in questione, la quale, oltre alla notevole messe di dati e informazioni, punta il suo sforzo propositivo – si veda il paragrafo 8 (i motori dello sviluppo – una rete logistica a supporto dei porti di Taranto, Catania e Gioia Tauro) – su una caratteristica che fa (dovrebbe fare, potrebbe fare se prevarranno gli “uomini di buona volontà”) del Sud Italia il posto privilegiato per uno sviluppo strategico futuro: un terzo del transito mondiale delle merci passa per il Mediterraneo, attraverso la rotta Canale di Suez-Stretto di Gibilterra: una straordinaria occasione di rilancio economico. Sapremo coglierla?

 28 ottobre 2014: Rapporto SVIMEZ 2014 – Introduzione e sintesi

 

ISTAT – I conti delle Amministrazioni pubbliche al 2013

logo-istat

L’Istat ha pubblicato lo scorso 3 ottobre sul suo sito (di difficile consultazione) la Sintesi dei conti e degli aggregati economici delle Pubbliche amministrazioni -Serie storiche dall’anno 1995 a tutto il 2013 – Clicca qui per consultare la fonte.

Al di là degli stringati lanci di agenzia – vedi ANSA del 6 ottobre 2014 – che evidenziano un calo della spesa dei dipendenti pubblici di 7,8 miliardi di euro dal 2010 al 2013 (da 173 mld a 165 in cifra assoluta arrotondata), preferiamo pubblicare qui la tabella di riferimento in questione pubblicata dall’ISTAT, perché la stessa fornisce un significativo quadro d’insieme delle entrate e delle spese delle pubbliche amministrazioni negli ultimi 19 anni, distinte per categoria.

CONTO CONSOLIDATO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE anni 1995- 2013

Glossario

Valore del patrimonio immobiliare pubblico e rendimenti.

Patrimonio immobiliare pubblico del valore di 281 miliardi, parallelamente ad una spesa per affitti pari a un miliardo di euro l’anno. Ma questo è un dato di stima a cura della Ragioneria generale elle Stato, che ha avviato un censimento presso tutte le amministrazioni pubbliche sugli immobili di proprietà. Il 40 % delle Amministrazioni non ha ancora comunicato l’ammontare del proprio patrimonio immobiliare.

 Fubini Mania su Corriere della Sera 7 apr 2014 -Stime RGS del patrimonio immobiliare pubblico

Regioneria generale dello Stato – Patrimonio dello Stato – informazioni e statistiche – dic 2013

Numero dei dipendenti pubblici nell’anno 2012 – I dati del conto annuale della Ragioneria generale dello Stato.

logo_rgs

Conto annuale 2013 della Ragioneria generale dello stato: presentiamo la relazione collegata all’ultima rilevazione sul numero dei dipendenti pubblici al 31 dicembre 2012, nonché alle dinamiche di consistenza negli anni 2007 -2012.

A pagina 8 della relazione è presente il prospetto riassuntivo del numero complessivo dei dipendenti pubblici: 3.238.474, che conferma la progressiva diminuzione del loro numero. Di questo ammontare vengono precisati il dato sul personale stabile (pag 13) – in numero di 3.036.712 – e quelli sull’ “altro personale” (pag 14), fra cui LSU ( pag 24), Co.Co.Co. (pag. 32) e “precari” della scuola (nella tabella a pag 14 in numero di 140.136).

Onestà intellettuale impone di accostare i dati sui dipendenti “pubblici” a quelli relativi ai dipendenti delle società partecipate dallo Stato e dalle Autonomie locali. In moltissime situazioni questi lavoratori, pur formalmente privati, svolgono attività di natura pubblica, retribuite con danaro del contribuente. Approfondiremo questa rilevantissima questione.

Ragioneria generale dello Stato: conto delle PA – ANALISI DATI 2007-2012

Distribuzione di GENERE dei dipendenti pubblici

Retribuzioni medie dei dirigenti pubblici e tetto retributivo

logo_rgs

Continua la tambureggiante campagna di stampa del Corriere della sera contro i “privilegi” dei dirigenti pubblici: tema centrale dell’articolo di  Sergio Rizzo del 4 apr 2014 – tetto mobile per i manager – lo stipendio è già più alto (clicca qui) è la questione del tetto retributivo: come noto, tale termine è riferito alla retribuzione del Primo Presidente della Corte di Cassazione, che ammonta a 311.000 euro lorde anno.

Chiarezza vorrebbe che non si scambiasse la parte per il tutto! Invece, indicando la cifra massima, si nasconde il fatto che le pur cospicue retribuzioni medie lorde dei dirigenti della Pa sono d’importo pari alla terza parte di quello indicato da Sergio Rizzo nel suo articolo di fondo. Si veda la tabella allegata, di fonte Ragioneria generale dello Stato, conto annuale 2012.

 Retribuzioni medie dirigenziali per comparto – 2012

Vedi anche la tabella analitica sulle retribuzioni dei dirigenti di 1a e 2a fascia pubblicata dal Sole 24 ore

 Il Sole 24 ore del 14 apr 2014 – Il tesoro dei fondi ai dirigenti: 2,5-miliardi

Il DEF 2014 e gli stipendi pubblici.


LOGO REPUBBLICA

Ferve il dibattito sulle misure di risparmio sul pubblico impiego previste dal DEF 2014. Diamo qui conto dei riferimenti specifici presenti sugli atti ufficiali (vedi qui il testo integrale del DEF 2014) recentemente emanati e/o diffusi dal Governo.

Per quanto riguarda invece i contenuti del DEF 2014 (sezione II, pagina 34), si riportano testualmente le previsioni di spesa nel quinquennio 2004-2018: “Nel quadro a legislazione vigente, la spesa per redditi da lavoro dipendente delle Amministrazioni Pubbliche è stimata diminuire dello 0,7 per cento circa per il 2014, per poi stabilizzarsi nel triennio successivo e crescere dello 0,3 per cento nel 2018, per effetto dell’attribuzione dell’indennità di vacanza contrattuale riferita al triennio contrattuale 2018-2020. La riduzione attesa nel 2014 è dovuta al consolidarsi delle misure di contenimento della spesa per redditi per il pubblico impiego disposte dalle recenti manovre di finanza pubblica. Il modesto incremento dello 0,1 per cento stimato per l’anno 2015 è determinato, principalmente, dal venir meno di alcune delle predette misure di contenimento della spesa in vigore nel periodo 2011-2014, in particolare il limite di spesa individuale riferito alla retribuzione percepita nell’anno 2010 ed il riconoscimento ai soli fini giuridici delle progressioni di carriera. Tali effetti di spesa sono stati in gran parte compensati dalla decurtazione permanente, introdotta a decorrere dal 1°gennaio 2015 dalla Legge di Stabilità 2014, delle risorse destinate al trattamento accessorio in relazione ai risparmi di spesa determinati ai sensi del D.L. 78/2010 ed inizialmente previsti per il solo triennio 2011-2013 (successivamente prorogati dal DPR 122/2013 sino al 31 dicembre 2014). Inoltre, la previsione per l’anno 2015 non sconta più l’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale relativa al triennio 2015-2017, a seguito della disposizione introdotta dalla Legge di Stabilità 2014 che ha individuato, quale indennità di vacanza contrattuale di riferimento per il predetto triennio, quella in godimento dall’anno 2010. Negli anni 2016 e 2017 la spesa per redditi si manterrebbe circa costante, per poi aumentare dello 0,3% nel 2018 in ragione della nuova indennità di vacanza contrattuale relativa al triennio 2018-2020.”

Dalle affermazioni evidenziate in corsivo, molti quotidiani e i Sindacati hanno dedotto la conferma del blocco della contrattazione del settore pubblico fino a tutto il 2020 (Il DEF blocca gli aumenti per gli statali  ). Il Ministro Padoan ha smentito ufficialmente tale interpretazione: la previsione, si afferma, risulta essere la mera registrazione di una linea di tendenza “a politiche invariate“: ciò, in coerenza con il “doppio binario” di esposizione di tutti documenti di programmazione economica – “previsioni tendenziali” a legislazione costante/politiche invariate e “previsioni programmatiche” comprensive di modifiche legislative previste.

Eppure, ciò che risulta chiaro dal vai e vieni di notizie e di smentite è che nulla di chiaro e di equilibrato è emerso finora nelle previsioni del Governo: non l’estensione del perimetro d’intervento (tutto il pubblico impiego? solo la dirigenza?), non una base logico-scientifica effettiva per “giustificare” la diminuzione delle retribuzioni dei dirigenti pubblici e degli impiegati in genere; non la previsione di una metodologia di “intervento” sulle retribuzioni; non l’importo medio individuale delle riduzioni previste. Risulta “certificata” sulle slide di Cottarelli “solo” la dimensione finanziaria dell’intervento previsto: 500 milioni di euro in ciascuno dei tre anni 2014-2015 e 2016, che sono un’enormità viste le dimensioni dell’universo di riferimento.

Distribuzione delle pensioni per classi di reddito e spesa complessiva

logo inps

Dal casellario dei pensionati dell’INPS al 31 dicembre 2012 è possibile desumere il numero delle pensioni in pagamento per le varie fasce di reddito – corrispondenti a multipli della pensione minima – e l’importo di spesa pensionistica complessivo per ciascuna fascia di reddito. Presentiamo due tabelle, quella originale INPS e un’altra meglio leggibile, con gli importi in questione. Emergono le seguenti evidenze:

  • il 68% dei pensionati italiani percepisce una pensione non superiore ai 1.443 euro lordi mensili;
  • entrando in un range più ampio – comprendente le pensioni fino a 5.291 euro lordi mensili – il numero di pensionati ascende al 99% del totale con 258 miliardi circa di spesa sui 270 annui complessivi; 
  • dai 5.291 euro lordi mensili in sù – si noti che era questo il limite minimo di intervento previsto dalla proposta di legge Meloni (atto camera n 1253 del 21 giugno 2013) per operare la manovra di prelievo sulle “pensioni d’oro” – la spesa pensionistica complessiva è di 12,3 miliardi di euro per 136.299 pensionati sul totale complessivo di 16,5 milioni di pensionati;
  • se poi limitiamo il campo di osservazione a quelle che correttamente possono essere qualificate come “pensioni d’oro”, vediamo che le pensioni in pagamento superiori ai 10.101 euro lordi al mese sono n. 9.008 (pari allo 0,052 % di tutte le pensioni) e impegnano una spesa  di 1,5 miliardi di euro sui 270 di spesa complessiva per pensioni dell’INPS.

Dati INPS – Casellario pensioni

Classi di reddito delle pensioni 2012

 

 

CNEL 19 MARZO 2014 -CONFERENZA ANNUALE SUI SERVIZI OFFERTI DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

logo_cnel_ilo

Il CNEL – Consiglio nazionale sull’economia e il lavoro di cui il Governo propone l’abolizione – si occupa da anni con risultati concreti della costituzione di un portale presso l’ISTAT contenente gli indicatori di performance e di impatto dei vari rami dell’Amministrazione (VEDI QUI)

Su  questo tema è indetta per il prossimo 19 marzo la Conferenza annuale sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalla PA.

  Invito 19 marzo 2014 – Conferenza annuale sui servizi PA 

CNEL – RELAZIONE 2013 SULLA QUALITA’ DEI SERVIZI DELLA PA

 

Numero e distribuzione dei dipendenti pubblici 2011 (AGGIORNAMENTO 2013).

VEDI ANCHE AGGIORNAMENTO DEI DATI AL 2013 CLICCA QUI.

Numero dei dipendenti della Pubblica amministrazione

Si presentano di seguito alcune elaborazioni realizzate sulla base dei dati presenti sulla banca dati della Ragioneria generale dello Stato, con particolare riferimento al conto annuale dell’anno 2012. La prima sintesi è quella che conferma una tendenza alla diminuzione del numero dei dipendenti pubblici. Per quanto riguarda, inoltre, il confronto internazionale sulla “consistenza” della Pa italiana, i dati più recenti sul rapporto del numero di impiegati pubblici su 1000 abitanti nei Paesi UE sono ancora quelli riferiti all’anno 2010, di provenienza OCSE: l’Italia, con i suoi 58 dipendenti pubblici su 1000 abitanti è assolutamente in media.

CONTO-DELLA-PA- Serie storica dipendenti PA-2007-2011

Rapporto dipendenti pubblici/popolazione UE e occupati totali

Il conto annuale 2012 della RGS ha, inoltre, presentato i dati relativi alla distribuzione regionale dei dipendenti pubblici nel 2011. I dati in questione vengono riepilogati qui sotto, anche attraverso una “mappa geografica” di presentazione.

Dipendenti pubblici 2011 – DISTRIBUZIONE REGIONALE

 Mappa geografica 2011 della distribuzione dei dipendenti pubblici in Italia

Infine, i dati raccolti ed elaborati dalla Ragioneria generale dello Stato e dalla Corte dei Conti con la sua delibera delle Sezioni riunite in sede di controllo n 9 del giugno 2013 consentono di offrire un quadro sufficientemente chiaro su altri due elementi sensibili della PA italiana: la distribuzione di genere, articolata in ciascuna regione e la quantificazione dei dirigenti e delle Alte professionalità in servizio al 31 dicembre 2011. Rinviando ad una lettura più specifica dei dati, emerge una presenza femminile nella PA italiana che sopravanza di 10 punti (55% contro il 45%) quella maschile, con punte di assoluta preponderanza nella Scuola (circa l’80%). I dirigenti e le alte professionalità nella PA sono circa 250.000, distribuiti nei vari settori di attività come sintetizzato nella tabella qui sotto.

Distribuzione di GENERE dei dipendenti pubblici

2011 DIRIGENTI e Alte professionalità nella PA

Dirigenza nei Ministeri italiani 

VEDI ANCHE : QUANTE SONO LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ITALIANE?

Posti letto negli ospedali italiani.

Si riportano dati e informazioni di sintesi tratte dal Sevizio informatico del Ministero della Salute e, per quanto riguarda confronti internazionali, dalla pubblicazione OCSE Health-at-a-Glance-2013, pag 88 e seguenti.

Dai dati ufficiali si desume che, nell’anno 2012, i posti letto “per acuti”- vedi qui la definizione – sono circa 195.000 (167.000 pubblici e 28.000 presso case di cura private), pari a 3,29 posti letto per mille abitanti – clicca qui la tabella del Ministero della salute. I posti letto per “non acuti” (cioè lungodegenti, riabilitazione funzionale  etc) sono 35.000, dei quali 18.000 pubblici e 17.000 di case di cura private, pari nel complesso a 0,59 posti letto per 1000 abitanti – clicca qui la tabella del Min salute per i “non acuti”. In totale circa 230 000 posti letto al 1° gennaio 2012 per un indice complessivo pari a 3,88 posti letto per 1000 abitanti.

La regolamentazione sulla spending review del luglio 2012 ha disposto un target finale di 3,7 posti letto per 1000 abitanti, dei quali 3 per “acuti” e 0,7 per “non acuti”, la qual cosa comporta un taglio pari 14 000 posti letto per gli “acuti“, riequilibrato da un incremento di circa 6 660 posti letto in più per i “non Acuti” – vedi qui le previsioni dei tagli posti letto della spending review, Regione per Regione e alcuni approfondimenti condotti dal “quotidianosanità.it“.

Due dati inconfutabili : 1) i posti letto in Italia sono diminuiti dai 296.000 circa dell’anno 2000 ai 230.000 del 1° gennaio 2012, 22 % in meno- vedi meglio cliccando qui – e arriverà a quota 224.000 ad operazioni di spending review concluse (vedi capoverso precedente); 2) Il confronto con i posti letto dei Paesi OCSE per 1000 abitanti presenti su Health at a glance 2013 – clicca qui – vedono l’Italia abbondantemente sotto media OCSE e di molti punti inferiore a Germania, Austria e Francia.

Due domande finali: quanto è realmente indicativo dell’efficienza generale di un sistema sanitario il numero di posti letto in relazione alla popolazione residente, soprattutto: a) in quelle Regioni dove i conti sono in ordine e, nel contempo, si ricevono in maniera massiccia ricoveri provenienti da residenti in altre Regioni; b) in relazione all’altro indice dei tempi di ricovero in Ospedale – pag 93 di Health at a glance 2013 – dove l’Italia figura perfettamente in media rispetto agli altri Paesi OCSE?

Vedi anche: Il personale del sistema sanitario in Italia – clicca qui

 

PUBBLICATO IL RAPPORTO OCSE 2013 SULLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI.

 

OCSE – Government at a glance 2013

Puntuale alla scadenza biennale come dall’anno 2009, l’OCSE ha diffuso la pubblicazione “Government at a glance 2013″, che costituisce una ricchissima rassegna di dati e informazioni sul funzionamento delle Pubbliche amministrazioni nei paesi OCSE. Ulteriore novità dell’edizione 2013 è costituita dall’elaborazione dei dati relativi alla “fiducia nei Governi” così come monitorata presso gli amministrati dei vari Paesi. L’Italia si conferma agli ultimi posti in questa classifica “della fiducia” – si veda alla pagina 25 del Rapporto.

Insieme al testo integrale del Rapporto, pubblichiamo anche una sua sintesi in italiano, parimenti curata dall’OCSE, nonché i primi commenti pubblicati sul sito di Forum PA”

UNO SGUARDO ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2013 – Sintesi in Italiano

FORUM PA – Prime considerazioni sui dati OCSE pubblicati su “Government at a glance 2013”.

CORTE dei CONTI – RELAZIONE 2013 SUL COSTO DEL LAVORO PUBBLICO

 

corte dei conti LOGO

Un pò in sordina rispetto all’anno precedente, le Sezioni riunite della Corte dei Conti hanno deliberato il 24 giugno di quest’anno la relazione annuale sul costo del lavoro pubblico, prevista dall’articolo 60 del decreto legislativo 165/01. Un vero peccato, perché la relazione abbonda di informazioni utili sui costi della PA: serie storiche, confronti internazionali, analisi del numero dei dipendenti e dei relativi costi, effettuati comparto per comparto. Una lettura, anche superficiale, consente di vedere confermati gli andamenti relativi alla contrazioni del numero degli occupati, delle retribuzioni medie e del PIL reale procapite, della spesa per redditi da lavoro sul totale della spesa corrente (pag 43-56). Ciò smentisce chi parla di una pubblica amministrazione che “spende troppo”: non è l’entità della spesa il difetto della Pa italiana, ma la qualità dei servizi offerti in relazione ai costi sostenuti.

Corte dei conti, sezioni riunite –  delibera n_9_del 24 giugno 2013

ISFOL – LE COMPETENZE PER VIVERE E LAVORARE

Accompagnato dagli usuali stupori, nonché dal commento del Ministro del Lavoro Giovannini (“Queste statistiche dimostrano che gli Italiani sono poco occupabili”) che tante polemiche sta suscitando, pubblichiamo anche noi il documento prodotto dall’ISFOL sulle risultanze finali dell’indagine curata nell’ambito del programma OCSE PIACC (Programme for the international Assessment of adult competencies), sulle competenze della popolazione adulta italiana in età compresa fra i 16 e i 65 anni.

Ci sembra opportuno collegare tale studio ai risultati presentati sulla pubblicazione OCSE “Education at a glance 2013″, pubblicati su questo stesso sisto.

Il nostro Paese riparte da questa realtà.

ISFOL ottobre 2013 – Le competenze per vivere e lavorare oggi

OCSE – EDUCATION AT A GLANCE 2013 – RAPPORTO ITALIA

Il portale della Pubblica Amministrazione realizzato dall’ISTAT in sinergia con il CNEL

logo_cnel_ilo

L’ISTAT ha ricevuto con la Legge finanziaria per il 2008 ( L 244/07, articolo 3, comma 72) il compito comprendere nel Piano statistico nazionale “..un’apposita sezione concernete le statistiche  sulle pubbliche amministrazioni, sulle società pubbliche o controllate dai soggetti pubblici, nonché sui servizi pubblici”.  Tali sezione è finalizzata alla raccolta di dati sulle “raccolta e organizzazione di dati inerenti alle ……..dotazioni di risorse umane…..nonchè ai beni e servizi prodotti e ai relativi costi e risultati, anche alla luce della comparazione …….. a livello nazionale e internazionale ” (Benchmark). ….”Il programma statistico nazionale comprende i dati utili per la rilevazione del grado di soddisfazione e della qualità percepita dai cittadini e dalle imprese” (Customer satisfaction).

Come si vede, la legge ha previsto in capo all’Istat tutto quanto necessario per promuovere la valutazione delle pubbliche amministrazioni, partendo da dati e informazioni oggettive, raccolte ed elaborate da un soggetto “terzo”. E’ in atto anche una convenzione con il CNEL in relazione alla nuova attribuzione affidata al Consiglio di relazionare annualmente al Parlamento in ordine ailivelli e alla qualità dei servizi pubblici erogati dalle pubbliche amministrazioni

Si presentano qui di seguito alcuni documenti che illustrano la struttura del Portale della pubblica Amministrazione, presente all’indirizzo web  http://dati.statistiche-pa.it , i risultati fin qui ottenuti e la prospettiva evolutiva immaginata da chi è all’opera per la sua realizzazione.

Il portale statistico della PA

Nuove attribuzioni del CNEL e dell’ ISTAT in ordine alla gestione delle politiche pubbliche

Luglio 2013 al CNEL; stato di evoluzione del portale statistico della Pubblica amministrazione.

L’UTILIZZO IN ITALIA DEI FONDI STRUTTURALI UE

Esistono circa 30 miliardi di euro a disposizione della PA italiana come Fondi strutturali attribuiti dall’Unione europea. L’Italia deve spenderli per opere pubbliche entro il dicembre del 2015. Fra i 27 Paesi europei, ci collochiamo al terzo posto per l’entità dei fondi attribuiti e al terzultimo posto per la percentuale di fondi utilizzati. Si vedano meglio le tabelle qui sotto e l’articolo del Corriere della sera dello scorso luglio 2013.

Consistenza e percentuali di utilizzo dei fondi strutturali UE

Corsera luglio 2013 utilizzo dei fondi dell’Unione europea

TRASPARENZA – gli stipendi dei dipendenti della Camera dei Deputati

L’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati ha deciso di pubblicare sul sito istituzionale la griglia delle retribuzioni dei dipendenti di Montecitorio. Atto lodevole in sé , anche se rinfocola i dubbi e le polemiche sull’equità degli stipendi di questo personale pubblico.

da La Repubblica del 12 agosto 2013: stipendi dei dipendenti della Camera dei Deputati

STATISTICHE DELL’UNIVERSITA’ 2012

Pubblichiamo i dati aggiornati al 31 dicembre 2012 sulle risorse umane e i loro costi negli Atenei statali. 

Banca dati DALIA MIUR- DIPENDENTI delle UNIVERSITA’ STATALI

Banca dati DALIA MIUR Costi del Personale degli Atenei statali

 

STATISTICHE DELLA SCUOLA

Pubblichiamo i dati più aggiornati oggi esistenti sull’organizzazione e le risorse umane della Scuola italiana. 

Il file qui sotto riguardante il personale statale della scuola va attentamente meditato in relazione, ci sembra, a due suoi elementi significativi: la presenza, il numero e la percentuale di personale precario (il 13 % del totale) e la fortissima preponderanza di personale femminile, insegnante e amministrativo: il 78% dei docenti è donna, circa 650.000 su 800.000 insegnanti, in valore assoluto.

PERSONALE della SCUOLA STATALE nel 2011

da ISTAT Compendio stat ital 2013 – SCUOLE, SEZIONI e ALUNNI nel 2011 distribuiti per Regione

Vedi anche: Le scuole italiane: numero e distribuzione.

LE SCUOLE ITALIANE – numero e distribuzione

Le fonti di documentazione del dato sulle scuole italiane generalmente non presentano numeri concordanti. Per competenza istituzionale sui dati statistici, si fa qui riferimento alla banca dati ISTAT. L’anno osservato è il 2011.

Istat 2011 SCUOLE ITALIANE – numero totale e distribuzione regionale per ordine e grado.

Vedi anche: Statistiche ISTAT della scuola.