Riproduciamo un articolo di Marco Ruffolo su La Repubblica di ieri 26 novembre 2017 sull’irrisolto problema dei “premi a pioggia” che vengono erogati a dirigenti e impiegati pubblici in virtù di un sistema di equilibri di forze e di relazioni sindacali che non é mai riuscito finora a diversificare gli incentivi premiali ai dipendenti pubblici secondo il merito dei singoli. Al di là del titolo come sempre ad effetto, nell’articolo sono presenti affermazioni condivisibili : 1) da una parte l’attuale sistema di valutazione, che in passato è stato definito in questo blog come “valutazioni burla” -vedi qui, che, ove applicato seriamente, fornirebbe alla dirigenza pubblica un formidabile argomento di legittimazione; 2) d’altra parte, Ruffolo dedica alcune battute condivisibili sugli Organismi indipendenti di Valutazione (OIV) la cui “vidimazione è solo un atto formale” e la cui funzione è viziata da un difetto di fondo “la mancanza di un’autorità indipendente esterna, come esiste in altri paesi, che eviti che i traguardi attesi siano solo adempimenti procedurali” ( anche su questo tema vedi il nostro “perché gli OIV non possono funzionare – vedi qui“).
E’ presente nell’articolo una breve intervista a Valerio Talamo, nuovo direttore generale al Ministero della Semplificazione e la Pubblica amministrazione, nonché socio fondatore della nostra associazione “Nuova Etica Pubblica”.
Ruffolo manager pubblici il premio infinito