Nel giorno della scomparsa di Manin Carabba – componente fra l’altro del comitato scientifico della nostra associazione – è doveroso ricordare, oltre al suo storico sodalizio con Giorgio Ruffolo, Franco Archibugi e Antonio Giolitti nella generosa battaglia per la programmazione economica degli anni ’60 (sua la testimonianza in “Un ventennio di programmazione 1954/1974” – 1977 Laterza), anche i successivi ruoli da protagonista: prima in qualità di magistrato della Corte dei Conti (1977-2004), in seguito come consigliere al CNEL (2009-2015) e fino alla sua morte come consigliere del cda SVIMEZ e direttore della “Rivista giuridica del Mezzogiorno”. Infaticabile combattente per una burocrazia di qualità e per lo sviluppo del Meridione d’Italia, promosse in prima persona, prima in Corte dei Conti poi in CNEL, ripetute battaglie affinché si affermasse un controllo parlamentare e super partes sui servizi resi dalle pubbliche amministrazioni. Da uomo tutto d’un pezzo, seppe descriversi in un libro di memorie del 2017 con “I miei mulini a vento. Il Mezzogiorno e i diritti dei cittadini” (ed. Il Mulino). Se ci fossero tanti don Chisciotte come lui l’Italia sarebbe un Paese migliore.
Ci piace rievocare alcune delle sue iniziative civili, così come le abbiamo registrate, non solo in questo sito.
Intervista di Melis e Natalini a Manin Carabba
CNEL – Relazione sulla qualità dei servizi della PA
Manin Carabba – Burocrazia e diritti dei cittadini
Convegno del 2018 “La distruzione dei corpi tecnici dello pubblica amministrazione”