Cosa sono le ZES (Zone Economiche Speciali) e perché ne parla il Governo

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Le Zone Economiche Speciali sono state diffusamente descritte in uno scritto di Angelo Giubileo riportato su questo sito: é una forma  di autoimprenditorialità introdotta da decenni nella Repubblica popolare cinese che consiste nell’affidamento di opere pubbliche a società a capitale misto pubblico /privato (vedi qui l’articolo di Giublieo).

In margine al recente convegno di Matera sul Sud Italia dello scorso 5 giugno, Dario Di Vico sul  Corriere della Sera ha parlato di minisvolta” e di “nuovi interventi” per le politiche d’investimento al Sud, “riaprendo a mò di vaso di Pandora il dibattito sulla questione meridionale”. Nel corso del convegno, il Presidente del Consiglio Gentiloni ha parlato di “tutti gli errori commessi dalle classi dirigenti del Sud (che tuttavia) non giustificano le amnesie di Roma e ‘la solitudine in cui è stato lasciato il Mezzogiorno”. Ha aggiunto l’editorialista che “il governo ha varato una linea che, con una battuta, potremmo chiamare ‘semi-meridionalista’”, perché in discontinuità con le vecchie politiche assistenzialiste finanziate dall’altrettanto vecchia Cassa del Mezzogiorno: il Governo parla “di incentivi all’auto-imprenditorialità (nome del provvedimento: ‘Resto al Sud’ e stanziamento di 1,3 miliardi su 4 anni) e dell’istituzione delle Zone economiche speciali”. L’esperimento delle ZES finora è stato autorizzato dall’UE soltanto in Polonia, e quindi staremo a vedere nel prosieguo. Vediamo di seguito l’articolo sulla questione apparso sul Corriere dell’8 giugno scorso.

 iDi Vico ZES 8-giu-2017

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