LA DENUNCIA DI UN REATO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

 

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Pubblichiamo un articolo del Fatto quotidiano on line del 1° dicembre 2013, di Gherardo Liguori, che affronta in tutti i suoi aspetti la tematica della denuncia degli illeciti penali commessi in uffici pubblici. Si può facilmente concludere, dalla lettura del testo e dei suoi allegati, che nel nostro Paese si confondono le cose con il risultato di non riuscire a cambiare alcunché. Non è chiaro infatti nella legislazione vigente il confine esistente fra “obbligo di denuncia” di un reato, delazione, e segnalazione riservata ai superiori gerarchici. Soprattuto quest’ultima modalità di azione, nota nel mondo anglosassone come “Whistelblowing” (“fischiettìo”) riceve lì adeguati supporti dal punto di vista della tutela e della riservatezza del dipendente che segnala in via riservata illeciti di cui sia venuto a conoscenza. Negli U.S.A. sono previsti anche incentivi economici a beneficio di chi segnali illeciti di forte entità finanziaria. Qui in Italia solo le timide e inconcludenti disposizioni all’articolo 54 bis del d.lgs 165/2001, introdotte dalla Legge 190 dello scorso anno 2012.

Fatto quotidiano – Obbligo di denuncia, delazione, esercizio di whistelblowing

 

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