Il web mondiale e il regolamento europeo per la protezione dei dati personali.

La facilità con la quale il mondo web interconnesso è in grado di registrare, immagazzinare, diffondere e trattare per i motivi più varii i nostri dai personali pone ormai come centrale il problema della protezione dei dati trattati dalle pubbliche amministrazioni e dai soggetti ad esse collegati. In quest’ottica – insieme alla comparsa del  nuovo acronimo GDPR ( General Data Protection Regulation) entrerà in vigore il prossimo 22 maggio 2018 il Regolamento UE n. 679 dello scorso aprile 2016- vedi testo ufficiale in italiano, come noto direttamente operativo in tutti i Paesi membri e superiore nel rango delle fonti giuridiche alla legge nazionale. Il Regolamento in questione detta una serie di regole per le amministrazioni pubbliche finalizzate al rispetto di precisi confini di riservatezza e di utilizzo dei dati che a vario titolo vengono immagazzinati nelle banche dati aziendali; fra le novità più importanti l’obbligo di nominare un Responsabile della protezione dei dati e di istituire un Registro delle attività di trattamento e di dare notifica immediata delle violazioni dei dati personali (data breach) – clicca qui la scheda informativa del Garante della Protezione dei dati personali. Le disposizioni del Regolamento obbligano, in conclusione, tutte le amministrazioni italiane ad adeguarsi entro il prossimo 22 maggio a modalità e comportamenti uniformi per i 27 paesi dell’Unione.

Per una comprensione veloce della questione possono essere utili le slide qui sotto, nonché gli altri documenti allegati.

 Regolamento_europeo_sulla_protezione_dei_dati_SINTESI

Diritto Il Sole 24 ore: il regolamento europeo sulla privacy

Garante per la protezione dei dati personali – Guida all applicazione del Regolamento UE 2016 n.  679;

Consiglio Europeo: Handbook_data_protection_ENG

 

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