Riprendiamo un articolo del prof. Giuseppe Pisauro, pubblicato sul quotidiano Domani del 29 dicembre 2020, a proposito dell’istituzione di una carriera dei dipendenti professionisti che vada ad affiancare i dirigenti.
Lo schema immaginato da Pisauro, da condividere, è quello delle imprese private (e delle amministrazioni pubbliche straniere) nel quale è valorizzato il ruolo di ingegneri, informatici, geologi, economisti, statistici etc., che sono considerati momento centrale di buona qualità dell’azione amministrativa, affiancato alla funzione squisitamente manageriale. Valorizzazione che passa anche per un sistema retributivo adeguato al ruolo, anche questo in linea con altre esperienze organizzative. Agiungiamo noi, in cauda venenum, che Pisuaro omette di ricordare che i sistemi di accertamento dei fabbisogni di risorsa umana e quello delle carriere pubbliche in Italia NON è regolato da previsioni legislative e/o decisioni organizzative dei vertici delle amministrazioni pubbliche, ma é oggetto contrattazione collettiva sindacale, in cui si realizza un sistema ingessato di cogestione dell’organizzazione degli uffici pubblici.
PISAURO – separazione delle carriere e tecnici