Jobs act é un acronimo che sta per “jumpstart our business startups act – Atto sulla spinta iniziale agli affari”, legge federale adottata nel 2012 dagli Stati Uniti d’America. Il documento di programma sul lavoro in Italia, diffuso l’8 gennaio 2014 dal Segretario del Partito democratico Matteo Renzi, porta lo stesso nome.
Interessano le problematiche della pubblica amministrazione ben 3 degli otto punti della parte A – “Il sistema” – del programma in questione. Precisamente:
6. Eliminazione della figura del dirigente a tempo indeterminato nel settore pubblico. Un dipendente pubblico è a tempo indeterminato se vince concorso. Un dirigente no. Stop allo strapotere delle burocrazie ministeriali.
7. Burocrazia. Intervento di semplificazione amministrativa sulla procedura di spesa pubblica sia per i residui ancora aperti (al Ministero dell’Ambiente circa 1 miliardo di euro sarebbe a disposizione immediatamente) sia per le strutture demaniali sul modello che vale oggi per gli interventi militari. I Sindaci decidono destinazioni, parere in 60 giorni di tutti i soggetti interessati, e poi nessuno può interrompere il processo. Obbligo di certezza della tempistica nel procedimento amministrativo, sia in sede di Conferenza dei servizi che di valutazione di impatto ambientale. Eliminazione della sospensiva nel giudizio amministrativo.
8. Adozione dell’obbligo di trasparenza: amministrazioni pubbliche, partiti, sindacati hanno il dovere di pubblicare online ogni entrata e ogni uscita, in modo chiaro, preciso e circostanziato.
Pubblichiamo qui di seguito, sia il testo integrale del Jobs act, sia la lettera aperta del Presidente dell’associazione Etica pa, Antonio ZUCARO, di commento alle enunciazioni di cui ai tre punti qui sopra.
JOBS ACT RENZI testo integrale
Jobs act – Lettera aperta a Matteo Renzi