Il concetto di valutazione sembrerebbe entrare – solo in alcuni ambiti di discussione per ora – nella vicenda in corso sulla scelta dei grandi manager nelle imprese partecipate dallo Stato. Ritroviamo il concetto di valutazione inserito in un articolo di Sergio Rizzo (Corsera 14 feb 2014) sulle nomine nelle aziende pubbliche e in un altro dell’on. Angelo Rughetti (Huffington post del 1° feb 2014), parlamentare molto vicino a Renzi, sullo stesso argomento. Dovrebbe essere un assioma scontato l’idea che la valutazione dei risultati debba essere l’unico criterio di scelta e di giudizio di un manager pubblico. Invece da noi è argomento di proposte dal sapore “rivoluzionario”. Prevale l’idea del “rapporto fiduciario” dell'”intuitu personae“, “princìpi” capaci di superare qualunque ostacolo e barriera…..tanto da farci pensare, per quanto riguarda i rapporti fra politica e altissima dirigenza pubblica, ad un altro riferimento classico: similia cum similibus.
Incarichi pubblici – Corsera 14 feb 2014