Piuttosto – o meglio – prima di schierarsi nel vivo della polemica politica quotidiana, sembra utile richiamare alcune riflessioni proiettate su uno spazio ampio di storia del nostro Paese, utili e necessarie per comprendere. Dopo il richiamo all’opinione di Mariana Mazzucato sulla necessita’ di rivalutare il ruolo dello Stato nella gestione delle infrastrutture della collettività’, riprendiamo qui sotto un articolo di Nadia Urbinati, sulla stessa linea di pensiero, ad approfondire i motivi della crisi ormai evidente delle dottrine sulla privatizzazione integrale dei servizi pubblici. Due i fattori segnalati come causa storica della situazione attuale: 1. la conversione al liberismo della sinistra post-marxista; 2. l’illusione post-tangentopopli di neutralizzare gli elementi favorenti della corruzione immaginando “più’ virtuosa in se‘” una gestione degli interessi pubblici affidata ai privati.
Due errori storicamente imperdonabili.