Non vogliamo certo intestarci la tematica – per ora di consenso minoritario – di denuncia della crisi del modello di privatizzazione (o “contrattualizzazione” che si voglia) del rapporto di pubblico impiego, così come è stato applicato in Italia da 25 anni. Gli scritti cui rimandiamo qui sotto dimostrano, tuttavia, che siamo in ottima compagnia. La nostra Associazione non si è risparmiata dall’adottare posizioni pubbliche di critica netta al modello di pubblico impiego privatizzato, quantomeno nel modello in concreto attuato a decorrere dall’emanazione nell’ormai lontano anno 1993 del decreto legislativo n. 29. Di seguito riepiloghiamo i documenti e gli scritti finora prodotti , nonché le opinioni dottrinarie di persone del calibro del compianto Carlo Dell’Aringa, di Massimo Severo Giannini, di Mario Rusciano – per citare solo coloro che in qualche modo “innescarono” il processo di distacco dal diritto amministrativo del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici. In questi scritti si verifica come quasi mai nel nostro Paese anche le migliori idee originali si incanalino in alvei costruttivi e fruttuosi. E’ tutto un perenne “ricominciare dall’inizio”, perchè quasi mai la regolazione legislativa riesce a costituire una solida base di riferimento e di miglioramento.
Eppure, anche nel corso di convegni recentissimi, sono veramente “rara avis” coloro i quali esprimono l’opinione che, forse, è il modello in sé e per sé che andrebbe quanto meno ripensato, visti i “non brillanti” risultati conseguiti, in termini di adeguamento della qualità e dell’efficienza della pubblica amministrazione italiana.
Sabino Cassese 1993: questa riforma è sbagliata- dichiarazioni ad Adn Kronos;
Sabino Cassese 1993: il sofisma della privatizzazione.
Cassese – Bassanini – D’Antona 1998: un’antica polemica.
Guido Melis 2003: i problemi aperti dll’amministrazione italiana;
Mario Rusciano 2005: contro la privatizzazione dell’alta dirigenza pubblica;
Talamo e Tronti 2009: le dinamiche della contrattazione collettiva nazionale e integrativa;
Alessandro Bellavista 2010: la figura del datore di lavoro pubblico;
Carlo D’Orta 2011: la privatizzazione della PA, fallimento di una riforma;
Sabino Cassese 2013: dall’impiego pubblico al lavoro con le pubbliche amministrazioni: la grande illusione;
Lorenzo Ieva 2014: ritorno al futuro, ritorno allo Stato;
Beato e Zucaro 2015: valutazione la palude attuale;
Giuseppe De Rita 2015: la politica è inerme senza una tecnocrazia forte;
Paolo De Ioanna 2015: la riforma Madia, una cura senza diagnosi;
Stefano Battini 2016: verso un nuovo modello di disciplina della dirigenza e del personale pubblico;
Gianfranco Rebora 2017: i problemi irrisolti di 25 anni di riforme.;
Lorenzo Bordogna 2017: l’amministrazione pubblica in tempi di crisi;
Carlo Dell’Aringa 2017: le aspettative mancate della contrattualizzazione delle retribuzioni dei pubblici dipendenti ;
Valerio Talamo 2018: valutazione e contrattazione collettiva, dal disastro verso l’ignoto;
Giuseppe Beato 2018: le carenze del sistema di lavoro pubblico privatizzato;
Cesare Damiano 2018: lavoro pubblico e lavoro privato non si possono identificare – intervista;
Sabino Cassese 2018: abolire lo spoils system all’italiana;
SVIMEZ 2018: la distruzione dei corpi tecnici della pubblica amministrazione;
Elisa D’Alterio 2019: la funzione di controllo , dove nascono i problemi.
Giuseppe Beato 2020: Il Coronavirus e la burocrazia italiana.
Stefano Battini e Sergio Gasparrini 2020: Miseria delle politiche del pubblico impiego in Italia.
Giuseppe Beato 2023: la questione dello spoils system è una cosa seria?