ForumPa 2013 – i dipendenti pubblici sono troppi?

Un’indagine effettuata in occasione del Forum della Pubblica Amministrazione del 2013. La radiografia del pubblico impiego dal punto di vista del numero degli addetti, dell’età media e delle retribuzioni. Partendo dalle fonti statistiche ormai classiche (MEF, Aran, OCSE e UE) lo studio, coordinato dal Presidente del Forumpa Carlo Mochi Sismondi, giunge alle conclusioni già esplicitate nel sottotitolo della ricerca: i dipendenti pubblici italiani non sono troppi, sono solo troppo vecchi e mal distribuiti.

Un’analisi comparata sul pubblico impiego in Italia,Francia e Regno Unito

 

 

Numero distribuzione e importo medio delle pensioni dei dipendenti pubblici nell’anno 2011

 

Il Servizio statistico attuariale dell’INPS – Gestione dipendenti pubblici – ha prodotto nel 2012 l’indagine qui allegata sul numero di dipendenti pubblici collocato in pensione, sul numero di pensioni indirette di reversibilità sorte nel 2011, nonché un’analisi dettagliata sugli importi medi delle nuove pensioni erogate dalla Gestione dei lavoratori pubblici nell’ultimo decennio.

Studio statistico sulle pensioni ai DIP PUBBLICI 2011

Numero dei dipendenti pubblici iscritti all’INPDAP nel 2011 e analisi delle retribuzioni al 2008.

Un documentato studio del Servizio statistico attuariale dell’ INPS – Gestione dipendenti pubblici – analizza numero, distribuzione e caratteristiche di genere dei dipendenti pubblici al 31 dicembre 2011. Inoltre vengono analizzate le retribuzioni dell’anno 2008 sulla base delle risultanze delle denunce delle retribuzioni da parte delle Amministrazioni pubbliche datrici di lavoro: le informazioni relative mantengono una loro attualità in virtù del blocco della contrattazione intervenuto nel frattempo.

Gli iscritti all’INPDAP nel 2011 e retribuzioni 2008.

La presenza femminile nella pubblica amministrazione 2012

Presidenza Cons Ministri Rapporto 2012 sulla presenza femminile nella PA

L’ultimo Rapporto redatto dalla Presidenza el Consiglio dei Ministri, in applicazione della Direttiva del 23 mag 2007, sulla presenza femminile nella PA e sulle azioni poste in essere in materia nelle varie amministrazioni. Il rapporto, frutto di rilevazioni effettuate in tutte le amministrazioni, testimonia di una lenta azione di riequilibrio in corso. In tal senso elementi significativi paiono essere sia la massiccia presenza femminile nel telelavoro e nel lavoro part-time, sia il riequilibrio della presenza delle donne nelle posizioni dirigneziali (pag 20 del rapporto) e in quelle di responsabilità di processo (pag. 21), con un picco di prevalenza femminile ( 66%) negli Enti previdenziali.

Analisi delle retribuzioni dei dipendenti pubblici 2012

ARAN RETRIBUZIONI DIPENDENTI PUBBLICI 2012 Slide di presentazione rapporto

Slide espositive del più aggiornato Rapporto sul livello e l’evoluzione delle retribuzioni dei dipendenti pubblici, prodotto dall’ARAN nel dicembre 2012

Government at a glance 2011 – sintesi in italiano e testo completo in originale

SINTESI IN ITALIANO DI GOVERNMENT AT A GLANCE 2011

OCSE Government at a glance 2011 English

La seconda edizione della pubblicazione OCSE dedicata al funzionamento delle pubbliche amministrazioni dei Paesi membri. Non è solo un aggiornamento dei dati del 2009. Vengono infatti introdotti una serie di indicatori di misurazione delle performance ”governative” , intendendodi con tale allocuzione le ”politiche pubbliche” considerate in quanto tali. Gli indicatori presentati costituiscono di per sè un elemento di riflessione per gli operatori di casa nostra a considerare innanzitutto la misurazione delle politiche pubbliche nella loro interezza (attraverso indicatori di impatto) per poi ”scendere per li rami” alle singole Amministrazioni, poi ai suoi uffici, infine a chi in tali uffici opera. Il percorso inverso, insomma, di quello prefigurato dalla legislazione italiana in un recentissimo passato per la misurazione delle performance.

Il rapporto dell’OCSE 2009 sul funzionamento delle PA dei paesi membri

OCSE

OCSE 2009 Government at a glance – Uno sguardo alla PA

Dall’anno 2009, l’OCSE pubblica con cadenza biennale un documento statistico sui fenomeni più significativi che caratterizzano l’attività e le funzioni delle PA degli Stati aderenti.Una pubblicazione essenziale per effettuare valutazioni e confronti fra la PA di diversi Paesi.

La pubblicazione del 2009, nella sua traduzione in lingua italiana, è una sorta di versione ”iniziale” che offre la rappresentazione di aspetti significativi del funzionamento delle PA, quali le entrate e le spese di bilancio, le procedure di deliberazione e approvazione del bilancio stesso e i requisiti di trasparenza attraverso i quali i cittadini vengono resi edotti dei suoi contenuti; particolarmente interessante la statistica relativa al ”sistema di programmazione del bilancio dello Stato orientato alla performance” (pagg 94-95), che vede l’Italia negli ultimi posti nell’utilizzo di questo metodo di programmazione di bilancio adottato dai Paesi più avanzati.

Più avanti, si fa il punto anche sulle analisi di impatto della regolamentazione, disciplina sconosciuta e soprattutto negletta nel nostro Paese, proprio dove più ce ne sarebbe bisogno, visto il continuo profluvio di leggi ed atti regolatori governativi. Vengono anche monitorati i sistemi utilizzati nei paesi OCSE per il contrasto alla corruzione.

Mappa geografica della distribuzione dei dipendenti pubblici in Italia nel 2010 e 2011

La ”cartina geografica” dell’Italia presentata qui sotto mostra la trasposizione dei dati contenuti nell’altro file denominato ”ITALIA dipendenti pubblici, distribuzione per comparto e per regione”: per ciascuna Regione sono indicati il numero di dipendenti pubblici occupati nell’anno 2010

Mappa geografica e numero dei dipendenti pubblici in Italia 2010.

 Mappa geografica e numero dei dipendenti pubblici in Italia 2011.

Clicca qui per l’Aggiornamento dei DATI STATISTICI AL 2011.

 

 

Distribuzione dei dipendenti pubblici italiani per comparto e per regione geografica – anni 2010 e 2011

ITALIA

AGGIORNAMENTO DEI DATI AL 2015 – CLICCA QUI.

I dati qui presentati in un ”trittico” di fogli excel traggono spunto e sintetizzano una ricerca effettuata dal Servizio bilanci del Senato sulla consistenza dei dipendenti pubblici articolata nella doppia griglia dei comparti e della collocazione territoriale. I dati, che sono presentati anche sulla cartina geografica di cui al file pdf dal nome ”Mappa geografica e numero dei dipendenti pubblici in Italia”, mostrano alcune significative evidenze: 1) innanzittutto il rapporto dipendenti pubblici /popolazione in piena media OCSE; 2) inoltre la tabella sfata il mito di un’Amministrazione pubblica in mano alle ”mezze maniche ministeriali”: in effetti sui circa 3,2 milioni di addetti, il grosso è inserito nella Scuola (1 ml di addetti circa), nella Sanità (650.000 addetti circa), nelle Autonomie locali (600.000 addetti circa), nei Corpi di Polizia e Forze armate (500.000 addetti). Rimangono circa 300.000 addetti ”burocrati” di Amministrazioni statali e di enti pubblici non economici nazionali, i quali spesso e in modo sommario vengono identificati con un ”tutto” che è molto più consistente e variegato. Le leggi che regolano il pubblico impiego tengono conto di questa realtà?

ITALIA dipendenti pubblici distribuzione per comparto e per regione – anno 2010

Dipendenti del Servizio sanitario nazionale – anno 2011

Numero e distribuzione dei dipendenti pubblici – anno 2011

Spesa PA per abitante nella UE

Confronti con spese delle PA su PIL dei Paesi OCSE

Distribuzione di GENERE dei dipendenti pubblici

Relazione 2012 della Corte dei Conti sul costo del lavoro pubblico

La Corte dei Conti relaziona annualmente, con atto di grande rilevanza previsto dal decreto legislativo n 165/2001 deliberato a Sezioni riunite, sul mondo della Pubblica Amministrazione. Sono presenti dati analitici sulla consistenza numerica dei vari comparti pubblici e sull’incidenza del costo del lavoro dei dipendenti pubblici sugli equilibri finanziari generali. Da segnalare nella relazione del 2012 significativi riferimenti agli andamenti retributivi del lavoro dipendente privato e a quelli dei paesi OCSE.

Corte dei Conti Relazione su costo del lavoro pubblico Delibera n 13 del 14 maggio 2012_

La consistenza della dirigenza e delle alte professionalità pubbliche nella PA italiana

Fra dirigenti amministrativi, presidi, medici, alte professionlità, ufficiali, il vertice delle pubbliche amministrazioni italiane presenta una cosnsistenza globale (dati 2010) di circa 280.000 unità. E’ interessante vedere come questa forza è distribuita, fra le singole funzioni e fra le diverse Pubbliche amministrazioni.

2010 Dirigenti e Alte professionalità nella PA italiana

Numero dei dipendenti pubblici nei Paesi OCSE

Un panorama dedicato al numero dei dipendenti pubblici nei Paesi OCSE. La tabella quantifica anche il rapporto fra popolazione e dipendenti della PA nei vari Paesi. Il confronto, che evidenzia tassi molto difformi fra le diverse realtà, mostra comunque che l’Italia con il suo 57 per mille circa è assolutamente in media rispetto ad altri Paesi avanzati.

2010 DIPENDENTI PUBBLICI nei paesi OCSE

Dipendenti pubblici a tempo indeterminato nella PA italiana 2007 – 2011

  • La Ragioneria generale dello Stato, nel consueto censimento annuale, presenta il quadro dei dipendenti dell’Amministrazione pubblica italiana, distinto per comparto, per l’anno 2011

CONTO DELLA PA DIPENDENTI PA 2011

NUMERO DIPENDENTI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

sanita

VEDI L’AGGIORNAMENTO ALL’ANNO 2011 – clicca qui

Il dato statistico sui dipendenti del Servizio sanitario nazionale, sia complessivo che distribuito per regione, per sesso, per ruolo e per settore di servizio (ASL, aziende ospedaliere , etc) è stato rilevato dall’Ufficio di direzione statistica del Ministero della salute nel febbraio dello scorso anno 2013. I dipendenti nell’anno 2010 erano in tutto 646.236.

Personale SSN anno 2010

MINISTERO DELLA SALUTE -PERSONALE DELLE ASL E DEGLI ISTITUTI DI CURA PUBBLICI

CNEL – Relazione annuale al Parlamento e al Governo

Presentazione

di Antonio Zucaro

L’ articolo 9 della legge 15/2009 prevede che il CNEL debba presentare ogni anno al Parlamento e al Governo una “ Relazione “ sui livelli e sulla qualità dei servizi erogati dalle pp.aa. a imprese e cittadini.

Come dire: brevi cenni sull’ Universo. In realtà, questo che avrebbe potuto essere un adempimento solo formale, redatto in termini generici e magari distorto da logiche sindacal-burocratiche è diventato, già dall’ anno scorso, un appuntamento importante per capire come funziona e dove va a parare il sistema amministrativo italiano.

Ciò, per una fortunata coincidenza. In primo luogo, il CNEL ha potuto affidare il compito di Relatore a Manin Carabba, nominato come Consigliere esperto dal Presidente della Repubblica, e che aveva già diretto presso il CNEL, quand’era Presidente di Sezione  della Corte dei Conti, un gruppo di lavoro interistituzionale sulle pp.aa. La grande esperienza e la rete di relazioni di Manin Carabba hanno potuto, così, impegnarsi  nell’ assolvimento di questo vasto e difficile lavoro.

Nei gruppi di lavoro che hanno prodotto i diversi segmenti della Relazione sono stati coinvolte numerose Istituzioni ed Amministrazioni, dalla Banca d’ Italia al Ministero della Giustizia. Contributi preziosi, tra i quali, tuttavia, è particolarmente emersa – e qui sta il secondo elemento della coincidenza – la nuova, grande capacità dell’ ISTAT di elaborare metodi e tecniche in grado di supportare con dati reali e significativi un lavoro di queste dimensioni e difficoltà. Ciò, sia per i progressi compiuti dal SISTAN ( Sistema statistico nazionale ), sia per l’ integrazione ormai realizzata a livello OCSE, che consente comparazioni sulla base di indicatori standardizzati. Sia, più semplicemente, perché – e questo interessa tutti noi – l’ ISTAT è una Amministrazione pubblica che funziona.

Questa combinazione ha prodotto le Relazioni 2011 e 2012, insieme ai rilevanti  contributi di Amministrazioni ed esperti, e soprattutto sta producendo un fattore di conoscenza e di innovazione straordinario, nel panorama amministrativo italiano, ovvero il Sistema informativo federato sulle performance finali delle pubbliche amministrazioni del nostro Paese. Proposto nella Relazione dell’ anno scorso ed avviato con la Relazione di quest’anno, il Sistema – che è componente del portale della P.A. sotto la responsabilità del Ministro per la Funzione pubblica – può fornire  una solida base ad una serie di istituti previsti dalle leggi di riforma e rimasti sulla carta proprio per la difficoltà di fondarli su valutazioni obiettive: dalla responsabilità dei dirigenti ai costi standard, dalla spending review ai livelli essenziali di prestazione.

Non si tratta, perciò, di una innovazione meramente tecnica. In questa Relazione,  ed in tutto il lavoro che si è svolto e si continuerà a svolgere su questa materia presso il CNEL, si sta manifestando una nuova visione dei processi di riforma amministrativa, finora bloccati dalla sorda resistenza di una cultura, ancora prevalente, di carattere giuridico-amministrativo-contabile , oltre che dagli interessi particolari e dalle rendite di posizione proliferati sotto l’ombrello di questa cultura.

Di questa visione, sul sito, parleremo ancora …….

Questo è il link al sito del CNEL per leggere la relazione integrale.     http://www.cnel.it/53?shadow_documenti=23042