La discussione sui dati sulla corruzione in Italia è stata recentemente rinfocolata da un articolo molto polemico di Filippo Facci su Libero quotidiano del 31 gennaio 2019 (leggi qui). Una più autorevole presa di distanza dalle catastrofiche classifiche di Trasparency International è stata quella di Sabino Cassese su Il Corriere della Sera del 17 dicembre 2017 che parimenti alleghiamo (clicca qui).
Tutto ruota intorno alla distanza fra “percezione” ed “osservazione scientifica” della corruzione. Affinché il lettore si orienti, pubblichiamo tre fonti di osservazione del fenomeno della corruzione in Italia; si nota chiaramente una distanza significativa fra corruzione percepita dagli stessi cittadini i italiani e monitoraggi UE su metodologie oggettive di osservazione. Un’analisi anche superficiale evidenzierà una radicale dissonanza fra i dati dei diversi report: si può osservare come l’Italia, mentre è uno dei Paesi con più alta percezione della corruzione (97% contro il 76% della media UE), d’altro canto manifesti percentuali ben inferiori nei monitoraggi sui fenomeni corruttivi reali.
- L’indice 2018 della corruzione percepita presentato il 29 gennaio 2019 da Trasparency International – clicca qui
- sintesi dei risultati dell’indagine di Eurobarometro 2017 della Commissione europea – clicca qui;
- Report integrale Eurobarometro della Commissione europea sulla corruzione risultati 2017 – clicca qui;
- Report Istat dell’ottobre 2017 sulla corruzione in Italia – clicca qui