Ieri 19 maggio 2017 il Consiglio dei Ministri, dopo il passaggio parlamentare, ha definitivamente approvato gli ultimi due decreti del pacchetto di “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” approvato dal Parlamento con la legge n. 124 dello scorso anno 2015: la parola “riforma” va usata con estrema circospezione e parsimonia per definire quelle che sono nella sostanza delle modifiche di corpi normativi già esistenti: precisamente il decreto legislativo n. 165/2001 su e il decreto legislativo n. 150/2009.
Abbiamo già dato ai nostri lettori la possibilità di approfondire il contenuto di tali modifiche pubblicando la videoregistrazione del Seminario universitario organizzato dal dr. Valerio Talamo in ordine alle novità recate dai due decreti legislativi (clicca qui per vedere). Per una migliore comprensione “per tabulas” della portata dei due decreti legislativi ne riportiamo qui sotto la ricostruzione (con a fronte i due testi: quello modificato e quello nuovo) lodevolmente effettuata dai servizi studi della Camera e del Senato (vedi 393-ufficio-studi e vedi 391-ufficio-studi). Questi testi non hanno ancora il crisma dell’ufficialità della Gazzetta ufficiale, ma rispecchiano gran parte degli interventi operati (salve le modifiche intervenute in Consiglio, magari anche all’ultimo momento da parte di “manine” maliziose). Pubblicheremo il quadro sinottico definitivo non appena in possesso dei testi ufficiali. Nè possiamo esimerci dal giudicare come obbrobrioso il modo di scrivere ed esporre le leggi della Repubblica invalso negli ultimi anni negli uffici legislativi dei Ministeri: la cosiddetta tecnica della “novella” rende totalmente incomprensibile a chiunque (probabilmente anche a chi le scrive) la lettera, il senso e il contenuto delle disposizioni promulgate. Una vera vergogna, che testimonia dello scadimento della qualità tecnico-giuridica della regolazione normativa nel nostro Paese.
Modifiche al d. lgs. 165/2001- testo-a-fronte-393-ufficio-studi
Modifiche al d. lgs. 150/2009 – testo-a-fronte-391-ufficio-studi