All’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli cambiano negli anni i direttori generali, ma rimane immutata un’endemica situazione di gravissime irregolarità nei metodi di reclutamento dei dirigenti. Abbiamo riepilogato nel settembre scorso le vicende costellate da illegittimità, anche penali, di cui è cosparsa una trama che vede sospesa da 22 anni la modalità di reclutamento dirigenziale basata sui concorsi (vedi qui “Concorsi alle Dogane: l’irregolarità come regola“).
Tanto per non far mancare niente, presentiamo qui di seguito tre note dell’associazione sindacale DIRPUBBLICA (vedi qui sito web) con le quali sono state contestati a valere sull’ultimo concorso a 40 posti tuttora in corso irregolarità presenti nel bando iniziale, in quelle orali con riferimento ai quesiti a risposta aperta e nelle che nelle procedure di trasparenza relative al passaggio dalle prove scritte alle prove orali. Viene, infine, sottolineato l’uso abnorme e incostituzionale dei reclutamenti di funzionari interni nell’incarico a tempo determinato ex articolo 19, comma 6, del d. lgs. n. 165/2001.
Al contrario di quanto si deve continuamente leggere ad ogni cambio di governo nazionale del Paese, queste vicende dimostrano che la dirigenza pubblica italiana è un ostaggio e che non ha forza alcuna nel consentire che il suo status sia coerente col principio di imparzialità costituzionale assegnato al suo ruolo gestionale.
2022 ottobre richiesta di annullamento concorso
2022 novembre irregolarità prove concorsuali
2023 gennaio – nota la vice Ministro Maurizio-Leo