Folgorante come in moltissime altre sue intuizioni, Giuseppe De Rita inquadra meglio di altri la questione della “riforma della Pubblica Amministrazione”, vissuta dal governo Renzi – come da quasi tutti, ora e in passato – come “necessità di sfrondare, di alleggerire, di tagliare”. La “verticalizzazione del potere” implica l’esigenza di un rapporto fra “vertice e base” che escluda qualunque ruolo dei “corpi intermedi” della Repubblica….ennesimo tragico errore, perché “un corpo intermedio amministrativo è comunque utile a una società organizzata: cosa mai sarebbe un capo della polizia senza commissariati o un ministro degli interni senza le prefetture? Per governare bene occorre una macchina intermedia che naturalmente funzioni. Per questo sarebbe un clamoroso errore immaginare di spazzarla via.“
Corriere della Sera: intervista a Giuseppe De Rita – 1° mag 2014