Pubblichiamo un report dello scorso luglio 2022 della Direzione Studi e Ricerche della Banca Intesa San Paolo che inquadra la tematica del personale degli enti locali dal punto di vista della sua evoluzione nell’ultimo decennio, delle unita’ attualmente in servizio, dell’eta’ media e delle iniziative adottate per legge in parallelo con le previsioni del PNRR. Ai comuni d’Italia è affidata la gestione di un importo complessivo del PNRR pari a 70 miliardi di euro. E’ intuitivo dedurre che parte cospicua del successo delle diverse iniziative in campo e’ strettamente legato all’adeguatezza delle risorse umane.
I comuni, per via del blocco del turn-over prolungatosi dal 2009 per dieci anni, hanno 161.000 unità in meno di personale rispetto al 2008 (-10,7%). L’età media e’ di 52,7 anni, 4,4 anni in più’ di dieci anni prima. Nei comuni del Sud Italia l’eta’ media e’ di quattro anni superiore alla media nazionale. Più’ della meta’ dei dipendenti ha un’età superiore ai 55 anni. La percentuale di personale laureato dei comuni (31%) e’ nettamente inferiore a quella media nel pubblico impiego (42%). Il tasso di occupazione femminile al sud e’ altresì’ inferiore a quello delle altre regioni d’Italia. A questa situazione di emergenza si dovrebbe rispondere con un’immissione di 490.000 unità di personale entro l’anno 2026 per fronteggiare il numero dei pensionamenti previsto dall’INPS (vedi qui i riferimenti). Una sola domanda: sarà il sistema organizzativo generale e, in particolare, quello dei concorsi – recentemente delineato dalla legislazione 2019/2022 ed esaminato nel report della Banca Intesa (pag. 14 e seguenti) – in grado di sostenere l’impatto di tutto questo?
Intesa San Paolo PA e PNRR luglio 2022