Pubblichiamo un documento della Confederazione CIDA (rappresentativa sindacale dei dirigenti pubblici e privati) di osservazioni al Governo in ordine all’andamento presente e futuro dell’attuazione del PNRR. In margine ai punti ritenuti dai dirigenti pubblici e privati decisivi per la riuscita dell’intera operazione, il documento presenta alle conclusioni le seguenti proposte in ordine alla gestione complessiva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza:
“CIDA ritiene che le Istituzioni pubbliche – politiche e amministrative – debbano imprimere la maggiore forza ed efficacia possibile alle attività di attuazione del PNRR. Dopo le modifiche al Piano concordate con Bruxelles, tutto è rimesso alle performance da realizzare a cura delle amministrazioni centrali e delle Autonomie. Tutte le erogazioni finanziarie previste hanno natura di investimenti per il Paese e non di spesa corrente, per cui deve essere massimo lo sforzo in questa occasione per superare nell’attuazione del PNRR la qualità di passate infelici esperienze in occasione delle spese con fondi strutturali UE affluiti all’Italia nel corso degli ultimi 20 anni.
Nel senso sopra detto appare fondamentale fortificare e controllare le attività realizzate dalle amministrazioni pubbliche attuatrici degli interventi. Sono necessarie ulteriori urgenti riflessioni seguite da interventi – legislativi e non – in ordine a:
– Potenziamento della rete delle autonomie (regioni, province e comuni) basato su: 1) incremento massiccio, con rapporti di lavoro a tempo indeterminato, di laureati esperti nelle materie inerenti alla natura dei progetti da gestire; 2) forme di sinergia fra regioni, aree metropolitane e comuni finalizzate a un coerente ed economico impiego di risorse; 3) ricorso al supporto di uffici ministeriali decentrati, quali le prefetture, per attività di supporto, consulenza, pivot;
– Istituzione di un controllo parlamentare sistematico – sul modello di quelli gestiti da commissioni del Congresso U.S.A. e del Parlamento inglese – sull’operato dei vari Ministeri e dei loro apparati burocratici in ordine all’andamento degli interventi di attuazione del PNRR, dei quali – non si dimentichi – essi sono titolari e responsabili diretti.”