Dietro il fenomeno sempre più inquietante di ponti e cavalcavia che crollano non si nascondono solo maleodoranti storie di corruzione, quali quelle svelate dall’Espresso (Vedi qui “Parla il primo grande pentito delle grandi opere”), ma anche e soprattutto un sistema pubblico istituzionale delle infrastrutture che respinge gli imprenditori onesti e paralizza lo sviluppo economico del nostro Paese. Ne dà conto in una lucida e appassionata analisi Oriano Giovanelli, su un articolo apparso sul numero 7 dello scorso novembre 2016 della nostra rivista on line “Nuova Etica Pubblica“ (vedi qui).
Da tenre in assoluto debito conto la ormai conclamata difficoltà degli uffici legislativi dei Ministeri di una produzione legislativa di qualità minima, come attestano i riferimenti che segnaliamo: 1) legge sugli appalti scritta in modo barbaro; 2) codice dei contratti pubblici: una riscrittura che non convince.
Rapporto fra Amministrazioni pubbliche e imprese 16_11_2016