Anche in relazione a recenti polemiche, vale la pena di riportare i dati circostanziati del Ministero della Salute, presentati nell’ultima relazione al Parlamento (31 dicembre 2018) a proposito delle interruzioni volontarie della gravidanza (ivg).
Dalla relazione in questione – riportata qui sotto in versione integrale – emergono alcuni dati di palmare evidenza. Li ricordiamo qui di seguito.
Numero di aborti dal 1983 al 2017.
E’ passato dai circa 234.000 del 1983 agli 80.000 del 2017, con una variazione in diminuzione del 65,5 %.
Confronti internazionali
Nei confronti internazionali l’Italia figura nelle primissime posizioni per minor tasso di abortività.
La pillola del giorno dopo.
Il ministero della Salute pone in relazione la diminuzione degli aborti, oltre che con una migliore conoscenza e informazione, anche con la possibilità per le donne di ricorrere alla contraccezione d’emergenza (cosiddetta pillola del giorno dopo): Levonorgestrel ed EllaOne. Si veda l’evoluzione nel tempo delle relative vendite.
Gli aborti ripetuti
Dalla tabella a pagina 33 della relazione del Ministero emerge con chiarezza che in Italia il numero di 3 o più aborti precedenti fra quelli praticati nell’anno 2017 è pari all’1,4 del totale per le donne italiane e al 3,9 % per le donne straniere.
Confronti internazionali sugli aborti ripetuti
Anche in fatto di aborti ripetuti, il confronto internazionale vede il nostro Paese in testa per minor numero.
Di seguito il testo integrale della relazione del ministero della Salute.
Relazione al Parlamento Ministero Salute del 31 dicembre 2018