Dei 235 miliardi di euro appostati fino al 2026 per il finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, circa 31 mld sono programmati per interventi su Istruzione e ricerca, in un ottica – illustrata alle pagine 174/200 del PNRR (vedi) – di potenziamento complessivo dei servizi d’istruzione e di migliore collegamento fra gli istituti di ricerca pubblici e le imprese. In un contesto molto esteso di interventi si segnala quello posto in via di attuazione nel corso di questo mese e riguardante l’ammodernamento delle aule scolastiche conferendo loro una dimensione tutta incentrata sugli strumenti digitali. Il riferimento è alla componente 1 della missione 4, investimento 3.2. “Scuola 4.0. – Scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori” (pag. 180) finanziato con 2,1 miliardi di euro.
Tale investimento si presenta come un passo ulteriore rispetto a quello di base, che consiste nella connessione ultraveloce in fibra ottica dei circa 35.000 edifici scolatici (tale obiettivo strategico era già rivisto dai finanziamenti UE per il settennio 2014/2020 e marca un deciso ritardo (si veda l’andamento di quel progetto con i pregressi fondi 2014/2020: solo 7690 scuole connesse al 31 dicembre 2021); il PNRR supporta le evidenti deficienze di esecuzione prevedendo (pagina 104) di “completare il Piano “Scuola connessa”, per assicurare la connessione in fibra a 1 Gbps ai 9.000 edifici scolastici rimanenti (pari a circa il 20 per cento del totale)”
La quota prevista in PNRR e’ autonoma (ma subordinata) rispetto al progetto di connessione superveloce ed è stata suddivisa in una parte destinata alla trasformazione di almeno 100.000 aule delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, in ambienti innovativi di apprendimento, per complessivi euro 1.675.200.000,00 e un’altra parte destinata alla realizzazione di laboratori per le professioni digitali del futuro, per complessivi euro 424.800.000,00. L’impegno gestionale e finanziario e’ articolato analiticamente in uno specifico documento programmatorio denominato “Piano Scuola 4.0.“, emanato con Decreto del Ministro dell’Istruzione lo scorso 14 giugno 2022, con il numero 161: se ne veda qui il testo integrale. Il progetto, diversamente da tutti i precedenti europei degli ultimi 20 anni, sarà monitorato non solo in relazione agli esborsi finanziari, ma anche in relazione ai risultati di gestione conseguiti “con particolare riferimento alla descrizione di ciascun ambiente progettato/realizzato”, all’attività di progettazionesvolta, agli aspetti di innovazione delle metodologie didattiche utilizzate, alle misure di accompagnamento” (pag. 24 del Piano Scuola 4.0.).
Quanto all’attuazione concreta del progetto essa è demandata alle singole istituzioni scolastiche individuate e finanziate con decreto del Ministro dell’Istruzione: la suddivisone delle quote finanziarie degli importi attribuiti al PNRR è avvenuta nel corrente mese di agosto. Si vedano qui le relative tabelle allegate al decreto ministeriale in corso di registrazione a cura degli organi di controllo.
Il piano di ripartizione è stato presentato lo scorso 5 agosto ai sindacati dalla dott.ssa Simona Montesarchio, responsabile dell’Unità di Missione MI per l’attuazione degli interventi del PNRR. Pubblichiamo qui in basso un sintetico resoconto della riunione a cura del dr. Fabio Cannatà, lì in rappresentanza di CIDA-funzione pubblica.