E’ comparso su “La Repubblica” dello scorso 2 gennaio 2018 un articolo di Marco Ruffolo, molto ben documentato sulla situazione attuale dei tempi di pagamento alle imprese delle somme ad esse dovute da parte delle pubbliche amministrazioni. Il tema è di rilevanza primaria per lo stato del nostro sistema economico perchè i ritardati od omessi pagamenti alle imprese possono produrre nei casi più gravi anche licenziamenti e fallimento delle stesse. La tematica fu di stretta ed infuocata attualità 6 anni fa, ai tempi del governo Monti.
Bene, che c’entra allora la questione del titolo dell’articolo de La Repubblica che suona così: “Lo Stato paga col contagocce, oltre cento giorni di ritardo, il triplo della media europea“. Chi si occupa anche un minimo di comunicazione a mezzo stampa, sa perfettamente che il titolo di un articolo e le sue prime tre righe sono tutto, cioè sono decisivi per attirare o meno l’attenzione del lettore. Da questa legge ferrea discende spesso la conseguenza che il contenuto dei titoli può/deve essere piegato alla curiosità (o ai pregiudizi) di chi legge, in modo da “arrivare” alla sua attenzione e consenso. Dovrebbero sfuggire a questa conseguenza – di mero valore commerciale – quei quotidiani “importanti” che fanno della sobrietà e della misura il loro target di riferimento. Ecco, non ci pare che sia il caso del tema in argomento! Contiene una bugia il titolo de La Repubblica? No, contiene una mezza verità, da valutare peraltro con grande serietà: l’altra mezza verità, presente nel sobrio e documentato argomentare dell’articolo, é anche questa: che in meno di 10 anni i tempi di pagamento alle imprese si sono più che dimezzati (dai 218 giorni dell’anno 2009 ai 100 giorni del 2016) con un trend evolutivo caratterizzato da costante diminuzione. Quindi, qualcosa faticosamente si muove e chi voglia dare una visione equilibrata della situazione non doveva mancare di segnalarlo. Va tutto bene? No, non va tutto bene, tuttavia un titolo di giornale che dice una mezza verità, per il principio di non contraddizione dice anche una mezza bugia. E quello che rimane nella testa del lettore superficiale è il titolo, non il contenuto dell’articolo. Chi scrive i titoli a La Repubblica? E perchè li scrive così?
2018 Marco Ruffolo La Repubblica Quando lo Stato paga in ritardo